TRAFFICO MERCI FS: CALIGARIS (SDR), BLOCCO ATTO ILLEGALE TRENITALIA
“Nessuno degli impegni assunti con la Regione Sardegna è stato rispettato da Trenitalia, società del gruppo Ferrovie dello Stato, per garantire il traffico merci tra la Sardegna e la penisola. Siamo di fronte ad una palese illegalità che sta provocando danni enormi all’economia e all’ambiente. La Regione non può far finta di nulla mentre la Keller è a rischio di chiusura con il conseguente licenziamento dei lavoratori”. Lo afferma la presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme che si oppone alla richiesta di archiviazione della sua denuncia per “interruzione di pubblico servizio” avanzata dai sostituti procuratori Marco Cocco e Mario Marchetti. In tal senso ha dato mandato allo studio del prof. Benedetto Ballero.
“Ritengo – sottolinea l’ex consigliera regionale socialista – che sia necessario un supplemento di indagini. Lo impone la realtà dei fatti: la linea Civitavecchia-Golfo Aranci è stata cancellata; i dipendenti delle Ferrovie dello Stato sono stati in parte trasferiti nella penisola ed altri sono ancora in servizio in Sardegna senza operare; la motonave Garibaldi è in disarmo e sarà demolita; l’assetto provvisorio sbandierato da Trenitalia con la soluzione intermodale ferro-nave-gomma, sulla tratta Livorno-Olbia, si è rivelata una ‘bufala’; gli operai della Keller andranno in cassa integrazione da lunedì prossimo mentre le carrozze destinate alla società di Villacidro sono ferme a Civitavecchia. Per questo i dirigenti di Trenitalia e di Ferrovie dello Stato non possono uscire indenni da scelte disastrose, anche se assunte – come ha chiarito al magistrato l’ex assessore regionale dei Trasporti Sandro Broccia – dopo che “i rappresentanti delle associazioni industriali sarde avevano dichiarato che l’originaria modalità del trasporto merci tra l’isola e il continente non corrispondeva (ormai) agli interessi degli operatori locali”. Anche la prospettiva di integrare con fondi regionali i contributi statali in favore di Trenitalia “perse di attualità – si precisa nella richiesta di archiviazione riportando le dichiarazione dell’assessore Broccia – allorché i rappresentanti delle associazioni industriali in Sardegna (Confindustria e Api Sarda) rappresentarono al sottoscritto e allo stesso Presidente Soru che quel servizio non corrispondeva ai loro interessi e che l’interruzione del medesimo non avrebbe comportato particolari sacrifici. A quel punto ritenemmo fosse improprio – afferma ancora l’ex assessore Broccia riferendosi alla decisione assunta con l’ex Presidente della Regione – il programmato investimento di risorse regionali per garantire un servizio che non corrispondeva agli interessi degli operatori sardi”.
“Oltre al danno – sottolinea Caligaris – anche la beffa. Trenitalia e Ferrovie dello Stato, dopo aver ottenuto ingenti fondi dallo Stato e dalla Regione per allestire l’invaso di Golfo Aranci, per costruire le navi traghetto e per attrezzare gli scali isolani e dopo aver venduto, lucrando, gli edifici realizzati, abbandonano il traffico merci isolando ancor più la Sardegna dalla penisola e dall’Europa. E’ quindi indispensabile – conclude Caligaris – una ferma presa posizione del Consiglio, della Giunta e dei Parlamentari eletti nell’isola nei confronti del Governo perché Ferrovie dello Stato e Trenitalia rispettino i patti e i protocolli sottoscritti.
