venerdì 26 giugno 2009

Trasporto merci, FS dice addio L'Isola resta senza stazioni: unico caso in Italia

da L'Unione Sarda, l'ennesima fotocopia di un articolo già apparso esattamente un anno fa'
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Venerdì 26 giugno 2009
Trenitalia Cargo è pronta a chiudere i battenti nell'Isola. In Sardegna, dal primo luglio, non rimarranno stazioni per il trasporto merci.
N ei pensieri di Trenitalia Cargo non c'è la Sardegna. La scorsa settimana, la società del gruppo FS ha annunciato ai sindacati il suo nuovo modello organizzativo. Il documento è dettagliato, ma è senza un tassello: «L'Isola», tuona Walter Carta, segretario della Fit Cisl Sardegna, «sarà l'unica regione italiana che, a partire dal primo luglio, non avrà stazioni abilitate al trasporto ferroviario merci».I COSTI La tratta che verrà soppressa definitivamente è quella che lega Golfo Aranci a Civitavecchia. «È una decisione sciagurata e discriminatoria», sbotta Carta: «Appare chiaro che, in assenza di interventi di contrasto verso le scelte di Trenitalia-Cargo, la nostra isola perderà la possibilità di restare collegata ai grandi flussi del trasporto merci europei, aggravando lo stato di isolamento dal quale stenta ad uscire». C'è poi un problema di spese. «Le aziende isolane non potranno contare su costi di trasporto sostenibili, perdendo l'opportunità di trasferire i loro prodotti alle stesse condizioni assicurate alle aziende concorrenti nazionali», osserva il leader della Cisl. IL LAVORO Anche i lavoratori potrebbero subire ripercussioni: con il rischio di perdere il posto di lavoro. Non sono soltanto i diretti del gruppo FS a vacillare. C'è di mezzo pure l'indotto. «La Keller di Villacidro», sottolinea Carta, «conosciuta nel mercato mondiale e aggiudicataria di importanti commesse per la costruzione di vagoni ferroviari, potrebbe chiudere perché impossibilitata a trasferire fuori dalla Sardegna il proprio prodotto finito». Di più. Nel gruppo FS, circa 100 lavoratori sardi di Trenitalia «sono stati costretti a emigrare» verso le stazioni del Nord Italia. «Anche Rfi e Ferservizi, della famiglia Ferrovie dello Stato», incalza il sindacalista, «si avviano a ridurre il proprio personale, non più impegnato nelle lavorazioni connesse al trasporto merci: si tratta di una sessantina di addetti che vivono nell'angoscia». Il segretario della Fit Cisl ricorda poi il caso della Geas, società attiva negli appalti ferroviari: «I dipendenti temono di perdere il posto, dopo che l'azienda non gli ha riconosciuto nemmeno l'aumento contrattuale previsto dall'accordo nazionale del 14 maggio scorso».GLI AIUTI Il taglio voluto da Trenitalia, agli occhi della Fit Cisl, appare ancora più ingiusto: «L'amministratore delegato del gruppo FS, Mauro Moretti, contrariamente a quanto assicurato nei mesi scorsi, ha dichiarato di non poter garantire il trasporto in continuità territoriale - per la quale incassa tuttora 15 milioni di euro annui - neanche a richiesta delle imprese che ne abbiano necessità». La richiesta alla Regione è immediata: «Preoccupa il silenzio della Giunta che ha competenze primarie sul settore», conclude Carta. «Le aziende e i lavoratori sardi hanno bisogno di vedere un'azione politica più incisiva». In caso contrario, i sindacati sono pronti alla lotta.LANFRANCO OLIVIERI

6 commenti:

Anonimo ha detto...

VERGOGNA TRENITALIA

Anonimo ha detto...

Cagliari, 26 giu. - (Adnkronos) - ''La Keller di Villacidro (che produce carri ferroviari, ndr), potra' continuare a fruire con regolarita' del servizio di trasporto dei carri ferroviari nella tratta da Golfo Aranci a Civitavecchia''. Lo afferma il presidente della Regione Ugo Cappellacci, dopo aver avuto la rassicurazione dalle Ferrovie dello Stato allo stesso presidente e all'assessore dei Trasporti Liliana Lorettu che hanno appositamente trattato la questione. L'industria specializzata nella costruzione e ripristino dei carri ferroviari aveva lanciato nei giorni scorsi un appello alla Regione per le difficolta' incontrate nell'organizzazione del trasporto dei carri ferroviari dal porto gallurese a Civitavecchia.

''Il problema - avevano sottolineato dalla Keller - e' semplicemente quello di poter contare, con continuita' e regolarita', sul servizio operato dalle Ferrovie dello Stato''.

Dopo le rassicurazioni cosi' ricevute dalle Regione, ora dalla fabbrica della zona industriale di Villacidro potranno liberarsi del prodotto finito ed iniziar subito la lavorazione su nuovi carri, scongiurando in tal modo una irragionevole fermata dello stabilimento. Un importante risultato ottenuto da Cappellacci e Lorettu - si legge in una nota della Regione - e' l'avvio di un tavolo tecnico-politico sulle questioni del trasporto su rotaia, attorno al quale siederanno la regione Sardegna, Trenitalia, e Rfi.

CIAO OTTIME NOTIZIE QUINDI CIAO CIAO LUIS

antonio costa ha detto...

qualche giorno fa sono entrato in gestione merci ed ho assistito ad un colloquio tra il capo gestione e due persone (impiegati? dirigenti?) della Keller, molto preoccupati perchè avevano alcune carrozze ferme a Golfo Aranci e non c'erano squadre di manovra per portare i convogli a Villacidro. Quindi può anche essere vero che Trenitalia ha garantito "ogni tanto" il collegamento marittimo (con quale nave dopo la Garibaldi non sò) ma il problema, con la mobilitazione delle maestranze in continente, è che non c'è appunto manovra e per far arrivare le carrozze bisogna aspettare (giorni e giorni) la disponibilità del trasporto regionale.

Anonimo ha detto...

ant...capisco il tuo sconforto..arrivati a questo punto....ma n fare il pessimista....BATTI IL FERRO ORA...INSIEME A TUTTI QUELLI CHE VOGLIONO FAR RIATTIVARE IL TRASPORTO MERCI SU ROTAIA.....W ANTONIO...W LUIS E GLI AMICI DI GOLFO...W IL TRASPORTO MERCI SU FERROVIA...DAI!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

RFI ha bandito la gara per trovare un mediatore marittimo che si occupi della rottamazione (avete letto bene, rottamazione :!: ) dellea nave Garibaldi (classe 1980) e della più anziana Sibari (classe 1968).

A questo punto, la vedo sempre più nera per il traghettamento mezzi ferroviari da e per la Sardegna, a meno che, rimangiandosi quanto affermato nel piano d'impresa, RFI-Bluvia decida di lasciare la Logudoro a coprire il servizio da Civitavecchia.

Altra ipotesi, per me molto probabile, è l'abbandono di Civitavecchia e la gestione delle rare corse marittime tra Villa SG e la Golfo Aranci con nave Logudoro.
Saluti.
Roberto Copia
Associazione Ferrovie Siciliane - AFS (Messina)

Canton Furniture Cleaning ha detto...

Hii nice reading your blog