giovedì 31 dicembre 2009

Da "L'Unione Sarda" del 31/12/2009 - Cassa integrazione alla Keller Azienda in crisi, a casa duecento lavoratori

Villacidro. Accordo tra azienda e sindacati: tre mesi di stop a rotazione aspettando nuove commesse.
Azienda in crisi, a casa duecento lavoratori
Fase di stallo nelle commesse mentre venti carrozze ferroviarie non possono arrivare a Villacidro per la ristrutturazione a causa della cancellazione della tratta marittima Golfo Aranci-Civitavecchia. A rischio il futuro della fabbrica.
Scattano altri tre mesi di cassa integrazione per i dipendenti della Keller Elettromeccanica. A partire dall'11 gennaio il provvedimento previdenziale potrebbe allontanare dai posti di lavoro sino a 200 operai e 20 impiegati. L'annuncio è stato dato a seguito di un incontro tenutosi a Cagliari, presso l'Associazione degli industriali della Sardegna Meridionale, tra la direzione dello stabilimento e i sindacati di categoria.
LA CRISI Si prospetta un inizio d'anno nero per i lavoratori della fabbrica di carrozze ferroviarie villacidrese. La carenza di commissioni e il blocco della tratta marittima che permetteva il collegamento tra committenti e lo stabilimento, hanno avuto i loro effetti negativi sull'organizzazione del lavoro dello stabilimento. Oltre alla mancanza di un portafoglio clienti capace di attivare la produttività nell'immediato, circa 20 carrozze sarebbero impossibilitate ad essere imbarcate da Civitavecchia verso la Sardegna per essere messe in fase di lavorazione dagli operai Keller.
IL CASO La sospensione della tratta Golfo Aranci verso il porto di oltre Tirreno e lo smantellamento della nave Garibaldi, normalmente adibita al trasporto dei rotabili in Sardegna, avrebbe reso vana anche quest'ultima possibilità. Il risultato è stato un nuovo stop da ogni mansione produttiva per almeno 13 settimane.
Già durante lo scorso settembre la direzione della fabbrica aveva ricorso alla cassa integrazione per oltre 65 operai, ma stavolta, il numero degli addetti che potrebbero essere coinvolti, raggiunge quasi l'intero organico in forze alla Keller.
I NUMERI Questo nuovo provvedimento mette dubbi sulla reale capacità di sussistenza dell'intera fabbrica. Risultano, infatti, ad oggi assunti nell'organico circa 245 operai e 64 impiegati. Se il provvedimento andasse a coinvolgere il numero massimo di dipendenti previsto dall'accordo, ci si ritroverebbe in fabbrica con 45 operai e 44 impiegati. L'azienda si impegna comunque ad effettuare una rotazione quindicinale dei lavoratori che verranno sospesi dalle loro mansioni.
«Nonostante la situazione al momento non sia delle più rosee», dice Gigi Marchionni della Fiom, «il direttore generale Marco Serpi ha fatto intendere che ci sono all'orizzonte importanti novità per quanto riguarda il piano delle commissioni previsto per il prossimo anno».
MONITORAGGIO La volontà di superare la fase di stallo che sta interessando l'ultima realtà industriale del Medio Campidano è evidenziata dall'accordo tra la direzione della Keller e i sindacati di organizzare degli incontri mensili per monitorare la situazione ed evitare che la crisi in corso possa determinare la chiusura dello stabilimento.
IVAN FONNESU

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Voglio fare gli auguri a tutti i lavoratori Keller per il difficile momento che stanno attraversando.
Con la speranza che il 2010 porti un pò di buon senso a chi ci governa e certe scelte possano essere riconsiderate.
Buon 2010 a tutti!

mercoledì 30 dicembre 2009

da TEMPOSTRETTO - Quotidiano on-line di Messina

Grazie all'amico Nicola per la segnalazione di questo articolo e relativa interrogazione parlamentare
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da: http://www.tempostretto.it/8/index.php?location=articolo&id_articolo=22673

Dismissione trasporti marittimi Rfi: Messina e Civitavecchia fanno fronte comune

La chiusura, prevista per il primo dicembre, del porto laziale, avrebbe conseguenze negativi anche nella navigazione nello Stretto a causa del trasferimento della nave Scilla nella rotta sarda. In allegato l'interrogazione del deputato Garofalo


Messina e Civitavecchia unite in un'unica battaglia contro la società di trasporto di Rfi. La prevista chiusura dello scalo laziale, come anticipato nelle scorse settimane, genererà effetti negativi anche per il trasporto nello Stretto. Ne sono certi i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dell'OrSa delle due regioni, che in vista del prossimo 1 dicembre, giorno in cui è stata prevista la definitiva dismissione, si sono incontrate manifestando l'esigenza di porre un concreto argine alla gestione della Direzione Navigazione di Rete Ferroviaria Italiana. “Nonostante le forti azioni di protesta dei lavoratori dei due impianti – si legge in un nota - e le vane promesse delle istituzioni locali e nazionali, non desiste dal disegno di dismissione degli impianti che garantiscono la continuità territoriale con la Sicilia e la Sardegna”.

