giovedì 31 luglio 2008

ancora qui? ancora un po'!

Passati i giorni delle lacrime amare, avevo quasi deciso di sospendere anche il blog (e forse lo farò) o magari di cambiargli nome e argomenti - MARCIINSARDEGNA- mi stuzzicava, indovinate di cosa avrei parlato...e invece continuerò almeno per il momento anche se non con la stessa frequenza a tenere lo sguardo vigile su quello che accade in ferrovia perchè, se è certo che la nave è stata tolta dalla circolazione, è altrettanto vero che in scalo non è cambiato assolutamente nulla, se non che non ci sono vagoni da scaricare.
Si continuano a fare i turni di manovra, si continua a presenziare gli uffici della gestione merci come quando c'erano merci in arrivo e in partenza (cioè fino alla settimana scorsa); qualcuno che non sà neanche cosa è successo continua a cercare sui terminali la presenza di vagoni in arrivo; vengono assegnati i turni di ferie indipendentemente dal fatto che IN TUTTA ITALIA il servizio merci sarà BLOCCATO dal 5 al 18 agosto, per cui chi, ad esempio, dovrà prendere le ferie dal 10 agosto, continerà ad andare al lavoro in un impianto CHIUSO; lo stesso dicasi per chi ha appena finito le proprie ferie e dovrà presenziare nei giorni del fermo.
Cio che non più tardi di questa mattina è stato comunicato verbalmente (mai niente di scritto) ai ferrovieri è che dal prossimo settembre dovranno prepararsi al "superlavoro" in vista della corsa settimanale che la Regione ha ottenuto come garanzia da Trenitalia per assicurare la fornitura di materiale alla Keller e per i trasporti militari.
Io la vedo così: la Keller dovrebbe comincare a preoccuparsi perchè ci vorrà ben poco ai ragionieri della Regione per capire che i costi di 60 ferrovieri in forza, che lavorerebbero un giorno alla settimana, aggiunti al contributo che sarebbe garantito alla nave (forse i 15 milioni all'anno del servizio merci per una corsa alla settimana?) inciderebbero un po' troppo solo per la fabbrica di Villacidro, senza cosiderare che la nave (quale? la garibaldi è data in smantellamento, forse salterà fuori nuovamente la Logudoro?) qualunque essa sia avrà sempre bisogno della sua invasatura per attraccare e visto l'andazzo in quel di Golfo Aranci ho forti dubbi che quell'invasatura resti ancora a lungo dove si trova, tra l'altro anche a Civitavecchia nei piani per il nuovo terminal traghetti, la zona dove attualmente si trova l'invaso è retinata in rosso e il riferimento nella "legenda" è "Area destinata alla demolizione". Tornando a Cagliari e ai piani per il prossimo futuro, posso ipotizzare che per far fronte alla richiesta di trasporti militari sia necessario mantenere aperto uno scalo merci; QUALE??? l'unico idoneo perche dotato di piano caricatore indispensabile per far salire i cingolati sui vagoni è quello di Cagliari e visto gli interessi che si addensano sull'area di via S.Paolo (speculazioni immobiliari, campus universitari ecc.) ho forti dubbi che 4 / 5 colonne di carri armati all'anno possano incidere sulle decisioni di tenere aperto lo scalo.
Oggi una squadra di solerti operatori ecologici del comune ha ripulito con tanto di decespugliatore tutto il marciapiede di via S.Paolo che corre lungo il muro della ferrovia (era il lato in ombra). Arrivati davanti al cancello hanno tolto il cartello che ormai da una settimana era appeso all'ingresso dello scalo.

lunedì 28 luglio 2008

FOL News - Treno in nave: anteprima mondiale per Stadler

Ho già parlato dell' "evento" di Savona ma ora ci sono le immagini.
FOL News - Treno in nave: anteprima mondiale per Stadler
SAVONA - Corre sul filo dell'innovazione tecnologica e della capacita di "inventare" nuove modalità di trasporto intermodale, l'asse fra Savona e Algeri che il gruppo svizzero Stadler ha messo a punto e presentato nello scalo ligure.Un intero convoglio ferroviario, facente parte di una commessa di 64 elettrotreni per un valore complessivo di 400 milioni di euro, della flotta del metro di Algeri, è stato imbarcato intero nel garage di un normale traghetto ro-ro, la Tebessa dell'Algerian Shipping, grazie all'utilizzo di piattaforme in grado di realizzare nella stiva un binario ferroviario provvisorio.
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WOW!!!

T.I.C. (TUTTI INSIEME COMPATIBILMENTE....con le cariche ricoperte)

COMPOSIZIONE DEL COMITATO PORTUALE DI OLBIA E GOLFO ARANCI
Vice PresidenteC.V. (CP) Roberto RUFINI
Capitaneria di Porto di Olbia
Dirigente dei Servizi DoganaliRag. Gandolfo PASTA Agenzia delle Dogane
Dirigente del S.I.I.T.Ing. Carlo GUGLIELMI S.I.I.T.
Assessore ai Trasporti della RegioneDott. Sandro BROCCIA Assessorato ai Trasporti
Presidente della ProvinciaAvv. Anna Pietrina MURRIGHILEProvincia Olbia Tempio
Sindaco del Comune di Olbia On. Gianni GIOVANNELLI
Sindaco del Comune di Golfo AranciCav. Sergio MEMMOLI Comune di Golfo Aranci
Rappresentante degli ImprenditoriSig. Angelo PILERICompagnia Portuale Filippo Corridoni
Rappresentante degli SpedizionieriDott. Stefano LINALDEDDU Unimare S.r.l.
Rappresentante degli Agenti e Raccomandatari MarittimiSig. Silverio SARDO Unimare S.r.l.
Rappresentante delle Imprese FerroviarieIng. Pasqualino CABIZZA Direzione Generale Logistica di Trenitalia S.p.A.
Rappresentante degli ArmatoriDott. Carlo Andrea MARSANOLloyd Sardegna Compagnia di Navigazione S.r.l.
Rappresentante degli AutotrasportatoriSig. Giovanni Antonio MELLINOGiovanni Antonio MELLINO Autotrasporti
Delegato della Camera di Commercio di SassariDott. Giuseppe SANDIGLIANONovafloor S.a.s
Rappresentate degli Industriali Sig. Giovanni Battista NIEDDU Associazione degli Industriali del Nord Sardegna

Trasporti. Si apre il dibattito sulla proposta di costituire una società con un imprenditore della logistica

ARTICOLO USCITO IN TEMPI NON SOPETTI SU L'UNIONE SARDA DEL 29 DICEMBRE 2006
Il progetto è quello di spostare sul mare il traffico merci tra Cagliari e Olbia. Per fare questo la Regione vorrebbe costituire, con un investimento complessivo di 130 milioni, una società pubblico-privata che coprirebbe il collegamento tra Cagliari e La Spezia.

Soru chiede alla Commissione europea
che impedisca al Governo
Prodi di rinnovare fino al 2012 la
convenzione con Tirrenia, la
compagnia statale che ottiene
consistenti contributi pubblici per
garantire alcune rotte altrimenti
poco remunerative. E allo stesso
tempo pensa di creare una “piccola
Tirrenia” fatta in casa e tutta
sarda. L’idea nasce, ha spiegato
lo stesso Renato Soru al settimanale
Panorama, da un’intuizione
di un imprenditore di Olbia,
da anni leader in Sardegna
nel trasporto delle merci: Giovanni
Battista Nieddu. La sua azienda,
la Nieddu trasporti e logistica,
opera prevalentemente in Gallura,
trasportando merci sulla Carlo
Felice per poi imbarcarli dal
Nord della Sardegna
verso la penisola.
Per ridurre il
traffico sulla statale
131 e soprattutto
abbattere i costi
(sul mare il trasporto
merci può
costare meno che
su strada), si sta
dunque pensando
di creare una compagnia
sarda, che
colleghi il porto di
Cagliari con il centro
Italia (si parla
di La Spezia) , come
riferisce anche Panorama.
L’investimento
complessivo
si aggirerebbe intorno
ai 130 milioni
di euro e la Regione
acquisterebbe
una quota di
minoranza attraverso
la Sfirs. L’idea
sarebbe quella di impiegare
due navi che viaggerebbero giornalmente.
E se così fosse, la società
potrebbe anche ricevere incentivi
per le Autostrade del mare
(il ministero vuole spostare le
merci dalle strade al trasporto
marittimo). In sostanza, la nuova
società potrebbe sfruttare gli incentivi
pubblici e partecipare a
eventuali gare sulla continuità
territoriale delle merci, nonostante
la presenza della Regione nel
capitale sociale.
ONORATO. La scelta della Regione
di fare la guerra alla Tirrenia
piace a Vincenzo Onorato, patron
di Moby, da tempo sostenitore di
una piena liberalizzazione. L’armatore
napoletano, tuttavia, non
sembra altrettanto contento della
scelta della Regione di costituite
una società pubblico-privata. Se
non altro proprio perché Moby
ha puntato la prua su Cagliari.
Una volta tolta di mezzo Tirrenia,
la compagnia dell’armatore di
Mascalzone latino è pronta ad approdare
a Cagliari o quanto meno
a partecipare alle gare per la
gestione delle rotte in regime di
continuità territoriale soprattutto
per il trasporto merci. Tanto che
Vincenzo Onorato ha pensato bene
di acquisire la Lloyd Sardegna.
NIEDDU. Il gruppo Nieddu opera
a Olbia da diversi decenni e nel
corso degli anni ha costruito un
vero impero della logistica. Tanto
che Giovanni Battista Nieddu è
entrato nel 2001 come socio in
una compagnia di navigazione, la
Armatori sardi Srl, oggi in liquidazione.
L’ultimo bilancio disponibile,
relativo al 2004, si è chiuso
con una perdita
«pari a euro
2.333.735», si rileva
nella relazione
sulla gestione. Nella
stessa relazione,
peraltro, si legge
anche che la Armatori
Sardi si è
ritrovata davanti
al giudice proprio
con la Moby: oggetto
del contendere
il mancato pagamento
di servizi
relativi all’utilizzo
dei rimorchiatori
Moby, in attività
nel porto di Olbia.
Una causa che ha
portato Onorato a
rivolgersi al giudice
del Tribunale di
Cagliari per ottenere
il pagamento
delle somme.
GIUSEPPE DEIANA
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Ho il voltastomaco

Regione Autonoma della Sardegna - Argomenti - Attività produttive - Industria - Piano industriale e di rilancio della Keller di Villacidro

Regione Autonoma della Sardegna - Argomenti - Attività produttive - Industria - Piano industriale e di rilancio della Keller di Villacidro

"....Bla, bla, bla , ........non solo non si è chiuso niente in Sardegna in questi anni, ma si riaprono fabbriche, si fa riconversione industriale puntando sulle tecnologie, la qualità del lavoro e dell'ambiente".
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Il parossismo e l'ipocrisia di Soru hanno toccato vette altissime in questi ultimi giorni nei quali, occupato esclusivamente a raccattare più voti possibili per le prossime regionali, si è cosparso la pelata di flatting per apparire più splendido e lucente che mai con magnanime promesse di migliaia di posti di lavoro tra Arbatax e Villacidro. I suoi scagnozzi del sito si guardano bene dal fare anche solo lontanamente un accenno al problema che ci riguarda. Il "ci riguarda" non è un plurale majestatis, è l'allargamento del tema a tutti gli abitanti della Sardegna che oggi si trovano con un "in meno" di dimensioni enormi cui far fronte nei prossimi anni. Non una parola spesa per la fine del servizio merci, di contro tutta una serie di iniziative che agli occhi di chi ha capito cosa sta accadendo, appaiono per quello che sono, FANDONIE!!
Dicono che l'accordo con Trenitalia permetterà alla Keller di usufruire del traghetto per inviare i treni finiti e probabilmente così sarà, a patto che poi Trenitalia per quella presunta corsa settimanale non pretenda i 15 milioni di contributo statale.
Dicono che la Equipolymer non ha altri problemi se non quello dell'energia; omettono spudoratamente di collegare parte delle crisi dell'azienda del PET con la fine del traffico fs.
Dicono, e qui bisogna essere equilibristi per capire dove sta la verità, che il polo di Arbatax occuperà 600, 700, 2000 (?) (quante) persone (Presidente?) per costruire mega-yacht di cui la Sardegna diventerà una grande esportatrice per far fronte all'enorme richiesta di mega-yacht che turba i sonni del nostro Governatore, una grande occasione per tutti gli ogliastrini, da sempre famosi per le capacità nautico/cantieristiche che li contraddistinguono e che ora avranno la possibilità di esprimere il loro talento (sempre che la Azimut Benetti decida di trovare sul posto la manvalanza di cui ha bisogno).
La realtà dei fatti è che lo scalo merci fs di Cagliari è chiuso per mancanza di merci (che erano presenti fino al giorno della chiusura) che i ferrovieri sono tutti a loro posto (salvo ferie programmate indipendentemente, circa 20 persone) dalla mattina alla sera a fare assolutamente niente se non qualche spostamento di carrozze passeggeri tra un binario l'altro e io sono qui a prendere decisioni drastiche (dichiarazioni fallimentari) e a dovermi trovare un lavoro per mantenere la mia famiglia.
GRAZIE SORU!

