L'ultimo articolo che ho postato ha avuto un certo effetto di cui sono molto orgoglioso. Mi fa capire che c'è ancora chi crede nella possibilità di riattivare il servizio merci e sta lottando perchè questo accada. Con stupore ho appreso che da alcune settimane è in corso un "picchettaggio" della n/t Garibaldi da parte dei marittimi imbarcati e del personale di terra che materialmente stanno impedendo al traghetto di compiere le (ultime) corse programmate prima dello scadere delle certificazioni di abilità alla navigazione che per la suddetta nave scadrebbero OGGI!!! Mi è stato detto che comunque è prevista una proroga a queste certificazioni, da parte del Registro navale, a fronte di un piccolo aumento delle franchige assicurative.
Apprezzo e sostengo la lotta dei ferrovieri e di tutte le parti coinvolte, sindacati, amministrazioni comunali di Civitavecchia, Messina, Golfo Aranci e di tutte le persone di buon senso che sostengono la causa e hanno chiara visione dei reali motivi della dismissione. Ma c'è una vocina che continua a ripetermi che ormai è tardi. Una azione come quella di bloccare le partenze della Garibaldi sarebbe dovuta avvenire nei primi mesi del 2008, quando all'imbarco erano presenti centinaia di vagoni carichi e non, in entrata e in uscita dall'Isola; quando un blocco dei collegamenti avrebbe causato danni economici enormi alle piu svariate realtà produttive sarde e non solo. Immaginate se per qualche settimana si fosse interrotta la fornitura di carta all' Unione Sarda o si fossero esaurite le scorte di acqua minerale nei negozi. Invece, proprio per il fatto che Trenitalia doveva smaltire tutti i contratti in essere prima del blocco delle accettazioni delle spedizioni, in quel periodo nave e treni correlati viaggiavano come non accadeva da almeno 10 anni e tutti erano contenti e soddisfatti perchè era impensabile che a fronte di tale mole di traffico le FS potessero veramente interrompere il servizio dall'oggi al domani. E questo avvenne infatti il 24 luglio 2008.
Dopo quella data l'interesse dell'opinione pubblica è andato via via scemando fino quasi a far dimenticare che per quarant'anni è esistito un servizio che ha contribuito allo sviluppo dell'economia della Sardegna, anzi , un servizio che per decenni è stato il volano dell'economia! l'efficienza e i costi contenuti dei trasporti negli anni '60-'70 e primi '80 crearono in tutta l'isola un benessere diffuso e uno sviluppo sempre in crescita.Poi è comparsa una generazione di "più furbi" che hanno pensato bene di approfittare e cannibalizzare un servizio di utilità sociale ed economica di proprietà di TUTTI i sardi.
Grazie a tutti gli "anonimi" che mi hanno scritto. Continuerò a tenere vivo l'interesse nei limiti delle mie possibilità e questo blog resterà sempre a disposizione di chi crede ancora nella necessità di ripristinare il trasporto merci ferroviario in Sardegna, anche, ma non solo, per la Keller.
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"Caro Antonio, seppur in extremis, a Civitavecchia e Messina i
ferrovieri delle navi traghetto ancora lottano per il mantenimento di
una nave con i binari sulla tratta Civitavecchia-Golfo Aranci. I piani
di dismissione sono stati fatti e presentati, pur in presenza di
richieste di traghettamento merci,ma la Garibaldi è ancora di proprietà
di RFI ed il personale imbarcato non intende arrendersi...
Cordiali saluti e grazie per l'ospitalità e l'aiuto che dai alla
causa..."
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"combatti ancora Antonio...non mollare propio ora....grazie grazie grazie "
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"sindacati uniti insieme a regione comune di civitavecchia e provincia lazio contro la decisione di rfi di chiudere adesso tocca alla sardegna smuovere le acque noi non ci arrendiamo e siamo disposti a tutto ormai non abbiamo piu nulla da perdere lancio un segnale anche agli operai keller fate qualcosa di forte non attendete piu "
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"ciao antonio finalmente ci sei volevo farti sapere che il 24 si e svolta una riunione a civitavecchia dove hanno partecipato regione provincia lazio comune di civitavecchia e rfi e i sindacati e mi sono meravigliato perche per la prima volta tutti erano daccordo contro la chiusura del servizio noi come personale non molleremo e spero neanche tu "
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"l unità è importantissima...parlo dell unita di tutti:allora SIGNORI,uniamoci tutti con Antonio e con tutti Voi che avete perso il lavoro o che siete stati trasferiti ingiustamente!!!!!!!facciamoci sentire davvero!!!non siamo meno delle altre aziende il cui corpo lavorante si è appeso alle torrete per giorni,mesi.....difendendo il propio posto di lavoro...Forza MUOVIAMOCI,AIUTIAMO DAVVERO ANTONIO,CHE ERA SOLO IN QUESTA BATTAGLIA...FORSE ORA NON LO è PIU.
