venerdì 28 novembre 2008

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domenica 23 novembre 2008

L'UNIONE SARDA: «Lo scalo merci di San Gavino non resterà un'eterna incompiuta» - Il sindaco ha ricevuto rassicurazioni dalla Regione #top#top#top

L'UNIONE SARDA: «Lo scalo merci di San Gavino non resterà un'eterna incompiuta» - Il sindaco ha ricevuto rassicurazioni dalla Regione #top#top#top
Il nuovo scalo merci a San Gavino non resterà una eterna incompiuta. Lo assicura il Sindaco, Stefano Musanti, all'indomani di un incontro con l'assessore regionale ai trasporti, Sandro Broccia:
"Questo scalo - dice il primo cittadino - entrerà in funzione. La Regione si è impegnata per garantire i trasporti via mare con due nuove navi e San Gavino avrà un ruolo di fondamentale importanza per tutto il sud Sardegna. Lo scalo merci sarà il punto di partenza per i rilancio di tutte le imprese del territorio. Ormai il futuro è rappresentato dai trasporti su rotaia".
Potrebbe diventare strategica la posizione di San Gavino, a pochi chilometri dalla zona industriale di Villacidro, popolata da tante piccole e medie imprese e al centro del Campidano agricolo nel bel mezzo di prodotti come i carciofi e i pomodori che fino a pochi anni fa venivano caricati sui vagoni ferroviari. Così San Gavino sarà salvato da quella smobilitazione delle Ferrovie dello Stato che, secondo quanto ha denunciato la CISL, porterà da gennaio alla cancellazione di diverse stazioni merci in Sardegna. Insomma, ci sono rassicurazioni da parte della Regione affinchè questa opera faraonica (un enorme piazzale asfaltato che ogni giorno è sotto gli occhi dei 1400 passeggeri gionalieri della nuova stazione) entri finalmente in funzione."Con lo scalo merci di San Gavino - aggiunge il Sindaco - le Ferrovie hanno fatto un grosso investimento. Il trasporto su rotai potrebbe consentire un abbattimento dei costi di trasporto. La Regione vuole incrementare il trasporto su rotaia in Sardegna come in campo nazionale ". Si tratterebbe di fare un'inversione di tendenza non certo facileperchè ad oggi 800 tir carichi di merci circolano sull'asse stradale Cagliari-GolfoAranci, superando di 12-15 volte il movimento merci delle FS.
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ALLUCINANTE. ho conosciuto il sindaco di San Gavino qualche mese fa e non mancherò di contattarlo per farmi riferire personalmente di queste "rassicurazioni" che Broccia gli avrebbe dato.

mercoledì 19 novembre 2008

Regione Autonoma della Sardegna - Servizi - Rassegna stampa - La Gallura si mobilita contro i tagli

Regione Autonoma della Sardegna - Servizi - Rassegna stampa - La Gallura si mobilita contro i tagli
Prima la tratta Golfo Aranci-Civitavecchia, adesso i problemi, molto seri, per il collegamento Olbia-Cagliari. La Cisl-Gallura, sostenuta dai vertici regionali della sigla sindacale, ieri ha annunciato una serie d’iniziative, compresa la mobilitazione generale e lo sciopero, a difesa del sistema ferroviario, merci e passeggeri, della Sardegna e in particolare del settore gallurese. Nella sede olbiese della Cisl c’erano Massimo Tedde e Giovanni Matta, rispettivamente segretario provinciale e regionale della confederazione. Nel corso della conferenza stampa è stato messo in evidenza il problema di un’operazione di drastico ridimensionamento del servizio che, secondo la Cisl, è ricollegata al progetto di trasferimento della stazione ferroviaria di Olbia. «L’arretramento della stazione olbiese può essere discusso», ha spiegato Tedde, «ma se Trenitalia, così come più volte affermato, vuole lasciare l’isola, la Regione deve intervenire e preparare un piano per una rete di trasporti ferroviari adeguata alle esigenze del territorio». In sostanza, la Cisl, teme lo smantellamento progressivo della rete e il disimpegno di Trenitalia attraverso una serie di operazioni che, almeno apparentemente, possono avere altri significati. «Si offusca il problema reale», le parole sono di Matta, «anche con la richiesta di spostamento delle ferrovie avanzata dal Comune di Olbia. Il tutto dev’essere accompagnato da un piano per il rilancio delle ferrovie con adeguamento e potenziamento della struttura ». La Cisl, quindi, dice sì a un intervento che può migliorare la circolazione all’interno della città di Olbia, ma teme la dismissione della rete. A NDREA BUSIA