sabato 26 luglio 2008

da La nuovaSardgna dell'8 marzo 2008

Mi allaccio al post precedente in cui parlavo della trasmissione su videolina per riproporre questo articolo di 4 mesi fa. Gli attori sono gli stessi: S.Nieddu, gli industriali, la fabbrica.
La Equipolymers, oggi su tutti i giornali per i problemi legati alle forniture di energia dalla Clivati, a marzo era in pericolo per la fine dei trasporti ferroviari.
Dunque, se ora il problema è solo quello dell'energia,
ci dice il Presidente Nieddu come hanno risolto quello dei trasporti?
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Salvatore Nieddu, il presidente degli industriali nuoresi, parla di «sgomento» per la decisione di Trenitalia di cancellare il servizio merci su ferrovia e la nave da Golfo Aranci a partire dal 1º aprile.
«Questo territorio — spiega — non è nuovo alle sorprese amare, ma questa decisione crea molti più problemi di quanto si possa immaginare.
Questo taglio — scandisce — va sospeso domani mattina e da dopodomani va fatta l’analisi delle cose da fare perché l’anno prossimo non ci ritroviamo punto e a capo».
Analisi che, in realtà, industriali e sindacati hanno già fatto: per dare un futuro all’industria del centro Sardegna e renderlo appetibile agli investitori — dicono — non solo bisogna mantenere il trasporto merci su ferrovia (e quindi il traghetto di Golfo Aranci), serve anche la bretella
ferroviaria da Ottana a Borore che colleghi direttamente la zona industriale al resto del mondo.
Che cosa significhi la decisione di Trenitalia nell’immediato lo spiega con due numeri Vittorio Tupponi, direttore di Equipolymers, la joint venture Usa-Kuwait che ha rilevato ciò che resta dell’ex Enichem e produce Pet (plastica per bottiglie) a Ottana: «Negli ultimi cinque anni, abbiamo speso oltre 100 milioni di euro per rinnovare gli impianti. Già oggi, a causa dei trasporti,
paghiamo 25 euro in più a tonnellata rispetto ai concorrenti del centro Italia. Ora, senza i treni e la nave da Golfo Aranci, dovremo aggiungere altri 17 euro a tonnellata.
Andremo fuori mercato. Servono azioni importanti: le imprese devono mettere a posto i loro conti ma alle infrastrutture deve pensare il sistema».
Così dicono anche Pasquale Cabitza, responsabile dei trasporti di Confindustria (?), e Roberto Bornioli, vice presidente vicario degli industriali nuoresi e responsabile della
Maffei Sarda (estrazione di feldspati): «Qui non arrivano imprese perché il territorio è
poco attrattivo, se Trenitalia eliminerà il trasporto merci andranno via anche quelle
che ci sono»
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forse ce lo può dire anche l'Ing. Cabitza

Ad Maiora Media - COPERTINA: INDUSTRIA, Rilancio della Keller, 100 nuove assunzioni

Ad Maiora Media - COPERTINA: <b>INDUSTRIA</b>, Rilancio della Keller, 100 nuove assunzioni

26 lug. 2008 - L'annuncio dato nei giorni scorsi dal Presidente Renato Soru, a Sanluri all'atto della firma dell'Intesa istituzionale tra Regione e Provincia del Medio Campidano, che la Keller aveva concordato con la Regione un piano industriale e di rilancio delle attività produttive e di assunzione sino a 100 operai, è stato confermato oggi dal Presidente della società, Gianfranco Borghini, e dagli amministratori delegati, Giovanni Pagnoni e Stefano Aldrovandi, nel corso di un incontro a Cagliari con l'assessore regionale dell'Industria, Concetta Rau. L'azienda di progettazione, costruzione e ristrutturazione di materiale rotabile che opera a Villacidro, investirà nei prossimi due anni circa 25 milioni di euro per il potenziamento dei programmi di ricerca: dalla sperimentazione dei nuovi materiali da utilizzare nella produzione delle carrozze, all'utilizzo di apparati elettronici, diagnostici e di comunicazione nonché al miglioramento della efficienza energetica del veicolo e a quello della dinamica di marcia dei carrelli. (red) (admaioramedia.it)
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Chiaramente, come confermato anche dal TG3, la Keller non subirà conseguenze negative dalla soppressione del traghetto merci. La famosa corsa a "richiesta" (tipo taxi -scusi, devo consegnare un treno in Iran, mi manda la nave?) sarà a loro esclusivo appannaggio.
E' un vero peccato. Mi rendevo conto l'altra sera, guardando una trasmissione su Videolina, di quanto sono inutili tutti gli sforzi di manifestare alla massa l'utilità e la necessita, per un paese civile, di un servizio di trasporto merci collegato con le reti europee ma sopratutto con l'Italia (fino a pochi anni fà l'origine e la provenienza delle merci era prevalentemente italiana, l'abbattimento delle frontiere in Europa coincise con un incremento delle spedizioni direttamente dall'estero e senza fastidiose operazioni doganali, un tempo vero deterrente per le spedizioni d'oltralpe ma oggi completamente sparito). Comunque, tornando alla trasmissione, si parlava della crisi delle industrie del nuorese, del costo dell'energia elettrica e della necessità di intervento della Regione per far fronte ai costi. Ogni qualvolta il discorso si avvicinava anche solo lontanamente al fatto che altro enorme problema è quello dei trasporti, con una ferrovia che ha smesso di fornire servizi a queste stesse aziende, il conduttore toglieva sistematicamente la parola al sindacalista che cercava di virare la discussione sul tema trasporti. Se questa non è omertà ? Ma sappiamo bene cosa ci si può aspettare da videolina. E poi si permettono anche di rivendicare il diritto alla libertà di informazione.

venerdì 25 luglio 2008

SONDAGGIO!!

Scorrendo la pagina del blog, in basso vicino allo "shinystat" noterete che ho inserito lo spazio per un piccolo sondaggio. Coraggio! (me lo dico io stesso), col vostro aiuto si può provare a presentare una petizione popolare per chiedere a gran voce che vengano rispettate le promesse di impegno e i diritti di una Regione intera. Naturalmente sarà necessario convertire i risultati del sondaggio in firme su carta, ma sono sicuro che la dignità e la volontà del rispetto di quei diritti legati al'insularità, propri di molti SARDI (altri se ne fregano), saranno da traino per fare anche quello sforzo.
Potete lasciare anche un commento che si andrà ad aggiungere alle cartelle che eventualmente saranno depositate con le firme.
GRAZIE A TUTTI!!!!

Sardegna fatti più bella: Riattivare immediatamente il servizio di trasporto di vagoni merci da e per la Sardegna

Novembre 2007. Forza Onorevole Diana, oggi come allora, non facciamo che venga messo tutto a tacere.
Grazie

Sardegna fatti più bella: Riattivare immediatamente il servizio di trasporto di vagoni merci da e per la Sardegna

A VOLTE E' MEGLIO STARE ZITTI!

Sulle aree della ex Cartiera un polo nautico per la costruzione di yacht di grandi dimensioni
Il Presidente Soru: "E' uno dei primi casi di vera riconversione industriale. Volevamo fortemente che quelle aree non fossero oggetto di speculazione edilizia".
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...massimo impegno per la ripresa dell’attività al porto canale è stato assicurato dal presidente della Regione Renato Soru e dall’assessore ai trasporti Sandro Broccia ...
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L'assessore Broccia ha chiesto che gli sforzi che la Regione sta facendo, insieme al gruppo Ferrovie dello Stato, per il rilancio del trasporto ferroviario in Sardegna non vengano vanificati da una decisione che tutta la società sarda sta dimostrando di non potere accettare
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Sardegna fatti più bella

Grande On. Diana!!!
Sardegna fatti più bella

Con l’ultimo viaggio del traghetto Garibaldi, oggi è calato il sipario sul servizio di trasporto merci su rotaia da e per la Sardegna”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana. “Ci saremmo aspettati, in questa data infausta, che il governatore Renato Soru prendesse la parola per spiegare ai sardi cosa ha fatto per mettere in pratica i due ordini del giorno approvati dal Consiglio regionale, che davano mandato a lui e alla sua Giunta di attivarsi in tutte le sedi istituzionali per scongiurare la soppressione del servizio da parte di Trenitalia, e per quali ragioni non è riuscito a raggiungere l’obiettivo che gli è stato assegnato. Invece, ancora una volta, assistiamo al suo sconcertante silenzio”.
“Si fa persino fatica a credere che davvero, in tutta questa vicenda, Soru non abbia voluto spendere neppure mezza parola”, prosegue Diana. “E mentre il traghetto Garibaldi completava la sua ultima traversata, in Sardegna si diffondeva la notizia degli interessi in quel di Golfo Aranci di una società immobiliare che il governatore conosce molto bene. Ha davvero ancora senso pensare a un caso, a una bizzarra coincidenza? O forse la soppressione della tratta Golfo Aranci-Civitavecchia non fa comodo soltanto a Trenitalia ma anche a chi, intorno al porto gallurese, nutre interessi inconfessabili? Sarebbe consolante poter fare a meno di pensare che c’è chi trarrà un ricco tornaconto da una decisione che avrà conseguenze devastanti per la già provata economia sarda, ma purtroppo non è così: sulla soppressione del trasporto merci c’è chi è già pronto a speculare”.
“Non ci resta che ringraziare il governatore per questo ennesimo, brillante risultato”, conclude il consigliere. “Ancora una volta, la Sardegna deve rinunciare ad avere uno sviluppo economico e finire nelle mani del colonialismo finanziario e immobiliare. Sono questi gli episodi per cui saranno ricordati Soru e la sua maggioranza, e speriamo che i sardi abbiano la memoria lunga”.

giovedì 24 luglio 2008

POTERE ALLA PAROLA






un misterioso cartello è apparso qua e la nei punti di accesso dello scalo merci di Cagliari

mercoledì 23 luglio 2008

notizie da Golfo Aranci

E' stato notificato un avviso di garanzia, nientemeno che al SINDACO DI GOLFO ARANCI e a qualcuno della sua giunta, per presunte agevolazioni nel rilascio di concessioni edili alla società Pirelli R.E. riguardanti le aree attualmente occupate da RFI.
Attendiamo sviluppi
ps.:per Maurizio, se ci sei tienimi informato

Ad Maiora Media - 23 lug. - REGIONE, Traffico merci, «Non cancellare tratta marittima»

Ad Maiora Media - 23 lug. - REGIONE, Traffico merci, «Non cancellare tratta marittima»

