domenica 27 gennaio 2008

Sardegna fatti più bella

Sardegna fatti più bella

giovedì 24 gennaio 2008

scali merci fs nella provincia di cagliari

Fino a qualche anno fa ogni centro della provincia servito dalle FS aveva annesso il proprio scalo merci. anche paesi vicini tra loro avevano la possibilità di far giungere i carri merci nel punto più vicino al luogo di destinazione della merce trasportata. Ogni stazione aveva il proprio concessionario ufficiale e, nel contempo, un'utenza privata fatta di piccole aziende di autotrasporto che gravitavano attorno alla stazione e si spartivano in maniera assoluamente onesta gli arrivi non destinati al concessionario; un tacito accordo tra queste aziende creava una situazione di equilibrio economico per cui si potevano creare anche collaborazioni tra ditte operanti in scali divesi per creare una specie di staffetta volta sempre e comunque a soddisfare le esigenze del cliente finale. va precisato che il settore del concessionario era prevalentemente quello del carrellamento dei vagoni; un sistema vecchio quasi quanto le ferrovie stesse, che comunque consentiva alla clientela di ricevere nel proprio magazzino o azienda che fosse, il vagone intero prelevato dai binari e portato a domicilio. Centinaia di aziende in passato si servivano di questo sistema. (quanti di voi si saranno trovati almeno una volta uno di quei mostri davanti in mezzo alla strada che camminavano a 25 km. all'ora lunghi più di 20 metri? io stesso che per diversi anni li ho mandati in giro, quando mi capitava di trovarmeli davanti che so, in viale elmas o in viale monastir o peggio ancora sulla strada per macchiareddu, dovevo far ricorso a tutto il mio autocontrollo per non cercare tutte le mamme e le sorelle di quei poveri autisti ...e comunque alla fine il vagone prendeva la sua strada e il traffico ricominciava a fluire.) negli anni più floridi si carrellavano fino a 1800 (milleottocento!!!) vagoni nell'arco di 12 mesi e parlo solo di cagliari.nel contempo si registravano arrivi di vagoni destinati ad essere trasbordati in stazione e consegnati tramite semirimorchi alle ditte nella misura di oltre mille unita/anno. dipendeva comunque dalla natura della merce la tipologia della terminalizzazione; solitamente il legname e la carta venivano e vengono tuttora trasbordate mentre altre merci dovevano essere consegnate su vagone perche non era prevista la manipolazione e adesso queste merci non viaggiano più in ferrovia. E' un discorso lungo ed articolato e mi rendo conto che ogni frase che scrivo oltre ad essere dettata dalla mia esperienza personale, forse un po complicata da seguire per un profano, ma voglio farla breve adesso perchè i tempi stringono; in Sardegna oggi sono rimasti aperti lo scalo di Cagliari, lo scalo di Sassari e lo scalo inesistente di Ozieri Chilivani. Sono scomparsi o sono in uno stato inspiegabile di latenza, gli scali di oristano, s.gavino, decimo, carbonia, olbia, macomer e tutte le stazioni intermedie dove a seconda delle esigenze è sempre, in passato, stato possibile operare. lo scalo di Cagliari dal 1° gennaio di quest'anno ufficialmente non esiste più. chi spedisce merci dall'estero o dall'italia è obbligato a indicare come stazione destinataria Elmas. Cagliari è stata cancellata dalle reti europee. oggi 6 gennaio 2008, lavoriamo ancora a cagliari ricevendo vagoni destinati a elmas che è chiusa.quasi non lo capisco neanch'io ma è così. il progetto di spostare lo scalo principale della sardegna ad elmas è per il momento passato in secondo piano rispetto alla minaccia che ormai pare confermata, di chiusura totale degli impanti dedicati alle merci a partire dal 1# aprile. Non bisogna permettere una cosa del genere se abbiamo ancora un briciolo di dignità e di orgoglio isolano (tanto decantato in alcune occasioni). La sardegna ha diritto alla ferrovia quanto la sicilia l'abruzzo il molise ecc.non lasciamo che la mafia di stato allunghi i suoi tentacoli sulla sardegna rendendola terra di conquista per le lobby dell'autotrasporto del continente le quali grazie alle pressioni economiche che riescono ad esercitare sulla classe politica sono riuscite a trovare l'america in sardegna. Broccia, Soru, non fatevi fregare....................(continua?)