Regione Autonoma della Sardegna - Servizi - Rassegna stampa - Treni merci, a gennaio si chiude

Regione Autonoma della Sardegna - Servizi - Rassegna stampa - Treni merci, a gennaio si chiude
"Nove stazioni sarde, dal primo gennaio, chiuderanno il servizio merci dopo il taglio della nave che collegava Golfo Aranci con Civitavecchia.Trasporto merci, addio. Dal primo gennaio 2009"
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Apprezzo la costanza e l'impegno dell'amico Walter Carta ma resto perplesso davanti a notizie inesatte e tardive che contribuiscono solo a confondere l'opinione pubblica. Le stazioni e il traffico merci (ma c'è bisogno di ricordarlo?) in Sardegna sono di fatto chiuse dal 24 luglio scorso.

venerdì 14 novembre 2008

Interrogazione n. 1420 - XIII Legislatura

Interrogazione n. 1420 - XIII Legislatura

INTERROGAZIONE SANNA Matteo, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di funzionamento del servizio di trasporto merci su rotaia da e per la Sardegna.
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Il sottoscritto,
premesso che lo scalo ferroviario di Monti ospita un importante snodo del traffico merci su rotaia, dal momento che vi vengono smistate tutte le merci in arrivo e in partenza per via ferroviaria dall'alta Gallura;
considerato che il servizio di trasporto merci su rotaia da e per la Sardegna, gestito da Trenitalia Spa ed effettuato per mezzo del traghetto Garibaldi, è stato soppresso intorno alla metà dello scorso mese di luglio per scelta del soggetto gestore;
verificato che, in seguito alle vibrate proteste che si sono levate dagli ambienti imprenditoriali, sindacali e politici sardi, il servizio è ripreso a partire dal 10 settembre 2008, ma attualmente il traghetto Garibaldi effettua il collegamento tra Golfo Aranci e Civitavecchia solo ed esclusivamente su richiesta, per trasporti di servizio aziendale o di convogli militari;
preso atto che, presso lo scalo ferroviario di Monti, non transitano più carri merci dalla metà dello scorso luglio;
valutato che la soppressione del servizio sta avendo pesanti ripercussioni sulle imprese galluresi che erano solite servirsene per la propria attività, stanti i maggiori costi del trasporto su gomma: risulta, ad esempio, che numerose cave di granito si trovano nell'impossibilità di inviare nel continente il materiale estratto in Gallura;
appreso che l'azienda che gestiva lo smistamento delle merci presso lo scalo ferroviario di Monti si è vista costretta a chiudere dopo vent' anni di attività;
sottolineato che la soppressione del servizio di trasporto merci su rotaia rischia di avere ricadute gravissime sul tessuto produttivo gallurese, determinando la chiusura di imprese, il declino di interi comparti produttivi e, conseguentemente, una drammatica crisi occupazionale,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti affinché riferiscano:1) quali misure la Giunta regionale intende adottare, di concerto con il Governo nazionale e con Trenitalia Spa al fine di ripristinare il regolare collegamento per il trasporto merci su rotaia tra i porti di Golfo Aranci e Civitavecchia;2) in alternativa, quali misure la Giunta regionale intende adottare affinché la Gallura sia dotata di collegamenti per il trasporto merci da e per il continente che consentano la ripresa di un regolare interscambio di materie prime e prodotti finiti con costi analoghi a quelli che le imprese sostenevano, fino allo scorso mese di luglio, per usufruire del servizio di trasporto merci su rotaia gestito da Trenitalia Spa.
Cagliari, 30 ottobre 2008

