venerdì 10 dicembre 2010

da "Il Minuto" Notizie Mediterranee (10/12/2010)

http://www.ilminuto.info/2010/12/trasporti-a-manca-pro-sindipendentzia-litalia-cancella-le-ferrovie-sarde/

Trasporti, a Manca pro s’Indipendentzia: “L’Italia cancella le ferrovie sarde”


(IlMinuto) – Cagliari, 10 dicembre – “Le ferrovie sarde vengono cancellate. L’Italia se ne va”. Così il Direttivo politico nazionale di aMpI commenta la cancellazione della voce “Sardegna” dall’aggiornamento del contratto di servizio Stato- Ferrovie 2009-2011.
“Spariti – spiega l’organizzazione della sinistra indipendentista - i fondi previsti per la velocizzazione del percorso dei treni fra San Gavino, Sassari e Olbia (607 milioni di euro). Scomparsi i circa 23 milioni previsti per il potenziamento della tratta ferroviaria Cagliari-Oristano. Spariti anche i 50 milioni destinati allo sviluppo della flotta navale che avrebbe dovuto combinare il trasporto marittimo e ferroviario”. Secondo il direttivo di a Manca pro s’Indipendentzia il taglio di queste risorse equivale al ritiro dello “stato centrale” dall’Isola.
“L’Italia – scrive aMpI – smantella i pochi servizi erogati e rimane solo sotto forma di presenza coloniale [...]. Noi pensiamo che davanti a questo trattamento il popolo sardo debba fare una scelta netta e inderogabile. O allungare con ancora più insistenza la mano con il piattino dell’elemosina o rendersi conto che è necessario rompere con l’Italia, con l’italianismo e con i partiti italiani e avviare un processo di decolonizzazione centrato su una vera e propria opera di ricostruzione nazionale”.

sabato 4 dicembre 2010

da FACEBOOK (!)


PILI : IL PIANO DELLE FERROVIE E’ INCOSTITUZIONALE
“HANNO CANCELLATO LA SARDEGNA DAL CONTRATTO DI PROGRAMMA”
Da qualche giorno negli atti parlamentari una durissima interrogazione dei deputati sardi del Pdl
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“ Non voto questo piano perché cancella la Sardegna dalla rete ferroviaria italiana, è incostituzionale, grave e lesivo della coesione nazionale”. Lo ha dichiarato il deputato sardo Mauro Pili annunciando in commissione Trasporti la decisione di contrastare in tutti i modi un piano che lede il principio costituzionale della coesione nazionale e del riequilibrio tra regioni”.
“E’ un piano illegittimo per il quale la regione dovrà ricorrere alla Corte Costituzionale perché lede una norma costituzionale ben chiara, le regioni italiane sono 20 e non 19. Non solo hanno cancellato le poche risorse che c’erano, non solo non hanno restituito il maltolto degli anni passati, ma nelle carte presentate in commissione Trasporti – sostiene Pili – hanno persino cancellato la sardegna dalla cartina geografica”.
“Quella della Rete ferroviaria Italiana è una decisione inaccettabile che va contrastata in tutti i modi. Sta passando la tesi che la posizione della regione è ancora quella scellerata e irresponsabile di Soru che aveva pensato di risolvere i problemi con qualche trenino in più. Il problema vero non sono i trenini – dice Pili – ma quello di rifare binari e reti ferroviarie adeguate sia su pendenze che rettifili. Va ripreso l’accordo di programma quadro del 2004 che si era fermato proprio per responsabilità politica di chi aveva bloccato il programma di infrastrutturazione della rete ferroviaria sarda”.
Pili poco prima del voto del piano aveva duramente attaccato in commissione l’amministratore delegato di Rfi Michele Mario Elia per un piano irrazionale, illogico e privo di qualsiasi equilibrio.
“Il piano deve essere immediatamente rimodulato altrimenti, proprio perché siete una società pubblica che opera sotto contratto statale, - ha sostenuto Pili – quel contratto va impugnato davanti alla Corte Costituzionale. Non si tratta di un discrezionale “dare in più o in meno” alla Sardegna, si tratta di darle quello che le spetta. Servono parametri certi, per riequilibrare i divari infrastrutturali e finanziari. Se non ci sarà un riequilibrio chiederò alla regione Sardegna di impugnare quel piano. La determinazione con la quale avete cancellato l’Isola da questo piano è la dimostrazione palese di come non venga garantito da questa società una gestione corretta ed equilibrata del compito affidatole. Con le buone o con le cattive questo piano dovrà essere modificato – ha concluso Pili.
Mauro Pili insieme ai colleghi Settimo Nizzi, Bruno Murgia, Carmelo Porcu e Paolo Vella ha presentato, poi, un’articolata interrogazione già da qualche giorno iscritta agli atti parlamentari.
In sintesi si riportano le questioni poste nell’interrogazione che si allega per ogni utile ulteriore informazione:
il 23 novembre 2010 RFI Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo Ferrovie dello Stato, con il suo amministratore delegato intervenendo nella commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha presentato nel corso di un’audizione informale lo schema di aggiornamento del contratto di programma 2007-2011 per la gestione degli investimenti tra il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Rete Ferroviaria Italiana;
nei testi depositati alla Camera dei Deputati e nell’illustrazione proposta alla Commissione si evince che:
Rete sarda: ulteriore fase di potenziamento Cagliari – Oristano: la riduzione è pari a 23,3 milioni di euro e riguarda risorse di competenza previste in Tabella C, non impegnate con atti negoziali con terzi.
la documentazione prodotta in Commissione Trasporti della Camera da RFI prevede anche una rappresentazione grafica degli interventi futuri 2011-2015;
in tale rappresentazione grafica risulta evidente la cancellazione della Regione Sardegna non solo da gli stanziamenti ma anche dalla cartina geografica dell’Italia, dove sono illustrate tutte le regioni italiane tranne la Sardegna;
l’articolata proposta di definanziamento proposta da Rfi risulta iniqua, discriminante e viola il principio sancito dall’art.22 della legge 42/2009 relativamente alle misurazioni e compensazioni derivanti dal divario insulare;
si tratta di un’articolazione che non tiene in alcun modo conto delle precedenti attribuzioni e, soprattutto, per quanto riguarda lo stanziamento che viene cancellato per la Sardegna, si aggiunge ad una situazione gravissima già denunciata in precedente atto di sindacato ispettivo dal quale si evince che la Sardegna ha subito una sottrazione di 629.876.683 nell’ultimo periodo di programmazione;
il sistema dei trasporti in Sardegna è ancora caratterizzato da condizioni di grave disagio e deficit infrastrutturale, gestionale ed organizzativo che producono non solo una bassa qualità del servizio offerto ma costituiscono un ostacolo al decollo della crescita e dello sviluppo economico;

la necessità di un effettivo ammodernamento del sistema ferroviario della Sardegna , risulta a tutt’oggi non condivisa ed estranea alla pratica operativa, di RFI, TRENITALIA, CARGO, confermandosi una situazione di deficit d’esercizio sintetizzabile a partire dal dato, antistorico, di una velocità media (lungo la rete ferroviaria nazionale) nell’ordine dei 70 km/ora;
la dotazione regionale di infrastrutture ferroviarie, la rete di livello nazionale, gestita da RFI, é costituita da 436 km di linea (2,6% del totale nazionale) a scartamento ordinario, semplice binario e non elettrificata. Solo 16,6 km sono a doppio binario (Cagliari — Decimomannu), cui s’aggiungono circa 8 km nella nuova tratta in galleria a Bonorva.
la densità ferroviaria, indice d’accessibilità del territorio, rapporto tra estesa delle linee e superficie regionale, é di 18 metri/kmq, contro un valore medio nazionale di 55; il grado di diffusione ferroviario della Sardegna è quindi 1/3 di quello nazionale;
appare impegno inderogabile la stima del quantum da assegnarsi alla Regione a valere sul riparto nazionale (e/o sul fondo infrastrutture) delle risorse FAS 2007-2013, risorse statali riparto nazionale, da effettuarsi con la massima celerità, al fine di recuperare i divari registrati e incrementati negli anni, col concorso del Ministero dell’economia e del Ministero delle Infrastrutture, d’intesa con la Regione Autonoma della Sardegna;
I QUESITI DELL’ INTERROGAZIONE
se il governo e i Ministri competenti non ritengano di dover disporre un’immediata rimodulazione dell’aggiornamento del contratto di Programma di Rete Ferroviaria Italiana tesa a restituire alla Regione Sardegna le risorse parametrate spettantigli;
se non ritenga di dover disporre non solo la rassegnazione delle risorse che gli sono state sottratte con la proposta di aggiornamento del Contratto di programma ma a provvedere ad una assegnazione congrua del periodo di programmazione 2011/2015 dove la Sardegna risulta totalmente esclusa;
se non ritenga di dover provvedere alla definizione di parametri certi per l’attribuzione delle risorse dei contratti di programma che risultano totalmente sbilanciati su alcune regioni a scapito di altre, su tutte la regione Sardegna;
se non ritenga di dover inserire la Sardegna nelle regioni dotate di una rete ad Alta velocità capace di riequilibrare la dotazione infrastrutturale che vede sempre maggiore il divario proprio nel settore ferroviario tra l’Italia e la Sardegna;

venerdì 3 dicembre 2010

da "L'Unione Sarda" 03 dicembre 2010

«Crisi, intervenga la Regione»
Provincia e sindacati: a rischio Keller e Fonderia
VILLACIDRO. La ripresa dell'attività negli stabilimenti che garantiscono centinaia di posti di lavoro