mercoledì 23 gennaio 2008

salviamo le ferrovie in sardegna

Mi sono finalmente deciso ad aprire questo blog con la speranza che venga visitato da chiunque abbia, non solo interesse diretto al problema, ma anche solo un minimo di orgoglio isolano e si senta in qualche modo offeso da quello che sta succedendo in Sardegna a causa della cattiva gestione delle fs nell'ambito del trasporto merci da e per la Sardegna. Fate attenzione, non lasciatevi ingannare da quel che si legge o si sente dagli organi d'informazione ufficiali (stampa, tg..), i propositi della regione sono di rivalorizzare il trasporto pubblico locale senza fare minimamente riferimento al settore merci. la competenza delle FdS, dell'Arst e delle FMS è di recente passata alla regione che ha garantito l'impegno alla rivalorizzazione del servizio utilizzando le strutture di RFI che verrebbero così abbandonate da trenitalia. Ma si parla solo di passeggeri! la Giunta ha di recente approvato l'acquisto di 10 (dieci!!!) minuetti; i treni di nuova concezione che permettono una velocità di 150 km. all'ora. già abbiamo in servizio due minuetti che vanno avanti e indietro tra il nord e il sud della Sardegna; se qualcuno si prendesse la briga di piazzarsi ad un qualunque passaggio a livello per rendersi conto di come viaggiano detti treni si renderebbe conto che sono vuoti! ci sono più di dieci corse quotidiane tra cagliari e decimo e di queste il 90 % viaggia con a bordo solo i macchinisti. lo ripeto non hanno centrato bene il problema. si ostinano a cercare di aumentare l'offerta ad un'utenza fantasma che anche se tale non fosse e se i treni viaggiassero ogni giorno e ad ogni corsa con la piena capienza non riuscirebbe a creare un dato positivo nel bilancio delle ferrovie. di contro ogni vagone merci che viaggia dall'austria alla sardegna dà alle ferrovie un introito di circa 2500,00 euro/vagone. è presto detto, un treno merci che porta dieci vagoni dall'austria a cagliari fa incassare alla ferrovia circa 25000 euro. come fanno a dire che non conviene? conviene forse mantenere in piedi una struttura che porta alle casse della regione , quando va bene, circa 300 euro al giorno? tanto incassa in una giornata media trenitalia facendo la somma di tutti i viaggiatori che si muovono quotidianamente su treno in sardegna. allora che senso ha comprare altri dieci treni ben sapendo che non verranno mai sfruttati e che non porteranno un tornaconto positivo nelle casse? non sarebbe meglio dedicare le risorse a potenziare il collegamento con la penisola per sfruttare le potenzialità del trasporto merci? Trenitalia la sua risposta l'ha gia data. dal 1° aprile non verranno più accettate da nessuna rete europea, spedizioni dirette in Sardegna. questa è l'ennesima e forse definitiva mazzata alla nostra già agonizzante economia locale. siamo sull'orlo del baratro grazie a manovre politico/economiche volte a impoverirci ulteriormente con l'invasione dei camion dalla penisola che ci apprestiamo a subire. il discorso non è che ora la Carlo felice si riempirà ulteriormente di mezzi pesanti, il fatto è che i mezzi pesanti ci sono già , ci saranno e ce ne saranno sempre di più perche non si puo evitare la terminalizzazione, ma non saranno mezzi di autotrasportatori sardi, verranno da fuori e consegneranno le merci al posto di quelli che ora operano come terminalisti delle ferrovie. non mi sembra molto difficile da capire. se vogliamo fare gli interessi della nostra regione dobbiamo iniziare da questo problema. i trasporti sulla lunga distanza dovrebbero essere obbligatoriamente svolti dalle ferrovie e i terminalisti dovrebbero avere un raggio d'azione limitato alla propria provincia per mantenere sano il mercato. puo sembrare un discorso controcorrente nell'era della globalizzazione, ma proviamo a ragionare in termini di tornaconto economico ed è normale concludere che se le merci devono essere trasporate da operatori locali, i soldi rimangono in casa, se invece queste merci devono attraversare il mare a bordo di automezzi che vengono da fuori, quando questi rientreranno nelle loro regioni di origine , lì si porteranno il frutto del lavoro svolto. questo purtroppo avviene già. le merci che un tempo viaggiavano in ferrovia arrivano ancora in sardegna su camion ma sono rare le volte che il camion è di proprietà di un'azienda sarda. (continua)...