Regione Autonoma della Sardegna - Servizi - Rassegna stampa - «I sardi salvino il trasporto merci»

Regione Autonoma della Sardegna - Servizi - Rassegna stampa - «I sardi salvino il trasporto merci»

"Le aziende che usufruiscono del trasporto merci su rotaia facciano sentire la loro voce», è l’invito neanche troppo implicito dell’assessore Desini, secondo cui, «se c’è una congrua richiesta di mercato, si può operare a pieno regime lungo le rotaie che portano a Oristano o Porto Torres attraverso Chilivani, Ploaghe o Macomer"
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Come dire, un trasporto merci riservato escusivamente al nord Sardegna. Ma attenzione, si tratterebbe ,stando alle voci trapelate, di una richiesta di una società che da Ploaghe invia materiale ghiaioso al porto di Oristano per l'imbarco e che vedrebbe di buon occhio l'utilizzo dei vagoni per coprire tale tratta. L'intervento dell'Assessore Desini non affronta minimamente il problema del traghettamento oltre Tirreno dei carri merci. D'altronde Moretti nelle sue ultime esternazioni/eiezioni è stato chiaro: "non potremo che abbandonare il servizio, come abbiamo fatto in Sardegna".
Come ABBIAMO fatto in Sardegna. Non "come stiamo facendo" o "come abbiamo intenzione di fare".
La dismissione è un dato di fatto. E' già avvenuta.
A marzo '09 la Garibaldi verrà fatta a fettine, la Logudoro è già in viaggio per la Sicilia e, a parte le fandonie pubblicate nel piano di produzione di RFI, di nuove navi non si sente neanche l'odore.

giovedì 13 novembre 2008

dal sito "uglaf.it" UGL

UGL

FS: MORETTI, ABBANDONEREMO SERVIZIO DOVE NON REDDITIZIO


(ANSA) - ROMA, 10 NOV - ''Se non ci sono regole eque, come accade in altri Paesi, non potremo che abbandonare il servizio, come abbiamo fatto in Sardegna.


Se sappiamo che c'e' una perdita certa, semplicemente abbandoneremo il servizio''. Lo ha detto, nel corso del suo intervento al Congresso Mondiale sul Project Management, l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. ''Essendo una Spa - ha ribadito a margine - e' normale che, laddove dal mercato si creino situazioni in cui i costi sono superiori ai ricavi, come ogni azienda non possiamo piu' continuare a fare il nostro servizio''.


Ferrovie – Nespoli (Ugl): “Occorre una reale politica dei trasporti”


“Preoccupano le affermazioni dell’amministratore delegato di FS Mauro Moretti”.

Lo dichiara Umberto Nespoli, Segretario Nazionale UGL Attività Ferroviarie, ricordando come “il novanta per cento dell’utenza ferroviaria sia composta da pendolari.

E’ necessario sforzarsi per assicurare il trasporto sociale, ove sia lo Stato che le Regioni danno ingenti contributi”.

“E’ opportuno che il Governo ed il ministro dei Trasporti intervengano non lasciando ai soli vertici di FS decisioni vitali per il Paese. Occorre - conclude Nespoli - un’assunzione di responsabilità dell’esecutivo per definire una reale politica dei trasporti che incentivi il trasporto su ferro, anche per abbattere i costi sociali dovuti all’intasamento delle strade e per abbassare i livelli di inquinamento”.