“Le Ferrovie dello Stato stanno realizzando il disegno di cancellare il traffico merci su rotaia tra la Sardegna e la penisola. E’ inoltre sconcertante che il Presidente della Regione e la Giunta si rendano complici, con il silenzio, di un’iniziativa deleteria per l’isola. Un comportamento ancora più grave se si considera l’impegno contenuto in due ordini del giorno approvati dal Consiglio regionale”. Lo afferma la consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris (PS) nell’apprendere le ultime decisioni assunte dalla Divisione Cargo di Trenitalia. “Agli operatori dello scalo di Cagliari – precisa Caligaris – è stato chiesto di scaricare, entro mercoledì, una cinquantina di carri-merci giunti dalla Penisola in modo che i vagoni possano ripartire con l’ultimo viaggio della nave “Garibaldi” prima della sosta imposta dai necessari lavori di rimessaggio e manutenzione. Il collegamento dovrebbe essere ripristinato, anche se limitatamente a una sola corsa settimanale, l’8 settembre”. (red)

REQUIEM

DOPO QUASI 50 ANNI DI ONESTO LAVORO E' SPIRATO IL TRAFFICO MERCI FERROVIARIO DALLA STAZIONE DI GOLFO ARANCI E NELLA INTERA SARDEGNA
NE DANNO IL LIETO ANNUNCIO, CON MALCELATO SORRISO, TUTTI I POLITICI NAZIONALI, REGIONALI, PROVINCIALI E GLI ATTUALI AMMINISTRATORI DEL COMUNE DI GOLFO ARANCI (SINDACO IN TESTA!) CHE SI SONO SEMPRE PRODIGATI AFFINCHE' IL TRAPASSO FOSSE IL PIU' VELOCE E MENO DOLOROSO POSSIBILE.
I LAVORATORI IN PROCINTO DI VEDERE SPIRARE IL PROPRIO POSTO DI LAVORO, RINGRAZIANO QUANTI CON PROMESSE ELETTORALI E FALSE PAROLE DI CONFORTO (MA NON CON I FATTI) GLI SONO STATI VICINI IN QUESTI GIORNI DI DOLOROSO TRAPASSO.
SI AVVISANO GLI AVVOLTOI IMMOBILIARISTI, CHE SI PREPARANO A FARE BOTTINO DEI RESTI E DELLE AREE DELL'IMPIANTO DI GOLFO ARANCI (E DI CAGLIARI), A PAZIENTARE ANCORA QUALCHE MESE PRIMA DI CALARE SULL'AMBITA PREDA, CHE SARA' OFFERTA, CERTAMENTE, A PREZZI DI REALIZZO COME GIA' ACCADUTO PER IL PIAZZALE RIORDINO (LA PICCOLA), VENDUTO ALLA PIRELLI R.E. PER SOLI 400.000 EURO (NEANCHE IL COSTO DI UN APPARTAMENTO!).
AGGUERRITISSIMA E' LA CONTESA TRA I NUMEROSI SCIACALLI, ALLIGATORI, RATTI, MOSCHE CAVALLINE E ALTRI IMMONDI ANIMALI CHE, LECCANDOSI I BAFFI, SONO IN ATTESA DI STRAPPARE UN PEZZO DI CARNE AL CADAVERE.
AUGURANO I LAVORATORI DELL'IMPIANTO, CHE VENGA FINALMENTE OTTENUTO QUEL RISANAMENTO FASULLO DEI COSTI DEL SERVIZIO DI TRASPORTO FERROVIARIO, FATTI DA CONTABILI ALTRETTANTO FASULLI, CHE SI APPRESTANO A INVADERE I TRATTURI DELLA SARDEGNA CON TREMILA TIR E ALTRE CENTINAIA DI AUTOBUS (PAGATI NATURALMENTE DALLA REGIONE SARDEGNA CON I SOLDI DEI CONTRIBUENTI SARDI, PROSSIME VITTIME PREDESTINATE DELLE SCIAGURE STRADALI CHE SI REGISTRERANNO SULLA SASSARI-OLBIA E SULLE ALTRE MULATTIERE SARDE INTASATE DALL'AUMENTO DI TRAFFICO).
SI UNISCONO AL DOLORE ANCHE I DRIGENTI DELLE F.S. CHE TANTO HANNO FATTO PER FAVORIRE LO SFASCIO DELL'AZIENDA ED INGRAZIARSI I LORO PADRONI ROMANI.
(FORMATORI CHILIVANI - DIR.MOV.GOFO ARANCI)
Non fiori ma indagini della magistratura
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Sottoscrivo e pubblico

L'ISOLA DEL DOTTOR MURNAU

SIAMO UN POPOLO DI CAVIE,un milione e mezzo di topolini da sottoporre agli esperimenti del folle di turno. Molti topolini non sanno neanche di esserlo. Il pifferaio di turno, quello che ci ha illuso che ci avrebbe liberato dagli aguzzini dorme tranquillo tra due guanciali pensando solo a lasciare un segno di se ai posteri per essere ricordato come "L'INNOVATORE", lascerà invece il segno per il disastro causato a una regione che aveva creduto in lui.
Scendiamo dalle nuvole:
i miei contatti austriaci sono alquanto preoccupati, oltre che per la situazione sarda, per il fatto che hanno parecchi carri tra Villa e Messina che sono in viaggio da più di un mese. non riescono ad avere notizie certe ma a loro avviso la situazione è critica anche sullo stretto. Inoltre mi hanno confermato che la Cargo chiuderà a livello nazionale dal 5 al 18 agosto e che le spedizioni verranno riaccettate solo dal 18 agosto per cui prevedono almeno altre due settimane di "fermo biologico" dopo quella data. se a tutto questo disastro aggiungiamo le notizie del secondo Eurostar spezzatosi dopo quello della settimana scorsa ed altri fatti poco edificanti per fs (incendi a bordo treno) diffusi ieri, direi proprio che si sta preparando uno dei maggiori crack per un'azienda di stato peggio anche dell'Alitalia. chiaramente arriveranno subito i privati (gia ci sono) a rilevare tutto e a far andare le cose per il verso giusto Oggi 23 luglio 2008 ultimo accosto della Garibaldi a Golfo Aranci, desolatamente vuota, a ritirare gli ultimi carri presenti nell'isola. saluti antonio

Regione Autonoma della Sardegna - Servizi - Rassegna stampa - Carri-merci come il porto canale



Regione Autonoma della Sardegna - Servizi - Rassegna stampa - Carri-merci come il porto canale
23.07.2008Domani ultima nave da Golfo Aranci: l’isola protesta
No al taglio del servizio merci su rotaia. Ieri, vigilia dell’ultima nave da Golfo Aranci, appello-denuncia dalla stazione merci di Cagliari. «Non fateci fare la fine del porto canale». Il cartello è appeso a un vagone, a Cagliari, nel grande piazzale dello scalo merci di Rfi, gruppo Ferrovie dello Stato. Il clima è da funerale. Il carro estinto è il servizio merci su rotaia che, solo sino a domani, sarà assicurato da Trenitalia Cargo, altra costola di FS. Domani salperà per l’ultima volta la nave merci Garibaldi , unica sopravvissuta delle 6 che, ricorda Marino Piu , segretario regionale Ugl Ferrovie sino a pochi anni fa facevano la spola tra il porto gallurese (l’unico attrezzato con i binari sino alla banchina) e Civitavecchia. LO SCENARIO. Trenitalia avrà fatto pure i suoi conti, «ma è falso dire che non c’è richiesta». Sino a due anni fa, racconta Franco Muru , titolare dell’omonima impresa di trasporti, «da Carbonia facevamo partire 6 treni a settimana carichi di alluminio, zinco, magnesio, bentonite, ricchezza prodotta a Portovesme ». Poi, improvvisa, la decisione del gruppo FS di chiudere la stazione di Carbonia. «E io mi sono ritrovato sul groppone 8 carri e qualche trattore, che ero stato invogliato ad acquistare, 500 mila euro! Avessi investito in semirimorchi... ». Portovesme, ovviamente, continua ad esportare. «E la produzione », dice Muru, «viaggia su mezzi pesanti». «Pensate che un treno equivale a 15 tir, con tutto quel che significa in termini di inquinamento e di sicurezza nelle nostre strade», contesta Piergiorgio Piu , segretario territoriale Ugl. «E per noi viene a mancare un’altra occasione di lavoro », denuncia Roberto Floris , presidente dell’Impresa portuale di Cagliari. LE MERCI. «Acqua minerale, legnami, pellet, travi in cemento armato...». L’imprenditore Antonio Costa elenca i beni presenti sui carri. «Il risparmio c’è, eccome. Pensate solo a cosa significa trasportare su strada queste travi: autoarticolati con scorta davanti e dietro». Un’impresa, quella dei Costa, che 10 anni fa occupava 10 persone. «Siamo rimasti in 3: io, mia sorella e un dipendente». Eppure, contesta Walter Carta , segretario regionale della Fit-Cisl, «nel Piano regionale dei trasporti si evidenzia la centralità della ferrovia. Nei fatti, la si sta cancellando, nell’indifferenza più totale». VERTENZA. Solidarizzano i consiglieri regionali Mario Diana e Antonello Liori (An), Maria Grazia Caligaris (Sdi) e il capogruppo di Forza Italia Giorgio La Spisa . «La Regione », dice La Spisa, «apra subito, con forza, una vertenza con Trenitalia, coinvolgendo il Governo ». E se Golfo Aranci è ormai oggetto del desiderio per investimenti turistici (c’è in campo Pirelli Re), «Olbia è meglio di Porto Torres come alternativa», dice Alberto Vincis dell’Ugl. «Più facile anche da attrezzare». A condizione, fa notare Franco Muru, «che la nave resti a Golfo Aranci sino a quando Olbia è pronta. E poi», rilancia Muru, «visto che la Regione ha concesso il posto di attracco a Nieddu, perché non fa altrettanto con gli armatori che operano nella Manica e che sono pronti a offrire il servizio anche in Sardegna?». EMANUELE DESSÌ

martedì 22 luglio 2008

DA " FERROVIESICILIANE.IT "

RFI. DUE ANNI FA ANNUNCIATA UNA NUOVA NAVE. PROGETTO ABBANDONATO? I problemi della flotta navale di rete ferroviaria italiana sono sotto gli occhi di tutti. La società aveva annunciato, due anni fa, la costruzione di una nuova nave. Ma il progetto resta nel cassetto. Due anni fa tra i progetti di Rfi c'era quello di costruire una una nuova nave da impiegare nello Stretto per il trasporto di treni, passeggeri e mezzi gommati. Sessanta milioni di euro, la somma messa a disposizione da Rete Ferroviaria Italiana. Un progetto che però è rimasto solo sulla carta. Avviate progettazione e procedure propedeutiche alla gara d’appalto. Alla manifestazione di interesse hanno partecipato anche i due cantieri navali presenti in città: Rodriquez e Palumbo. Da quel momento nessun passo in avanti. Anzi, l’idea sembra essere stata accantonata. I vertici di Rfi, dopo la decisione del governo di costruire il ponte tra Calabria e Sicilia, sarebbero pronti a fare marcia indietro. A cosa servirebbe infatti una nuova nave ferroviaria? Ma la situazione della flotta, senza nuovi investimenti, resta critica. Lo stato di degrado in cui versano gli storici traghetti, che da anni solcano le acque dello stretto, è sotto gli occhi di tutti. Ed il servizio offerto non soddisfa l’utenza. Non mancano poi le contraddizioni di una gestione che lancia solo segnali di dismissione. La Logudoro, impiegata fino a qualche anno fa sulla rotta Civitavecchia - Golfo Aranci, prima della chiusura del servizio, è ormeggiata nel porto di Napoli, in stato di abbandono, ma con personale a bordo, regolarmente retribuito. Nave ferroviaria, simile a Villa e Scilla, realizzata nel 1987, è la più nuova della flotta. La Logudoro, sottoposta ad alcuni interventi di manutenzione e modifica potrebbe essere destinata a Messina e sostituire le navi più vecchie. Resta caldo anche il fronte sindacale. Dopo l’ultimo sciopero, i sindacati hanno chiesto l’intervento del sindaco Buzzanca presso il ministero dei trasporti per l’attuazione di alcuni provvedimenti promessi dal precedente governo. Fonte: www.normanno.com - 22/07/2008

Senza titolo...solo tanta amarezza

Trenitalia Cargo
Un servizio affidabile e flessibile per tutte le esigenze (dal sito
http://www.cargo.trenitalia.it/frontend/template/Tsf.vm )



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Il Catalogo dell’offerta tracce merci ancora disponibili per l’orario 2007 - 2008 viene presentato in una versione migliorata sia sul piano dei contenuti che delle funzionalità.Nell’ottica di un impegno sempre maggiore nei confronti del mercato, le novità introdotte riguardano :
l’ampliamento della gamma d’offerta: la quantità delle tracce disponibili è più numerosa che in passato;
la realizzazione di soluzioni informatiche innovative che rendono lo strumento più flessibile, dinamico e meglio adeguato ai bisogni di un settore in continua evoluzione. Il risultato è un prodotto che propone un elenco di tracce di qualità aggiornato quotidianamente, un sistema nuovo e al passo con i tempi, la risposta di RFI alla richiesta d’innovazione.

