venerdì 25 settembre 2009

da L'Unione Sarda 25/09/2009

Villacidro: assemblea in fabbrica con i dipendenti
Cassa integrazione alla Keller, i sindacati chiedono chiarimenti


Cassa integrazione alla Keller per colpa dello scalo di Golfo Aranci chiuso? «No, un pretesto per nascondere altri problemi». In soldoni è l'opinione dei sindacalisti che ieri mattina si sono incontrati con i lavoratori dello stabilimento meccanico, investito dal vento della crisi.
I segretari territoriali dei sindacati confederali hanno incontrato i dipendenti della Keller Elettromeccanica per fare il punto della situazion. Ieri mattina più di 150 tra operai ed impiegati hanno affollato la sala mensa della fabbrica villacidrese mentre 80 lettere di cassa integrazione venivano preparate per essere consegnate entro il 28 settembre.
Tanti sono i dubbi emersi durante l'incontro: non ultimo il peso della tratta marittima Golfo Aranci - Civitavecchia nella crisi dello stabilimento. «Non si riesce a capire», dice Gigi Marchionni della Cgil, «come mai si punti il dito continuamente sul problema del traghetto, che pure esiste e necessita di una soluzione. Circola voce di una forte difficoltà a pagare i fornitori, potrebbe essere una delle vere cause della sospensione dal lavoro dei dipendenti».
Un altro punto critico della vicenda sarebbe la mancanza di una mole di lavoro tale da garantire una continuità duratura nel tempo così come invece assicurano i vertici dello stabilimento. «Suona strano», continua Gigi Marchionni, «che si continui a fare affidamento sulle commesse iraniane, visto l'andamento della politica internazionale, mentre invece circolano voci più insistenti su una mole di lavoro che potrebbe durare solo per circa tre mesi». I sindacati vogliono comunque continuare a tenere sotto controllo la situazione ed hanno concordato un altro incontro con la dirigenza fissato per il prossimo novembre. (i.f.)
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Suona altrettanto strano che adesso i sindacati avanzino dubbi sulle potenzialità della Keller, iniziando così a sminuire agli occhi dell'opinione pubblica uno dei capisaldi della lotta alla dismissione ovvero la salvaguardia dei lavoratori Keller. Sarà che il Sig. Marchionni, che pure con le sue iniziative riesce sempre a ritagliarsi il suo spazietto sui giornali, non essendo stato in grado a suo tempo di osteggiare la dismissione in maniera abbastanza incisiva (i risultati sono palesi) ha deciso improvvisamente di mettere in dubbio la necessità del collegamento, non so per quali oscuri motivi, sostenedo che le difficoltà (presunte) della Keller prescindono dalla volontà di Trenitalia di sopprimere la tratta Civitavecchia-Golfo Aranci.
In sostanza: traffico merci non ce n'è più, la Keller sta andando a rotoli "di suo"; che senso ha lottare per far riprendere un servizio che non serve a nessuno?
Così si dà l'ultima spallata alla possibilità che il traffico riprenda.
Sono allibito

martedì 22 settembre 2009

TRAFFICO MERCI FS: CALIGARIS (SDR), REGIONE ACCOLGA APPELLO KELLER

“Trenitalia deve riattivare subito il traffico merci per uscire dall’attuale grave situazione di illegalità che si protrae da oltre un anno. L’appello dei dirigenti e delle maestranze dello stabilimento Keller di Villacidro deve essere accolto dalla Regione – Giunta e Consiglio - dalle forze sociali e dagli operatori interessati ad utilizzare la rete ferroviaria per il trasporto delle materie prime e dei prodotti.. Non è pensabile mantenere il collegamento marittimo Civitavecchia-Golfo Aranci utilizzandolo a singhiozzo ed in modo limitato.. Ci sono molte altre esigenze e motivazioni che impongono la ripresa generalizzata del servizio merci”. Lo sostiene l’ex consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme con riferimento all’appello dei dirigenti e delle maestranze della Keller e alle trattative in corso tra Regione e Azienda Ferrovie dello Stato per il rilancio e la razionalizzazione dei servizi ferroviari nell’isola.