Settore industriale sull'orlo del tracollo nel Medio Campidano. La Provincia in prima linea con i sindacati per sollecitare la Giunta Cappellacci ad aprire un tavolo anti crisi che scongiuri il temuto fallimento per la Keller e Fonderia di San Gavino. Un incontro avvenuto mercoledì presso la sede provinciale di Sanluri ha suggellato l'intesa tra le parti sociali e l'assessore provinciale al Lavoro Simona Lobina, coadiuvata dal Presidente Fulvio Tocco.
LA SITUAZIONE «Rimane fortissima - ha detto il presidente Fulvio Tocco durante l'incontro - la preoccupazione circa le reali prospettive di ripresa dell'attività per i 2 stabilimenti e le drammatiche conseguenze economiche e sociali che da una loro eventuale chiusura deriverebbero per il territorio e i lavoratori interessati». Nonostante i buoni auspici, sia nella fabbrica di carrozze ferroviarie villacidrese che nello stabilimento per la lavorazione del piombo, non si riesce a tornare al lavoro. «Per quanto riguarda la vertenza Keller - dice Gigi Marchionni della Fiom - abbiamo la necessità di conoscere le motivazioni che impediscono il rispetto dei tempi di applicazione del nuovo piano industriale. Rimane tuttora irrisolto anche il problema della soppressione del servizio di trasporto merci tramite traghetto, sino alla Penisola, da cui dipende la sussistenza della Keller. All'interno dell'azienda, inoltre, stiamo assistendo alla paradossale situazione che chi è ancora operativo non sta percependo il salario a causa del dissesto finanziario in cui versa l'azienda». Nonostante sia ufficiale lo stanziamento dei fondi del Mise e degli istituti di credito sardi non si capisce quando l'azienda potrà usufruirne.
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Pubblico per dovere d'informazione uno stralcio dell'articolo pubblicato oggi dall'Unione Sarda.
Ogni tanto si dimenticano di filtrare le notizie e dicono come stanno effettivamente le cose.

mercoledì 15 settembre 2010

Ancora sul Porto Canale


L'Unione Sarda - 15 settembre 2010 - " Basta con le liti sul porto: perderemo migliaia di posti di lavoro"
Cronaca di Cagliari - pag. 20
Basta con le liti sul porto: perderemo migliaia di posti di lavoro
La Cisl chiama la classe politica alla mobilitazione
«Se anziché risolvere i problemi del porto ci si perde in polemiche politiche o, peggio, nelle spire di una giustizia dai tempi biblici, verrebbe perduta l'ennesima occasione di creare occupazione e di riscatto delle nostre popolazioni». È uno dei passaggi dell'appello della Cisl alle forze politiche dopo la retromarcia dell'Autorità portuale sulla riduzione delle tasse di ancoraggio nel porto industriale e la polemica sorta sulla definizione della proprietà delle aree circostanti, contese tra Cacip (e gli enti locali proprietari) e il demanio. Problemi che, per la Cisl, «costituiscono due facce di una stessa medaglia».
SVILUPPO Da anni, scrivono Corrado Pani della Fit e Fabrizio Carta della Ust ci si batte «perché il porto industriale si sviluppi attraverso l'incremento dei traffici e con l'utilizzo delle aree attorno ad essa, rendendo possibili investimenti produttivi, anche attraverso la zona franca».
CONCORRENZA Secondo i due sindacalisti, il porto industriale sarebbe «stritolato da concorrenti spietati, come Malta, non soggetta alle restrizioni dell'Europa per gli aiuti di Stato, o alcuni porti africani che offrono minori costi, come Tangeri e Porto Said». Anche il porto storico langue, soffocato dalla concorrenza degli altri porti sardi e dall'assenza dell'autostrada del mare (e relative detassazioni)».
«SERVE UNA MOBILITAZIONE». Per queste ragioni la Cisl chiede «un'azione fortissima», a tutti i livelli: locale, regionale e nazionale. Per questo il sindacato chiama i sardi alla mobilitazione popolare, «perché il rischio è creare disoccupazione a partire dai 1000 lavoratori attuali».

venerdì 10 settembre 2010

Dejà Vù


Salve a Tutti!!! chiedo scusa per il lungo silenzio giustificabile solo per la mancanza di notizie concrete (le utopie le conoscete già, Savona, P.Torres ecc.) .
Mi permetto di aprire una finestra all'interno di questo blog per parlare di un altro argomento che mi sta particolarmente a cuore. Il tema di fondo è sempre inerente al titolo del blog "merci in Sardegna" ma stavolta non si tratta di ferrovie.
In passato ho gia scritto qualcosa sul porto Canale di Cagliari dopo che qualcuno aveva evidenziato la mancanza di un raccordo ferroviario tra lo scalo merci e lo stesso porto (distante in linea d'aria meno di un chilometro) ma è un altro argomento.
Oggi vorrei riportare la vostra attenzione su quanto sta accadendo al terminal container di Cagliari (il così detto Porto Canale) dopo che negli ultimi due anni sembrava, più o meno, finalmente decollato e in grado di riportare in attivo almeno quella parte di economia che fino al 2008 aveva arrancato tra casse integrazioni e miserie varie. Si tratta di 500 lavoratori tra interni ed esterni che col porto a regime riescono a portare a casa uno stipendio decente a fine mese ma che dopo gli ultimi avvenimenti vedono lo spettro della crisi presentarsi nuovamente all'ingresso del terminal.
Riassumo brevemente: ad aprile di quest'anno è stato applicato il decreto legge 194 del 2009 (convertito con la legge 25/2010) che ha previsto di ridurre le tasse di ancoraggio che le navi devono sostenere per sostare nei porti, del 90% rispetto alle tariffe applicate fino al giorno prima, rendendo così il porto di Cagliari competitivo al pari degli altri porti che si affacciano nel Mediterraneo.
Il primo settembre un articolo dell'Unione Sarda riportava la notizia secondo cui la Tesoreria dello Stato riteneva inapplicabile tale decreto ed ordinava all'Autorità Portuale il ripristino delle tasse di ancoraggio al 100% . Da qui la minaccia delle grandi compagnie di lasciare il porto di Cagliari, la immediata diminuzione degli accosti e delle movimentazioni e il rischio per centinaia di lavoratori di ripiombare nell'incubo nella crisi.
Il mio interesse per questa faccenda ha ragione di esistere non solo perchè io sono uno di quei 500 lavoratori coinvolti, ma anche perché nei primi sentori di quanto è successo, ho rivissuto le stesse impressioni di quel gennaio 2008 quando, dopo l'uscita di un articolo sull'Unione in cui Trenitalia annunciava la volontà di dismettere il traffico merci, si mise in moto quella girandola di interrogazioni, articoli, denunce e appelli vari che ci condusse al fatidico 24 luglio 2008, giorno in cui terminò il traffico ferroviario in Sardegna.
Di seguito riporto l'articolo uscito oggi su L'Unione Sarda in cui si dice che la Presidente del Consiglio Regionale ha inviato una lettera al Ministro affinché vengano riconsiderate le insostenibili tariffe per gli ancoraggi.

" TASSE PORTUALI, INTERVENGA MATTEOLI"
Cagliari. Il presidente del Consiglio regionale ha inviato una lettera al Governo
Claudia Lombardo: i costi per l'ancoraggio sono insostenibili
Per compensare la riduzione delle tariffe l'Autorità portuale aveva usato l'avanzo di bilancio. La norma era stata contestata dalla Ragioneria dello Stato, e la Regione ora chiede una modifica normativa.
La Regione Sardegna si appella al Governo per la riduzione delle tasse di ancoraggio nel porto canale di Cagliari. Il presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, ha infatti inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli e al sottosegretario Gianni Letta, per un intervento che consenta all'autorità Portuale del capoluogo sardo di ridurre gli oneri e non esclude una modifica della normativa nazionale.
IL PROBLEMA «L'intervento è necessario per salvaguardare il lavoro delle oltre 500 persone direttamente impegnate nell'attività portuale e nell'indotto», si legge nella nota. «La perdita dei posti di lavoro andrebbe ad aggravare la difficile situazione socioeconomica che la Sardegna sta vivendo». La Lombardo spiega che il decreto legge 194 del 2009 (convertito con la legge 25/2010) ha previsto di ridurre le tasse di ancoraggio con particolare riferimento all'attività di transhipment, «in un momento di grande difficoltà per i porti italiani, posti di fronte alla concorrenza dei porti degli altri Paesi, non facenti parte dell'Ue, che si affacciano sul Mediterraneo e che non prevedono analoghe imposizioni». Per far fronte a questa situazione l'Autorità portuale di Cagliari ha adottato un decreto che dà attuazione alla norma e riduce del 90%, per il 2010, le tasse di ancoraggio per le attività di transhipment. Per compensare le minori entrate l'Autorità portuale ha quindi previsto l'utilizzo del cospicuo avanzo di amministrazione consolidato al 31 dicembre 2009. «La scelta non è stata però condivisa dalla Ragioneria generale dello Stato la quale ritiene che l'interpretazione letterale della norma preveda che le minori entrate possano essere coperte solo da una diminuzione delle spese correnti o da maggiori entrate», aggiunge ancora Claudia Lombardo. «Questa interpretazione ha costretto l'Autorità a sospendere il decreto con la conseguente reintroduzione delle tasse di ancoraggio».
IL RISCHIO Tale fatto per il presidente del Consiglio regionale potrebbe comportare il preannunciato abbandono del Porto da parte dell'attuale operatore di transhipment «con una gravissima perdita in termini occupazionali». Per questo la Lombardo invita ad adottare, «tenuto conto dell'urgenza della risoluzione del problema, tutti i provvedimenti utili, non esclusa una iniziativa di modifica della normativa, per permettere all'Autorità portuale di ridurre le tasse di ancoraggio».

sabato 3 luglio 2010

da "L'Unione Sarda" 03 luglio 2010

UDIENZA DAL GUP
ACCUSE A TRENITALIA "NO ALLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE"

L'ex Consigliere regionale Maria Grazia Caligaris si è opposta alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Cagliari della sua denuncia per interruzione di pubblico servizio contro Trenitalia.
"Nessuno degli impegni assunti con la Regione Sardegna è stato rispettato da Trenitalia - spiega la Caligaris-, società del gruppo Ferrovie dello Stato, per garantire il traffico merci tra la Sardegna e la Penisola. I Sardi, unici in Italia, sono privi di un servizio pubblico indispensabile per un'Isola tagliata fuori dai collegamenti della rete Europea. La giunta regionale ha ora stanziato tre milioni di euro per la progettazione e realizzazione di una soluzione alternativa Portotorres-Savona che per essere operativa richiederà almeno cinque anni. Le responsabilità delle Ferrovie dello Stato sono evidenti così come i danni per l'economia dell'Isola senza trascurare l'ingente spreco di denaro pubblico".
Il Gip Roberto Cau ha fissato per il 13 luglio l'udienza per la decisione. "Non si può accettare di aggiungere al danno - conclude la Caligaris- anche la beffa. Trenitalia ha ottenuto ingenti fondi dallo Stato e dalla Regione e dopo aver venduto, lucrando, gli edifici realizzati, ha abbandonato il traffico merci isolando ancor più la Sardegna".

mercoledì 5 maggio 2010

TUTTO IL RESTO E' CHIACCHIERA!

