sabato 3 settembre 2011

VILLACIDRO. La fabbrica sta per morire, dagli operai un disperato appello In 400 rischiano il lavoro Keller: Trenitalia ci ha tradito ma noi non molle

da "L'Unione Sarda" 02/09/2011
«Continuiamo a lottare, ma con noi devono farlo anche i politici sardi: la Keller non può chiudere». Non hanno alcuna intenzione di mollare, i 320 operai della fabbrica di carrozze ferroviarie, messa in ginocchio da Trenitalia: nei giorni scorsi ha revocato una commessa da sedici milioni di euro e ne ha chiesti altri dieci come penale all'azienda di Villacidro. I lavoratori (con l'appoggio dei cento dell'indotto) sono in assemblea permanente e decisi a lottare fino in fondo per salvare i propri posti di lavoro: «Anche la Regione deve fare la sua parte».
Keller: «Non molleremo»
La lotta delle tute blu per salvare la fabbrica di vagoni ferroviari
A rischio 300 posti e altri cento dell'indotto. L'appello ai politici
Assemblea permanente, appelli e lotta senza quartiere. Non si arrendono, i lavoratori della Keller, che vogliono salvare l'azienda dal fallimento.
VILLACIDRO Non arrendersi. I dipendenti della Keller hanno deciso di non allentare la lotta e sono in assemblea permanente nello stabilimento. L'hanno deciso ieri mattina durante la riunione, indetta dalle organizzazioni sindacali di categoria e confederali, per fare il punto sulla situazione gravissima creata nell'azienda che produce carrozze ferroviarie dalla revoca delle commesse - per un totale di 16 milioni di euro - da parte di Trenitalia, che oltretutto chiede all'azienda il pagamento di una penale di dieci milioni. Una decisione che ha provocato l'inevitabile crisi della Keller, che dà lavoro a 320 operai (più i cento dell'indotto e altrettanti che sarebbero dovuti essere assunti con il rilancio della fabbrica).
«RESISTERE» «Abbiamo deciso di non arrenderci a questa situazione, che potrebbe portare alla chiusura della fabbrica: continueremo a lottare per la sopravvivenza della Keller e dei posti di lavoro», ha affermato Mauro Nonnis della Rsu. Sarà una battaglia dura, ma i lavoratori e il sindacato sono pronti a combatterla su tutti i fronti. Il primo atto è stato inviare ieri pomeriggio a Cagliari una delegazione sindacale nell'ufficio dell'assessore regionale dell'Industria Alessandra Zedda.
LA REGIONE Durante l'incontro, iniziato alle 15, le hanno chiesto di poter incontrare il presidente Ugo Cappellacci. L'assessore ha ribadito che, per la prossima settimana a Roma, è stato confermato l'incontro con i ministeri dello Sviluppo economico e dei Trasporti, Trenitalia e Keller. Il giorno prima dell'incontro (non ancora fissato), Cappellacci convocherà i sindacati e la Rsu per discutere che cosa fare per salvare la Keller. «Chiediamo alla Regione e a tutti i politici isolani di farsi carico di una vertenza che deve diventare di tutta la Sardegna», ha sottolineato Edoardo Bizzarro, segretario provinciale della Cisl. «La nostra battaglia per la sopravvivenza dello stabilimento di Villacidro non avrà soste», ha aggiunto Efisio Lasio, segretario generale della Cgil.
IL PASSATO La Keller ha già attraversato un'altra drammatica crisi. Nel 1996 l'imprenditore siciliano Maurizio Salatiello portò al fallimento l'azienda: fu salvata dal commissario Maria Martellini, che gestì lo stabilimento fino al 2000, quando cedette la fabbrica di Villacidro e lo stabilimento di Palermo alla Busi di Bologna e alla Cier di Arezzo.
L'APPELLO «Se c'è coesione tra maestranze, sindacati e politici regionali e nazionali, la Keller può essere salvata di nuovo. Tutto il territorio si deve mobilitare: non bisogna più attendere, è ora di agire», ha evidenziato Simona Lobina, assessore provinciale al Lavoro. Anche dopo le rassicurazioni dell'assessore Zedda, i lavoratori hanno deciso di proseguire l'occupazione della fabbrica. Non abbasseranno la guardia. Dopo l'incontro con l'assessore e il rientro in stabilimento, sono stati organizzati i turni per presidiarlo. «Ci saremmo dovuti muovere già diversi mesi fa: il sindacato ha sonnecchiato nell'ultimo periodo», è il commento di alcuni operai. «Cercheremo di essere più vigili possibile. Vogliamo risposte immediate», replica Gianluigi Marchionni, della Fiom Cgil: «Se non ci saranno, i lavoratori sono pronti a manifestazioni eclatanti».
Gian Paolo Pusceddu

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo gli operai della Keller si sono accorti della trappola che stava preparando Trenitalia troppo tardi!!! Auguro loro di riuscire ad ottenere che la fabbrica continui a produrre carrozze ferroviarie ma, se vogliono soppravvivere e migliorare, devono chiedere fermamente ai politici regionali che pretendano la ripresa del collegamento G.Aranci/Civitavecchia, anche gestito dalla Saremar con noleggio di traghetti in grado di trasportare carri ferroviari. Continuate la lotta e non fatevi fregare con soluzioni temporanee.

Anonimo ha detto...