SPAZIO AGLI AMICI!!!

CIAO ANTONIO....IO SONO CON TE.....MORALMENTE E CON TUTTA LA MIA SOLIDARIETA'........NON TI CHIEDO DI ROVESCIARE A MARE I CAMION COME HANNO FATTO IN CORSICA O DI OCCUPARE UNA NAVE.....MA SE INCARTI UN VAGONE SCRIVICI SOPRA ANCHE: DIAMO IL SERVIZIO ALLA SCANDLINES, VOGLIAMO NAVI COME LA MECKLENBURG E LA SKANE. Visita il sito naviearmatori.net accetta le regole, entra in armatori, nella bandiera della lettera s, clicca su Scandlines e guarda le foto.....anche del ponte binari......navi da 200 metri, 6 binari 950 metri, ponte per il gommato, passeggeri......insomma sono tedeschi, svedesi, danesi......noi..lo dicono i fatti non siamo capaci..o forse è meglio dire NON VOGLIONO far viaggiare aerei, navi e treni.... Pensare che certe navi potevano essere fatte anche da noi, non è utopia...all'estero, non solo per le navi, quello che per noi è utopia la è realtà.....la Germania ad esempio ha un governo nato da un pareggio politico.....in Italia sarebbe utopia....a Berlino ci sono poche automobili perchè i servizi pubblici funzionano alla grande e la macchina non serve...in Italia sarebbe utopia....continuiamo ad andare a avanti a pensare che tutto ciò che può sembrare interessante sia utopia....poi dovremo chiedere a Tunisia e Libia se ci fanno spazio per metterci tra loro...con tutto il rispetto per Tunisia e Libia. Tienici informati.....
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GRAZIE STOOGES! SEI UN FIGO!!!!

Ad Maiora Media - 22 lug. - REGIONE, Trasporto merci su rotaia, «Regione non perda tempo»

Ad Maiora Media - 22 lug. - REGIONE, Trasporto merci su rotaia, «Regione non perda tempo»

La manifestazione di oggi contro la dismissione del servizio merci Trenitalia Cargo è la legittima rivendicazione di 300 lavoratori delle Fs che rischiano di perdere il posto di lavoro, ma è anche la protesta della Sardegna contro lo smantellamento del sistema di trasporto su rotaia”. Lo afferma Giorgio La Spisa, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che ha partecipato stamani alla manifestazione organizzata dall’Ugl allo scalo merci della stazione di Cagliari per protestare contro la decisione di Trenitalia. “La Regione non può e non deve più perdere tempo. L’assessore dei Trasporti deve aprire con forza una vertenza con Trenitalia coinvolgendo il Governo, perché la Sardegna non può essere tagliata fuori dalla rete ferroviaria nazionale. Le aziende sarde – dice La Spisa – devono essere in condizioni di poter importare materie prime ed esportare prodotti finiti in condizioni di parità rispetto ai loro concorrenti nazionali”. La Spisa ha ricordato che la Keller meccanica di Villacidro, che produce carrozze ferroviarie, e la Equipolymers di Ottana rischiano la chiusura proprio per colpa della sospensione della tratta Golfo Aranci-Civitavechia. La Keller ha infatti già collocato in Cassa integrazione, a turno, 120 lavoratori. (red) (admaioramedia.it)
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Grazie On. La Spisa!

IL CORROSIVO di marco cedolin

IL CORROSIVO di marco cedolin
Meno treni, più gomma, potrebbe sembrare uno slogan privo di senso in completa antitesi con le indicazioni contenute nel libro bianco del 2001 e in tutte le direttive UE in tema di trasporti che ritengono indispensabile realizzare al più presto la redistribuzione modale del traffico, spostandolo progressivamente dalla gomma alla rotaia al fine di ridurre i consumi energetici e gli impatti ambientali derivanti dalla movimentazione delle merci.Invece è esattamente quello che le Ferrovie di Stato stanno facendo in Sardegna, dove dal 24 luglio verrà soppresso il servizio di trasporto merci (treno più nave) da e per l’isola, consegnando di fatto l’intero traffico merci nelle mani delle ditte di autotrasporto privato, fra le quali spicca la società Nieddu s.p.a. capofila nella movimentazione delle merci e già proprietaria di una piccola flotta, che beneficerà perfino dei contributi regionali per trasportare sui TIR quello che fino ad oggi è stato movimentato tramite ferrovia.Il progressivo disimpegno delle Ferrovie per quanto riguarda il trasporto merci in Sardegna, culminato con la totale rinuncia a portare avanti un servizio esistente dal 1961, ha origini lontane se pensiamo che negli anni 90 ben 6 navi erano impegnate per garantire il collegamento fra Golfo Aranci e Civitavecchia, ma le imbarcazioni una volta dismesse non sono mai state sostituite e dal 2003 al trasporto merci è stata dedicata la sola nave Garibaldi. In funzione di ciò il volume del traffico marittimo – ferroviario, arrivato nel corso degli anni 90 a raggiungere i 3 milioni di tonnellate/anno è progressivamente sceso raggiungendo le 600.000 tonnellate nel 2004, per ridimensionarsi ulteriormente negli anni seguenti.La completa eutanasia del trasporto merci in Sardegna che comprometterà il futuro di oltre 300 lavoratori, rischiando di portare al fallimento anche alcune aziende private che operano nell’indotto, appare ancora più assurda se letta alla luce dei proclami delle FS che da anni stanno tentando di giustificare gli investimenti miliardari nelle infrastrutture per l’alta velocità con il nobile proposito di indurre un improbabile riequilibrio modale che sposti il traffico merci dalla gomma alla rotaia.Sui nuovi binari del TAV, pagati da tutti i contribuenti italiani che saranno chiamati a rifondere un debito di 90 miliardi di euro, i treni merci non correranno mai, in quanto un’infrastruttura progettata per leggeri treni superveloci non è in grado di ospitare enormi e pesantissimi convogli merci, se non al prezzo di pregiudicare lo stato dell’infrastruttura stessa. Ma dove, come in Sardegna, le merci già correvano su rotaia da oltre 40 anni le FS hanno deciso che può bastare così e la redistribuzione modale verrà praticata all’incontrario, riportando sugli autoarticolati quella merce che da decenni trasportavano le ferrovie.Un cortocircuito logico assolutamente privo di senso ed estremamente indicativo della cattiva fede che anima la classe dirigente del Paese, impegnata esclusivamente nel difendere a oltranza gli interessi dei grandi gruppi di potere, senza preoccuparsi di cadere continuamente in contraddizione.Un cortocircuito logico contro il quale questa mattina, presso lo scalo merci di Cagliari, si è svolta una manifestazione di protesta tanto civile quanto partecipata per chiedere a gran voce che non venga “staccata la spina” al trasporto merci ferroviario nell’isola.Per chiunque desideri approfondire la questione consiglio la lettura dell’ottimo blog “Ferrovie in Sardegna”http://merciinsardegna.blogspot.com/curato dall’amico Antonio Costa e dedicato esclusivamente all’argomento.
Pubblicato da marco cedolin
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Grazie infinite Marco!!!

lunedì 21 luglio 2008

Maralai.ilcannocchiale.it - Garibaldi in pensione: trasporti sardi in tilt. Pdl interroga Pdl

Interrogazione a risposta scritta 4-00245 presentata da BRUNO MURGIA

Maralai.ilcannocchiale.it - Garibaldi in pensione: trasporti sardi in tilt. Pdl interroga Pdl

IL "PACCO" DI TRENITALIA

Il dado è tratto, domani 22 luglio dalle 10,00 presso lo scalo merci di Cagliari (il MIO posto di lavoro!) ci sarà un incontro a cui parteciperanno diversi consiglieri regionali, giornalisti, tutte le rappresentanze sindacali, lavoratori delle ferrovie e dell'indotto e rappresenanti delle ditte che ricevono merci su ferrovia. E gradita la presenza di chiunque si senta in qualche modo toccato dall'affronto che FS sta perpetrando ai danni di tutta la Sardegna.
La manifestazione servirà a mostrare all'opinione pubblica che lo scalo merci è vivo e respira!
VI ASPETTO!!!

domenica 20 luglio 2008

CORRE SUI BINARI IL FUTURO DEI PORTI

A Savona il convegno internazionale sulla criticità dei
servizi ferroviari e sulle soluzioni intermodali per il futuro


Le criticità che incombono sui porti italiani sono
molteplici, ma ad una in particolare è vincolata
ogni reale possibilità di sviluppo dei maggiori scali
marittimi: un servizio ferroviario efficiente.
Su questo tema si accenderanno i riflettori della
politica e dell’impresa venerdì 18 luglio a Savona
in un convegno internazionale che si svolgerà nel
Palacrociere di Savona: a partire dalle ore 10,30
«Corre sui binari il futuro dei porti».
Dopo i saluti di Cristoforo Canavese, presidente
dell’Autorità Portuale di Savona, di Giancarlo Fenini,
Console Generale di Svizzera a Genova, vedrà la
partecipazione di Peter Jenelten, vice presidente
Marketing and Sales del gruppo svizzero Stadler che
presenterà un rivoluzionario sistema intermodale di
interconnessione fra treno e nave e di Giorgio Blanco,
amministratore delegato di Marittima Spedizioni,
l’operatore attraverso il cui terminal un treno Stadler
FLIRT ETR 150 “TILO”, si imbarcherà intero (senza
rottura di carico) su una nave ro-ro.
A Oscar Giannino direttore di Libero Mercato,
spetterà il compito di guidare la tavola rotonda alla
quale parteciperanno oltre al Sottosegretario ai
Trasporti, Bartolomeo Giachino e il presidente della
Commissione Trasporti del Senato, Luigi Grillo, i due
assessori ai Trasporti della Regione Piemonte, Daniele
Borioli, e della Liguria, Giovanni Enrico Vesco.
Il tema del rapporto porto-treno e della attuale
emergenza sarà affrontato da Francesco Nerli,
presidente di Assoporti, Ignazio Messina, vice
presidente di Assiterminal e Mario Castaldo, direttore
Divisione Cargo di Trenitalia.
Il convegno si chiuderà alle 13 con la cerimonia di
taglio del nastro del nuovo treno Stadler ad opera di
Nicoletta Frediani, Prefetto di Savona.
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C'è qualcosa che non mi torna, non so chi siano tutti questi signori presidenti e direttori ma è alquanto curioso che in quel di Savona abbiano tratto le conclusioni ovvie (e agito di conseguenza) che qui in Sardegna neanche s'immaginano di prendere in considerazione.
Per quanto riguarda questa eccezionale novità che sembra essere la nave ro-ro che imbarca un treno intero senza rottura di carico,.............mi ricorda qualcosa.......
aaahhhhhhhh, ecco,........ , ma... non è che questa nave ha per caso
i binari?????
tanto tempo fa esisteva qualcosa di simile, era una nave che se non ricordo male imbarcava paseggeri (990), auto , camion e...... treni completi!!!, si chiamava......mmm..............
LOGUDORO
ps.: L'ing. Castaldo seduto al tavolo di quest'incontro è lo stesso che il 9 luglio a Cagliari ha incontrato gli speditori austriaci.
pogaridari

Trasporti e sviluppo

Dall'Unione Sarda (20/07/2008)