LA SARDEGNA E' L'UNICA REGIONE D'ITALIA A NON AVERE UN TRAFFICO FERROVIARIO DELLE MERCI DAL 24 LUGLIO 2008!!! TUTTE LE MERCI IN ENTRATA E IN USCITA VIAGGIANO SU CAMION

ANONIMO ha scritto:
E gira e rigira ci sono riusciti a mettere la parola fine alla travagliata battaglia condotta per ripristinare il trasporto merci ferroviario in Sardegna, ma soprattutto a scoraggiare coloro che hanno combattuto fino alla fine, portandoli a non farsi più sentire. Complimenti cari politici della regione sarda e, in particolar modo al nostro assessore regionale on. Lorettu, che non ha capito nulla di come era impostato il trasporto merci su ferrovia in Sardegna, tirando fuori altre soluzioni che non si sa quando verranno realizzate e.... cosa ha fatto l'on.le Pili dopo la denuncia che ha fatto sui mancati interventi sulla rete sarda? Antonio, dobbiamo vergognarci di essere sardi!!!!

venerdì 9 aprile 2010

da "CIVONLINE" Quotidiano telematico dell'Etruria

RAS ha scelto i treni adatti per la Sardegna?

L’obiettivo principale dell’acquisizione di 5 treni diesel ad assetto variabile per la tratta Cagliari-Sassari è stata la riduzione di tempo dovuta all’introduzione della tecnologia ad assetto variabile che presenta un alto grado di adattabilità alle infrastrutture già esistenti, tutto ciò al miglior prezzo. Questo obiettivo è stato raggiunto? Non sembra che l’opzione di CAF sia tecnicamente meno evoluta e più dispendiosa.

Secondo alcune informazioni contrastanti, ci sono vari motivi per ritenere che RAS abbia fatto la scelta sbagliata in questa offerta per le seguenti ragioni: (i) l'offerta di CAF è èconomicamente più cara di quella di Talgo, (ii) la proposta tecnica di CAF si presenta meno completa per quanto riguarda la velocità (160 km/h contro i 200 km/h dell’opzione Talgo) così come sotto altri aspetti non meno importanti, (iii) l’attiva tecnologia ad assetto variabile usata sui treni CAF potrebbe presentare seri problemi di affidabilità sull’infrastruttura già esistente in Sardegna, mentre Talgo ha dimostrato attraverso i grandi risultati ottenuti durante il test che si è svolto nell’estate del 2008 che può ridurre del 30% circa il tempo di percorrenza. E CAF sarà veramente in grado di fornire dei treni in appena un anno e mezzo?
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Ringrazio l'anonimo lettore per la segnalazione. Non mi sono mai spiegato perchè dopo aver speso 250.000 euro per fare arrivare il Talgo in Sardegna per i test di percorrenza tra Cagliari e Sassari, la Regione senza alcuna spiegazione abbia optato poi per l'acquisto dei CAF senza averli mai nemmeno visti in fotografia.

mercoledì 24 marzo 2010

Da www.civonline.it - quotidiano telematico dell'Etruria

La Garibaldi lascia Civitavecchia
CIVITAVECCHIA - Ultimo viaggio per la nave traghetto Garibaldi, ex Ferrovie dello Stato, che tra poco prenderà il largo definitivamente lasciando il porto di Civitavecchia e, con esso, una città che per anni ha beneficiato, dal punto di vista economico e occupazionale, del traffico merci con la Sardegna. Questa mattina l’appuntamento era in Capitaneria di Porto per il cambio della bandiera, ora liberiana. Sbrigate tutte le formalità e sbarcati uomini e attrezzature varie, il rimorchiatore greco porterà via la nave, tra la delusione e l’amarezza dei lavoratori presenti e dei sindacati. «Oggi stiamo assistendo ad una pagina triste della storia della navigazione della nostra città - hanno spiegato Luciana Ceppolino ed Enrico Seri della Filt Cgil - dopo oltre 50 anni, nonostante le nostre battaglie, quello che è stato un volano per il territorio se ne è andato con la Garibaldi: con la sua ultima partenza possiamo dire chiuso il capitolo ferroviario a Civitavecchia. Dobbiamo riscontrare la scarsa sensibilità e la mancanza di interesse da parte dei nostri amministratori, se così possiamo ancora chiamarli, a questa problematica». Dello stesso avviso anche Gennaro Gallo della Uiltrasporti che ha ribadito come «con la partenza della Garibaldi se ne va - ha spiegato - l’ultima nostra speranza di mantenere in città il servizio navigazione delle Fs». Intanto, vista la dismissione ufficiale, a giorni i sindacati dovrebbero andare alla firma dell’accordo per la ricollocazione del personale: i 74 lavoratori, tra navigazione, uffici ed officina, saranno trasferiti a Messina, oppure ricollocati negli impianti di Civitavecchia, Montalto di castro, Orbetello, Trastevere, oppure accedere al fondo sociale o alla pensione. «Un percorso concordato - ha aggiunto Gallo - con il quale cerchiamo di garantire un futuro certo per questi lavoratori». Intanto si attende la convocazione del tavolo che era stato istituto mesi fa con la partecipazione di Ustica Lines, interessata a subentrare nel servizio. «Non sappiamo - spiegano i sindacati - che fine abbiano fatto le riunioni tecniche e gli incontri che si sarebbero dovuti svolgere in questo periodo».

E' ANDATA.... e ora?


Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "...da noi i treni merci deragliano!!! ":

è finita, il garibaldi ha lasciato civitavecchia.
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Non ho parole, aspetto commenti.

giovedì 18 marzo 2010

...da noi i treni merci deragliano!!!



ciao antonio tu gia sai chi sono devo comunicarti che abbiamo ricevuto una lettera dove ufficialmente martedi 23 marzo il garibaldi lascera civitavecchia.

ciao antonio ieri ho parlato con un mio amico del sindacato mi ha riferito che il 23 marzo tutto il personale sara sbarcato dal garibaldi perche ci sara il cambio bandiera poi dopo alcuni giorni lascera civitavecchia che vergogna tanto hanno fatto che ci sono riusciti, ma da voi cosa si dice?
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Carissimi Amici, da noi si dicono un sacco di cose: per esempio che la Regione avrebbe garantito la ripresa del servizio merci agli imprenditori indiani interessati a rilevare l'Equipolymer; che si sono firmati accordi con i savonesi (vedi post precedente) per iniziare la movimentazione di vagoni tra Savona e Porto Torres. Addirittura si dice che da noi i treni merci deragliano!!! viviamo nell'ignoranza generale e nonostante abbia nuovamente messo la pulce nelle orecchie di varie persone che potrebbero in qualche modo ridar fiato alle trombe, tutto tace.
A presto (spero)

lunedì 15 marzo 2010

A Savona non sanno nulla!

da Ship2Shore rivista on-line del 15-03-2010
Savona, Shangri-la dell’imprenditoria sarda
Gli ennesimi annunci della Regione isolana sull’avvio del collegamento ro-ro
dedicato alla ferrovia fra Porto Torres e la Liguria non trovano riscontro operativo.
Forse anche più di quella continentale,l’industria sarda sta patendo, ormai da diversi mesi, i devastanti effetti della crisi economica in atto. E, in periodo di campagna elettorale, sebbene sull’isola non si svolgeranno votazioni regionali (si sono tenute circa un anno fa), la corsa
ai proclami diventa uno sport molto praticato. Nella materia che ci interessa uno dei più gettonati è sicuramente quello riguardante il fantomatico collegamento Porto Torres–Savona, lanciato dai
‘proclamanti’ per rimpiazzare la linea Olbia – Civitavecchia, abbandonata dall’esercito in rotta di Trenitalia Cargo– RFI Bluvia (S2S n.3/2010).
Già diversi mesi fa, all’apice della protesta di Keller contro le Ferrovie in fuga (S2S n.41/2009), l’assessorato ai trasporti della Regione Sardegna tirò fuori dal cilindro dell’imbonimento
alcuni contatti con le istituzioni liguri per sondare la possibilità di lanciare la
nuova linea, con grancassa mediatica sulla stampa generalista e politica e senza riscontro alcuno presso operatori e specialisti. Ora la Regione, pena un’ulteriore iniezione di rabbiosi
disoccupati isolani, deve scongiurare la chiusura dello stabilimento chimico
Equipolymers di Ottana (Nuoro), favorendone la cessione alla cordata Clivati-Indorama, scettica, fra l’altro, sui limiti logistici dell’impianto. Ed ecco quindi tornare in auge la panacea
del collegamento Porto Torres – Savona:
la stampa locale nei primi giorni della settimana scorsa riportava l’annuncio, emanato dalla Regione con una nota, dell’imminente firma (giovedì 11 marzo) di una convenzione fra la Regione
stessa e l’Autorità Portuale di Olbia– Golfo Aranci per il finanziamento (3 milioni di euro) di un troncone ferroviario da realizzarsi a Porto Torres, infrastruttura simile a quella presente
a Savona per consentire l’imbarco di treni e indispensabile per avviare il collegamento ro-ro per i convogli ferroviari diretti verso lo scalo ligure. E addirittura la nota spiegava che “i treni
del PET (il polietilene tereftalato prodotto da Equipolymers, ndr) beneficeranno del ferrobonus, misura varata dal Governo per incentivare l’utilizzo della rotaia” (senza precisare che, ad oggi,
tale misura consta solamente della concessione, stabilita con il recente Decreto Milleproroghe, a partecipare a quanto residua dei fondi residui previsti dal DPR 205 del 2006).
Peccato però che nei giorni della stipula il presidente dell’Authority Paolo Piro fosse già a Miami per il Seatrade e che nessun dirigente dell’ente sapesse alcunché della convenzione e della sua
firma, se non quanto riportato dalla stampa sarda. Curioso poi il fatto che l’Autorità Portuale di Savona riporti di non avere notizie di sviluppi in materia e che un portavoce di Savona Terminal
Auto, il terminalista che segue gli imbarchi di materiale ferroviario su nave, dichiari che “dopo essere stati preliminarmente contattati per studiare la cosa, l’interesse è presto scemato e
non ne abbiamo più saputo niente”.
Ancor più strano, infine, e forse definitivamente indicativo del fatto che la linea Porto Torres - Savona sia destinata a rimanere ancora a lungo una chimera per l’industria sarda, il fatto che neppure l’ufficio stampa della Regione sia riuscito a spiegare il cortocircuito fra quanto
annunciato e quanto effettivamente ad oggi concretizzato.
Andrea Moizo

