Buon Anno a tutti!
Cgil, Cisl e Uil: «C’è un progetto per creare un tunnel che interri i binari dalla stazione passeggeri fino al porto romano»
OLBIA. La ferrovia deraglia. Il trasporto su rotaia sembra arrivato a un binario morto in Gallura. Il vapore non tira più e Stato e Regione fanno a gara a smontare in gran segreto le traversine. Il futuro della locomotiva sembra sbuffare lontano da questo territorio. Ma i sindacati non ci stanno e sono pronti alla rivolta per riportare sui giusti binari lo sviluppo del territorio. Per Cgil, Cisl e Uil non c’è futuro senza sviluppo del trasporto su rotaia. Ma mentre in tv vanno in onda i mirabolanti spot del Frecciarossa, in Gallura il treno arranca, eclissa, collassa. Il taglio di 600 milioni di euro che doveva rendere efficiente e moderna la Sassari-Olbia-San Gavino smonta gli ultimi bulloni che tenevano insieme il sogno della continuità territoriale su rotaia. Il disimpegno delle ferrovie dal nordest. «C’è un piano preciso che smantella le ferrovie in Gallura - denuncia il segretario provinciale Cgil, Fabio Spano -. Cominciato con la decisione di spostare il traffico merci su rotaia da Golfo Aranci a Porto Torres. In una ipotetica e antieconomica linea con Savona. Le navi dovrebbero fare il periplo della Corsica. Si allungano tempi e costi e nessun privato si prenderà in carico una linea in perdita. La Cgil lotta perché i porti della Gallura non perdano la tratta ferroviaria. Sappiamo che il Comune di Golfo Aranci non vuole più l’attracco per i carri merci. Ma possiamo crearlo a Olbia, a Cocciani, nel porto industriale». Anche Mirko Idili, segretario Cisl, attacca le scelte di Regione e governo. «Cancellano le ferrovie - dice Idili -, la possibilità di rendere competitivo il nostro territorio. I tre sindacati hanno un progetto elaborato insieme. Vogliamo che la ferrovia arrivi a Cocciani. Ma che passi attraverso una nuova circonvallazione lontana dalla città. In questo modo si potrebbe garantire lo sviluppo del porto industriale senza pesare sulla città. Perché abbiamo un’idea di sviluppo che liberi il centro dai passaggi a livello. Per prima cosa è indispensabile agire subito. Dobbiamo avere il via libera per la circonvallazione prima che le aree in cui dovrebbero passare i binari vengano assegnate dal Cipnes. Per questo abbiamo chiesto un incontro al presidente che non ci ha ancora risposto». Ma il sindacato ha una soluzione anche per la città. «È indispensabile cancellare i passaggi a livello dal centro - dice Spano -. Esiste un progetto per creare un tunnel che dal Mercure arriva fino al porto romano e interri le rotaie. Il costo è faraonico e a nostro modo il progetto è impossibile da realizzare. La soluzione è elementare. Creiamo una metropolitana di superficie che consenta di collegare il centro con le periferie. Elimini i passaggi a livello e alimenti il trasporto pubblico. È già realtà in molti comuni, a Sassari e Cagliari. In questo modo si snellirebbe il traffico e si restituirebbe alla città un’area fondamentale». Anche il segretario provinciale Uil, Marco Bardini, lancia l’allarme per la fuga delle ferrovie. «Dobbiamo difendere con forza una delle infrastrutture fondamentali per lo sviluppo del territorio - dice Bardini -. Non possiamo accettare che il traffico merci su rotaia venga spostato a Porto Torres. Va incentivato lo sviluppo del traffico sui binari e non solo per le merci, ma anche per i passeggeri. Si parla tanto di continuità territoriale con la penisola, ma rischiamo di perdere anche quella interna con il resto della Sardegna. In questo modo portiamo avanti un disastro. Tagliare le ferrovie significa tagliare le possibilità di crescita della Gallura». Il progetto per una metropolitana di superficie viene sostenuto da tutti i sindacati. «Pensate - conclude Idili -, le possibilità che potrebbe offrire una metropolitana di superficie per collegare il centro con le nuove zone di espansione come l’ospedale San Raffaele. In questo modo si potrebbe spostare la ferrovia lontano dal centro e si potrebbe creare un centro intermodale a Cocciani. La Gallura manterrebbe una sua centralità nell’isola per il collegamento con la penisola».