“L’interruzione del servizio merci – sottolinea l’esponente socialista che ha denunciato la società Ferrovie dello Stato alla Procura della Repubblica di Cagliari – è stato un errore che ha forte ripercussioni per l’economia, per l’occupazione diretta e indotta, per l’ambiente e la sicurezza stradale. Lo confermano, oltre agli indicatori statistici, le proteste e le iniziative di imprenditori, Enti Locali sardi e laziali nonché di operatori terminalisti degli scali per ottenere la ripresa del servizio. E’ importante, oltre che utile, un’azione sinergica fra le Regioni Sardegna e Lazio e le forze sociali territoriali, per trovare con le Ferrovie dello Stato un’intesa condivisa che possa consentire la ripresa del servizio in modo generalizzato in attesa di eventuali soluzioni alternative”.

“La decisione di Trenitalia di mantenere la tratta Civitavecchia-Golfo Aranci è un atto dovuto, importante che deve, però essere seguito – conclude Caligaris – da altre azioni determinanti. Indispensabili sono l’individuazione degli scali a terra con il relativo personale e con gli operatori terminalisti – in modo da garantire effettivamente la riattivazione del servizio necessario soprattutto in questa fase di grave crisi economica, in una regione insulare esclusa dalla continuità territoriale. E’ quindi urgente che un tavolo politico affronti tempestivamente, la situazione anche nei dettagli operativi per la ricerca di soluzioni tecniche possibili”.

Cagliari, 22 settembre 2009

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Non saranno mai abbastanza le parole di ringraziamento per l'On. Caligaris.

Grazie infinite per il sostegno!

lunedì 21 settembre 2009

Desiderio esaudito

Ho incontrato l'Assessore .
La Dott. Lorettu è stata molto cordiale
e mi è sembrata convinta dell'importanza della ripresa del servizio
elencandomi le ovvie ragioni per cui un paese civile dovrebbe usare il
treno per trasportare le merci (ambiente,economia ecc.).
Il punto è che in Regione
non hanno le idee chiare sul come risolvere le "criticità" che
interessano il settore (in effetti l'Assessore non sapeva neanche dove
fosse lo scalo merci S.Paolo). Ha parlato di un'offerta che sarebbe
scaturita in una riunione cui ha partecipato a Roma con i vertici di
Trenitalia i quali si sarebbero dati disponibili per l'invio in
Sardegna di "un treno al giorno". Alla mia contestazione circa il fatto
che negli ultimi due anni di attivita' la ferrovia portava un treno tre
volte alla settimana mi ha risposto che gli avevano garantito che "un
treno al giorno" sarebbe costato di meno (???); abbiamo continuato la
conversazione sviscerando gli altri punti critici ovvero gli attracchi
marittimi e la stessa nave; per i primi, dopo aver convenuto che le
mire immobiliari su Golfo Aranci prima o poi avranno la meglio sulle
ferrovie, abbiamo parlato dell'impossibilità di raggiungere Oristano e
della necessità di attrezzare Porto Torres (da inizio lavori
basterebbero sei mesi) ma intanto hanno avuto da Trenitalia la garanzia che Golfo
Aranci rimarrà ancora aperto. Infine abbiamo parlato degli scali merci
e di quale sarebbe stato il punto di arrivo di questo "treno al giorno"
e anche qui ho provato l'imbarazzo di ricevere risposte poco chiare,
forse a Borore, o a Elmas; a Cagliari no, troppi problemi con il comune
e le solite cose che già conosciamo.
Ho spiegato che lo scopo della mia
visita era di sapere se avrei potuto anche solo sperare di potermi
nuovamente inserire nel settore e Lei non mi ha saputo rispondere ma mi
ha detto che con l'interessamento di Confindustria Sardegna e le
riunioni di questi giorni stavano cercando di trovare le soluzioni. A
questo punto le ho spiegato che ero stupito dall'aver appreso dalle
notizie sui giornali proprio di questo interessamento e che tra le
persone interessate ci fosse anche l'ing. Cabitza, perchè proprio
l'ing. Cabitza è stato per dieci anni il tacito complice del programma
di dismissione attuato dalla direzione delle FS. In sostanza ho avuto
proprio la sensazione che difficilmente si potrà tornare al vecchio
sistema nonostante la volontà dell'Assessore e che lo stato attuale
verrà mantenuto a oltranza solo per garantire la soppravvivenza della Keller sul
mercato almeno fino a quando non riusciranno a trovare soluzioni
alternative o fino a quando ci sarà una nave FS a effettuare la
traversata.
Niente di nuovo sotto il sole dunque, posso
solo consigliare alla dirigenza della Keller di non abbassare la guardia perchè così come sono
forti gli interessi da salvaguardare, lo sono ancora di più quelli di
chi ha orchestrato la dismissione, e continuo a sostenere che la
presenza della Keller sia l'unico motivo rimasto ad impedire il
compimento di tali propositi.
Mi auguro di sbagliare nelle mie
considerazioni ma è il quarto assessore che incontro in quindici anni e non ho avvertito nulla di diverso da quanto gia sentito dai vari Broccia, Amadu ecc.
Insomma , ho espresso il desiderio di incontrare l'assessore Lorettu e il desiderio si è avverato... forse avrei fatto meglio a desiderare di vincere al superenalotto.