martedì 2 marzo 2010

Dal Cargo Cagliari

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post ""cordiali" saluti ai colleghi FS sardi dal contine... ":

E chi celo fa fare a protestare!
Noi siamo bene così, non facciamo
un cazzo da mattina a sera, leggiamo il giornale in santa pace,
ascoltiamo la radio a tutto volume,
saremmo anche lecchini e vipere ma del resto chi stà meglio di noi?
Tanto non ci tocca nessuno.
Poveri voi stonzi che continuate a
protestare e lavorare.
I VOSTRI COLLEGHI DI CAGLIARI.
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Ho esitato parecchio prima di decidere di mettere in evidenza questo commento.
Forse per un senso di protezione verso persone che conosco da una vita;
Persone che hanno un nome e un cognome, che ho salutato tutti i giorni e con cui ho lavorato fianco a fianco negli ultimi 20 anni.
Gigi, Tore, Sandra, Tullio, Andrea, Ignazio, Antonio, Umberto, Anna, Franco, Gianni, Efisia, Aurelia, Teresa, Marco...tutti, anche quelli di cui non ricordo più il nome, avrebbero potuto lasciare questo commento, qualcuno non si è mai messo il problema di ammettere che questa era la realtà dei fatti, altri provavano magari dell'imbarazzo ma non potevano far altro che unirsi al gregge per scomparirci dentro (una bella situazione di comodo!) Tutti comunque con uno stipendio assicurato per la vita a fronte dell'unico impegno di non alzare mai la testa per denunciare le manovre, in principio occulte, finalizzate alla chiusura del traffico merci.
Quello che hai scritto, caro anonimo, non è una cosa sconcertante. E' la pura verità! Ed è anche una cosa risaputa. Non c'è un negoziante, o un barista, o una commessa dell'Auchan o dell'OVS che non sappiano come vanno, e come sono sempre andate le cose in ferrovia. A parte il leggere il giornale o bersi un caffè, o ascoltare la radio durante gli orari di lavoro (cosa anche lecita se fatta con criterio) c'è molto di più! Una marea di ferrovieri con una doppia attività, con altre entrate quasi mai dichiarate perchè incompatibili col ruolo di dipendenti pubblici. C'è la complicità nell'aver deliberatamente mandato a puttane, col beneplacito dei sindacati, un sistema economico solido che per oltre quarant'anni è stato il volano dell'economia della Sardegna!
Certo, i segnali c'erano da molto tempo, da quando cominciarono a essere trasferiti o mandati in prepensionamento gli elementi "validi", sostituiti all'inizio con personaggi dal passato non proprio limpido; gente con problemi di alcolismo, di psicofarmaci o semplicemente inabili a svolgere altre mansioni in tutta la struttura delle FS e quindi relegati a S.Paolo dove non c'era certo bisogno di "cime" o "teste pensanti", anzi...
Forse chi ha lasciato questo commento l'ha fatto per cercare di squarciare il velo di omertà che copre il Cargo in Sardegna; forse l'ha fatto perchè lo pensa davvero ed è probabile che i suoi colleghi si risentano per le sue affermazioni che rischiano di scoperchiare il pentolone del magnacciumine in cui si sono crogiuolati per tutti questi anni ma tant'è: Ormai l'hai fatto caro anonimo e ti assicuro che il tuo commento farà il giro d'Italia e non ci sarà pace per i corrotti quando i media nazionali punteranno i riflettori sulle vere ragioni della chiusura del Cargo Merci in Sardegna.
Ringrazio ancora tutti i non-anonimi che continuano a darmi la forza per andare avanti nella battaglia contro questo sistema mafioso.
Un sentito abbraccio a Teresa che ancora una volta ha risposto per le rime allo spavaldo collega:

Teresa ha lasciato un nuovo commento sul tuo post ""cordiali" saluti ai colleghi FS sardi dal contine... ":

Non penso che tutto il cargo sia favorevole al commento dell anonimo che ci ha informato su come passano il tempo i dependenti del cargo.
Al cargo esisteranno anche persone oneste,che sicuramente voglio pensare che non tutti siano coinvolti in questa mafia:quindi chiedo con gentilezza a quei signori che lavorano nel cargomanovra,di farsi sentire,anzi penso che dovrebbero incazzarsi con il collega anonimo che li svaluta spiegando cosa fanno allo scalo e dicendo che tanto non li tocca nessuno.
Mi auguro che ci siano questi onesti signori e che stanino la serpe che gli gira intorno.
Non per far polemica,ma collega anonimo,se ti trovassi tu o i tuoi figli,domani in mezzo alla poverta improvvisa,o che tu faresti?
Non pensare che sia bello perdere il lavoro,E NON PENSARE CHE SIANO TUTTI COME TE.
Per questo torno a chiedere anche se siete pochi,quei pochi che non credo davvero siano d accordo con l anonimo cafone,di farvi sentire anche voi.
grazie.

Teresa fs ha lasciato un nuovo commento sul tuo post ""cordiali" saluti ai colleghi FS sardi dal contine... ":

Notizia,notizia:MAURO PILI è caduto dalle nuvole.
Dopo due anni ormai che il cargo merci è bloccato,lui si accorge della ruberia straordinaria e sotto gli occhi di tutti quei poveri sardi,che trenitalia rfi e company ha fatto alla sardegna.
Mega articolo oggi sul giornale dei simpaticoni,quelli che quando devono dare notizie importanti,state sicuri che le troverete solo nei trafiletti ben nascoste.torna il conto a chissachi!!!!
Antonio fai benissimo a continuare a denunciare la situazione di mafia altamente distribuita negli uffici del cargo:continua a farlo!
MEGLIO TARDI CHE MAI!!
I socialisti son di nuovo in movimento,non voglio perdere l occasione di ringraziare oltre a te anche l on.Caligaris che so che è una guerriera nelle cause giuste e che non prende alla leggera i problemi del popolo sardo.
Ho sentore che sta per scoppiare una grande mina e che finalmente chi di dovere si sta svegliando dal torpore che i media hanno voluto per non far venire allo scoperto il marcio che regna dallo scalo di Cagliari e che si protrae fino ai vertici,dove stanno muovendo i fili in fretta e furia per mettere tutto a tacere.
QUESTA VOLTA NON SUCCEDERA,SEMPRE PIU POPOLO STA CAPENDO L IMPORTANZA DEL SERVIZIO DI MERCI SU TRENO.
grazie Antonio,hai la mia solidarieta e quella di altri centomila ferrovieri che da tempo ti seguono con grande interesse.
Non arrenderti mai!
Cari saluti da Teresa fs

Grazie a te Teresa!

domenica 28 febbraio 2010

"cordiali" saluti ai colleghi FS sardi dal continente

claudio cargo sicilia ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Aurelio ha detto... ":

BELLA FIGURA COLLEGHI DI CAGLIARI.
COMPLIMENTI.
SI,è PROPIO MAFIA E VOI LA STATE SPALLEGGIANDO.
UN GIORNO CI SARA LA RESA DEI CONTI ANCHE PER VOI.
**********************
franco fs civitavecchia ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Aurelio ha detto... ":