Roma, 10 novembre 2008

martedì 11 novembre 2008

da "centumcellae.it" - Comune-Fs, primi risultati dalla Commissione consiliare

Il Presidente Gaglione: “Auspico una mobilitazione delle forze politiche e sociali attorno all’azione avviata dal Consiglio Comunale”
IVITAVECCHIA - Un’azione per costringere le Ferrovie dello Stato, ad ogni livello, a confrontarsi con gli enti locali. La Commissione per i rapporti con le Fs, insediata recentemente, sta già cominciando a dare i suoi frutti. In poche settimane, l’organismo presieduto dal Consigliere Comunale Vincenzo Gaglione ha esaminato le varie questioni sul tavolo, effettuando una ricognizione sia della qualità dei servizi erogati che delle occasioni di occupazione sul territorio.
Il primo passo ufficiale è stata una lettera con la quale la Commissione ha chiesto un incontro urgente al Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, per discutere del piano di dismissione della Divisione Navigazione Fs. “Questa è soltanto una delle ferite presenti sul territorio – ha spiegato il Presidente Gaglione – anche se rappresenta un simbolo delle fallimentari politiche intraprese, in particolare su questo territorio, dall’azienda. Crediamo che ci siano comunque dei margini per ricucire lo strappo che si è consumato col territorio, soprattutto in virtù del continuo sviluppo dello scalo marittimo e in particolare delle Autostrade del Mare”.
Non solo Divisione Navigazione, tuttavia, perché la Commissione è già al lavoro anche per quanto riguarda i servizi erogati. “Abbiamo calendarizzato per i prossimi giorni degli incontri, in particolare con il Comitato dei Pendolari della tratta Fr5 e con il Comitato dell’Alto Lazio per la Promozione della Civitavecchia-Capranica-Orte. Purtroppo però ogni giorno che passa ci sono delle novità e quasi mai sono positive per l’utenza. Credo pertanto che la scelta di avviare un percorso bipartisan per aprire una grande vertenza con Rete Ferroviaria Italiana sia stata giusta e auspichiamo anzi una sempre maggiore mobilitazione delle forze politiche e sociali al fianco dell’iniziativa partita dal Consiglio Comunale”.

venerdì 7 novembre 2008

Trasporti PONTE STRETTO: A CONSORZIO METROMARE SERVIZIO TRASPORTI VELOCI

Trasporti PONTE STRETTO: A CONSORZIO METROMARE SERVIZIO TRASPORTI VELOCI
(AGI) - Roma, 7 nov. - Il Consorzio “Metromare dello Stretto”, costituito tra le societa’ RFI SpA e Ustica Lines SpA si e’ aggiudicato il servizio circolare di trasporto marittimo veloce di passeggeri tra le citta’ di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Ne da’ notizia un comunicato del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il servizio, che sara’ avviato il 1 gennaio 2009, prevede anche un collegamento rapido tra l’aeroporto di Reggio Calabria e il porto di Messina. L’affidamento del predetto servizio a “Metromare dello Stretto” avra’ la durata di tre anni, rinnovabile per analogo periodo su richiesta del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha istituito il servizio in seguito alla legge 222/2007. La societa’ aggiudicataria dovra’ mettere a disposizione almeno cinque mezzi veloci di capacita’ non inferiore a 250 passeggeri.

“Sono particolarmente lieto - ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli - della rapida conclusione delle procedure per l’affidamento del servizio di questa metropolitana del mare dello Stretto di Messina. Il servizio migliorera’ certamente il trasporto marittimo per i passeggeri pendolari e favorira’, attraverso il collegamento tra Messina e l’aeroporto di Reggio Calabria, il rilancio dello scalo dello Stretto e lo sviluppo del turismo in uno dei territori piu’ attraenti del nostro Paese”. (AGI)
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Il futuro della Logudoro è segnato.

L'UNIONE SARDA: Un piano di sviluppo per tre porti - AUTORITÀ PORTUALE.Approvato ieri, traccia gli obiettivi dei prossimi tre anni per gli scali del nord Sardegna - Da Olbia a Porto Torres: opere, nuove rotte e crocieristi #top

L'UNIONE SARDA: Un piano di sviluppo per tre porti - AUTORITÀ PORTUALE.Approvato ieri, traccia gli obiettivi dei prossimi tre anni per gli scali del nord Sardegna - Da Olbia a Porto Torres: opere, nuove rotte e crocieristi #top
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Bene,... e la ferrovia???