domenica 20 settembre 2009

Villacidro Commesse in ritardo - Cassa integrazione alla Keller per 80 dipendenti

da "L'Unione Sarda" 20/09/2009
Scatta la cassa integrazione per i lavoratori della Keller Elettromeccanica. Il provvedimento, che interesserà un massimo di 65 operai e 15 impiegati, è stato comunicato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali durante un incontro avvenuto il 17 settembre scorso nell'Associazione degli industriali di Cagliari organizzato dal direttivo dell'azienda. La scelta della cassa integrazione è stata giustificata dai vertici della fabbrica di carrozze ferroviarie a causa della saturazione delle linee produttive e per la discontinuità del collegamento marittimo-ferroviario nella tratta Golfo Aranci-Civitavecchia.
«Il problema del traghetto», commenta Gigi Marchionni, della Cgil, «si sta ripresentando in tutta la sua gravità nonostante le promesse del mantenimento della tratta da parte dell'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. «La mancanza di un accordo scritto è la causa principale di questo disservizio che sta mettendo in pericolo la sussistenza della Keller».
A complicare una situazione ormai divenuta critica si aggiungono i ritardi nelle commesse ricevute dall'Iran, dalle Ferrovie dello Stato e per i treni sardi. La direzione aziendale tenta di gettare acqua sul fuoco, assicurando che nessuna delle commesse sinora ricevute è stata ritrattata dai committenti. Nonostante questo la cassa integrazione arriverà lo stesso per 13 settimane. Le organizzazioni sindacali rispondono ai provvedimenti comunicati durante l'incontro evidenziando la necessità di un continuo controllo della preoccupante situazione e riuscendo a fissare un ulteriore incontro stabilito per il 15 novembre. «È ora che i politici locali si diano da fare per risolvere la situazione», conclude Gigi Marchionni: «Già in passato abbiamo assistito ai falsi proclami di alcuni politici regionali che tendevano solo a tranquillizzare gli animi lasciando però la situazione in fase di stallo».

venerdì 18 settembre 2009

FS: CALIGARIS (SDR), RIATTIVARE SUBITO TRAFFICO MERCI



“Trenitalia deve riattivare subito il traffico merci per uscire dall’attuale grave situazione di illegalità che si protrae da oltre un anno. Non è infatti sufficiente mantenere il collegamento marittimo Civitavecchia-Golfo Aranci solo per garantire l’attività della società Keller ed il trasporto dei mezzi dell’esercito. Ci sono molte altre esigenze e motivazioni che impongono la ripresa generalizzata del servizio merci”. Lo sostiene l’ex consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme con riferimento alle trattative in corso tra la Regione e l’Azienda Ferrovie dello Stato per il rilancio e la razionalizzazione dei servizi ferroviari nell’isola.