Adesso si che si scoprono anche con il silenzio i colpevoli della dismissione del merci su rotaia.
Cagliari,è la principale cava di guai per il servizio:covo di lecchini e di vipere assatanate di avere assicurato un posto all interno dell organizzazione crimanale,perche cosi si deve sottolineare.
Criminali senza scrupoli che hanno portato via il lavoro a famiglie oneste e lavoratrici per mettere al loro posto,persone incompetenti senza ne arte ne parte.
Persone che se gli chiedi cos è un treno merci,non sanno nemmeno risponderti.
L impotante è arrivare in vetta alla classifica dei ladroni,a quelli che piu sono riuscita a farla agli altri.
Io li chiamo GENTAGLIA,CHE SI MERITA DI VEDERLI LORO I PROPI FIGLI,PIANGERE PER LA FAME.
GENTAGLIA PERICOLOSA DAI GUANTI BIANCHI.
MAFIA BIANCA CON A SEGUITO I SUOI PARISSITI CHE HANNO MOSSO SOLO PER PEGGIORARE IL MERCI SU FERROVIA,NON CERTO PER DIFENDERE IL DIRITTO INVECE,AD AVERLE LE FERROVIE,PRESENTI IN TUTTO IL MONDO PER IL TRASPORTO DELLE MERCI.
FATE PIANGERE,SIETE PERSONE DA ELIMINARE,PERICOLOSE PER IL FUTURO DELLE NUOVE GENERAZIONI.
CARGO CAGLIARI VERGOGNATI PER NON AVER DIFESO E PROTESTATO PER QUESTA DISMISSIONE.
PENSATE CHE L UNICA MANIFESTAZIONCINA DELL APRILE 2008,DOVE ERAVATE TUTTI SORRIDENTI FUORI REGIONE,SIA SERVITA A COSA???????????????BUFFONI!
Avete visto come l alcoa e tutte le grandi aziende che stavano morendo,si son difese???cosa ne sapete voi di cosa si prova ad avere un vero lavoro,unito al lavoro di tutti i lavoratori.
Per voi invece,cari colleghi del cargo di Cagliari,a quanto pare,siete disuniti e se vi propongono una sedia piu bella,siete disposti a incarognarvi fino allo schifo.
Adesso comprendo perchè Antonio è stato cauto nell organizzare quelle proteste:CON CHI?CON VOI?FORSE MEGLIO I SERPENTI.
Voglio ringraziare Antonio perche continua comunque ad aggiornarci sulla vicenda del merci su rotaia,grazie compagno,dicevi bene nei post recenti,altro che mafietta delle lobby trasp e dell edilizia,certo c è anche quella,ma molto di piu.
Penso che anche loro,chi ha taciuto e chi sta continuando a farlo,un giorno potrebbe capitargli lo stesso.
Antonio continua a denunciare e a scrivere,sembra retorico,ma sappi che solo scrivendo, e scrivendo e insistendo come un chiodo che sfonda il muro,si sapra sempre di piu qual è la verita sui trasporti morti in Sardegna per le merci su ferrovia.
Un caro saluto a te e al team.
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....e io scrivo......

venerdì 26 febbraio 2010

Aurelio ha detto...

Aurelio fs ha lasciato un nuovo commento sul post "Teresa ha detto... ":

mi accodo alla collega Teresa e invito seriamente tutti i ferrovieri del cargo di Cagliari a manifestare grande malcontento all interno del cargo.
lo avete capito che siete voi i maggiori responsabili della chiusura del cargo,continuando a fare silenzio su questa vicenda che deve essere ripristinata a vantaggio di tutti i sardi che per diritto devono avere le ferrovie per le merci!???????
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Angelo ferroviere ha lasciato un nuovo commento sul post "Teresa ha detto... ":

FERROVIERI,GRUPPI CARGOMERCI,ASSISTENTI SCALI,TUTTI I SIGNORI CITATI SONO PREGATI DI OCCUPARE TUTTI GLI SCALI DELLA SARDEGNA E PROTESTARE A GRAN VOCE PER FAR RIATTIVARE NELL' ISOLA,LA NOSTRA ISOLA IL TRAPORTO MERCI SU ROTAIA.
GRAZIE
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Mi accodo anch'io e mi permetto di aggiungere che è di poche ore fa la notizia che i lavoratori dell'Alcoa hanno ottenuto (per ora) una proroga alla minacciata chiusura degli stabilimenti di Porto Vesme... Quando l'unione fa la forza...

mercoledì 24 febbraio 2010

Teresa ha detto...

Teresa ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Appello all'On. Caligaris":

ahi ahi,no cargo,no ferrovi'.
ahahahaha,è come il martini.
Gentile Anonimo,hai davvero ragione.
E'andata propio cosi parecchi anni fa,chi era vicino alla pensione ha avuto un bel calcio in culo per toccare il traguardo del magnacciumine giu al S.Paolo di Cagliari:con una buona uscita non indifferente,tanto il progetto della dismissione figurati un po,era gia nell aria da allora,97.98 e poi via lo scivolo verso la rovina delle ferrovie.
queste carognone,non solo sono andate via con la saccoccia piena,ma hanno mosso i fili per diverso tempo affinche venisse dismesso il cargomerci.
Andati via loro,ne sono subentrati altri,che continuano a portare a termine il piano di smontaggio del cargo.
Parlo di personaggi influenti,che stanno ancora li al cargo di cagliari e sono i piu pericolosi.
Ho avuto modo da poco di parlare con l ex managemant delle fs,il caro DR.MARINELLI.
Quando lo scalo merci di Cagliari era presieduto da lui,il trasporto merci su ferrovia,era una miniera d oro e lui stesso mi ha messo in guardia da quei personaggi e mi ha spiegato che solo una rivolta di massa altamente chiassosa del gruppo cargo di Cagliari,la rivolta dovrebbe essere ai livelli di quella dell alcoa,solo una rivolta del genere,potrebbe portare ad una soluzione.
LANCIO NUOVAMENTE E TIRO LE ORECCHIE A CHI DEVE URGENTEMENTE ORGANIZZARE UNA SOMMOSSA GENERALE E CHIASSOSA PER SMUOVERE CON DECISIONE,UNA SITUAZIONE NON PIU SOSTENIBILE DALL ECONOMIA SARDA.
Gentilissimi colleghi del cargo di Cagliari,forse voi non avete famiglia,o forse vi hanno promesso chissache per stare zitti e di fronte all evidente catastrofe di trenitalia.
Sarebbe decisivo e importante il vostro intervento,organizzato e diretto anche da chi scrive su questo blog,che purtroppo non ha trovato e nemmeno noi del cargo di civitavecchia,nessuna solidarieta.
non fare agli altri quello che non voresti venisse fatto a te.
Infatti,assicuro che non è bello vedere i propri figli piangere dalla disperazione,dopo che hai lavorato per cinquantanni onestamente,credendoci,e improvvisamente hai perso tutto per colpa di criminali.
Riflettete e agite prima che davvero subentri e la spunti il privato,sostenuto dai parassiti.
IL VOSTRO SILENZIO COLLEGHI DEL CARGOCAGLIARI è VERGOGNOSO.
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Grazie Teresa! le tue parole mi hanno commosso. Pubblico il tuo messaggio in evidanza sperando che venga letto da chi può intervenire ma anche per lasciare una traccia di quella che è la verita dei fatti.
Grazie ancora


domenica 21 febbraio 2010

Appello all'On. Caligaris

stefano fs ha detto...

a questo punto visto che abbiamo le mani legate e che nessuno vuole o puo esporsi piu di tanto,consiglio di portare urgentemente all attenzione dell onorevole Caligaris,tutti questi commenti e di far svegliare un po tutti finalmente da questo torpore e da questo vicolo cieco.
Rompiamo finalmente il silenzio,quello stesso che fino a quando non si è aperto questo blog,è stato capace di far addormentare i sardi e purtroppo quella parte di gente che non parlava la lingua delle rotaie.
Dico parlava,perche ora le cose son cambiate:sempre piu popolo sta parlando questa lingua,è un dovere del sardo che ama davvero questa terra,depredata dai ladroni.
Onorevole ora piu che mai,deve agire.
Siamo tutti con Antonio,ma parte di noi,purtroppo è ricattata da quelle carogne di cui si parlava nei commenti qui sopra.
CAROGNE DISTINTE DA CRAVATTE E PROFUMI PERFETTI,CHI L AVREBBE MAI DETTO??!

Anonimo ha detto
ecco perche il giorno che siamo venuti a fotografare le merci che arrivavano su ferrovia,in ferrovia,ci stavano bloccando mentre riprendevamo le bobine dell unione sarda.
quelle no.all unione non vogliono che si sappia che le bobine arrivano via treno!!
io non ci volevo credere antonio,ma quando son tornato in redazione,a portare il materiale del giorno,(e questo te lo dedico perche ho seguito dall inizio la tua battaglia),mi è stato vietato di pubblicare quelle stesse foto che oggi sono in questo blog.
Avevi ragione tu,quando mi dicevi,vedrai che zoncheddu non te le fa pubblicare.
Non posso espormi molto,perchè lavoro la dentro,ma sono con te,antonio e se serve anche questo,da vero sardo che sono,eccoti questo regalo.
FORZA Antonio,coinvolgi tutti nella riattivazione del trasporto merci su ferrovia.
PER TUTTI,NON SOLO PER KELLER!SIAMO ONESTI LAVORATORI,TUTTI CON FAMIGLIE A CARICO E TUTTI ABBIAMO IL DIRITTO AL NOSTRO LAVORO.
AUGURI SINCERI


Appello da Civitavecchia

pino fs civitavecchia ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Quando "L'Unione" costava 1 €":

lancio un grande appello ai lavoratori di CAGLIARI,DELLO SCALOMERCI DI CAGLIARI:RIBELLATEVI E STANATE IL NEMICO.
NON C è PIU TEMPO DA PERDERE.
ai nostri colleghi del cargo di Cagliari,chiediamo un loro urgente intervento,affinche blocchino lo scalo di Cagliari e lo occupino fino a quando ci sara bisogno.
Noi qui a civitavecchia siamo sopra la nave da settimane,ma se non ci sara anche la colloborazione del cargo di Cgliari,sara finita e andra al nemico tutto il nostro lavoro.
Chi riesce un attimo ad immedesimarsi nella situazione penosa e gravosa che la dismissione ha portato in centinaia di famiglie,chi ha un cuore ancora e non vorrebbe mai vedere i propri figli piangere dalla fame e da tutto quello che ne consegue la piena miseria,agisca urgentemente e non abbia paura di protestare per riavere una tranquillita lavorativa che possa dare dignita nuovamente a queste famiglie.
SIGNORI COLLEGHI,QUI A CIVITAVECCHIA CI CHIEDIAMO COME SIA POSSIBILE IL VOSTRO SILENZIO IN QUESTA VERGOGNOSA VICENDA.