Ci sono tantissimi motivi perche le ferrovie devono riprendersi il loro traffico merci su rotaia:l economia;l ambiente;la sicurezza stradale e l intelligenza di capire che non si puo invadere la ns isola di tir.... "
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Grazie a tutti
Autoimmobilisti
2 anni fa
4 commenti:
i delegati che ha mandato rfi alla riunione del 24 a civitavecchia hanno detto che non ce richiesta per il trasporto merci quindi si chiude ma se hanno adottato una politica per scoraggiarli per forza una azienda e costretta a cambiare e poi vorrei proprio sapere se non ci sono richieste mah.... una cosa e certa noi a civitavecchia siamo compatti adesso aspettiamo una mossa importante anche dai sardi
saluti a tutti quelli ch vogliono che il servizio delle rotaie per le merci riprenda:sono l ex terminalista dello scalo merci di Cagliari,CHIEDO INTERVENTO IMMEDIATO PER IL RIPRISTINO DEL TRAFFICO MERCI SU FERROVIA,DEPREDATO DAI "furbetti delle lobbystiche dell autotrasporto su tir e da quelle dei palazzinari.
A Golfo Aranci-OLBIA IL PROBLEMA è IL SINDACO Giovannelli che ha azioni lui stesso in una PIRELLI RE CHE AL POSTO DEI BINARI,VUOLE COSTRUIRE I MEGARESIDENCE(NON SI SA PER CHI!!!!!?).
A Cagliari dove noi operavamo da circa quarantanni,troviamo un altro sindaco,che daccordo con quei furbetti vuole costruire i lussuosi palazzi accessibili solo alla cagliari bene....daccordo con lui,troviamo il signor zoncheddu,che ha mani in pasta sui terreni che ospitano il cargomerci.
Farsa delle farse,scopriamo che il sig.Zoncheddu è parte ntegrante dell unione sarda.
A QUESTO PUNTO A VOI I COMMENTI....MAFIA!!!IO VI DICO CHE QUALORA RIPRENDA IL SERVIZIO MERCI SU FERROVIA...CI SARA UN INVASIONE DI RICHIESTE DI TUTTO IL CORPO CLIENTELA CHE TRENITALIA A MANDATO A CASA CON NON INDIFFERENTI PROBLEMI...PARLO DELL ECONOMIA DELLA SARDEGNA CHE DA QUANDO è SUCCESSO IL BLOCCO,è ANDATA GIU A PICCO:SAPETE QUANTO STANNO PAGANDO GLI EX CLIENTI DELLE FERROVIE,(COMMERCIANTI DI LEGNAME E DI TUTTE LE MATERIE PRIME CHE ARRIVAVANO NELLO SCALO,SAPETE ORA QUANTO PAGANO PER UN SOLO TRASPORTO DI TIR,UN SOLO VIAGGIO?CIRCA OTTOMILA EURO CONTRO I DUEMILAEURO CHE LE TARIFFE FERROVIARIE OFFRIVANO.
Ora se fate il calcolo,è facile arrivare a capire che prezzi trovera chi andra poi ad aquistare il prodotto finale nei grandi magazzini.
Ricordo che un treno completo,porta circa il triplo di quello che puo trasportare un solo tir.
ALLORA,DOVE VOGLIONO ARRIVARE...DOV è LA VERA ECONOMIA?????????Signori vi prego non permettete ancora a questa gentaglia di manovrare i fili dell economia sarda....RIBELLATEVI!!!!!!!!OCCUPATE NAVI,SCALI E TUTTO QUELLO CHE PERMETTERA DI ANDARE CONTRO QUESTA FOLLIA....
LE FERROVIE VANNO IN TUTTO IL MONDO...RICORDATEVELO....DIFENDETE ORA PIU CHE MAI LA VS DIGNITA DI LAVORATORI ONESTI....GRAZIE ANTONIO
Nei primi sei mesi del 2008 (gli ultimi in cui si è potuto utilizzare il servizio)abbiamo avuto quasi il doppio degli arrivi registrati in tutto il 2007. le merci c'erano, eccome se c'erano. Ci sarebbero anche adesso se fosse possibile per le stazioni mittenti accettare le spedizioni e ce ne saranno senz'altro appena questa follia finirà e si ritornerà ad essere una regione come le altre, con tutti i diritti di essere servita dalle ferrovie come qualunque altra regione d'Italia. Eliminare le B.U., i manager, le gàre du bois e tutte queste menate. Via libera alla riapertura di tutti gli scali merci dormienti e all'accettazione del traffico diffuso per tutte le tipologie di merci. No al treno completo e all'oligarchia di Cemat e simili, vera catastrofe per le FS.
Trovo abbastanza difficoltoso e inutile continuare la lotta avendo come unico seppure importantissimo elemento a sostegno la sopravvivenza della Keller. Ho già detto da qualche parte che esiste uno stabilimento Keller anche in Sicilia; se proprio gli brucia la terra sotto i piedi qui da noi, non vedo perchè non possano decidere di trasferire tutta la produzione a Carini.
con antonio e tutti i ferrovieri sardi ci sono anche io... che vivo a roma e mi occupo di tutt'altro ma capisco la gravità di quanto sta accadendo nella nostra isola!continua così Antonio, questo è l'unico canale che fa un'informazione ricca sui trasporti in Sardegna ed è indispensabile, perché in rete non si trova praticamente nulla di simile!Per noi e soprattutto per i nostri figli!!!
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