L'UNIONE SARDA: Merci, sciopero contro i tagli - Ferrovie #top#top#top

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mercoledì 5 novembre 2008

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA - PS PARTITO SOCIALISTA

TRAFFICO MERCI FS: CALIGARIS (PS), OLTRE 230ESUBERI


“La decisione unilaterale di bloccare il traffico merci in Sardegna e il collegamento marittimo-ferroviario tra Golfo Aranci e Civitavecchia, assunta dalle società della holding pubblica “Ferrovie dello Stato S.p.A., sta provocando pesanti ricadute sui livelli occupazionali. Gli esuberi a seguito delle dismissioni sono 236 tra occupazione diretta e settore degli appalti. Un dramma ancora più pesante in una regione in grave difficoltà”. Lo afferma la consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris (PS) sottolineando che “l’interruzione del traffico merci ha provocato la chiusura della stazioni di San Gavino e Golfo Aranci, il ridimensionamento dei turni di presenza nelle stazioni e l’istituzione di un Centro operativo di esercizio rete a Palermo con giurisdizione su Cagliari”.

“Gli esuberi – precisa ancora l’esponente socialista .- sono ripartiti tra il personale delle società RFI (50), Cargo (93), Trenitalia (64) e per gli appalti (49 di cui 39 della Geas in mobilità ed altre 10 per effetto della riorganizzazione). I 64 esuberi di Trenitalia sono stati inviati in trasferta nella penisola per sopperire ad esigenze degli impianti. I sindacati di categoria, che hanno sollecitato un confronto alla ricerca di soluzioni mirate a salvaguardare la produzione e l’occupazione in Sardegna, hanno indetto unitariamente una prima azione di sciopero di otto ore dalle 9 alle 17.00 di lunedì 10 novembre. La lotta dei lavoratori deve spingere la Giunta regionale ha ottenere risposte dal Ministero dei Trasporti e dai Dirigenti delle Ferrovie dello Stato come è stato sollecitato all’unanimità in due ordini del giorno del Consiglio regionale. Il grave danno all’occupazione, all’economia, all’ambiente ed alla sicurezza stradale nonché agli utenti sardi – conclude Caligaris che ha presentato una denuncia per interruzione di pubblico servizio – non può passare sotto silenzio”.



Cagliari, 5 novembre 2008

martedì 4 novembre 2008

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA - PS PARTITO SOCIALISTA

FS: CALIGARIS (PS), TRA BENI SOTTRATTI A REGIONE VILLA PEARCY MACOMER


“Le Società della holding Ferrovie dello Stato SpA, di cui è azionista il Ministero dell’economia e delle finanze, proseguono nella dismissione del traffico merci e nella vendita di beni che invece, in base allo Statuto ed alle Norme di Attuazione, devono essere ceduti alla Regione. Ora, dopo la vendita all’asta di numerosi beni, tra cui la Villa Piercy, l’edificio storico dietro la stazione di Macomer (Nuoro), la Ferservizi, intende vendere i Ferrotel, le strutture alberghiere per il personale ferroviario, presenti in diversi centri dell’Isola”. Lo sostiene la consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris (PS), che sta raccogliendo un dossier per le Procure dei Conti e della Repubblica ad integrazione della denuncia presentata il 25 settembre scorso.

La Giunta regionale – sottolinea Caligaris – deve intervenire con forza nei confronti del Ministero e della holding Ferrovie dello Stato, che annualmente assorbe ingenti somme a carico della collettività, perché si faccia chiarezza sulla vendita dei beni. Deve, infatti, cessare la sottrazione al patrimonio regionale di edifici, anche di pregio architettonico come Villa Piercy, che invece possono essere utilizzati dai Comuni dove sono ubicati. I Ferrotel, che si intendono vendere, sono strutture – precisa Caligaris – piccole e medie, come quelli di Carbonia, Olbia, Sassari e Golfo Aranci, con camere singole arredate e servizi.

Le vendite di beni effettuate e quelle che si intendono effettuare vengono decise – conclude Caligaris – nel massimo riserbo. Avere informazioni è pressoché impossibile. Eppure nella gestione di un’azienda di proprietà pubblica, come la Ferservizi SpA, non si possono eludere criteri di trasparenza amministrativa. E’ indispensabile sapere quindi quali beni sono stati venduti e chi li ha acquistati. Per esempio un Ferrotel al servizio di una stazione ferrovia sarda è stato venduto ad un Istituito di credito europeo e successivamente preso in affitto da una società delle Ferrovie dello Stato. Ciò fa ritenere che ci possa essere stato uno spreco di denaro pubblico oppure si stanno facendo operazioni che creano vantaggi per alcuni cittadini e danni per altri.