TUTTO IL CARGO CIVITAVECCHIA ha lasciato un nuovo commento

NON ESISTE SOLO LA KELLER:ESISTONO CENTINAIA DI FAMIGLIE FINITE SUL LASTRICO PER COLPA DI QUESTA DISMISSIONE ORGANIZZATA DA CRIMINALI SENZA SCRUPOLI BEN VESTITI E BENPENSANTI PER IL LORO FUTURO,MA NON PER IL NOSTRO.
PROTESTATE COME SI DEVE E SE NECESSARIO BUTTATELI FUORI A CALCI I LADRONI CHE HANNO DEPREDATO LE FERROVIE E CHE ORA CERCANO IN TUTTI I MODI DI PRIVATIZZARE UN SERVIZIO PUBBLICO DEL POPOLO SARDA.
CARGO CAGLIARI VOGLIAMO SENTIRE LA VOSTRA PROTESTA E VOGLIAMO LA COLLABORAZIONE PER FAR PIENA LUCE SU GLI IMPOSTORI.

giovedì 18 febbraio 2010

Quando "L'Unione" costava 1 €


Finalmente ci sono arrivati. Hanno aspettato a lungo, hanno fatto calmare le acque perchè non fosse evidente un collegamento tra l'aumento del prezzo del giornale e il fatto la carta non arriva più per ferrovia ma su gomma e così da domani il nostro quotidiano costerà 20 centesimi in più.
Non è tantissimo ma provate a moltiplicare i 2o cent. per la tiratura...

sante parole...2

franco cargo civitavecchia ha lasciato un nuovo commento

Gentili colleghi del cargo di Cagliari,vi informo che i vostri colleghi del cargo di civitavecchia,chiasso ne stanno facendo eccome,ma serve anche la vostra voce.
Vi invito se necessario ad incatenarvi e farvi valere,costi quel che costi,o vogliamo dare tutto questo ben di dio ai privati.ai mafiosi?Antonio ha davvero bisogno di tutti voi,perche contate.


Sante parole...

piero fs ha lasciato un nuovo commento

niente è mai come prima,ma si poteva fare meglio:tutto il cargomerci avrebbe dovuto difenderlo con le unghie e con i denti il trasporto merci su rotaia,ma niente.
L unica persona che sta ancora combattendo con il suo team,è Antonio,ma questo non è giusto,avrebbero dovuto tutti aiutare colui che scrive in questo blog.
Le battaglie devono essere compatte e chiassose.
Tutti zitti con la paura di che cosa ancora....con la paura di non poter piu scaldare le poltrone dello scalo merci di Cagliari,che senza problemi lo dico,sono occupate da grandi carogne.
Ecco perche trenitalia sta riuscendo in sordina a finire di distruggere il nostro futuro.
Mi appello a chi ha conoscenze in seri giornali,a propagandare tutta questa vergognosa situazione nei trasporti in Sardegna e a far saltare una buona volta questi ladroni.
Continuo a dire:grazie Antonio&team
**********************
E io dico: grazie Piero!

domenica 14 febbraio 2010

...e non sono insinuazioni...

Anonimo ha scritto...

Moretti ha raggiunto il suo scopo: pur di togliere il servizio da civitavecchia fa partire una nave dalla Sicilia con enormi spese, mentre a pari costi il Garibaldi faceva 5 corse in una settimana contro una che effettua lo Scilla.
Questo è spreco di denaro. Soldi nostri!
E lo sapete perche? doveva lasciare la linea e l'invasatura alla nuova societa Ustica lines.
Bisogna indagare perche era tutto studiato da un paio danni. E poi non potete capire chi gestira il servizio: un dirigente delle ferrovie.
Bisogna denunciare e fare chiarezza, informate l'on caligaris!
******************
Grazie

martedì 9 febbraio 2010

Anonimo ha detto...

Pur di togliere la nave da civitavecchia hanno venduto il garibaldi, nave efficiente, per una miseria ai greci.
E' su questo pure si puo indagare.
Gli ispettori romani la hanno valutata 2 milioni.
Perche la ferrovia l'ha venduta per 1 milione?
Ci sono troppe cose che non tornano...

lunedì 8 febbraio 2010

Ustica Lines prova a rimpiazzare RFI-Bluvia

Morace scende in campo sulla Civitavecchia - Golfo Aranci. Riprende anche la linea per Malaga con nuovi scali e un possibile upgrade ai passeggeri

L’armatore Morace si candida a rilevare dalle Ferrovie dello Stato la linea che collega Civitavecchia e Golfo Aranci. Indiscrezioni su questa opportunità circolavano da tempo e nei giorni scorsi la compagnia siciliana Ustica Lines è venuta allo scoperto nel corso di un tavolo tecnico indetto per discutere dell’ipotesi di costituzione di una società mista intermodale per gestire il traffico merci rotabile. All’incontro tenutosi presso il comune di Civitavecchia erano presenti i rappresentanti di RFI-Bluvia e Divisione Cargo, Regione Lazio e comune di Roma, l’assessore ai Trasporti della Provincia di Cagliari Vittorina Baire, l’associazione locale degli autotrasportatori e il sindaco Gianni Moscherini. Nonostante alcune riserve iniziali, è stata accolta positivamente da tutti gli attori coinvolti la creazione di un nuovo soggetto che, oltre a mantenere la continuità territoriale e a garantire il servizio che prima era gestito dalle Ferrovie dello Stato, dovrà guardare, attraverso un’importante operazione economica e imprenditoriale, al rilancio dei collegamenti fra le due regioni coinvolte.
“Civitavecchia potrebbe così diventare un terreno di sperimentazione per un progetto di rilancio e sviluppo ampio ed interessante; dobbiamo rilanciare e rimodulare questo servizio facendo sì che il trasporto ferroviario sia la scelta privilegiata rispetto alla gomma” ha spiegato Moscherini.
Un’ipotesi perfettamente coerente proprio con la proposta di Ustica Lines che, tramite il consulente legale Carlo Morace, ha sottolineato come la società, da tempo interessata al porto di Civitavecchia, sia già impegnata in una partnership simile con RFI-Bluvia sullo Stretto di Messina. “Non abbiamo ancora avuto modo di studiare i numeri del servizio e gli eventuali costi ma si potrebbe creare un comitato tecnico ristretto per uno studio di fattibilità e, in seguito, nominare un advisor per verificare e portare avanti concretamente il progetto” ha spiegato Morace. “La nostra società si mette a completa disposizione, disponendo già di vettori marittimi adeguati per il trasporto di carri e cassoni».
La compagnia guidata dal Comandante Vittorio Morace sembra sia anche pronta a far ripartire il collegamento settimanale ro-ro tra Civitavecchia e Malaga aggiungendo toccate ad Alicante, Almeria e Palma di Maiorca. La nave impiegata dovrebbe essere sempre il Marco M., ma fonti vicine alla società non è escludono un futuro upgrade del servizio ai passeggeri con l’ingresso in linea di un ro-pax.

Nicola Capuzzo
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Ecco un nuovo elemento!
Chi sà mi corregga se sbaglio:
Ustica Lines dovrebbe essere il partner di RFI nella gara di assegnazione della "Metropolitana del mare" che dovrebbe unire, al posto dei vecchi collegamenti, Reggio Calabria con Messina.
Per ottenere l'affidamento del servizio RFI ha dovuto dimostrare di possedere le capacità operative "presentando" una flotta comprendente anche la Logudoro, adeguata per l'occasione alla navigazione nello stretto.
A questo punto mi viene da pensare che questa Società (Ustica Lines) o è poco informata del fatto che gli attracchi di Civitavecchia e Golfo Aranci saranno presto smantellati o sa per certo che ciò non accadrà mai e quindi si propone candidamente come una nuova "Bluvia" destinata a rinverdire i fasti del trasporto ferroviario marittimo di un tempo. Sono quasi sicuro che riproporranno anche il ripristino del servizio passeggeri.
Ragazzi, questa non è più la mafietta locale dei palazzi e dei trasporti, questa è roba in grande stile, a livello nazionale.
Evidentemente quello che per Ferrovie dello Stato è stato definito "un ramo secco da tagliare", tanto secco non lo deve essere visti gli interessi di Ustica Lines
Eh!!! che caso!!!...

sabato 6 febbraio 2010

IL BLOG SIETE VOI


Anonimo Anonimo ha detto...

Dopo lunghe peripezie la nave traghetto ''SCILLA'' ,martedi'p.v., lascera' lo stretto di MESSINA per far rotta diretta VILLA S.GIOVANNI-GOLFO ARANCI,senza toccare CIVITAVECCHIA,(VISTO la presenza della garibaldi nell'unica invasatura presente)e dovra effettuare due corse complete ,per trasportare le vetture della Keller e i due minuetti (che,nel frattempo, dallo scalo laziale ,sono stati trasportati allo scalo calabrese).La nave per due corse complete(cioe' 1 = andata/ritorno) percorrera' circa 1400 Miglia nautiche ,trasportando a pieno carico 1400 metri lineari di carico contro la N/T GARIBALDI che ,a parita' di miglia percorse dallo scilla, avrebbe effettuato 7 corse complete con una capacita'di 5800 mt lineari di carico , e non solo, a parita di consumi, (pur avendo una differenza sostanziale di corse) ,bisognera' pagare lo straordinario e la trasferta all'equipaggio.Tutto questo dimostra che cio' che ha ammesso il SIG. MORETTI e' pura demagogia (che solo per una riorganizzazione del lavoro e un cospicuo risparmio fara' partire la nave dal sud senza abbandonare la tratta laziale).Colui che leggera' queste mie righe capira' come sono realmente le cose. SI deduce che l'invio della nave scilla avverra' esclusivamente per dimostrare che la navigazione f.s. ancora esiste e cosi' ,si potra vendere la garibaldi per smantellare le infrastrutture di CIVITAVECCHIA e successivamente trovare la solita scusa per non inviare piu' nessuna nave.
Perche' solo ora che si e' letto sui giornali che il governatore della sardegna ,ha convocato una riunione con i vertici del governo,Moretti si e' deciso di inviare lo scilla?.Perche' non l'ha inviata a novembre quando i lavoratori della garibaldi erano in sciopero,senza che la keller mandasse i lavoratori in cassa integrazione?. Ancora potete lottare e farcela e concludo col dire che ''a buon intenditore poche parole bastano''.