“L’interruzione del servizio merci – sottolinea l’esponente socialista che ha denunciato la società Ferrovie dello Stato alla Procura della Repubblica di Cagliari – è stato un errore che ha forte ripercussioni per l’economia, per l’occupazione diretta e indotta, per l’ambiente e la sicurezza stradale. Lo confermano, oltre agli indicatori statistici, le proteste e le iniziative di imprenditori, Enti Locali sardi e laziali nonché di operatori terminalisti degli scali per ottenere la ripresa del servizio. E’ importante, oltre che utile, un’azione sinergica fra le Regioni Sardegna e Lazio e le forze sociali territoriali, per trovare con le Ferrovie dello Stato un’intesa condivisa che possa consentire la ripresa del servizio in modo generalizzato in attesa di eventuali soluzioni alternative”.

“La decisione di Trenitalia di mantenere la tratta Civitavecchia-Golfo Aranci è un atto dovuto, importante che deve, però essere seguito – conclude Caligaris – da altre azioni determinanti. Indispensabili sono l’individuazione degli scali a terra con il relativo personale e con gli operatori terminalisti – in modo da garantire effettivamente la riattivazione del servizio necessario soprattutto in questa fase di grave crisi economica, in una regione insulare esclusa dalla continuità territoriale”.

Cagliari, 18 settembre 2009

lunedì 14 settembre 2009

POLO MERCI DI PORTO TORRES: ARRIVA IL FINANZIAMENTO

da "www.alguer.it"
PORTO TORRES - L’assessore regionale Liliana Lorettu ha confermato al sindaco Luciano Mura il finanziamento regionale di duemilioni e mezzo di euro per costituire un importante polo merci a Porto Torres.

L’impegno manifestato nei mesi scorsi dalla responsabile regionale ai Trasporti, si è materializzato giovedì a Cagliari, in occasione del vertice convocato dalla Regione, alla presenza del sindaco turritano, per discutere sulle diverse questioni legate al superamento di alcune criticità relative ai trasporti e alle infrastrutture nell’area industriale di Porto Torres e Ottana.

«Lo scalo marittimo di Porto Torres è destinato a diventare un importante “hub” mercantile nell’Isola – ricorda Luciano Mura - e con il finanziamento regionale di duemilioni e mezzo di euro potranno essere effettuati i raccordi ferroviari necessari per arrivare al porto industriale, con la realizzazione di un possibile invaso per le navi merci. La maggior parte del traffico che viaggia su carro ferroviario è infatti diretto verso nord Italia, Francia e Spagna, con il porto di Porto Torres che rappresenta un punto di riferimento preciso per il naturale passaggio dello stesso traffico mercantile, e allo stato attuale il traffico merci è costretto ad imbarcarsi a Golfo Aranci facendo un giro vizioso».