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PS2
E CHE SIA CHIARO, IO NON SON PER NULLA GENIO, RE MIDA ED EROE CIVILE MICHELE NISTA. NON LO SONO, ANCHE SE LO VEDREI BENISSIMO SULLA SEGGIOLA DI STO CESSO NAZISTA E MAFIOSO DI MATTEO RENZI, CORROTTISSIMO DA SILVIO BERLUSCONI, PER FARE LEGGI, E PRENDERE DECISIONI, PRO, QUEST‘ULTIMA „FASCIOCAMORRISTAM ED PEDOFILAM PERSONAM“. DA POSIZIONE DI FINTISSIMO CENTRO SINISTRA, CHE E‘ ORMAI IN REALTA‘, ESTREMISSIMA DESTRA. CERCANDO COSI‘ DI FREGARE TUTTI! SGOZZANDO A MORTE, DEMOCRAZIA, GIUSTIZIA, E LIBERTA‘. NON SONO GENIO, RE MIDA ED EROE CIVILE MICHELE NISTA, CHE, MAI DIMENTICHIAMOCI, OVUNQUE IN VITA SUA ABBIA MESSO LE MANI, HA SEMPRE, SEMPRE E STRA SEMPRE RESO LE PIETRE, ORO. COME QUANDO CIRCA VENTENNE, PREVEDETTE E CON TRE MESI DI ANTICIPO IL MEGA CROLLO DEL DOW JONES DELL’OTTOBRE 1987. AVVENUTO FRA LO SHOCK DI TUTTI, IN BORSA, A MILANO, CHE LO INIZIARONO A CHIAMARE „ IL PROFETA“ ( ED INTANTO SI STRAPPAVANO DALLE MANI, MICHELE,. DA UN POSTO DI LAVORO ALL’ALTRO, IN QUANTO RENDEVA SEMPRE, DESKS CHE FACEVANO ZERO PROFITTI, MILIARDARIE, PUR SE IN LIRE, SUBITO DOPO.. DA QUI IL PASSAGGIO DEL SUO NICK, COLE TEMPO, DA „PROFETA“ A „ RE MIDA“.. E SENZA MAI CHE GIOCASSE SPORCO, SENZA MAI CHE CORROMPESSE O ELUDESSE UNA LIRA, CHE UNA, DI TASSE). A SEGUIRE, MICHELE PREVEDETTE ALLA PERFEZIONE IL MEGA RIALZO DELL’ERA CLINTON, IL CROLLO DEL NASDAQ CON L’ARRIVO ABUSIVISSIMO, FIGLIO DI MEGA FRODI ELETTORALI, DI „ADOLF HITLER - GEORGE [WC] BUSH“. E SPECIALMENTE, QUI, ANTICIPANDO IL TUTTO VIA INTERNET, DAVANTI AGLI OCCHI DEL MONDO INTERO, MICHELE URLO‘ NEL SETTEMBRE 2007 CHE IL DOW JONES SAREBBE CROLLATO DA 13400 A 6900 ENTRO UN SOLO ANNO! TUTTI A DARGLI DEL MATTO, MA IL DOW JONES UN ANNO DOPO VALEVA ESATTAMENTE 6900. LI TUTTI A DARGLI DEL GENIO! COME PREVEDETTE ALLA PERFEZIONE IL PIU‘ CHE RADDOPPIO DEL DOW JONES NELL’ERA DELL’AMMIRABILE OBAMA BARACK ( RIALZO DA LUI PREVISTO SEMPRE DAVANTI AGLI OCCHI DEL MONDO INTERO, DI NUOVO, VIA INTERNET, BEN SEI MESI PRIMA DI QUANDO INIZIO‘ A VERIFICARSI: NEL 3.2009). E DA APRILE 2014, RIPETO, DA APRILE 2014, MICHELE HA DETTO A TUTTI „NOI“, CHE IL DOW JONES SAREBBE SALITO ANCORA, MA PER POI SEMICROLLARE NELLA PARTE FINALE DEL LUGLIO 2014: ACCADUTO AL MILLESIMO. E „NOI“ SAPPIAMO GIA‘ ANCHE DOVE SARA‘ IL DOW JONES ALLE PROSSIME ELEZIONI USA DEL 2016. E SIAMO CERTI CHE SARA‘ ESATTISSIMAMENTE LI, OVE CE LO HA DETTO LUI: GENIO, RE MIDA ED EROE CIVILE MICHELE NISTA. CON LUI SI VINCE SEMPRE E STRA SEMPRE, ALTRO CHE POR-C-ORROTTO BERLUSCONICCHIO SGOZZA DEMOCRAZIA, GIUSTIZIA E LIBERTA‘, PROVETTO DITTATORE PAZZO: MATTEO RENZI ( CHE MICHELE CI DICE FINIRA‘ PEGGIO DI B-O-TTINO CRAXI, E QUINDI CI CREDIAMO, OLTRE CHE LO STRA AUSPICHIAMO... BASTA CHE ACCADA PRESTO, PRIMA CHE IMPONGA ALTRE RIFORME CON LA SVASTICA AL BRACCIO, CHE MANCO HITLER AVREBBE OSATO ANCHE SOLO PENSARE, NON FARE). IL VERME RI SDOGANATORE DI ASSASSINISSIME MAFIA, CAMORRA, NDRANGHETA, FASCISMO E PEDOFILIA, A PALAZZO CHIGI. PUAH.