Il deficit infrastrutturale dei trasporti e la mancata definizione della continuità territoriale delle merci coinvolge tutti i settori dell'economia e del sociale. Con ricadute negative su consumi e occupazione, come richiamato dalla Cisl regionale nel convegno di Ghilarza sul Piano di sviluppo rurale 2007-2013. Se la ferrovia è un potente mezzo di civilizzazione, un simbolo di progresso in tutti campi, è difficile comprendere e condividere la scelta radicale di chi vuole razionalizzare con il taglio di servizi indispensabili. In controtendenza con il resto del mondo, dove si fanno grandi investimenti per rispondere alla fame di rotaia e dove il treno ha largamente superato i camion nei trasporti di merci, come in Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e nei grandi terminali del Pacifico. Sarebbe troppo lungo ricordare quanto aveva previsto il gruppo intersocietario Isvet e Tecneco, per conto del Consorzio dello sviluppo industriale della Sardegna centrale, inserito nel Piano regolatore territoriale dell'Area; ma le analisi degli aspetti economici, sociali e ambientali ponevano una indispensabile premessa: che la rete viaria stradale e ferroviaria in particolare venissero realizzate. Per semplificare, salvo la statale 131 Dcn ed altre minori, peraltro incomplete, tutto il resto è rimasto sulla carta. Compreso il tronco ferroviario Abbasanta-Ottana-Nuoro-Olbia. Pur consapevole che occorra ben altro autorevole intervento per influenzare scelte politiche, voglio esprimere un'idea, maturata per antico vissuto nel settore: perché non pensare, in alternativa, alla trasformazione a scartamento ordinario della linea Macomer-Nuoro e non provvedere solamente alla sostituzione delle attuali rotaie con altre di sezione 36, con qualche variante al tracciato? Si otterrebbero tre significativi vantaggi: l'eliminazione delle enormi diseconomie derivanti dalla rottura di carico per il trasporto su carrelli speciali dei vagoni merci a causa della diversità di scartamento; il fluido scorrimento dei vagoni realizzando una bretella all'altezza di Bolotana per Ottana e il raccordo (centro merci) a Tossilo o in altro punto idoneo; il collegamento (finalmente) di Nuoro capoluogo con la rete delle Fs. Conservando a scartamento ridotto la linea del trenino verde Macomer-Bosa Marina e il centro intermodale passeggeri a Macomer. Tutto ciò, se accompagnato alla realizzazione dei raccordi alle Z.I. e ai porti a Nord e a Sud dell'Isola, potrebbe costituire un formidabile volano, capace di rimettere in corsa tutti i settori produttivi e di influenzare tutti gli aspetti economici, sociali e ambientali. Una concreta attuazione delle affermazioni fatte in campagna elettorale, dagli attuali parlamentari, di governo e opposizione: la Sardegna ha bisogno di una serie di grandi opere infrastrutturali da realizzare per legge.
GIORGIO SIMBULA - CAGLIARI
Già segretario provincialeautoferrotramvieri Cisl 20/07/2008

sabato 19 luglio 2008

CONFINDUSTRIA SARDEGNA

TRASPORTO FERROVIARIO MERCI
SARDEGNA-CONTINENTE
PREMESSA
FS Spa prima e Trenitalia poi, da oltre 15 anni hanno manifestato a più riprese l’intenzione di
liberarsi del sistema di trasporto ferroviario delle merci tra la Sardegna e il continente, diminuendo
progressivamente l’offerta di servizio, passata in pochi anni da tre navi traghetto ad una sola
(Garibaldi, sempre più spesso in bacino di carenaggio), e senza certezza di trasporto, rispetto alle
richieste dell’utenza privata.
Quasi nulli nello stesso periodo sono stati gli interventi di manutenzione e di ammodernamento del
servizio, assicurato con enormi problemi e resistenze solo grazie all’intervento annuale del Governo,
che riconosceva a Trenitalia un contributo di circa 20 milioni di euro.
Nell’ultima finanziaria non sono stati ribaditi i contributi annuali e ora Trenitalia, dopo le note
vicissitudini, intende interrompere drasticamente il collegamento a far data dalla fine di questo mese
di giugno.
La continuità del servizio di traghettamento ferroviario risulta assolutamente irrinunciabile per la
sopravvivenza della Keller Elettromeccanica di Villacidro e per il sistema dell’indotto, attività che
hanno grandi potenzialità di sviluppo industriale, tecnologico e di mercato internazionale.
D’altra parte, il sistema economico-produttivo della Sardegna continua a richiedere con forza il
mantenimento di questa modalità di trasporto, che può assicurare tariffe più competitive rispetto a
quelle tradizionali su gomma, in particolare per i comparti chimico-estrattivo.
La stessa amministrazione regionale ha interesse primario nel mantenimento di questa modalità di
trasporto, per far fronte al sempre più pesante e pericoloso intasamento del traffico stradale
tradizionale.
LA PROPOSTA
- Richiedere l’immediata moratoria della scadenza di fine giugno, spostandola quanto meno di 10-
12 mesi, con possibili adeguati interventi del Governo.
- Confermare il diritto della Sardegna, al pari delle altre regioni d’Europa ed a prescindere dalle
condizioni d’insularità, peraltro tutelata dal Trattato, ad appartenere alla rete ferroviaria nazionale e
transnazionale.
- Definire un piano industriale e di servizi, d’intesa con le parti economiche e sociali più direttamente
interessate, per favorire il passaggio graduale delle competenze e della gestione dell’intero parco
ferroviario merci Trenitalia alla Regione Sardegna, studiando nel contempo le più opportune

soluzioni societarie e di governance (senza escludere il diretto interessamento finanziario e
gestionale delle maggiori industrie private utilizzatrici).
- Deliberare le normative di sostegno (già autorizzate dalla UE in territori similari) al settore
dell’autotrasporto privato, incentivando il passaggio dei carichi pesanti dalla gomma alla ferrovia,
con il sistema combinato Cemat o con pianali ferroviari (eventualmente ribassati per assicurare il
servizio di traghettamento). Le risorse andranno reperite nell’ambito della trattativa Stato-Regione-FS.
- Ridurre i costi della tratta marittima in forza della continuità territoriale delle merci. Tale ipotesi è
maggiormente percorribile rispetto ad una incentivazione della tratta ferroviaria terrestre in quanto
quest’ultima è soggetta a maggiori restrizioni derivanti dalle normative comunitarie per gli aiuti di
Stato nel settore trasporti.
- Predisporre un bando di gara internazionale, per individuare il o i vettori marittimi che possono
farsi carico della gestione dei collegamenti tra l’isola e il continente in modalità RO-RO, secondo
rotte prestabilite, in ordine alla disponibilità di strutture di movimentazione, alle percorrenze e alla
vicinanza ai mercati nazionali ed europei.
- Individuare il numero minimo e le localizzazioni dei centri movimento merci nei punti cardine del territorio regionale, necessari per completare la rete di scambio prioritaria, in ordine alle zone di provenienza delle merci da indirizzare al trasporto ferroviario.
RISULTATI
La realizzazione, nel breve-medio periodo, delle proposte su esposte, andrebbe incontro alle
necessità di tutti gli attori coinvolti:
- La Regione (impegnandosi nella realizzazione di un progetto non contingente ma strategico) ottiene
nell’immediato il mantenimento dell’attuale status quo, in attesa delle risoluzioni politico-societarieinfrastrutturali
più generali, senza creare ulteriori scompensi alla già precaria condizione finanziaria
delle aziende industriali sarde.
- Trenitalia si libera progressivamente di una modalità di trasporto in Sardegna, da tempo fuori dalle
sue politiche industriali.
- Il sistema produttivo sardo, oltre a mantenere le attuali opportunità di trasporto delle merci via
ferrovia, potrà programmare le sue politiche economico-finanziarie senza dover far fronte a continue
precarietà e incertezze. Attualmente alcuni siti produttivi dei settori minerario estrattivo e chimico (
Es: Equipolymers e Maffei Sarda nella Sardegna Centrale o le aziende del polo di Portovesme o di
Porto Torres ) potrebbero aumentare sensibilmente la produzione o migliorare la propria logistica,
oggi limitate dalla mancanza di adeguate linee di trasporto ferroviario.
- Le aziende dell’autotrasporto su gomma che trasferiranno dalla strada alla ferrovia le proprie unità
di carico verrebbero incentivate con interessanti contributi pubblici, contribuendo inoltre ad
alleggerire il peso del traffico stradale e il conseguente maggior inquinamento ambientale (vedi
esperienze già realizzate a Bolzano, Gran Bretagna, Danubio e Austria).
- Le industrie di costruzione e manutenzione di carri ferroviari (Keller di Villacidro e Convesa di
Chilivani), potrebbero contare sulla garanzia di una soluzione strutturale che consenta di
programmare nel prossimo decennio le attività di sviluppo e crescita per nuove opportunità di
ricerca e innovazione da riproporre nel mercato ferroviario internazionale, oltre che vedere
confermate ed incrementate le commesse ed i lavori di qualità.
- Il sistema edile delle manutenzioni e dell’armamento ferroviario potrebbe contare su nuovi
importanti appalti, relativi alle manutenzioni e alla costruzione della rete di intermodalità in tutta la
regione.
- Lo Stato (con la Regione e la UE per la loro parte) parteciperebbe alla soluzione di un problema
strategico, investendo risorse non per far fronte ai buchi di bilancio di Trenitalia in Sardegna ma per
la realizzazione di un definitivo sistema di trasporto, innovativo, più competitivo e di notevole
impatto ambientale.
AVVERTENZE
In queste fasi è fondamentale il ruolo della Regione, sostenuto dalle componenti economiche e
sociali e adeguatamente supportato dai parlamentari nazionali.
Le risorse finanziarie potrebbero derivare, oltre che dal ripristino del citato contributo annuale (da
mantenere nella fase di start-up per almeno 3-5 anni), anche dalle risorse delle Autostrade del mare,
che sinora hanno escluso la nostra isola. Si interviene infatti non solo sulla sostenibilità ambientale
dell’isola, ma anche su quella del continente, limitando i mezzi pesanti sulla dorsale tirrenica da
Civitavecchia alla Liguria.