Cagliari, 4 novembre 2008

LOGUDORO A NAPOLI



Lo sapevamo, ma ora grazie a Federico ci sono le immagini

lunedì 3 novembre 2008

da "La Nuova Sardegna" 02/11/2008

Monti, la ferrovia al capolinea «Pesanti danni per le imprese»
di Tiziana Simula
MONTI. La dismissione del trasporto merci su rotaia e la fine del servizio nello scalo ferroviario di Monti, importante snodo di smistamento per le merci in arrivo e in partenza dall’Alta Gallura, sono al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere regionale Matteo Sanna al presidente Soru e all’assessore ai trasporti Broccia. L’esponente di An, chiede alla Regione un impegno per la riattivazione del servizio tra i porti di Golfo Aranci e Civitavecchia. Il consigliere regionale fa particolare riferimento allo scalo di Monti dove non arrivano più carri ferroviari da metà luglio. «La soppressione del servizio - attacca Sanna - sta avendo pesanti ripercussioni sulle imprese galluresi che erano solite servirsene per la propria attività, visti i maggiori costi del trasporto su gomma: risulta, ad esempio, che numerose cave di granito si trovano nell’impossibilità di inviare nel continente il materiale estratto in Gallura». Evidenzia, poi, il caso dell’azienda che gestiva lo smistamento delle merci nello scalo montino e che si è vista costretta a chiudere i battenti dopo vent’anni di attività. Una situazione che era stata sollevata nei giorni scorsi dalla stessa imprenditrice, Rosanna Parriciatu, la quale aveva denunciato la gravità delle ripercussioni che la fine del traffico merci stava provocando alle attività produttive dell’isola. Secondo il consigliere regionale la politica attuata da Trenitalia «rischia di avere ricadute gravissime sul tessuto produttivo gallurese, determinando la chiusura di imprese, il declino di interi comparti produttivi e, conseguentemente, una drammatica crisi occupazionale». Sanna chiede, quindi, al presidente della Regione Renato Soru e all’assessore Sandro Broccia «che la giunta regionale si impegni, di concerto con il Governo e Trenitalia, per riattivare il regolare collegamento tra Golfo Aranci e Civitavecchia. O, in alternativa - aggiunge Sanna -, per dotare la Gallura di collegamenti per il trasporto merci da e per il continente che consentano la ripresa di un regolare interscambio di materie prime e prodotti finiti, con costi analoghi a quelli che le imprese sostenevano fino allo scorso mese di luglio, per usufruire del servizio di trasporto merci su rotaia gestito da Trenitalia».---------------------------
da La Nuova Sardegna DOMENICA, 02 NOVEMBRE 2008
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....sono stupito da tanto (tardivo) impegno

