lunedì 15 marzo 2010

A Savona non sanno nulla!

da Ship2Shore rivista on-line del 15-03-2010
Savona, Shangri-la dell’imprenditoria sarda
Gli ennesimi annunci della Regione isolana sull’avvio del collegamento ro-ro
dedicato alla ferrovia fra Porto Torres e la Liguria non trovano riscontro operativo.
Forse anche più di quella continentale,l’industria sarda sta patendo, ormai da diversi mesi, i devastanti effetti della crisi economica in atto. E, in periodo di campagna elettorale, sebbene sull’isola non si svolgeranno votazioni regionali (si sono tenute circa un anno fa), la corsa
ai proclami diventa uno sport molto praticato. Nella materia che ci interessa uno dei più gettonati è sicuramente quello riguardante il fantomatico collegamento Porto Torres–Savona, lanciato dai
‘proclamanti’ per rimpiazzare la linea Olbia – Civitavecchia, abbandonata dall’esercito in rotta di Trenitalia Cargo– RFI Bluvia (S2S n.3/2010).
Già diversi mesi fa, all’apice della protesta di Keller contro le Ferrovie in fuga (S2S n.41/2009), l’assessorato ai trasporti della Regione Sardegna tirò fuori dal cilindro dell’imbonimento
alcuni contatti con le istituzioni liguri per sondare la possibilità di lanciare la
nuova linea, con grancassa mediatica sulla stampa generalista e politica e senza riscontro alcuno presso operatori e specialisti. Ora la Regione, pena un’ulteriore iniezione di rabbiosi
disoccupati isolani, deve scongiurare la chiusura dello stabilimento chimico
Equipolymers di Ottana (Nuoro), favorendone la cessione alla cordata Clivati-Indorama, scettica, fra l’altro, sui limiti logistici dell’impianto. Ed ecco quindi tornare in auge la panacea
del collegamento Porto Torres – Savona:
la stampa locale nei primi giorni della settimana scorsa riportava l’annuncio, emanato dalla Regione con una nota, dell’imminente firma (giovedì 11 marzo) di una convenzione fra la Regione
stessa e l’Autorità Portuale di Olbia– Golfo Aranci per il finanziamento (3 milioni di euro) di un troncone ferroviario da realizzarsi a Porto Torres, infrastruttura simile a quella presente
a Savona per consentire l’imbarco di treni e indispensabile per avviare il collegamento ro-ro per i convogli ferroviari diretti verso lo scalo ligure. E addirittura la nota spiegava che “i treni
del PET (il polietilene tereftalato prodotto da Equipolymers, ndr) beneficeranno del ferrobonus, misura varata dal Governo per incentivare l’utilizzo della rotaia” (senza precisare che, ad oggi,
tale misura consta solamente della concessione, stabilita con il recente Decreto Milleproroghe, a partecipare a quanto residua dei fondi residui previsti dal DPR 205 del 2006).
Peccato però che nei giorni della stipula il presidente dell’Authority Paolo Piro fosse già a Miami per il Seatrade e che nessun dirigente dell’ente sapesse alcunché della convenzione e della sua
firma, se non quanto riportato dalla stampa sarda. Curioso poi il fatto che l’Autorità Portuale di Savona riporti di non avere notizie di sviluppi in materia e che un portavoce di Savona Terminal
Auto, il terminalista che segue gli imbarchi di materiale ferroviario su nave, dichiari che “dopo essere stati preliminarmente contattati per studiare la cosa, l’interesse è presto scemato e
non ne abbiamo più saputo niente”.
Ancor più strano, infine, e forse definitivamente indicativo del fatto che la linea Porto Torres - Savona sia destinata a rimanere ancora a lungo una chimera per l’industria sarda, il fatto che neppure l’ufficio stampa della Regione sia riuscito a spiegare il cortocircuito fra quanto
annunciato e quanto effettivamente ad oggi concretizzato.
Andrea Moizo

8 commenti:

teresa ha detto...

mi sembra che sia venuto il momento di pensare che hanno fato tutte queste prove per dirigere il merci su altre vie,ma stando hai fatti e alle difficolta che ci sono,le avessero lasciate le cose come andavano,e andavano solo migliorate:nfatti chi ci ha davvero lavorato dietro le merci per ferrovia,sa che le ferrovie quando funzionavano erano una miniera d oro.
Non son un indovina,ma sono strasicura che il merci ripartira ed io,Antonio,starei in guardia contro chi ti sta facendo la forca.
E' strano che indagando per gli altri porti,nessuno parli di nuove tratte per il trasporto su ferrovia.
Non puo morire nel silenzio un intero lavoro!gia è grave che l abbiano perso in cento;ma qui si è distrutto un intero lavoro!qui si è distrutto il futuro dei sardi e non è uno scherzo.
Allora ci vogliamo ancora girare intorno???????
INDAGA ANTONIO E INDAGA.