Anonimo ha detto...

ciao ragazzi quest'ultimo commento non so chi lo ha scritto ma è un competente della situazione ha spiegato per filo e per segno come stanno le cose questa nave che partira domani è per calmare un po le acque ma poi addiooooooooo rendiamoci la vita difficile a queste persone la garibaldi deve riprendere a navigare bloccate lo scalo di cagliari

piero fs ha detto...

ANTONIO,ma non ti pronunci piu?
Diverse notizie son saltate fuori!
Datti una mossa e facci sapere la tua.

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Caro Piero e cari anonimi, il blog ormai lo state facendo Voi!. Io purtroppo per ora non posso dedicarmici più di tanto; i turni cui vengo sottoposto al lavoro sono frenetici e mi lasciano ben poco tempo da dedicare al blog. Vi posso solo garantire che sarà un mio impegno quello di dare spazio a Voi tutti e riportare in evidenza i post di maggiore interesse.

Grazie

venerdì 22 gennaio 2010

Più di ogni articolo, di ogni comunicato, di ogni telegramma

Anonimo ha detto...

ok ragazzi adesso vi dico tutta la verità, vi ricordate quella famosa riunione del 20 poi spostata al 19, c'ero anchio. cargo merci non esiste piu la garibaldi è stata venduta ufficialmente e le carte della vendita le ho viste con i miei occhi. ragazzi sono rimasto sconvolto

21 gennaio 2010 11.11

Anonimo Anonimo ha detto...

e poi una altra cosa non fate affidamento sulla regione sardegna lo sapete perchè chidetelo a nieddu o a luciani

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Ci dobbiamo ancora girare intorno???

venerdì 15 gennaio 2010

I VOSTRI COMMENTI - Grazie Angelo

L' assessore ai trasporti...oggi dovrebbe leggerlo con molta attenzione questo blog..e levarsi i moretti dagl occhi!!!!!!!
chi puo arrivare urgentemente alla sua attenzione,lo faccia con urgenza.
Vi ricordo che il popolo in queste decisioni è sovrano e che il servizio del trasporto merci su rotaia deve essere riattivato con la maxima rapidita',riportando alla luce la nostra economia..ampiamente danneggiata da trenitalia ed rfi..Le ferrovie sono il vettore del mondo.
Scrivere va benissimo,denunciare tutto e chi piu ne sa,si faccia avanti.
Ora serve l immediatezza e la nostra caparbieta nel far ritornare in casa il nostro lavoro...
GRAZIE A TUTTI I SOSTENITORI DI QUESTA BATTAGLIA
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mi unisco ad angelo ed invito chi lo può fare, a segnalare queste pagine all'Assessore Lorettu .

giovedì 14 gennaio 2010

Traffico merci: Caligaris (Sdr), "Basta con i comunicati Fs, la Golfo Aranci-Civitavecchia è interrotta da mesi"

da www.ilminuto.info - Agenzia di informazione giornalistica
Cagliari, 14 gennaio - "E’ inutile che le Ferrovie dello Stato cerchino con comunicati rassicuranti di negare la realtà e di addossare le responsabilità ai lavoratori in lotta per la difesa del posto di lavoro. Il traffico merci sulla linea Golfo Aranci–Civitavecchia è interrotto da mesi”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione Socialismo Diritti Riforme, in risposta ad una nota diffusa dal gruppo Fs. "E’ più che mai necessario – afferma Caligaris – un supplemento di indagine della magistratura cagliaritana per stabilire la verità e le eventuali responsabilità della interruzione. E’ inoltre indispensabile una forte iniziativa della Regione per garantire l’attività non solo della Keller ma anche del Gruppo Equipolymers. Tra gli impegni richiesti dall’imprenditore Paolo Clivati per Ottana vi è infatti il ripristino della linea Golfo Aranci – Civitavecchia". "Né può essere ignorato il fatto che ormai da oltre un anno – conclude l’esponente socialista – nessun carico di merci giunge nell’Isola o viene spedito nella Penisola su carri ferroviari (...). Altro che continuità territoriale per le merci”.

TORPORE MEDIATICO

Da "L'Unione Sarda" del 14 gennaio 2010
Ferrovie, nessuno stop ai servizi con l'Isola
«Nessuno stop ai collegamenti con la Sardegna». Le Ferrovie dello Stato smentiscono la notizia della cancellazione del collegamento marittimo Civitavecchia-Golfo Aranci: «FS», si legge in una nota stampa, «non ha mai dichiarato di voler interrompere il servizio né di sottrarsi all'obbligo assunto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».
LO SCIOPERO «La sospensione, a novembre e dicembre, dei collegamenti è stata causata dallo sciopero (tra l'altro dichiarato illegittimo dalla Commissione di garanzia) del personale marittimo di Rfi», continua la nota: «Sciopero poi sospeso il 2 gennaio». FS, «per le mutate condizioni del mercato, ha esclusivamente modificato le modalità organizzative, per contenere i costi e mantenere un tendenziale equilibrio nella gestione delle attività di navigazione fra Continente e Isole (Sardegna e Sicilia)».
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Ecco come l'Unione Sarda riporta oggi la lettera che Moretti ha scritto all'Assessore Lorettu.
Obbiettivi come sempre...

AH AH AH AH !!!!! AH AH AH AH !!!!!....esilarante



Gentile Assessore (Lorettu),
faccio seguito alla Sua recente nota sul tema del collegamento marittimo tra Civitavecchia e Golfo Aranci per ribadire e confermare la posizione di Ferrovie al riguardo.
RFI è titolare, tra l'altro, della concessione del traghettamento ferroviario tra Sardegna e Continente e come tale non ha mai dichiarato che intende sottrarsi a tale obbligo assunto con il Ministero concedente.
Le mutate condizioni di mercato hanno, tuttavia, costretto la Società RFI a modificare le modalità organizzative con cui tale adempimento può essere garantito, al fine di mantenere un tendenziale equilibrio della gestione per l'attività di navigazione tra Continente ed Isole (Sicilia e Sardegna), come peraltro richiesto dal quadro normativo vigente ed in una prospettiva di risorse pubbliche decrescenti.
Sottolineo, infatti, come - allo stato attuale e negli scenari tendenziali - non vi sia domanda di trasporto merci su carri ferroviari nella relazione Sardegna - Continente da parte di alcuna delle 37 imprese ferroviarie operanti nella rete nazionale.
Ciò premesso, la richiesta di traghettamento per il trasferimento di carri, carrozze o altro materiale rotabile, anche ai fini di servizio e - in particolare - anche quello oggetto delle lavorazioni negli stabilimenti della Keller, sarà pienamente soddisfatto approntando a richiesta navi ferroviarie sui terminali di Civitavecchia e Golfo Aranci, sulla base di programmi di trasporto preventivamente concordati e formalizzati con le imprese ferroviarie interessate.
In tale contesto, non si può parlare di "chiusura della tratta Golfo Aranci - Civitavecchia" ma, piuttosto, in una logica di sostenibilità economica, di riorganizzazione industriale atta comunque a garantire sempre, in ottemperanza agli obblighi di concessione, le richieste di traghettamento di carri ferroviari tra Sardegna e Continente.
Desidero peraltro aggiungere che Trenitalia - in coerenza con le intese raggiunte - sta verificando la possibilità di attivare un servizio di trasporto merci interno all'Isola, approfondendo, in particolare, le relative modalità e condizioni.
la ringrazio per l'attenzione e colgo l'occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti.
MAURO MORETTI
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ahahahah!!!!!! che ridere che mi fa st'Ingegner Moretti, è proprio comico! dunque stando alle sue parole sembrerebbe che non sia accaduto niente: RFI è sempre lì pronta a garantire il servizio, all'occorrenza, ma non c'è domanda! almeno non di carri merci.. Se poi parliamo delle carrozze per la Keller, nessun problema:Le risorse di Ferrovie dello Stato, distribuite equamente tra Sicilia e Sardegna, garantiranno,"soddisfandole pienamente", dietro richiesta, le esigenze della fabbrica di Villacidro, con l'approntamento di speciali navi atte al trasporto dei rotabili sulla relazione Civitavecchia-Golfo Aranci.
....mmm....L'Ing. Cabizza interrogato a tale proposito dal P.M. in sede di indagini relative all'"esposto Caligaris" riferisce che nel corso di tutto il 2007 e fino al 23 luglio 2008 la Garibaldi effettuò 14 corse settimanali, esclusi i periodi di rimessaggio della nave, sempre tutte a pieno carico sia in entrata che in uscita.La Sibari è gia in viaggio verso Panama e verrà sicuramente rimpiazzata dalla Logudoro, la Garibaldi a giorni seguirà (speriamo, piuttosto che finire a fettine in Turchia) la stessa sorte; Golfo Aranci è già nelle grinfie di Pirelli RE, l'invaso di Civitavecchia sarà presto rimosso per lasciare spazio alla riorganizzazione del porto Laziale. Un bando di gara è già stato emesso per la costruzione di una (forse due) nuove navi che opereranno esclusivamente tra Villa S.Giovanni e Messina dunque "In tale contesto, non si può parlare di chiusura della tratta Golfo Aranci - Civitavecchia".ma di una riorganizzazione atta comunque a garantire sempre le richieste di traghettamento di carri ferroviari tra Sardegna e Continente.
Capito?!?!?!
Io no, comunque lo ringrazio per l'impegno preso di voler "studiare in coerenza con le intese raggiunte approfondendo, in particolare, le relative modalità e condizioni, la possibilità di istituire un servizio merci interno all'Isola".
MA MI FACCIA IL PIACERE!!!!!