COMITATO ANTI-SMANTELLAMENTO

(Allora esiste davvero???)
GOLFO ARANCI
Il comitato anti-smantellamento prosegue la lotta
GOLFO ARANCI. Da giorni raccoglie firme per dire no allo smantellamento della linea ferroviaria Olbia-Golfo Aranci e alla conseguente fine del trasporto merci via mare con le navi Fs. Ora il Comitato di cittadini interviene per chiarire alcuni aspetti dell’iniziativa «per evitare strumentalizzazioni da parte di chicchessia», dicono i referenti Giorgio Muntoni, Giuseppina Salaris ed Enrico Manzoni. «Il Comitato - spiegano - si è costituito con l’intento di dimostrare che, contrariamente alle posizioni ufficiali dell’amministrazione manifestate in tutte le sedi istituzionali e no, i golfarancini sono contrari allo smantellamento dell’attività delle Fs nel porto perchè consapevoli dell’importanza che in questi anni hanno rappresentato nell’economia del paese e dell’intera regione». Per questo chiedono che alla politica di dismissione si sostituisca quella di potenziamento dello scalo e di rilancio del trasporto ferroviario e invitano la Regione a riconsiderare il Piano regionale dei trasporti «magari acquisendo, oltre ai binari, anche le tratte marittime da e per Golfo Aranci per un rilancio che serva a tutta l’isola». L’ipotesi di trasferimento del traffico merci in altre realtà viene considerata una soluzione antieconomica che comporterebbe uno sperpero di denaro pubblico vista la necessità di realizzare strutture ex novo. Oltre al fatto che la maggiore distanza dalla penisola delle sedi alternative proposte - Porto Torres e molo Cocciani a Olbia - farebbe lievitare i costi di esercizio e delle merci. Una battaglia, dunque, che il Comitato è intenzionato a portare avanti con forza. «Condividiamo l’idea di chi sostiene che è il momento delle azioni comuni - concludono i referenti - ma siamo convinti che la gravità della situazione richieda chiarezza e coerenza da parte di tutti, ad iniziare dalla politica che invece, in ogni atto ufficiale, manifesta volontà precise di dismissione pianificando il territorio a prescindere dalla ferrovia: il Piano regolatore del porto di Golfo Aranci, ad esempio, già all’esame del Comitato Portuale, non prevede binari e strutture annesse». La raccolta delle firme proseguirà stamattina sul lungomare (ore 10-13). (t.s.)

oops... Questo mi era sfuggito...

«Merci su rotaia, risorsa da salvare»
Cachìa, consigliere regionale Pd, chiede chiarezza a Broccia
di TIZIANA SIMULA OLBIA. La battaglia avviata dal territorio per salvare il servizio ferroviario merci minacciato dalla dismissione, vede in campo anche il consigliere regionale del Pd Carmelo Cachia. L’esponente politico gallurese chiede all’assessore regionale ai trasporti Sandro Broccia di esprimersi in termini chiari sulla vicenda, «dando una risposta definitiva a un problema che potrebbe avere ripercussioni negative sull’intera isola». Cachia ricorda la politica di graduale disimpegno attuata negli anni dalle Ferrovie che ha portato prima alla drastica riduzione del collegamento marittimo con Civitavecchia per il trasporto dei carri ferroviari - il servizio è svolto da una sola nave con corse ridotte - e ora all’ipotesi di smantellamento della tratta Golfo Aranci-Olbia, «cordone ombelicale che unisce il continente alla Sardegna e dà continuità al servizio merci su rotaia», dice il consigliere regionale. Sottolineando come Golfo Aranci resti ancora l’unico attracco in grado di sopportare senza difficoltà il servizio merci. «Le soluzioni alternative ipotizzate non offrono garanzia - sostiene -. Spostare il traffico merci su Porto Torres al momento è impraticabile: tra progettazione e realizzazione delle opere passerà molto tempo e sarà una tratta più lunga e onerosa, ma anche l’attracco al molo Cocciani ha il sapore del palliativo. È vero che l’amministrazione vuole liberare il centro dai passaggi a livello ma le soluzioni di tipo urbanistico possono essere adottate senza configgere con gli interessi economici del territorio». Smantellare Golfo Aranci, insomma, sarebbe un grave errore. Anche perchè verrebbero disattese le disposizioni dell’Ue che raccomanda il trasporto merci su rotaia anzichè su gomma. Cachia evidenzia anche come il trasporto merci si sia ridotto non per caso «ma per il semplice motivo che le Ferrovie non hanno rinnovato i contratti di trasporto, mettendo in difficoltà molte aziende, costrette a spedire le merci su gomma». Ciò che sopravvive del traffico merci è legato soprattutto all’attività della Keller. Una politica gestionale pericolosa che sta gettando incertezza sul futuro dei posti di lavoro e che ha già provocato il trasferimento di dipendenti (una decina di macchinisti) in altre regioni. Senza considerare poi come «la dismissione di aree fortemente appetibili urbanisticamente possa diventare un grosso affare per pochi privilegiati». Insomma, è ora che la Regione faccia chiarezza. «Broccia ha lasciato intendere che la Regione vorrebbe ottenere l’autonomia di gestione del servizio ferroviario - conclude Cachia -. A questo punto, bisogna uscire dall’equivoco e dimostrare che il traffico merci su rotaia non è destinato a morire».----------------
da La Nuova Sardegna DOMENICA, 26 OTTOBRE 2008
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A Golfo Aranci si sono svegliati?!?!?