venerdì 18 luglio 2008

ATTO CAMERA: INTERPELLANZA 2/00096

presentata da MAURO PILI giovedì 17 luglio 2008 nella seduta n.037
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: nella legge finanziaria relativa all'anno 2008 non sono stati inseriti parte dei fondi destinati ai cosiddetti «servizi universali» delle FS; la cifra mancante dovrebbe essere di 300 milioni di euro, di cui 24 riguarderebbero il trasporto delle merci da e per la Sardegna; Trenitalia ha deciso di interrompere il traghettamento delle merci, in parte minima per la Sicilia e in misura totale per la Sardegna; in Sardegna non esiste trasporto ferroviario interno delle merci, ma solo da e per il continente; dai prossimi giorni sarà completamente assente tale modalità di trasporto; nel passato, fino ai primi anni '90, il collegamento col continente era garantito da sei navi miste (carri ferroviari, auto e passeggeri) che hanno consentito di raggiungere punte di due milioni di tonnellate annue trasportate; con la progressiva dismissione delle navi, mai sostitute, dal 2003 è in funzione la sola Garibaldi, con una capacità di circa 40 carri merci, poco efficiente, obsoleta, molto costosa e con lunghi periodi di fermo per manutenzione; le tonnellate annue trasportate sono ridotte a meno di 600.000, prevalentemente minerali (argilla, sabbie e feldspati per Modena-Sassuolo, granito, prodotti chimici di Ottana e Porto Torres); il traghettamento ferroviario ha un costo interno circa doppio rispetto alla concorrenza privata e per questo motivo nel 1999 è stato finanziato uno studio di fattibilità per razionalizzare il trasporto ferroviario merci in Sardegna e trovare soluzioni alternative al traghettamento del carro; lo studio è stato affidato nel 2001, ed è stato consegnato nel marzo 2003; lo studio propone, dopo un'analisi dei costi delle modalità di trasporto interno ed esterno, di realizzare le strutture che consentono l'intermodalità diretta ferro-nave dai due principali porti del nord Sardegna, innanzitutto Olbia (porto industriale) e in seconda battuta Porto Torres, e di attuare il trasporto interno all'isola con carri ferroviari atti al trasporto di contenitori e semirimorchi; lo studio propone anche la realizzazione di un centro intermodale a Borore che consentirebbe di servire tutta la zona di Ottana e il comprensorio delle argille di Orani, ed evidenzia la poca utilità del centro intermodale di Porto Torres lontano dal porto e dalla stazione ferroviaria, approvato e finanziato negli anni '90; dette strutture sono indispensabili perché la Sardegna possa avere le condizioni operative e logistiche che consentano di abbattere i costi di trasporto; la Sardegna, già penalizzata per via dell'insularità, è l'unica regione d'Italia a non avere i porti e le zone industriali collegati con la ferrovia; Olbia, dove si concentra circa l'ottanta per cento delle merci in ingresso e in uscita (si parla del mercato di trasporto privato), prevalentemente riguardanti il sud Sardegna collegato via camion (circa 600 pezzi al giorno) non ha alcun raccordo ferroviario col porto, e per realizzarlo occorre una linea di 4 chilometri e un fascio di binari sul porto industriale; a Porto Torres esiste un collegamento ferroviario oggi inutilizzato, di proprietà dell'Area di sviluppo industriale, che arriva a poche centinaia di metri dal porto commerciale; l'intervento sarebbe quindi poco costoso; il porto di Golfo Aranci non ha gli spazi necessari per realizzare l'intermodalità e l'Autorità portuale ha già deliberato, su richiesta del comune, di spostare l'attracco della nave FS al porto industriale di Olbia, per destinare Golfo Aranci a servizi passeggeri e turistici; ma è stato accantonato proprio dal gruppo FS che al contrario della Regione non doveva sostenere alcun costo; lo studio consente non solo di dimezzare i costi di traghettamento delle merci, evitando l'attuale trasporto marittimo del vagone che incide per oltre il 30 per cento del peso trasportato, ma anche di utilizzare il libero mercato delle navi private con la possibilità di scegliere i porti di destinazione più opportuni; dopo la scelta dell'interruzione del trasporto da parte di Trenitalia seppure con notevole ritardo la Regione si è dichiarata disponibile a finanziare il collegamento al porto di Olbia; Trenitalia avrebbe deciso di non aspettare la realizzazione e ha ribadito la decisione di interrompere il servizio di trasporto dai prossimi giorni; il Consorzio industriale Nord Est di Olbia ha commissionato da tempo il progetto del raccordo ferroviario e del Centro intermodale nel porto industriale; detto progetto è stato esaminato e condiviso da una commissione mista FS-Regione; il costo stimato è di 75 milioni di euro e comprende 4 chilometri di linea, il centro intermodale, le gru per il carico dei contenitori e l'invasatura per una nave FS; le opere indispensabili possono farsi con risorse molto inferiori; la Regione disporrebbe attualmente di 35 milioni di euro (fondi POR secondo quanto dichiarato), da impegnare entro il 2008 e spendere entro il 2010 -: se il Governo intenda intervenire al fine di far proseguire il trasporto ferroviario in Sardegna fino alla realizzazione delle opere; se il Governo sia a conoscenza del rischio di chiusura di aziende come la Keller di Villacidro e l'Equypolimers di Ottana, che utilizzano la ferrovia; se il Governo sia a conoscenza dell'impossibilità della sopravvivenza dell'Equypolimers in caso di chiusura del trasporto ferroviario; se il Governo non intenda intervenire al fine di impedire la sospensione del servizio di trasporto ferroviario, impartendo apposite urgenti direttive agli organismi competenti. (2-00096)«Pili».
MOBILITAZIONE

SCHIRRU (PD): GOVERNO ASSENTE SU SERVIZIO MERCI

Vertenza trasporti, lettera al Ministro Matteoli
"Cari amici, sono preoccupata. Siamo preoccupati. La vertenza trasporti, l'interrogazione che abbiamo presentato e che, solo poche settimane fa, ha visto la risposta del Sottosegretario Reina è ad oggi lettera morta. Il Ministro Matteoli non mantiene gli impegni assunti.A questo punto mi chiedo quale sia l’intento reale e prossimo del Governo: affossare l’economia isolana e condannare le realtà produttive isolane? Il Ministro, anziché tacere deve intervenire per dare una soluzione immediata e risolutiva della vertenza ed evitare l’ennesima tragedia per centinaia di lavoratori sardi e le rispettive famiglie. Ho inviato all'attenzione del Ministro la lettera che vi riporto di seguito. La situazione si prospetta grave: oggi è il 17 Luglio, ma noi continuiamo a lottare fermamente."
Amalia
Cagliari, 15 Luglio 2008
Al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti - On.le Altero Matteoli
Onorevole Ministro, Nonostante le rassicurazioni avute dalla risposta fornita dal Sottosegretario Reina all’interrogazione 5-00043 circa un intervento urgente e univoco per un provvedimento di blocco della decisione di cancellazione della tratta marittimo-ferroviaria Golfo Aranci – Civitavecchia, in attesa di una complessiva riorganizzazione del comparto per il rilancio del trasporto merci in Sardegna, mi risulta che nulla di quanto garantito si stia verificando. Trenitalia, il 17 aprile 2008, ha prospettato alla Regione Sardegna alcune ipotesi di diverso assetto dei servizi di trasporto merci da e per l'Isola. Al contempo, sarebbe dovuto attivarsi un apposito tavolo di confronto tra il Ministero e la Regione. Non mi risulta che nulla di quanto sopraccitato, sia stato messo in atto.

giovedì 17 luglio 2008

IPSE DIXIT (L'HA DETTO LUI)

Soru dal suo sito sull' "affaire" Tirrenia

“Facciamo il bando internazionale né più né meno come abbiamo fatto per la continuità territoriale aerea – ha spiegato Renato Soru - sulla base delle regole per i trasporti, chiarendo qual è il servizio che si va a richiedere. Definito ciò che si vuole ottenere, si chiede nel bando chi sia disponibile a fornire quel servizio e quanto richiede per, eventualmente, sussidiare la linea, in modo da poter offrire i prezzi stabiliti”. Proseguendo nel paragone con la continuità territoriale aerea, il Presidente Soru ha ricordato che “alla fine sono stati accettati quegli oneri e quei prezzi senza avere necessità di sussidi” per quasi tutte le destinazioni. “Se invece occorrerà sussidiarla – ha precisato Renato Soru - , e io lo vorrò, perché chiederò prezzi bassi soprattutto per le merci, per i nostri camion, lo finanzieremo con una parte di quei 60-70 milioni di euro che oggi lo Stato da alla Tirrenia”.
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?
Presidente, ha provato a fare il paragone con la continuità ferroviaria delle merci?
Li metta la Regione i 15 milioni di euro che RFI pretende per mantenere il servizio, sempre che questo sia il vero motivo. Altrimenti, giù la maschera e abbiate il coraggio di ammettere le vere ragioni alla base della dismissione.

grazie Marco!

Ho scritto all'Amico Marco Cedolin che ha scritto un interessante articolo su AV e NTV di Montezemolo http://ilcorrosivo.blogspot.com/2008/07/bufale-in-diretta-sul-tg1.html :

"Caro Marco, mi allaccio al tuo puntuale intervento, forse per l'ultima volta, per concordare con te su quanto presentato non solo dal tg1 ma da tutti i notiziari nazionali. Dico che forse è l'ultima volta perchè la mia lotta ormai è arrivata alla fine. Da oggi infatti sono effettive le restrizioni per tutte le merci dirette in Sardegna su ferrovia. Entro una settimana tutti i vagoni dovranno essere ritirati dalla rete sarda e il 24 luglio la Garibaldi effettuerà la sua ultima corsa.Centinaia di persone, me compreso, perderanno il lavoro nell'indifferenza della giunta regionale che si preoccupa solo di investire milioni in treni passeggeri superveloci e pendolanti che saranno l'ennesimo spreco di denaro pubblico nella nostra povera isola.GrazieAntonio"

Questa è la sua risposta:
"Caro Antonio,la notizia che mi hai dato è di una drammaticità enorme e rischia di lasciarmi senza parole.Oltre a condividere il tuo sdegno e darti ovviamente tutta la mia solidarietà, invitandoti comunque a non mollare perchè fino a quando non lo si fa nessuna battaglia è ancora persa completamente, mi riprometto di scivere al più presto un articolo che parli del vostro dramma per tentare di fare conoscere la questione al maggior numero di persone possibile.Un abbraccio"
Marco Cedolin

Grazie Marco, aspetto con ansia il tuo intervento.

mercoledì 16 luglio 2008

Da Civonline.it

NAVE GARIBALDI:UNA MANUTENZIONE DA UN MILIONE DI EURO

SARA' FERMA DAL 24 LUGLIO E ALMENO PER 50 GIORNI, LA NAVE GARIBALDI: E' PREVISTA INFATTI UNA MANUTENZIONE DA 1 MILIONE DI EURO A NAPOLI O A MESSINA.
"Verrà interrotta - ha spiegato Enrico Seri della Filt-Cisl- la continuità ferroviaria con la Sardegna. Nel corso dell'incontro tra sindacati e divisione navigazione nei giorni scorsi,, le FS hanno spiegato che "tanto il cliente unico Trenitalia non ha trasporti in questo periodo". Nel frattempo è prevista una verifica tecnica per poter mettere in navigazione la Logudoro, in bacino da luglio scorso a Napoli. "Nessuno però - spiega Seri - ha parlato di dove verrà utilizzata se tornerà in linea e di cosa accadrà al rientro della Garibaldi". (...) La Garibaldi sarà armata come nave in esercizio in porto (da 15 a 22 unità): il restante personale, su base volontaria, verrà trasferito parte a Messina, gli altri andranno in ferie d'ufficio. Vogliamo arrivare ad un tavolo con l'ad di RFI per far comprendere l'importanza del mantenimento del servizio- ha aggiunto Seri- intanto ci preoccupa il silenzio del Pincio e della Regione".

dai forum

"Ci vorrebbe un esposto alla corte di giustizia europea per interruzzione di pubblico servizio, ma si sa che noi sardi abbiamo il dono di farcela mettere in c**o accettando passivamente tutto quello che viene deciso. SARDI SVEGLIAMOCI!!!! Prendiamoli noi a a calci nel c**o a sti st....i!!! Meno miliardi agli A.D. e più soldi per linee e mezzi!!! Mi fermo qui ho i co.....i letteralmente girati!!"

"Oltre al danno la beffa l'ass....re regionale ai trasporti invece di alzare la voce per chiedere la sospensione del provvedimento vuole chiederne il rinvio di alcuni mesi, roba da matti!!! Togliere quei traghetti oltre ad andare contro le direttive europee significa mettere in ginocchio un'intera regione, senza contare i danni prodotti all'ambiente da tutti quei mezzi su gomma, i mezzi di soccorso che rimarrebbero intrappolati nel traffico, gli autobus che salterebbero parecchie corse al giorno, fino ai turisti che vedendo km e km di camion in mezzo alle p...e potrebbero decidere di non tornare in Sardegna"

Da Civitavecchia

COMUNICATO STAMPA


“Purtroppo i timori che da tempo prospettavo come imminenti si vanno concretizzando: l’interruzione della continuità ferroviaria con la Sardegna è tornata d’attualità e i posti per i lavoratori del servizio e per quelli ricavati dall’indotto sono a rischio”. Spiace – dichiara Enrico Luciani Presidente della Commissione Mobilità alla Regione Lazio – che due audizioni dedicate al problema della linea Fs tra Civitavecchia e Golfo degli Aranci e le ripetute lettere inviate all’Assessore Regionale ed ai Ministri del vecchio e nuovo Governo abbiano fin qua prodotto scarsi risultati. Eppure questa mancanza di sensibilità espressa dalla direzione navigazione delle Fs non si spiega, dal momento che da parte del sindacato così come dalla Commissione che presiedo c’è stata la più ampia disponibilità a cercare soluzioni e a riconoscere che la situazione in atto vede come principali responsabili non gli attuali vertici ma coloro che negli anni hanno portato al decadimento del servizio e al lento stillicidio che ha generato la situazione attuale. Ma se come io credo – conclude Luciani - l’azienda di stato pur assicurando un servizio, deve muoversi con le caratteristiche di un privato che certamente punta come minimo al pareggio di bilancio, allora ci sono margini perché si rilanci la tratta perché una dismissione sarebbe accolta dalla concorrenza privata come una vera e propria vittoria.
Enrico Luciani

SFOGO

Oggi la prima pagina del "Sardegna" apre con il servizio sul sequestro Pinna.