16 commenti:
il titolo parla da se...a buon intenditore...ancora grazie...infinitamente grazie all onorevole Caligaris...l unica persona che ci ha aiutato davvero...
concordo con quello che dice Ari...LUIS
Come si può ricavare dal Piano Regionale dei Trasporti nel 1994 sono stati traghettati circa 70.000 carri, nel 2006 circa 19.000, ora nel 2010 verranno traghettati 0 carri. Tutto questo traffico è finito sui camion di un gruppetto di autotrasportatori e sulle navi di una Società che fa scalo a Cagliari. Qualcuno forse dovrebbe indagare se ci sono state pressioni interessate in queste scelte strategiche sui trasporti per la Sardegna fatte da RFI e avallate in Sardegna dalla destra e dalla sinistra in un patto trasversale scellerato. Chi siano poi i rappresentanti degli industriali sardi che hanno negato un interessamento al trasporto ferroviario sarebbe interessante conoscerlo, perche se fossero gli amici delle grandi aziende di autotrasporto non ci sarebbe da meravigliarsi.
Vi ricordo in Sardegna che siamo tornati indietro di 50 anni, sicuramente non meritavamo tutto ciò.
Oggi per la prima volta ho incontrato Antonio, sinceramente non mi aspettavo di sentirlo così
rassegnato; ora forse l'ultimissima possibilità e data
dall'On. Caligaris, UNICO e vero politico che abbia dimostrato concrettamente intereresse al trasporto merci su rotaia.
Penso che l'On. Caligaris non possa più rimanere sola in questa battaglia.
Personalmente ho già datto la mia
disponibilità tramite questo blog
a questa causa, mi auguro che qualche altro possa fare altrettanto.
Giancarlo.
Arianna, la penso come te! Nel tuo commento hai detto cose molto importanti. Avrei piacere di contattarti personalmente per chiarire alcuni aspetti di ciò che hai scritto. Puoi mandarmi iltuo numero di telefono nella nostra casella di posta elettronica proferroviasardegna@hotmail.it
Giancarlo
www.bastatuttoquellochenonva-mila.blogspot.com/
questo è il mio blog Giancarlo...per quanto riguarda il mio numero...ti dico subito che io la penso come antonio..solo che io sono piu speranzosa e guerriera...ma se no n ci diamo un appuntamento tutti insieme....e tutti insieme ci uniamo...due noci o tre non creano l effetto giusto...Giancarlo io giro e rischio tutti giorni con il maxi adesivo con la denuncia scritta su questa vicenda sul posteriore della mia auto...mi sono sgolata a far imparare il linguaggio delle rotaie a tutti i sardi...che non sapevano nemmeno cosa era un merci...pensa te...quando è venuto qui l ex assessore ai trasporti certo broccia...è caduto dalle nuvole,quando gliene ho fatto vedere uno....vabbè io li conosco da piccolina...ci son nata...ma un assessore ai trasporti che mi chiede...signora costa ma cosa sono i vagoni merci???????vergognoso...per farti capire...mi auguro che l altro assessore certa lorettu sia diversa...mah!!!!!!a presto...
rotaie...Oggi vorrei la piena collaborazione di tutti quelli che ci vogliono credere ancora....
la mia e-mail milawin@yahoo.it
gentile sig.Giancarlo,il mio numero per ora serve a ben poco:ricordo a tutti che l unico che puo tener testa ai capoccioni di rfi e trenitalia....con la sua preparazione e intelligenza e non scherzo....è l autore di questo blog,Antonio Costa.
Antonio sa bene come smascherare e sbrogliare la questione,con lui tutti noi,compresa la cara onorevole Caligaris.
Io piu che raccontare e spiegare ai sardi la reale situazione non posso fare.