da "La Nuova Sardegna" 01/11/2008

Golfo Aranci - Remano contro la politica di dismissione delle ferrovie che potrebbe chiudere a doppia mandata l'unica porta d'ingresso e d'uscita della Sardegna per il traffico merci, con la conseguente cancellazione di quello passeggeri. Una volontà emersa compatta dal consiglio comunale, il cui primo impegno sarà quello di stilare un documento unitario nel quale si chiede che Golfo Aranci non perda le ferrovie e che, anzi, il servizio venga potenziato.
Una battaglia che sarà sostenuta anche dalla terza e dalla quarta commissione provinciale (attività produttive e ambientale), presente nella seduta di due sere dell'assemblea civica golfarancina. "Faremo nostro il documento del consiglio comunale e chiederemo che venga portato in consiglio provinciale -, spiega il presidente della terza commissione, Domenico Mannironi -. A Golfo Aranci c'è la storia della ferrovia ed è giusto che continui a esistere e che venga potenziata. Anche noi come commissione ribadiamo il nostro no all'ipotesi di trasferimento del traffico merci a Porto Torres, una soluzione che tra l'altro non è interessante dal punto di vista commerciale. Così come cancellare il traffico merci su rotaia vorrebbe dire non rispettare le direttive comunitarie che danno invece questa indicazione perchè meno inquinante per l'ambiente. A questo problema ci stiamo lavorando da un anno - ribadisce Mannironi -: il 18 dicembre 2007 era stato approvato all'unanimità dal consiglio provinciale un ordine del giorno proprio sulla conservazione del traffico merci. La mia personale posizione è che si arrivi a salvaguardare il traffico merci sia a Golfo Aranci che nel porto Cocciani. No assoluto per Porto Torres".Intanto, il consiglio comunale sembra aver riportato la pace tra maggioranza e opposizione che sull'argomento avevano innescato l'ennesimo scontro politico. Gli stessi cittadini, attraverso un comitato promotore, erano scesi in campo per raccogliere le firme contro lo smantellamento delle ferrovie, ottocento finora i firmatari. Anche il sindaco Sergio Memmoli e il vicesindaco Giuseppe Fasolino hanno chiesto in aula consigliare di poter firmare. Il documento unitario che verrà stilato nei prossimi giorni, terrà conto della mobilitazione popolare. "Finalmente l'amministrazione comunale di Golfo Aranci ha preso posizione sul problema - commenta il consigliere dell'opposizione Mario Chiocca -: il consiglio comunale è servito a fare chiarezza su cosa si vuole fare. E siamo contenti di sapere che siamo che siamo uniti in questa battaglia".
Da La Nuova Sardegna del 01/11/2008

sabato 1 novembre 2008

normanno.com :: Giornale Elettronico

normanno.com :: Giornale Elettronico


ANCORA DISAGI PER I PENDOLARI DELLO STRETTO: "LA VERGOGNA NON CONOSCE CONFINI"
L'ultima di una lunga serie di segnalazioni da parte dei pendolari che denunciano disagi e disservizi nell'attraversamento dello Stretto (sulle navi FS-n.d.A.). I rappresentanti del Comitato Pendolari dello Stretto sempre più indignati. (...)
Duro il commento di Pietro Interdonato, in rappresenatnza del Comitato Pendolari dello Stretto: "La vergogna non conosce confini. Non vorremmo pensare ad un perverso gioco che miri all'incancrenimento del trasporto sullo Stretto, ad una subordinazione che impone ai pendolari prezzi da 'pizzo legalizzato'".
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Mi sa tanto di storia che si ripete. Prima eliminano il traffico passeggeri esasperando l'utenza (ma sulla rotta sarda i passeggeri non erano per niente esasperati), poi con la scusa che i costi superano le entrate e che non ci sono contributi fanno fuori anche le merci. Solidarietà agli amici Siciliani