“E’ fuor di dubbio che la chiusura dell’impianto di Civitavecchia – afferma l'OrSa Messina - coinvolgerà drammaticamente anche la qualità e la quantità del traghettamento ferroviario nello Stretto di Messina: il trasferimento nella rotta sarda di nave Scilla, oltre a favorire l’inspiegabile chiusura di Civitavecchia, lascerebbe lo Stretto solo con tre navi ferroviarie, di cui una ferma per lavori (N/T VILLA) e due unità vecchie di quarant’anni (NN/TT IGINIA e ROSALIA) che oltre ad essere insufficienti a coprire la richiesta non possiedono le condizioni di affidabilità necessarie a garantire il servizio e la continuità territoriale sovvenzionata con risorse pubbliche”.

Una politica di tagli quella messa in atto da Rfi, che a detta dei sindacati non fa altro che smentire le rassicurazioni fornite dal Ministro Matteoli e dal sindaco Buzzanca rispetto al mantenimento dei trasporti nella Stretto. E tuttavia le organizzazioni dei lavoratori i sdichiarano pronte ad opporsi e a rispondere compatte alle “provocazioni dell'azienda, che sta che sta tentando di spaccare l’unità contrapponendo gli interessi dei lavoratori dei due impianti. Azioni di lotta unitarie saranno poste in essere per trasferire la vertenza ai massimi livelli e chiedere il deciso intervento delle istituzioni locali e nazionali che fino ad oggi hanno solo fatto promesse e curato l’effetto annuncio ma nei fatti sembrano condividere la linea della dismissione attraverso un inaccettabile silenzio assenso”.

Sulla vicenda interviene anche il deputato messinese Garofalo (Pdl), firmatario di un'interrogazione rivolta ai ministri Matteoli e Tremonti chiedendo soluzioni immediate.
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Non sono riuscito a incollare il testo dell'interrogazione ma seguendo il link ci si arriva facilmente.
http://www.tempostretto.it/8/index.php?location=articolo&id_articolo=22673

martedì 29 dicembre 2009

dal sito ORSA NAVIGAZIONE


Ordine di Trasbordo a Messina per i lavoratori di Civitavecchia, il Sindacato dice NO!

Oggetto: Impianto Navigazione Civitavecchia

Ci giunge notizia di un ordine aziendale emanato in data odierna che prevede il trasbordo degli equipaggi di Nave Garibaldi, in forza all’impianto di Civitavecchia, verso unità in servizio nello Stretto di Messina.

In previsione delle denunciate ricadute nell’impianto di Messina che, fra l’altro, sarebbe periodicamente privato di una unità a quattro binari per sopperire al disarmo di Nave Garibaldi; nel rispetto delle corrette relazioni industriali si chiede alle SS.LL. in indirizzo di astenersi da ogni iniziativa unilaterale prima dell’incontro previsto per il 19 gennaio p.v. ove potrebbero individuarsi soluzioni condivise.

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Di seguito posto il commento che ho appena ricevuto (grazie) e che mi ha portato poi a recuperare la notizia originale sul sito dell'ORSA.