Anonimo ha detto...

il trasporto merci ferroviario in sardegna oramai è finito il 23 marzo sara disarmata anche il garibaldi troppo silemzio da parte dei sardi qui a civitavecchia non abbiamo avuto appoggio da voi e dalla vostra regione

Anonimo ha detto...

Ma viste le ultime notizie diramate dai telegiornali locali,
ribadite con fermezza anche ieri
dal Presidente Cappellaci,cosa dobbiamo cradere?

ari ha detto...

il trasporto merci sara riattivato iniziando da ottana e di conseguenza,perche mai non dovrebbero riattivarlo anche negl altri scali sardi della sardegna????????indagate per favore.
abbiamo richiesto materiale che fornisca prove delle proteste da civitavecchia,ma io non ne ho ancora ricevuto.
Lancio un appello ai colleghi di civitavecchia:spedite prove.
GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE

Anonimo ha detto...

ciao antonio tu gia sai chi sono devo comunicarti che abbiamo ricevuto una lettera dove ufficialmente martedi 23 marzo il garibaldi lascera civitavecchia cara arianna parla con antonio ha il mio numero se posso darti qualche notizia non ci sono problemi ho combattuto fino alla fine ma non cè stato nulla da fare

ari ha detto...

oogggi ho avuto modo di parlare con l onorevole Pili....sta cercando in tutti i modi di far luce sulla situazione.
Presto sapro di piu..
io ce la sto mettendo tutta:a chi ci crede ancora,vi prego non lascetemi sola.

Anonimo ha detto...

Carissimi Antonio, Arianna e tutti coloro che stanno combattendo questa battaglia contro la prepotenza di Trenitalia (Cargo),
sono un ex ferroviere, che sta seguendo da tanto tutta la vicenda del trasporto merci. Anche se negli ultimi anni ero utilizzato nel settore viaggiatori, ho lavorato almeno 20 anni nel settore merci ed ho conosciuto gli anni floridi in cui i treni merci erano al massimo della loro composizione e le stazioni strapiene di vagoni. Ho manifestato varie volte le mie opinioni su questo blog, sperando sempre che qualche nostro politico regionale riuscisse a bloccare la manovra fatta dalle F.S. a danno di noi sardi. Ho sperato anche che i miei ex colleghi che ancora sono in servizio reagissero contro la soppressione del trasporto merci, ma purtroppo ho constatato che la loro grande voglia di lavorare e la speranza di mandarli in pensione con grossi incentivi ha sopraffatto ciò che hanno invece fatto i loro colleghi del continente. Ultimamente ho mandata una e-mail all'assessore ai trasporti on.le Lorettu, facendole presente ciò che sta succedendo, ma penso che lo sappia già, pregandola di intervenire e di bloccare la manovra di Trenitalia e di R.F.I.; speravo in una risposta, ma come mi aspettavo non ho ricevuto niente. Mi auguro che l'on.le Pili riesca ad ottenere qualcosa ma, come si sono messe le cose, penso che sarà molto difficile tornare a com'era prima. Auguro comunque ad Antonio e a tutti coloro che stanno combattendo questa dura battaglia di riuscire ad ottenere il ripristino del trasporto merci in Sardegna.

arianna ha detto...

Gentilissimo sig.ex ferroviere,è sottointeso il mio ringraziamento per la sua testimonianza e oppinione sulla tragica vicenda del merci in sardegna.
A noi servono anch le sue parole:sono oro!!!!!
Sarebbe bello che quest oro aumentasse notevolmente con tante altre testimonianze.
Purtroppo come ha scritto lei,i suoi colleghi del cargo di Cagliari,non son stati solidali in questa battaglia,come tut i cargo merci degl altri scali:Mazzette;favoreggiamenti;alte poltrone!!
E se ne sono infischiati bene dell avvenire dei sardi;di chi come noi e il ns team è finito in rovina,dopo una vita a stretto contatto con i sopracitati,una vita di lavoro onesto e sudato,e certamente sempre ricambiato con grandi soddisfazioni,certo,ma lavorato.
Oggi si vive nell assoluta poverta grazie a questa gente,spalleggiata da altra gente che sta sopra i gradoni di trenitalia.
Non finiro mai di ringraziarla,a lei e a tutti quelli,anche se in ritardo si pronunceranno per il ripristino del trasporto merci su rotaia:chiuso per mafia dal 24.07.08....specifico:SOLO IN SARDEGNA!!!!!!!!!!
La saluto con affetto e stima.