sabato 28 marzo 2009

TRAFFICO MERCI FS: INCONTRO COMMISSIONE COMUNE CIVITAVECCHIA-REGIONE




La Commissione speciale del Comune di Civitavecchia per i rapporti con le Ferrovie dello Stato, presieduta da Vincenzo Gaglione, ha chiesto un incontro con il Presidente della Regione Ugo Cappellacci per affrontare le problematiche connesse alla cessazione del traffico merci su rotaia e alla soppressione della tratta marittima Civitavecchia-Golfo Aranci. Lo rende noto l’ex consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo diritti riforme” che, con diverse interrogazioni, aveva chiesto un intervento autorevole della Regione per scongiurare la cessazione del servizio e aveva presentato una denuncia alle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti per verificare la sussistenza del reato di interruzione di servizio di pubblica utilità.
“Si tratta – rileva l’esponente socialista evidenziando la necessità di ridefinire i contorni di una vicenda nata per volontà unilaterale dell’amministratore delegato di FS – di un’iniziativa finalizzata a verificare le concrete azioni che il nuovo governo regionale intende promuovere per evitare i danni derivanti dalla chiusura del servizio di trasporto merci. La Commissione insomma è interessata a conoscere le reali prospettive del comparto nell’ambito del piano regionale dei trasporti”.
“L’auspicio è che il Presidente Cappellacci, coerentemente con le prese di posizione assunte da autorevoli rappresentanti della sua maggioranza nella precedente legislatura, non solo incontri la Commissione ma assuma – ha concluso Caligaris – impegni concreti per convincere il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a impedire che un amministratore delegato di una holding pubblica agisca senza rispettare il diritto dei sardi alla continuità territoriale per le merci. In gioco ci sono la competitività delle aziende sarde, l’amento dei costi per i cittadini, il rispetto dell’ambiente, la qualità della vita e la salute dei cittadini dell’isola”.

Cagliari, 27 marzo 2009

sabato 21 marzo 2009

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STA' ACCADENDO QUALCOSA???

martedì 3 marzo 2009

da FAST FERROVIE

http://www.fastferrovie.it/home.php?scelta_MP=Home&risinf=1

TRASPORTO MERCI
Trenitalia considera “servizio universale” di trasporto merci i prodotti del segmento “Combinato”, “Tradizionale” e “Diffuso” operati sulle tratte Torino-Genova-Roma (via “Tirrenica”), La Spezia-Parma, Bologna-Venezia, Roma-Ancona, nonché su tutte le tratte, Sicilia compresa, a sud di Ancona e di Napoli.
Per tali servizi, in forza del Contratto di Servizio Pubblico, Trenitalia ha ricevuto nel 2008 trasferimenti da Stato per complessivi 168 milioni di euro e prodotto 32,6 milioni di tr km/anno.
Nei giorni scorsi, Trenitalia ha informato le Organizzazioni Sindacali che i trasferimenti da Stato per l’anno 2009 ammontano a 112 milioni di euro, che, conseguentemente, determinano una riduzione di 56 milioni di euro rispetto all’erogato 2008 (pari ad un terzo) e di un differenziale di 70 milioni di euro rispetto al fabbisogno 2009, quantificato da Trenitalia in 182 milioni di euro (oltre il 38% in meno).
Secondo il piano predisposto ed in parte già attivato nelle scorse settimane dalla Divisione Cargo di Trenitalia, quali la soppressione del trasporto merci da e per la Sardegna, l’effetto combinato della riduzione dei trasferimenti da Stato e del rallentamento del mercato per effetto della recessione economica in atto, determina una programmazione del servizio che, dal 2008 al 2009, passa da 32,6 a 23,9 milioni di tr km/anno (-8,8 milioni di tr km, pari al 27% di riduzione).
Tale drastico taglio interessa, per i prodotti citati, le principali piattaforme portuali e logistiche italiane, nonché la quasi totalità del servizio in Sicilia e nel resto dell’Italia meridionale, ed accresce ancor più il divario infrastrutturale e di servizi tra il sud ed il resto d’Italia, mentre si dovrebbe incentivare il trasporto su ferro sulle principali direttrici Sud/Nord al fine di decongestionare le autostrade e per garantire almeno gli attuali livelli occupazionali a fronte di migliaia di esuberi annunciati.
Tale comportamento di Trenitalia, pur dettato, nella logica imprenditoriale, dai motivi sopra
menzionati, è idoneo a produrre pesanti ripercussioni negative strutturali sullo sviluppo dell’intera area meridionale del nostro Paese, posto che è tale da determinare lo smantellamento del ciclo produttivo del trasporto ferroviario merci nel Meridione, con evidente abbassamento delle potenzialità di recupero al momento della ripresa.

domenica 1 marzo 2009

FITCISL - AL PAESE SERVE IL TRENO



FITCISL
L’entrata in esercizio della tratta ferroviaria ad Alta Velocità tra Milano e Bologna, con la conseguente massiccia offerta di “Frecciarossa” tra Milano e Roma, rischia di deformare la percezione della reale situazione nella quale si trova oggi l’intero sistema ferroviario italiano.
La natura sociale delle ferrovie viene messa fortemente in discussione ed intere regioni, soprattutto nel meridione, vengono emarginate dalla consistente riduzione di risorse finanziarie pubbliche sul servizio universale rappresentato dai treni Espresso, Espresso notte ma anche dagli stessi Inter City.
Sono a forte rischio di soppressione definitiva decine e decine di collegamenti soprattutto dal sud verso il nord del paese.
Il trasporto ferroviario delle merci, secondo i piani già operativi di Trenitalia, è destinato a diventare un ricordo mantenuto vivo solo da pochi treni.