E'Antonio che ha gli agganci giusti...ma a quanto pare se non si fa davvero casino tutti insieme...antonio,arianna,la caligaris e i pochi che ci hanno aiutato,non possono finire da soli di scalare la montagna...la prego quindi di contattare per prima cosa di contattare insieme a tanti altri Antonio Costa...avremmo komunk modo di conoscerci se la catena che credo si sta formando,non si spezzera...a b intenditor.. saluti
ricordatevi che la colpa principale è della vostra regione qui a civitavecchia abbiamo un po tenuto testa e ancora lo stiamo facendo però i giochi sono fatti ormai sembra che il problema interessi sono alla reg lazio io so come finira come hanno fatto con le altre navi portate via a rimorchio è questo succedera a breve prima della riunione del 20
non ho dubbi sui colpevoli...la Sardegna,i sardi non hanno mosso un dito contro la chiusura del cargo.A parte questo blog e alla diffusione voluta da noi stessi sulla vicenda,propagandata dappertutto.Ecco perc penso che è meglio incontrarsi tutti di persona.Questo blog rimarra aperto e si continuera a scrivere ed è a disposizione di tutti.
Arianna ti ringrazio ugualmente, ho
risolto con tuo fratello che mi ha dato alcuni chiarimati importanti.
Puoi tranquillamente darmi del tu
visto che combattiamo la stessa guerra anche se su diversi fronti,
il problema e che non so conviene alzare "bandiera bianca" oppure unirci seriamente in un fronte unico anche se pocchi, visto che
tanti preferiscono combattere una guerra "plattonica".
Giancarlo.
possiamo scrivere quanto vogliamo ma cosa si risolve ci vuole un colpo di mano è solo la regione sarda puo obbligare rfi a rispettare la concessione datagli dallo stato per la continuita con le isole dove stanno i nostri soldi
Se è vero ciò che ha scritto ieri
Arianna (ora inspiegabilmente sparito dal blog)la situazione è veramente grave, speriamo che la giustizia possa intervenire rapidamente, contro questo sistema
corroto e perverso.
i Sardi dovrebbero ribellarsi a questi nuovi feudatari, e gridare:
"Procurade e moderade o politicu sa
tirannia".....
Un vostro sostenitore.
Un grazie immenso all'on.le Caligaris per quello che ha fatto e per quello che farà e ad Antonio per la battaglia che sta conducendo da tanto tempo e che spero finisca presto nel miglior modo possibile. La colpa principale di ciò che è successo è, oltre che di noi sardi che, come al solito, chiniamo la testa e subiamo passivamente tutto ciò che ci impongono ,particolarmente dei nostri politici regionali, di destra e di sinistra, che non si sono minimamente opposti per bloccare le varie manovre di Trenitalia e RFI. La tanto sbandierata continuità territoriale che cercano di ottenere, l'hanno persa permettendo a Trenitalia ed RFI di toglierci il collegamento ferroviario tra Olbia ed il porto, che permetteva ai passeggeri di arrivare in treno fino alle navi e la soppressione del trasporto merci per la Sardegna eliminando la tratta Golfo Aranci/Civitavecchia. A noi sardi non interessa che il traghettamento dei vagoni venga fatto con i traghetti sgangherati della Navigazione; interessa che ci sia una compagnia di navigazione che sia in grado di effetuare il trasporto dal continente alla Sardegna e viceversa. Pertanto la regione Sardegna deve avviare una gara d'appalto del servizio nel più breve tempo possibile e pretendere che vengano di nuovo riaperti gli scali abilitati al trasporto merci. Sicuramente ne beneficeremo anche in termini economici, considerando che il traghettamento coi traghetti F.S. influiva sul trasporto complessivo in maniera impressionante ( prima il tratto marittimo veniva considerato ferrovia e il trasporto veniva tassato complessivamente dalla stazione sarda fino a quella di destinazione). Antonio cerca in tutte le maniere di trovare l'appoggio di qualche politico che riesca a convincere i colleghi a prendere i dovuti provvedimenti nei confronti dell F.S. Auguroni......Angelo
continuiamo ad avere il prosciutto negl occhi...sappiamo...io so bene chi ha portato via il lavoro a noi tutti...ma tutti fanno finta di niente...lo sanno anche al distributore di benzina dietro l angolo della stazione...se glielo chiedete...non prendiamoci piu in giro.............
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