venerdì 26 giugno 2009

SOCIALISMO DIRITTI RIFORME

MERCI FS: CALIGARIS (SDR), CANCELLATA SARDEGNA DA RETE EUROPEA

“L’azienda Ferrovie dello Stato, che si avvale di consistenti finanziamenti pubblici, completerà dall’1 luglio lo smantellamento del traffico merci tra la Sardegna e la penisola, escludendo l’isola dalla rete europea, nonostante le assicurazioni fornite alla Regione, agli imprenditori e ai sindacati dall’amministratore delegato Mauro Moretti. Incurante perfino dell’inchiesta per interruzione di pubblico servizio avviata dalla Procura della Repubblica di Cagliari. E’ assurdo che ciò avvenga nel silenzio della Giunta regionale e del competente Ministero”. Lo afferma l’ex consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris, presidente dell’Associazione “Socialismo Diritti Riforme”.
“Trenitalia, società del Gruppo Ferrovie dello Stato, impone a un’unica regione, peraltro insulare, di non avvalersi del servizio merci su rotaia mentre continua a smantellare le stazioni ferroviarie e a vendere a privati beni che – sottolinea Caligaris - devono essere ceduti alla Regione Sardegna in base allo Statuto Speciale e alle norme di attuazione. Un autentico scempio nonostante gli impegni assunti per garantire sulla linea Civitavecchia-Golfo Aranci il trasporto delle carrozze ferroviarie e dei locomotori costruiti e sottoposti a manutenzione dalla Keller meccanica di Villacidro. Le gravi conseguenze ricadranno sull’occupazione, sui cittadini sardi e sulle aziende per l’aumento dei costi del trasporto merci su strada. Un duro colpo non solo per l’economia ma anche per l’ambiente e per la sicurezza stradale in controtendenza con le direttive europee”.
“E’ indispensabile – conclude la presidente dell’Associazione Socialismo Diritti Riforme – una forte mobilitazione delle Istituzioni sarde, degli enti locali e dei sindacati, d’intesa con quelli della Regione Lazio per evitare che il disegno del gruppo FS si realizzi con il trasferimento del centro merci e delle navi traghetto da Civitavecchia a Messina e la cancellazione di un servizio indispensabile ad un’isola”.

Cagliari, 26 giugno 2009

Trasporto merci, FS dice addio L'Isola resta senza stazioni: unico caso in Italia

da L'Unione Sarda, l'ennesima fotocopia di un articolo già apparso esattamente un anno fa'
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Venerdì 26 giugno 2009
Trenitalia Cargo è pronta a chiudere i battenti nell'Isola. In Sardegna, dal primo luglio, non rimarranno stazioni per il trasporto merci.
N ei pensieri di Trenitalia Cargo non c'è la Sardegna. La scorsa settimana, la società del gruppo FS ha annunciato ai sindacati il suo nuovo modello organizzativo. Il documento è dettagliato, ma è senza un tassello: «L'Isola», tuona Walter Carta, segretario della Fit Cisl Sardegna, «sarà l'unica regione italiana che, a partire dal primo luglio, non avrà stazioni abilitate al trasporto ferroviario merci».I COSTI La tratta che verrà soppressa definitivamente è quella che lega Golfo Aranci a Civitavecchia. «È una decisione sciagurata e discriminatoria», sbotta Carta: «Appare chiaro che, in assenza di interventi di contrasto verso le scelte di Trenitalia-Cargo, la nostra isola perderà la possibilità di restare collegata ai grandi flussi del trasporto merci europei, aggravando lo stato di isolamento dal quale stenta ad uscire». C'è poi un problema di spese. «Le aziende isolane non potranno contare su costi di trasporto sostenibili, perdendo l'opportunità di trasferire i loro prodotti alle stesse condizioni assicurate alle aziende concorrenti nazionali», osserva il leader della Cisl. IL LAVORO Anche i lavoratori potrebbero subire ripercussioni: con il rischio di perdere il posto di lavoro. Non sono soltanto i diretti del gruppo FS a vacillare. C'è di mezzo pure l'indotto. «La Keller di Villacidro», sottolinea Carta, «conosciuta nel mercato mondiale e aggiudicataria di importanti commesse per la costruzione di vagoni ferroviari, potrebbe chiudere perché impossibilitata a trasferire fuori dalla Sardegna il proprio prodotto finito». Di più. Nel gruppo FS, circa 100 lavoratori sardi di Trenitalia «sono stati costretti a emigrare» verso le stazioni del Nord Italia. «Anche Rfi e Ferservizi, della famiglia Ferrovie dello Stato», incalza il sindacalista, «si avviano a ridurre il proprio personale, non più impegnato nelle lavorazioni connesse al trasporto merci: si tratta di una sessantina di addetti che vivono nell'angoscia». Il segretario della Fit Cisl ricorda poi il caso della Geas, società attiva negli appalti ferroviari: «I dipendenti temono di perdere il posto, dopo che l'azienda non gli ha riconosciuto nemmeno l'aumento contrattuale previsto dall'accordo nazionale del 14 maggio scorso».GLI AIUTI Il taglio voluto da Trenitalia, agli occhi della Fit Cisl, appare ancora più ingiusto: «L'amministratore delegato del gruppo FS, Mauro Moretti, contrariamente a quanto assicurato nei mesi scorsi, ha dichiarato di non poter garantire il trasporto in continuità territoriale - per la quale incassa tuttora 15 milioni di euro annui - neanche a richiesta delle imprese che ne abbiano necessità». La richiesta alla Regione è immediata: «Preoccupa il silenzio della Giunta che ha competenze primarie sul settore», conclude Carta. «Le aziende e i lavoratori sardi hanno bisogno di vedere un'azione politica più incisiva». In caso contrario, i sindacati sono pronti alla lotta.LANFRANCO OLIVIERI