martedì 12 gennaio 2010

da: SHIP2SHORE www.ship2shore.it - IL FUTURO DELLA SIBARI

21 Dicembre 2009
Un pezzo di storia dell’armamento italiano lascia il nostro Paese. Il traghetto Sibari di RFI Bluvia, messo inizialmente in vendita come unità destinata a scrap (Ship2Shoren.28/2009), ha trovato invece un’acquirente che lo vuole ‘tutto intero’ da poter impiegare. La nave, infatti (la conferma è arrivata dalle Ferrovie dello Stato), è stata ceduta come nave funzionante ad una compagnia di navigazione di bandiera panamense. Ulteriori dettagli sull’identità del compratore e sul prezzo di vendita non sono stati rivelati anche se fonti di mercato suggeriscono un valore di poco superiore ai 500 mila euro. Bluvia la scorsa estate aveva conferito incarico di mediazione marittima per la vendita a rottame (per successiva demolizione) delle due navi Sibari e Garibaldi con una provvigione pari al 3% del prezzo di vendita delle navi.Impostata nel 1968 presso i cantieri di Castellammare di Stabia, la nave traghetto Sibari operava prevalentemente sullo stretto di Messina garantendo il passaggio marittimo di rotabili ferroviari, mezzi gommati e passeggeri tra Villa San Giovanni e Messina. La Sibari lascia lo Stretto di Messina. Venduto a Panama il traghetto di RFI Bluvia FERRY. È di più recente costruzione invece la Garibaldi, unità impostata nel 1980 presso i cantieri navali di Palermo,che ha navigato esclusivamente tra Civitavecchia e Golfo Aranci. Queste navi saranno sostituite in futuro da due nuove unità ro-ro per la cui costruzione è stata bandita una gara pubblica scaduta a inizio dicembre. “È in corso la procedura di valutazione delle offerte pervenute. I lavori della Commissione Tecnica di gara dovrebbero concludersi entro fine gennaio 2010” precisano dal quartier generale delle ferrovie dello Stato. Il piano d’investimenti varato da RFI prevede un investimento da 100 milioni di euro per la “progettazione,costruzione e fornitura di una motonave tipo ro-ro da adibire al trasporto nello stretto di Messina di carrozze e carri ferroviari, passeggeri, autovetture,automezzi pesanti e merci pericolose”. Le Ferrovie si sono peraltro riservate il diritto di esercitare un’opzione per la costruzione di una seconda unità gemella.
Nicola Capuzzo
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Dunque il "rottame" Sibari, tanto rottame non doveva essere se è stata acquistata per essere riutilizzata a Panama.
E la Garibaldi???

venerdì 8 gennaio 2010

TRAFFICO MERCI FS: CALIGARIS (SDR), BLOCCO ATTO ILLEGALE TRENITALIA

TRAFFICO MERCI FS: CALIGARIS (SDR), BLOCCO ATTO ILLEGALE TRENITALIA

“Nessuno degli impegni assunti con la Regione Sardegna è stato rispettato da Trenitalia, società del gruppo Ferrovie dello Stato, per garantire il traffico merci tra la Sardegna e la penisola. Siamo di fronte ad una palese illegalità che sta provocando danni enormi all’economia e all’ambiente. La Regione non può far finta di nulla mentre la Keller è a rischio di chiusura con il conseguente licenziamento dei lavoratori”. Lo afferma la presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme che si oppone alla richiesta di archiviazione della sua denuncia per “interruzione di pubblico servizio” avanzata dai sostituti procuratori Marco Cocco e Mario Marchetti. In tal senso ha dato mandato allo studio del prof. Benedetto Ballero.

“Ritengo – sottolinea l’ex consigliera regionale socialista – che sia necessario un supplemento di indagini. Lo impone la realtà dei fatti: la linea Civitavecchia-Golfo Aranci è stata cancellata; i dipendenti delle Ferrovie dello Stato sono stati in parte trasferiti nella penisola ed altri sono ancora in servizio in Sardegna senza operare; la motonave Garibaldi è in disarmo e sarà demolita; l’assetto provvisorio sbandierato da Trenitalia con la soluzione intermodale ferro-nave-gomma, sulla tratta Livorno-Olbia, si è rivelata una ‘bufala’; gli operai della Keller andranno in cassa integrazione da lunedì prossimo mentre le carrozze destinate alla società di Villacidro sono ferme a Civitavecchia. Per questo i dirigenti di Trenitalia e di Ferrovie dello Stato non possono uscire indenni da scelte disastrose, anche se assunte – come ha chiarito al magistrato l’ex assessore regionale dei Trasporti Sandro Broccia – dopo che “i rappresentanti delle associazioni industriali sarde avevano dichiarato che l’originaria modalità del trasporto merci tra l’isola e il continente non corrispondeva (ormai) agli interessi degli operatori locali”. Anche la prospettiva di integrare con fondi regionali i contributi statali in favore di Trenitalia “perse di attualità – si precisa nella richiesta di archiviazione riportando le dichiarazione dell’assessore Broccia – allorché i rappresentanti delle associazioni industriali in Sardegna (Confindustria e Api Sarda) rappresentarono al sottoscritto e allo stesso Presidente Soru che quel servizio non corrispondeva ai loro interessi e che l’interruzione del medesimo non avrebbe comportato particolari sacrifici. A quel punto ritenemmo fosse improprio – afferma ancora l’ex assessore Broccia riferendosi alla decisione assunta con l’ex Presidente della Regione – il programmato investimento di risorse regionali per garantire un servizio che non corrispondeva agli interessi degli operatori sardi”.

“Oltre al danno – sottolinea Caligaris – anche la beffa. Trenitalia e Ferrovie dello Stato, dopo aver ottenuto ingenti fondi dallo Stato e dalla Regione per allestire l’invaso di Golfo Aranci, per costruire le navi traghetto e per attrezzare gli scali isolani e dopo aver venduto, lucrando, gli edifici realizzati, abbandonano il traffico merci isolando ancor più la Sardegna dalla penisola e dall’Europa. E’ quindi indispensabile – conclude Caligaris – una ferma presa posizione del Consiglio, della Giunta e dei Parlamentari eletti nell’isola nei confronti del Governo perché Ferrovie dello Stato e Trenitalia rispettino i patti e i protocolli sottoscritti.

mercoledì 6 gennaio 2010

I VOSTRI COMMENTI...sono anche i miei

Di seguito gli ultimi commenti ricevuti.
Grazie veramente a tutti
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ciao antonio perche non si organizza una manifestazione con gli operai della keller ed andare alla regione a fare un po di casino vediamo se si smuove qualcosa tanto oramai non cè piu nulla da perdere anzi una cosa si il posto di lavoro cosa ne pensi rispondi
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ma solo brutte notizie ma la regione sardegna che fa dorme solo loro possono sbloccare questa situazione
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come personale imbarcato noi abbiamo portato avanti uno sciopero ad oltranza da 3 mesi se no la nave gia sarebbe scomparsa ma il 10 gennaio finira quindi di conseguenza il garibaldi puo staccarsi dalla banchina per lo sfascio adesso tocca anche a voi della sardegna muoversi arianna tu che sei tenace chiama gli operai keller e tutti gli interessati
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ragazzi personalmente non posso aiutarvi ma alcune notizie posso fornirle il 19 ci sara l'ultimo tavolo tecnico dove si decidera definitivamente. se rfi avra di fronte qualcuno che puo contrastrarli allora qualcosa si puo fare ma se non ci sara nessuno per loro sara un regalo grande grande voglio chiudere dicendovi una cosa fondamentale non fate muovere la garibaldi da civitavecchia
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qui a bordo non si parla piu di salvare la nave ma solo di trasferimenti purtroppo il personale non si sente piu protetto rfi ha deciso si chiude e inutile continuare a scrivere sempre le stesse cose ma voglio ricordare solo una cosa che la regione sardegna davvero non ha mosso un dito per scongiurare questa illecita chiusura
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la regione sardegna è daccordo con rfi per la chiusura
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antonio facci capire il tuo pensiero qui la situazione è grave cerca di contattare gli operai keller digli esplicitamente che la loro azienda è destinata a chiudere perche carrozze non ne arriveranno piu
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buonasera a tutti, devo a malincuore confermarvi che la chiusura dell'impianto di civitavecchia è imminente ho cercato di strappare qualche notizia a qualche collega ma cè un silenzio strano in questi uffici forse ordini dall'alto mi dispiace ho preso a cuore questa situazione perche i prepotenti a me non piacciono ma forse stavolta hanno vinto ancora mi dispiace solo una azione decisa puo rimettere tutto in gioco io non posso dirvi cosa fare ma.....a buon intenditor poche parole.
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domenica 3 gennaio 2010

!!! IN EVIDENZA !!!

Dal continente arrivano le ultime notizie.Non sono buone, e comunque ancora grazie all'anonimo impiegato per le preziose informazioni.
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Dopo una breve vacanza domani riprenderò a lavorare ma gia posso anticiparvi qualche notizia come gia detto nei messaggi precedenti il personale imbarcato e stato ridotto del 50 per cento quindi di conseguenza i primi a perdere il lavoro sono stati i trimestrali tutti mandati a casa senzà alcun riconoscimento dopo anni di lavoro e nei prossimi giorni ci sara la ricollocazione del personale rimanente è la maggior parte deve trasfersi a messina.La nave Garibaldi è in vendita è la promessa di rfi per la continuità territoriale per la sardegna partendo da messina è una bufala io vi posso aiutare solo con qualche notizia che passa qui negli uffici adesso datevi da fare perche non cè piu tempo l'unica soluzione è di non chiudere civitavecchi.