Profondo rispetto per la tragedia umana dell'allevatore rapito l'anno scorso, grande solidarietà.

Qui non si parla di cronaca nera, ma non posso fare a meno di riportare i titoli e sottolineare la paradossale retorica dell'ufficio stampa della regione che sostiene:

"ISOLA DANNEGGIATA, VIALE TRENTO CHIEDE LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE;

e ancora:

"LA REGIONE: OFFESA AI SARDI"

e infine:

"RISONANZA AMPIA E NEGATIVA:SCORAGGIATI GLI INVESTITORI"



Naturalmente non si parla da nessuna parte della riunione di ieri, del problema dismissione ecc.

Allora sarò io ad appropriarmi di questi titoli roboanti e ad applicarli alla questione che ci sta a cuore e sperare che domani possa apparire il seguente:

"ISOLA DANNEGGIATA, I CITTADINI SI COSTITUISCONO PARTE CIVILE CONTRO LA REGIONE"; e ancora:

"I SARDI: OFFESI DALLA REGIONE" e infine:

"RISONANZA AMPIA E NEGATIVA:SCORAGGIATI GLI INVESTITORI".

Ripeto che provo profonda solidarietà per la vicenda umana di Titti Pinna, e penso anche che l'immagine della Sardegna possa essere intaccata da simili fatti che sarebbe meglio non avvenissero mai.
Tornando a noi, quello che sta accadendo è realmente la più grande offesa che la nostra regione sta subendo almeno dal ripascimento del Poetto; il danno che i nostri governanti stanno causando non è quantificabile. Anche oggi, parlando con alcuni fornitori esteri ho saputo che non sanno come far fronte alle commesse (gia in essere) per i mesi di agosto e settembre, che sono molto scoraggiati e stupiti dal comportamento della Regione.
Tutto qui, posso solo aggiungere che prima di ieri mi era capitato solo un'altra volta di piangere al lavoro.
Quando è morto mio padre.

L'UNIONE SARDA - Trasporti e infrastrutture: «Trenitalia isola la Sardegna

da l'Unione Sarda (16/07/2008)
L’Ugl: subito un incontro con il ministro Matteoli
Da domani Trenitalia non accetterà spedizioni da Golfo Aranci per la penisola. È forse l’ultimo atto del servizio merci su rotaia. L’Ugl protesta. Lunedì 21 luglio potrebbe diventare una data storica per i trasporti sardi: l’ultima corsa del servizio marittimo che, per 47 anni, ha consentito uno sbocco tra Golfo Aranci e Civitavecchia alle merci che viaggiano, nell’isola, sui carri ferroviari. «Siamo al punto di non ritorno. Ed è ora che bisogna rilanciare». Renzo Zanazzi, sindacalista del sassarese, si sforza di pensare positivo nella conferenza stampa promossa ieri a Cagliari dall’Ugl per opporsi alla cancellazione del servizio. «Trenitalia dice che 2 più 2, con questo servizio, non fa più 4. È una posizione seria. Ma dobbiamo domandarci se questa posizione va bene alla Sardegna. Noi diciamo no». IL CALENDARIO. Dal 24 luglio al 9 settembre il servizio è sospeso. Già da domani la divisione Cargo di Trenitalia del gruppo Ferrovie dello Stato (90 dipendenti nell’isola, più 150 tra personale navigante e di banchina), non può accettare spedizioni. Nemmeno per necessità interne alle FS. In futuro, semmai il servizio dovesse riprendere, si potranno organizzare spedizioni straordinarie. «Operazione complessa», spiega Aurelia Agus , «vanno coinvolti uno per uno tutti gli attori del servizio, a partire dal macchinista. Sì e no una decina di giorni». Sembra proprio la fine. IL DISIMPEGNO. Una sorte, evidenzia Zanazzi, che già si prefigurava quando, negli anni ’80, la Ferrovie scelsero di non investire in nuove navi per i carri merci. Delle sei di un tempo, ricorda Piergiorgio Piu , ne è rimasta una, la Garibaldi, «obsoleta», che un mese all’anno va in manutenzione. «Trenitalia non dice il vero quando sostiene che non ci sia traffico», afferma Piu. La domanda c’è, ma se la si scoraggia, evidenzia Aurelia Agus, «il cliente va altrove. E non torna». Molte società europee già a fine 2007 sapevano che il servizio non sarebbe stato garantito. E si sono mosse di conseguenza. Ecco perché tagliare Golfo Aranci oggi e riaprire chissà quando a Porto Torres spaventa l’Ugl. Antonio Costa, imprenditore che si occupa da anni del carico dei carri merci (e ha il blog www.merciinsardegna.blogspot.com), fa un esempio concreto: «Nel ’94 avevamo la bellezza di 10 dipendenti, con un fatturato di un miliardo e mezzo di lire. L’anno scorso ci siamo fermati a 130 mila euro ». IL RILANCIO. Piergiorgio Piu rilancia: «Va programmata subito la riacquisizione del traffico. Il treno è il mezzo più ecologico e più economico. E contribuisce a far crescere la sicurezza sulle nostre strade ». Marino Piu chiede dove sia finito «il traghetto Logudoro. È stato venduto? ». Trenitalia, tra sospensioni e soppressioni, non sa più cosa far fare ai lavoratori: ferie, recuperi. «Addirittura impone periodi di tirocinio presso altri impianti: è illegittimo, infatti noi», testimonia Alberto Vincis , «non abbiamo firmato». Antonello Liori , di An, ricorda le numerose iniziative in Consiglio regionale per evitare il naufragio . IL MINISTRO. «Se la Regione non ha interesse, ce lo dica chiaro», attacca Roberto Pischedda , segretario generale dell’Ugl trasporti della Sardegna. «Chiederemo un incontro urgente al ministro Altero Matteoli. L’insularità della Sardegna non può essere calpestata». EMANUELE DESSÌ

martedì 15 luglio 2008

Ferrovie, niente fondi per le merci

da L'Unione Sarda 15/07/2008
"Arrivano i fondi alle Ferrovie dello Stato per il trasporto locale ma non quelli per le merci. E così la nave che trasporta i carri ferroviari tra la Sardegna e la penisola resta al palo. Nel Nord Sardegna ci si prepara a smantellare il servizio che fino a oggi collegava Golfo Aranci con Civitavecchia, mentre il presidente delle Ferrovie dello Stato Innocenzo Cipolletta annuncia nuovi rincari per le tariffe del trasporto ferroviario, soprattutto sui treni a lunga percorrenza, anche se minori rispetto agli ultimi aumenti. Intanto, sul fronte del trasporto marittimo arriva la notizia della conferma dell’amministratore delegato di Tirrenia Franco Pecorini, in sella da 20 anni. I TAGLI. L’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha assicurato che «la Finanziaria ci ha dato 300 milioni e quindi le risorse per continuare l’attività sul trasporto locale nel 2008. Per il futuro valuteremo ». Sul fronte delle merci, invece, è intervenuto il presidente del gruppo pubblico, Innocenzo Cipolletta, spiegando che «o si fa una politica come ha chiesto l’Europa», incentivando il trasporto merci su rotaia, oppure «bisognerà aspettare che le strade siano intasate perché si passi all’uso dei treni per le merci». In altri termini, sul trasporto merci non ci sono fondi statali e quindi anche la nave merci che trasporta i treni tra la Sardegna e la penisola, come previsto, finirà le corse a metà luglio."

SARDEGNA SENZA ROTAIE

da www.ilgiornaledellaliberta.it

"In tutta Europa, soprattutto per le merci, si cerca
di aumentare il trasporto ferroviario a scapito di quello
stradale: è sicuro, ha prezzi migliori, inquina di meno.
Solo la Sardegna, che per di più è un’isola, rischia di
andare fra pochissimi giorni in controtendenza riportando
decine e decine di Tir sulle strade. Un’isola che è
perciò un po’ vittima del braccio di ferro fra Governo e
Trenitalia per questioni di soldi e un po’ colpevole per il
modo in cui la Regione ha affrontato in questi anni l’annoso
problema dei trasporti.
Per il prossimo 1° aprile, in base a quanto annunciato in
un primo momento da Trenitalia, è stata annunciata la
smobilitazione del settore merci in Sardegna e solo la
forza del coro delle proteste ha fatto slittare la data al 30
giugno. Il futuro dunque si tinge di nero, soprattutto per
il raddoppio del traffico stradale: i 60 carri ferroviari giornalieri
della rotta Golfo Aranci – Civitavecchia si trasformeranno
in 120 maxi camion. E l’aumento del costo
di trasporto si spalmerà in percentuali ancora da
quantificare sia sulle aziende sarde, che perderanno competitività
nel mercato, che sui consumatori"

lunedì 14 luglio 2008

FSNews - AV e Trasporto Regionale, Moretti: “Siamo in grado di mantenere le promesse”

FSNews - AV e Trasporto Regionale, Moretti: “Siamo in grado di mantenere le promesse”

(...) Passando poi al trasporto regionale Moretti ha confermato l’impegno del Gruppo FS: ''La finanziaria ha assegnato 300 milioni e quindi ha ridato le risorse per il trasporto locale nel 2008. Per il futuro – ha concluso Moretti – valuteremo”.


300 di qua, 300 di la, 300 su , 300 giù, milioni dalla bocca come fossero noccioline eppure posso garantire che la motivazione ufficiale che la Regione si ostina a sostenere come incontrovertibile, sono sempre quei (ora lo dico) fottuti 15 milioni di euro.
Non ho parole.....

LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA

FERROVIE: CIPOLLETTA, MANCANO INCENTIVI PER TRASPORTO MERCI
(ANSA) - MILANO, 14 LUG - ''Il trasporto merci su gomma non segue le leggi del codice della strada. O si fa una politica come ha chiesto l'Europa'', incentivando il trasporto merci su rotaia, oppure ''bisognera' aspettare che le strade siano intasate perche' si passi all'uso dei treni per le merci''. Lo ha riferito Innocenzo Cipolletta, presidente del gruppo Ferrovie dello Stato, a margine dell'inaugurazione dell'ultima fermata del passante ferroviario a Milano. Il mancato controllo del numero delle ore di guida degli autisti e i tir che sostano nelle piazzole di sosta per la pausa riposo sono alcune delle questioni sollevate da Cipolletta che, riguardo agli incentivi, ha aggiunto: ''Noi non abbiamo chiesto niente al governo. Qui la questione sono le regole della strada'''.
*******************************************
Qui la questione sono le regole della massoneria e delle lobby e la volontaria miopia della nostra giunta regionale

POST NUMERO 200!!!

Dall'Unione Sarda di oggi 14 luglio:
"(...)Il trasporto ferroviario è stato pressoché abbandonato dopo che lo Stato ha mollato ogni alternativa al trasporto su strada. Solo esempi: veramente non siamo riusciti a difenderci. Siamo stati abbandonati, certo. Ma è molto di più. La povertà percepita, e quella reale, sono conseguenza di quanto è accaduto. Qualsiasi giusto intervento non può prescindere dalla ripresa di un vero sviluppo, dal lavoro produttivo. Il problema della povertà, e quale redditizio lavoro sia in grado di risolverla, ci riportano al punto da cui siamo partiti nei primi anni Cinquanta. È proprio il caso di reincontrarsi."

Aggiungerei che è proprio il caso di rivedere certe decisioni.
Cosa possiamo fare per evitare il disastro? una raccolta di firme? una rivolta popolare, incatenarsi ai binari? darsi fuoco come i bonzi?
Darei fuoco a chi ha ordito tutto questo ma credo che i cappucci bianchi sotto cui si nascondono certi elementi siano foderati di amianto dall'interno. Possiamo sperare nell'asbestosi....

VERGOGNA SARDEGNA

CHE VERGOGNA!!!!!!