E' tutto vero .Il sito del sindacato ORSA NAVIGAZIONE riporta tutto in forma chiara ed esplicita.La nave Garibaldi e' stata dichiarata inidonea alla navigazione da parte delle autorita' competenti su richiesta dell'armatore (in condizioni normali,sarebbe bastata una semplice richiesta di proroga per rimandare una revisione dovuta ad un gruppo elettr. ,di almeno 6 mesi rinnovabili)Tutto cio' dimostra la chiusura dell'impianto e il trasferimento della nave a Napoli in condizioni di disarmo.Se ancora adesso la nave si trova a c/vecchia in invasatura lo si deve alla locale Capitaneria di Porto che non ha ancora accettato la richiesta di disarmo ,(che avverra' nei prossimi giorni, subito dopo aver presentato il contratto con un rimorchiatore).
L'intento del direttore della navigazione e' quello di liberare l'invasatura per inviare ,all'occorrenza , una nave dall'impianto di Messina per fare una corsa al mese e tornare sullo stretto. Dalle dichiarazioni dei sindacati siciliani,dagli stessi marittimi,dal prefetto di Messina,questa soluzione e' inaccettabile,e cioe' privare lo stretto dell'unita' piu' nuova quando si puo'lasciare tranquillamente l'impianto di Civitavecchia aperto.Qualcuno ipotizza il fatto che si tratti solo di un bleff assicurare la tratta con la nave dal sud,perche' se si valutano i costi ,sono veramente esorbitanti.Non solo la n/t Garibaldi ha una capacita' di 800 metri lineari di carico di materiale rotabile ed,invece la N/T Scilla solo 350. Sotto sotto vi sono tante altre situazioni come ad esempio l'azienda il 28 dicembre ha tentato la dismissione che e' stata bloccata dal sindaco dott. Moscherini e dai sindacati fino al 30 p.a. ,dove e' stato invitato il direttore della navigazione per cercare una soluzione al caso. AD oggi si sa che se verra'non si otterra' nulla anzi lo stesso direttore all'invito ha riferito a qualcuno che se il sindaco e' interessato a mantenere il servizio qli regalera' la nave purche' le ferrovie escano dal gioco. Tutto cio'non lascia spiragli a meno che la politica Sarda non intervenga come e' successo in Sicilia ,dove il governatore Lombardo ha chiesto al governo ed ottenuto di non sopprimere navi e treni ,e,dopo il federalismo ha chiesto ed ottenuto che la regione Sicilia sia trattata come il resto dell'italia con continuita' di binario ferroviario.Spero solo che la prossima volta che commentero' una notizia sia proprio per confermare la ripresa del servizio ,pur coscente che al momento e' solo un miraggio sotto il sole del deserto del Sahara.

29 dicembre 2009


venerdì 25 dicembre 2009

ALLARME!

Ancora tanti auguri a tutti, mi preme pubblicare l'appello che ho ricevuto. Spero che serva a qualcosa. Intanto, dopo aver avuto la notizia che il traghetto Sibari è stato trasferito in Turchia per essere rottamato (faceva anche lui parte del bando di gara per la demolizione della Garibaldi che, credo, lo seguirà a breve), ho saputo che è stata presentata una richiesta di archiviazione dell'esposto presentato tempo fà dall'On. Caligaris. Darò maggiori informazioni appena possibile, adesso riporto testualmente il messaggio che ho appena ricevuto:
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salve devo rimanere nell'anonimato perche sono un dipendente fs di roma vorrei dirvi che e stato incaricato una persona dalle ferrovie per portare a termine la chiusura definitiva dell'impianto di civitavecchia entro 10 giorni purtoppo queste ferie natalizie sara un vantaggio per lui perche non trovera ostacoli i politici sono tutti in ferie e il signor x fa quel che vuole anche con mezzi non leciti chi puo avvisi le autorita competenti
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Mi unisco all'appello ma è evidente il solito modo di agire di Trenitalia, subdolo e silenzioso quando c'e' da portare a termine
cose poco pulite...

giovedì 24 dicembre 2009

da: http://www.a-f-s.it/

Il 17 giugno 2009 RFI - Rete Ferroviaria Italiana ha bandito la gara per il conferimento d'incarico di mediazione marittima per la vendita a rottame della nave traghetto Sibari.

Nel pomeriggio del 22 dicembre 2009, il traghetto ha lasciato definitivamente le acque dello Stretto salutato dal suono delle sirene delle altre navi della flotta RFI-Bluvia.

La nave è ora in viaggio (rimorchiata) verso una non meglio precisata località della Turchia dove verrà verosimilmente demolita.
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Il bando di gara dovrebbe essere lo stesso riguardante la Garibaldi.

A breve credo che la "nostra" seguirà la stessa rotta...
Buon Natale a tutti!

domenica 20 dicembre 2009

da LIBERO del 19/12/2009 - FERROVIE: PIRAS (PDL), FIDUCIA IN GOVERNO E REGIONE SARDEGNA SU GOLFO ARANCI-CIVITAVECCHIA

Cagliari, 19 dic. - (Adnkronos) - ''La situazione creata da Rfi-Trenitalia sulla linea Golfo Aranci-Civitavecchia, crea non poco allarmismo e preoccupazione tra i lavoratori e le forze politiche, ma dopo gli impegni assunti dal Governo, siamo fiduciosi in una soluzione positiva''. Lo afferma il consigliere regionale della Sardegna Sisinnio Piras (Pdl).