sabato 13 giugno 2009

notizie da Golfo????

Salute a tutti, dopo la sconcertante visione dei containers "Trenitalia" arrivati nei giorni scorsi al porto industriale di Cagliari ecco che dal sito dell'Autorità Portuale di Olbia e Golfo Aranci viene fuori un'altra "stranezza": alla pagina degli orari degli accosti viene segnalato l'arrivo della Garibaldi il 4 giugno alle 23,00 come di consueto quando viaggia, ma non vi è traccia sulle tabelle della sua ripartenza (quindi dovrebbe essere ancora li). Per tutta la settimana dal 5 all'11 giugno non c'è altro che il solito tran-tran di Mega Express I e III, fino ad oggi, 13 giugno, quando con mia grande sorpresa è data, in arrivo da Napoli la nave Baia Sardinia Che attraccherà nel molo "Ex-RFI". (http://www.porto.olbiagolfoaranci.it/portaldata/UserFiles/File/accosti%20ga%20al%2018%2006.PDF).la Garibaldi è ripartita? il molo ex.rfi è stato modificato per l'attracco di altre navi o è sempre stato, diciamo così, polivalente?
E poi, Rfi ha sempre sostenuto che la Garibaldi avrebbe cessato di navigare nel mese di marzo 2009, come mai fino al 4 giugno era ancora in esercizio? Ho infine saputo che nell'ultimo viaggio erano a bordo le solite carrozze per la Keller (beati loro) che però hanno avuto non pochi problemi ad essere consegnate allo stabilimento di Villacidro per mancanza di personale di macchina , pare infatti che siano stati già tutti trasferiti e qui non ci siano macchinisti per i convogli.
Amici di Golfo, aspetto notizie!

sabato 6 giugno 2009

SardegnaIndustriale.it

da SardegnaIndustriale.it aprile 2008
"È ancora economico e compatibile con la realtà odierna – si chiede l’armatore Bruno Musso, che da oltre quarant’anni opera con le sue navi sulle rotte della Sardegna – un servizio, ormai così limitato, che però costa alle casse dello Stato 14 milioni di euro all’anno (30 euro di contributo per ognuna delle 500 mila tonnellate movimentate nel tratto Golfo Aranci-Civitavecchia, quando se ne potrebbero spendere meno di 20 a tonnellata per un trasporto domicilio-domicilio dalla Sardegna al Continente effettuato da un operatore privato)?«È inutile – conclude Musso – continuare a perseguire logiche legate al passato non più compatibili con la realtà odierna mentre è possibile, puntando sul futuro, sfruttare le notevoli possibilità che esso offre»."
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E infatti l'Ing. Musso ha pensato bene di sfruttare le notevoli possibilità che la fine del traffico merci fs offriva (nonostante fossero briciole- ma erano veramente briciole?) diventando Egli con le sue navi, il trasportatore di Trenitalia per le merci dirette in Sardegna.
Bravo bravo bravo.....

mercoledì 3 giugno 2009

LA SOLUZIONE FINALE

Ecco i nuovissimi treni merci di cui la Sardegna aveva tanto bisogno!!!

Ma......i binari dove sono???

eppure c'è scritto Trenitalia!!!

?????

Nessuno me ne aveva parlato. Ero convinto che la faccenda si sarebbe risolta come tante altre cose in Italia, sfumando piano piano nel dimenticatoio. daltronde non era certo un settore da cui trarre profitti IL TRAFFICO MERCI FERROVIARIO! C'è voluto un po' di tempo perchè avessero il coraggio di tirare fuori la testa. Pensavano che 11 (undici) mesi sarebbero bastati perchè ci dimenticassimo dello scempio della dismissione e LORO potessero cominciare a far girare la ruota nel loro verso. Peccato che sia una ruota di gomma come testimoniano le immagini. Non aggiungo altro, spero solo che qualcuno mi possa spiegare quello che ho visto perchè io non ci arrivo.