IL TAVOLO CONVOCATO MERCOLEDI SCORSO DA TRENITALIA E REGIONE SARDEGNA HA PRODOTTO SOLO LA CONFERMA CHE DAL 24 LUGLIO LA GARIBALDI VERRA' FERMATA.................

PER SEMPRE

Le alternative proposte dalla Regione (Livorno, container ecc.) sono state giudicate ingestibili e indecorose. La posizione di trenitalia (minuscola) è netta e (apparentemente) irrevocabile. La motivazione dietro cui si trincerano è sempre la barzelletta dei 15 milioni di euro di perdita che il servizio comporta.

LA SARDEGNA E' VERAMENTE IN PERICOLO!!!BROCCIA SOSTIENE CHE CI VORRANNO ALMENO 8 MESI per consentire alla regione di prendere in mano la rete anche per quanto riguarda le merci e iniziare un traffico "sardo", ma è evidente che non hanno la più pallida idea di cosa dovranno fare.

HANNO COMUNQUE DATO UN'IMMAGINE DI NOI ALL'ESTERO CHE .......C'E' DA VERGOGNARSI!!!!!!!

trenitalia continuerà a garantire la fornitura di materiali alla Keller e ,come già detto, all'occorrenza a qualche trasporto di convogli militari.

chevergognachevergognachevergognachevergognachevergogna
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chevergognachevergognachevergognachevergognachevergogna
chevergognachevergognachevergognachevergognachevergogna

sabato 12 luglio 2008

Adnkronos - Ign - Il portale d'informazione del Gruppo Adnkronos

Adnkronos - Ign - Il portale d'informazione del Gruppo Adnkronos

Soru firma intesa per provincia Medio Campidano
...Soru ha anche detto che una delle piu' importanti realta' industriali del Medio Campidano, la Keller, non solo non collochera' operai in cassa integrazione, ma potra' presto fare delle nuove assunzioni per le commesse rese possibili dall'acquisto di sei nuovi treni da parte della Regione, per i quali l'investimento previsto e' di oltre 100 milioni di euro.

Oggi Unione sarda e Nuova Sardegna riportano la notizia che i Talgo spagnoli verranno costruiti alla Keller, che il porto canale avra un futuro radioso con i binari in banchina e tante piccole società a dividersi i traffici contrariamente a quanto avvenuto finora con un'unica grande società che ha lasciato la struttura nelle condizioni in cui versa attualmente.
Ma del fatto che sono già in atto le restrizioni alle spedizoni non si parla da nessuna parte, ne che dal 24 luglio toglieranno dalla navigazione la Garibaldi e non ci sono speranze di rimpiazzo con altra nave.

giovedì 10 luglio 2008

diritti di approdo del porto di Napoli

6) SOSTE IN GENERE
Dal 01.01.2007 per le navi che richiedono l'accosto a banchine pubbliche al fine di effettuare
soste in genere i diritti di approdo sono calcolati giornalmente in base al criterio delle tonnellate
di stazza lorda nel modo seguente: € 0,0129 per i primi 30 giorni, € 0,0155 per ogni giorno
successivo;(...)

Se la Logudoro si trova a Napoli, secondo questa tabella qualcuno sta pagando 36802 euro all'anno solo per tenerla lì.

Sardegna fatti più bella: Blocco trasporto merci su rotaia, cosa sta facendo la Giunta?

Sardegna fatti più bella: Blocco trasporto merci su rotaia, cosa sta facendo la Giunta?

Grazie Onorevole Diana, ce lo chiediamo tutti e il tempo stringe.
Devono GARANTIRE il servizio per tutti!
Grandissima solidarietà ma non esiste solo la Keller in Sardegna. chiediamo conto della Logudoro e smettiamo di credere che la Garibaldi abbia bisogno di due mesi e mezzo per una revisione annuale che è stata fatta a novembre 2007.

Ho voglia di far polemica

Ho voglia di far polemica, polemica costruttiva, non solo per la valanga di soldi bla bla bla bla...., non solo per il fatto che questi soldi finiranno dove già si sà (purche' i lavori li facciano) e bla bla ..Lunardi... bla bla, ma sopratutto, mi ripeto e insisto, perchè dovunque debbano passare convogli sferraglianti, occorrono le rotaie. Il modo più economico, rapido e indolore (per la circolazione) per trasportare le rotaie è.....
IL TRENO
ergo, senza treno, rotaie più care, molto più care, carissime e solo per trasportarle dal continente fin qua. A meno che non si pensi di impiantare una fonderia in Sardegna (magari dove c'era la FAS in V.le Elmas... vergogna!).

Regione Autonoma della Sardegna - Servizi - Rassegna stampa - Il Governo dice sì alla metropolitana

RIDATECI LA LOGUDORO!!!

INTERROGAZIONE CALIGARIS, con richiesta di risposta scritta, per l'utilizzo della nave traghetto delle Ferrovie dello Stato sulla linea Golfo Aranci-Civitavecchia.
***************
La sottoscritta,
appreso che:la Divisione cargo di Trenitalia ha diramato alle reti europee l'elenco delle stazioni abilitate al traffico merci dal 1° luglio al 31 dicembre 2008;nella comunicazione sono compresi tutti gli scali merci della rete ferroviaria sarda;rilevato che:la nave traghetto Garibaldi si fermerà dal 17 luglio prossimo per lavori di manutenzione e rimessaggio;il blocco dovrebbe durare alcune settimane;
preoccupata che il fermo potrebbe, invece, protrarsi per più tempo scoraggiando gli operatori che intendono utilizzare la ferrovia per il traffico merci da e per la Sardegna;ricordato che Trenitalia e RFI, controllate della holding Ferrovie dello Stato Spa a totale partecipazione statale, sono proprietarie anche della nave traghetto Logudoro, costruita per il traffico merci sulla linea Golfo Aranci - Civitavecchia;
sottolineato che:non si conosce l'attuale dislocazione della Logudoro;la Divisione cargo di Trenitalia non fornisce notizie sullo stato del traghetto e sul suo eventuale utilizzo almeno in sostituzione della Garibaldi per il periodo necessario all'esecuzione dei lavori di manutenzione e rimessaggio,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per conoscere:
1) quali azioni abbiano svolto o intendano ancora svolgere nei confronti del Governo per scongiurare il blocco del traffico merci su rotaia tra Golfo Aranci e Civitavecchia in attesa di valide alternative che consentano l'utilizzo della rete e delle stazioni ferroviarie della Sardegna;
2) quali iniziative intendano assumere per ottenere dal Governo e dalla holding Ferrovie dello Stato Spa l'utilizzo della Logudoro sulla tratta Golfo Aranci - Civitavecchia durante il fermo della Garibaldi.
Cagliari, 2 luglio 2008

martedì 8 luglio 2008

Grazie Maurizio

Ciao Antonio, seguo il tuo blog con interesse oramai da qualche mese. A me sembra paradossale che si debbano fare questi discorsi proprio nel mezzo di un periodo storico in cui ogni aumento del costo dei carburanti rende sempre più conveniente il trasporto su ferro rispetto alla gomma.Tutti gli interventi che hai postato non significano nulla. Nessuno di loro ha il potere di fare nulla nè di permettere o impedire che altri facciano. Non si son mai interessati perchè un servizio che per noi ha importanza strategica fosse sottoposto alla loro responsabilità e controllo. Anche ora l'unica cosa che voglion fare è continuare a chiedere, ovvero nulla.A me poi non piace l'ottica del cappello in mano. Che senso ha andare a elemosinare ciò che ci serve, continuando a comportarci da estrema periferia che vede solo nell'Italia il centro dei suoi traffici ed a cui si subordinano i propri interessi?Oltretutto senza risolvere niente, se non prolungare l'agonia e mettersi nella condizione di essere sottoposti al ricatto a scadenze regolari.Secondo alcuni studi Ti Cargo praticherebbe un feroce dumping nella vendita dei propri servizi. Ovvero venderebbe il servizio di trasporto a un costo inferiore alla metà dei propri costi, costi che a loro volta sono doppi rispetto a quelli sopportati dalla concorrenza.Se ciò fosse vero:-ogni movimentazione di merci comporta una perdita, -la Cargo è quindi incentivata a interrompere i rapporti con le imprese che generano traffico-RFI è incentivata a chiudere gli scali in cui il traffico esiste e a non sviluppare quelli dove il traffico è scarso.Gli scali chiusi pare vengano demoliti e venduti come terreni edificabili, evitando quindi di cederli a IF concorrenti.Venendo a noi, se la situazione di cui sopra corrisponde alla realtà, le FS non possono avere interesse nè a mantenere nè tantomeno a sviluppare il traffico e la rete in Sardegna. L'unico interesse che mi pare possano avere è quello di ottenere dei contratti di servizio più onerosi, ridurre offerta e personale e incamerare gli introiti per ripianare il bilancio.A me sembra che ciò che è accaduto e sta accadendo in Sardegna possa essere letto come una conferma delle tesi che ho riportato sopra e che in ogni caso possa essere più utile iniziare a muoversi per gestire il servizio in proprio, magari acquistando la Garibaldi e mettendo a gara la sua gestione, facendo prendere preventivamente alle FdS le certificazioni necessarie ad operare, verificando l'utilità e la fattibilità di nuovi collegamenti al di fuori dell'Italia etc etc.Insomma assumere un ruolo attivo anzichè sperare passivamente che gli altri abbiano buon cuore. Alla fine siamo al centro del Mediterraneo, lo si dice sempre, ma senza una logistica economica ed efficiente credo sia come se non ci fossimo.Per le analisi sul dumping un riferimento è http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/Focus/IBL_Focus_98_Bozzi.pdf
Saluti e scusa la lunghezza
Maurizio
************************************
nessuna lunghezza maurizio, grazie per l'intervento. grazie per tutto
Antonio

Cessazione del servizio marittimo merci tra Golfo Aranci e Civitavecchia.

risposta scritta del Sottosegretario Giuseppe Maria REINA all'interrogazione presentata alla Camera dal deputato PD Amalia SCHIRRU

"La proposta avanzata da Trenitalia consiste nel sostituire il trasporto «ferro-mare-ferro», in cui il traghettamento ha luogo tra il porto di Civitavecchia e quello di Golfo Aranci, con un servizio «ferro-mare-gomma» con tratta marittima Livorno-Olbia del tipo «roll on/roll off» dedicato alle UTI (container, casse mobili, semirimorchi). Il nuovo assetto dovrebbe comunque costituire un assetto «ponte» transitorio in attesa di una soluzione stabile di medio periodo finalizzata al ritorno a una soluzione intermodale di tipo «combinato ferromare-ferro» che, tra l'altro, richiederà appositi interventi infrastrutturali. Trenitalia stessa, il 17 aprile 2008 ha prospettato alla Regione Sardegna, nel corso di apposito incontro, alcune ipotesi di diverso assetto dei servizi di trasporto merci da e per l'Isola. Al contempo, è in via di attivazione un tavolo di confronto tra il Ministero e la Regione. Da ultimo, va evidenziato che si sta valutando la possibilità di evitare, per l'anno in corso, la chiusura tout court del servizio di trasporto ferroviario di merci nell'Isola prevedendo un servizio «su richiesta» di traghettamento carri per esigenze discontinue, come ad esempio quelle delle Forze Armate e dei fornitori di materiale ferroviario operanti in Sardegna (in particolare Keller e Convesa), oltre che per l'inoltro dei rotabili di Trenitalia alle Officine Grandi Riparazioni sul Continente."
************************************
Replicando al sottosegretario Giuseppe Maria REINA, mi sono dichiarata insoddisfatta della sua risposta, che ho ritenuto insufficiente, pur riconoscendo all'Esecutivo la volontà di approfondire il problema anche attraverso il tavolo di lavoro istituito con la Regione Sardegna.
Giudico inoltre del tutto insufficiente l'ipotesi di prevedere due traversate alla settimana che, anzi, aggraverebbero la situazione determinando per le aziende locali una lievitazione dei costi di esercizio. Oltre al danno economico, vi sarebbe per l'isola un ulteriore problema costituito dalla perdita di posti di lavoro nel sistema ferroviario.
Amalia Schirru (PD)