''Le rassicurazioni dei vertici romani di Rfi al Governo ed al presidente della Regione ci fanno ben sperare in una soluzione che consenta alla Keller meccanica di Villacidro, ed alle altre aziende che trasportano materiale su rotaia, di poter proseguire la loro attivita''', aggiunge.

''In caso contrario, ma ne dubito, tutta la maggioranza e l'esecutivo regionale - conclude Piras - rivendicheranno quanto spetta alla Sardegna per evitare anche la perdita di un solo posto di lavoro''.

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Grazie a Nicola per la segnalazione di quest'articolo.

venerdì 18 dicembre 2009

da L'Unione Sarda 17/12/2009 - Emergenza lavoro sotto l'albero I casi Scaini e Keller approdano in Regione



La Keller chiede altre tredici settimane di mobilità per i dipendenti.
Vertenze Scaini e Keller sui tavoli della politica regionale. Nella giornata di ieri due assemblee separate hanno messo a fuoco problemi e soluzioni delle due situazioni di crisi mediocampidanesi.
(...) Sul versante Keller, la carenza di lavoro e la possibilità di estendere la cassa integrazione anche a tutto l'organico dei lavoratori sono stati i temi caldi dell'altro incontro, svoltosi nell'assessorato regionale nel tardo pomeriggio di ieri. L'azienda, rappresentata da Gianfranco Borghini, ha indicato in ulteriori 13 settimane il periodo di ferma dei dipendenti, in attesa che si concretizzi il piano di lavoro progettato sino al 2011. I sindacati di categoria hanno preso atto degli sforzi realizzati dall'azienda per uscire dalla crisi, ma chiedono di poter accedere ai bilanci aziendali al fine di ponderare la reale portata della crisi. «Occorre monitorare la situazione in ulteriori incontri con l'assessorato ai trasporti», dicono i sindacalisti, «perché, sia la mancanza del servizio di trasporto rotabili, sia la carenza di commissioni nell'immediato, non facciano precipitare la situazione».
IVAN FONNESU

domenica 13 dicembre 2009

venerdì 11 dicembre 2009

giovedì 10 dicembre 2009

giovedì 3 dicembre 2009

"in breve"

Pagina 13 dell'"Unione" di ieri 2 dicembre:Economia e Finanza, su 3 colonne l'inquietante"DISOCCUPATI,ALLARME IN ITALIA-PIU' DI 2 MILIONI I SENZA LAVORO"; Subito sotto i più rassicuranti articoli su una spiritosa riconversione in programma alla Fiat "Non si faranno più auto, ma qualcosa di diverso che ancora non si sa" e sugli incentivi che il Ministro Scajola ha gia promesso per sostenere il progetto. Ancora in basso a destra, ampio spazio ai favolosi risultati registrati a novembre dal mercato dell'automobile "+ 30%"!!!(ma chi se le compra tutte queste "automobili"?) e infine sulla colonna a destra, quella delle notizie "in breve" ecco lo spazio che l'Unione Sarda ha dedicato alla protesta in corso a Civitavecchia:
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Merci per l'Isola, sciopero nel Lazio
È stata rinviata la definitiva dismissione da Civitavecchia del collegamento marittimo merci delle Fs tra il porto laziale e Golfo Aranci, prevista per ieri con la partenza per Messina del traghetto Garibaldi. A riferirlo sono fondi sindacali, che parlano di «una decisione legata allo sciopero proclamato dai sindacati fino al 15 dicembre prossimo». «Andremo avanti con lo sciopero perché non riteniamo ineluttabile la decisione delle Fs, né vogliamo arrenderci», ha spiegato la segretaria della Filt Cgil Luciana Ceppolino. Lavoratori e sindacati attendono la convocazione del tavolo tra ministero dei Trasporti e segreterie nazionali dei sindacati di categoria, il 10 dicembre.

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Ringrazio il quotidiano per avere dato ancora una volta una visione "equilibrata" della realtà e il giusto spazio alle notizie secondo il loro grado di importanza.