Tenuto conto inoltre che a Savona esiste un invaso per navi dello stesso tipo, l’assessore regionale Lorettu incontrerà la prossima settimana l’assessore regionale della Liguria, per costruire le opportune relazioni in merito.
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Vorrei incontrare l'Assessore Lorettu. vorrei cercare di capire se ha effettivamente cognizione di quale sia lo stato dei trasporti ferroviari in Sardegna. In questi giorni si sta parlando delle cose più assurde e strampalate e si dimentica volutamente che il capoluogo della Sardegna è privo di collegamento ferroviario merci da oltre un anno!!! che senso ha inventarsi nuovi scali, nuovi hub, nuovi invasi e nuovi centri intermodali quando lo scalo merci di Cagliari è uno scalo fantasma, quando gli unici pseudo-hub esistenti in Sardegna (i centri intermodali Cemat di Elmas e Sassari) sono stati spazzati via dall'oggi al domani per lasciar spazio ad altri interessi e non perchè fossero improduttivi; quando l'attracco FS di Golfo Aranci (unico vero approdo naturale per le merci in entrata ed in uscita dall'isola) è stato volutamente boicottato per far posto ad attracchi stagionali di natanti privati;quando è assolutamente risaputo che non è affatto naturale fare attraccare ipotetici traghetti Fs sulla costa nord-occidentale della Sardegna???
cosa vuol dire che "la maggior parte del traffico che viaggia su vagoni ferroviari è diretto verso il nord Italia, la Francia e la Spagna? Anzitutto non c'è più nessun traffico ferroviario. quello che c'era, a parte cemat, era quasi esclusivamente traffico in entrata proveniente dal nord-Italia e dal centro Europa (Austria, Germania) ed era logico e naturale che per giungere in Sardegna passasse per Civitavecchia e arrivasse a Golfo Aranci.
Perchè,pur di andare avanti con la decisione di smantellare le ferrovie in Sardegna, si sono date rassicurazioni di continuità a realtà importanti come la Keller, ben sapendo che una volta calmatesi le acque ed i clamori suscitati dalla dismissione, sarebbe stato impossibile mantenere gli impegni presi?
Perchè si fa finta di non sapere che il destino della Garibaldi è segnato da tempo e non c'è alcuna intenzione e/o possibilità che vengano costruite nuove navi FS?
Negli ultimi dieci anni ho avuto modo di conoscere personalmente tutti gli Assessori ai trasporti che si sono avvicendati alla Regione; a tutti ho esposto le problematiche e le minacce che gravavano sul settore e da tutti ho sempre avuto rassicurazioni circa il fatto che la Sardegna non avrebbe mai perso il collegamento col continente.
Oggi, poveri noi, i risultati sono davanti agli occhi di tutti.

venerdì 11 settembre 2009

dal blog http://sottovocemanontroppo.blogspot.com

ho trovato e volentieri pubblico:





La terra del "trenino verde"

Oggi "scopro" un blog incentrato sullo stato delle ferrovie in Sardegna, per chi è sardo come il sottoscritto è risaputo che è in atto una politica di smantellamento, specialmente del settore merci che, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto come da abitudinte "italiana", è destinato a soccombere.

Miseria attira miseria.

Per maggiori informazioni vi rimando al blog (a cui vanno i miei complimenti):
http://merciinsardegna.blogspot.com

Purtroppo per RFI in Sardegna non manchiamo ne' di merci ne' di passeggeri, semmai abbiamo bisogno di nuove stazioni, vedi Macchiareddu ed Aereoporto di Cagliari-Elmas, raggiungibili solo via corriera.

Riusciremo mai a vedere oltre il tunnel sotto via Roma? Mah!
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Grazie Simmy585

giovedì 10 settembre 2009

...In breve... da L'Unione Sarda del 10/09/2009

Trasporti sardi, nuovi investimenti
Le diverse questioni legate al superamento di alcune criticità relative ai trasporti e alle infrastrutture nell'area industriale di Ottana, di Porto Torres e del comparto lapideo, sono state al centro di una riunione presieduta dall'assessore regionale dei Trasporti Liliana Lorettu (nella foto), svoltasi ieri a Cagliari. All'incontro hanno preso parte anche gli assessori dei Lavori Pubblici e dell'Industria, Angelo Carta e Andreina Farris, e i vertici della Confindustria della Sardegna centrale (Salvatore Nieddu, Roberto Bornioli, Luigi Ledda, Vittorio Tupponi e Pasquale Cabitza). Nel corso dell'incontro è stato assunto l'impegno della realizzazione del centro intermodale merci di Borore, della variante camionabile al servizio delle cave sulla statale 125 e del collegamento ferroviario merci del Porto Industriale di Porto Torres e di Oristano.
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Fanno proprio bene a mettere notizie del genere nei trafiletti "in breve". meno gente si accorge di cosa stanno ancora combinando i soliti noti e meglio è.
sono sicuro che il cronista non sa neanche di cosa sta parlando quando riporta la solita accozzaglia di formule che questi signori continuano a sciorinare alla stampa quando si chiudono in una stanza per le loro "riunioni"; Il centro intermodale di Borore???, il collegamento ferroviario merci del porto di Oristano???... certo è che la consulenza dell'Ing. Cabitza e la sua esperienza maturata in dieci anni di gestione della Cargo in Sardegna, sarà anche stavolta di grande aiuto per far rifiorire i rami secchi......