martedì 1 dicembre 2009

I VOSTRI COMMENTI

L'ultimo articolo che ho postato ha avuto un certo effetto di cui sono molto orgoglioso. Mi fa capire che c'è ancora chi crede nella possibilità di riattivare il servizio merci e sta lottando perchè questo accada. Con stupore ho appreso che da alcune settimane è in corso un "picchettaggio" della n/t Garibaldi da parte dei marittimi imbarcati e del personale di terra che materialmente stanno impedendo al traghetto di compiere le (ultime) corse programmate prima dello scadere delle certificazioni di abilità alla navigazione che per la suddetta nave scadrebbero OGGI!!! Mi è stato detto che comunque è prevista una proroga a queste certificazioni, da parte del Registro navale, a fronte di un piccolo aumento delle franchige assicurative.
Apprezzo e sostengo la lotta dei ferrovieri e di tutte le parti coinvolte, sindacati, amministrazioni comunali di Civitavecchia, Messina, Golfo Aranci e di tutte le persone di buon senso che sostengono la causa e hanno chiara visione dei reali motivi della dismissione. Ma c'è una vocina che continua a ripetermi che ormai è tardi. Una azione come quella di bloccare le partenze della Garibaldi sarebbe dovuta avvenire nei primi mesi del 2008, quando all'imbarco erano presenti centinaia di vagoni carichi e non, in entrata e in uscita dall'Isola; quando un blocco dei collegamenti avrebbe causato danni economici enormi alle piu svariate realtà produttive sarde e non solo. Immaginate se per qualche settimana si fosse interrotta la fornitura di carta all' Unione Sarda o si fossero esaurite le scorte di acqua minerale nei negozi. Invece, proprio per il fatto che Trenitalia doveva smaltire tutti i contratti in essere prima del blocco delle accettazioni delle spedizioni, in quel periodo nave e treni correlati viaggiavano come non accadeva da almeno 10 anni e tutti erano contenti e soddisfatti perchè era impensabile che a fronte di tale mole di traffico le FS potessero veramente interrompere il servizio dall'oggi al domani. E questo avvenne infatti il 24 luglio 2008.
Dopo quella data l'interesse dell'opinione pubblica è andato via via scemando fino quasi a far dimenticare che per quarant'anni è esistito un servizio che ha contribuito allo sviluppo dell'economia della Sardegna, anzi , un servizio che per decenni è stato il volano dell'economia! l'efficienza e i costi contenuti dei trasporti negli anni '60-'70 e primi '80 crearono in tutta l'isola un benessere diffuso e uno sviluppo sempre in crescita.Poi è comparsa una generazione di "più furbi" che hanno pensato bene di approfittare e cannibalizzare un servizio di utilità sociale ed economica di proprietà di TUTTI i sardi.
Grazie a tutti gli "anonimi" che mi hanno scritto. Continuerò a tenere vivo l'interesse nei limiti delle mie possibilità e questo blog resterà sempre a disposizione di chi crede ancora nella necessità di ripristinare il trasporto merci ferroviario in Sardegna, anche, ma non solo, per la Keller.
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"Caro Antonio, seppur in extremis, a Civitavecchia e Messina i
ferrovieri delle navi traghetto ancora lottano per il mantenimento di
una nave con i binari sulla tratta Civitavecchia-Golfo Aranci. I piani
di dismissione sono stati fatti e presentati, pur in presenza di
richieste di traghettamento merci,ma la Garibaldi è ancora di proprietà
di RFI ed il personale imbarcato non intende arrendersi...
Cordiali saluti e grazie per l'ospitalità e l'aiuto che dai alla
causa..."
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"combatti ancora Antonio...non mollare propio ora....grazie grazie grazie "
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"sindacati uniti insieme a regione comune di civitavecchia e provincia lazio contro la decisione di rfi di chiudere adesso tocca alla sardegna smuovere le acque noi non ci arrendiamo e siamo disposti a tutto ormai non abbiamo piu nulla da perdere lancio un segnale anche agli operai keller fate qualcosa di forte non attendete piu "
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"ciao antonio finalmente ci sei volevo farti sapere che il 24 si e svolta una riunione a civitavecchia dove hanno partecipato regione provincia lazio comune di civitavecchia e rfi e i sindacati e mi sono meravigliato perche per la prima volta tutti erano daccordo contro la chiusura del servizio noi come personale non molleremo e spero neanche tu "
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"l unità è importantissima...parlo dell unita di tutti:allora SIGNORI,uniamoci tutti con Antonio e con tutti Voi che avete perso il lavoro o che siete stati trasferiti ingiustamente!!!!!!!facciamoci sentire davvero!!!non siamo meno delle altre aziende il cui corpo lavorante si è appeso alle torrete per giorni,mesi.....difendendo il propio posto di lavoro...Forza MUOVIAMOCI,AIUTIAMO DAVVERO ANTONIO,CHE ERA SOLO IN QUESTA BATTAGLIA...FORSE ORA NON LO è PIU.
Ci sono tantissimi motivi perche le ferrovie devono riprendersi il loro traffico merci su rotaia:l economia;l ambiente;la sicurezza stradale e l intelligenza di capire che non si puo invadere la ns isola di tir.... "
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Grazie a tutti