venerdì 27 febbraio 2009

Trasporto merci Confronto con l'ad di FS I tagli di Trenitalia: oggi il faccia a faccia ferrovieri-Moretti

da L'Unione Sarda
L
a tensione si taglia a fette. I duecento lavoratori di Trenitalia Cargo non ne vogliono sapere di lasciare l'isola. Venerdì scorso, la società di Ferrovie dello Stato ha chiesto ai dipendenti sardi di oltrepassare il Tirreno, per esigenze di «carattere produttivo». Ieri scadeva il termine per aderire alla proposta. Risultato? Nessuno ha dato l'ok. Di più. Sempre ieri, si è riunita l'assemblea dei lavoratori a Cagliari, per fare il punto della situazione, anche in vista dell'incontro di oggi con l'amministratore delegato di FS, Mauro Moretti.
PROTESTA Il personale del servizio merci di Trenitalia non ha intenzione di fare sconti. «Siamo disposti a protestare nella maniera più dura», conferma Walter Carta, segretario regionale della Filt Cisl. «Se l'idea è quella di trasferire i lavoratori solo per tre mesi, allora possiamo ragionare: altrimenti siamo pronti ad alzare le barricate».
Ancora più pessimista Pierfranco Meloni, leader della Uiltrasporti. «La vedo molto difficile. Trenitalia ha chiesto a 200 persone, attorno ai cinquant'anni, di fare i bagagli e lasciare la propria terra. Mi sembra difficilmente realizzabile». Per molte famiglie sarebbe un trauma. E sarà per questo che ieri i lavoratori hanno espresso, ai propri rappresentanti sindacali, molte preoccupazioni. «I ferrovieri», continua Meloni, «vogliono rispondere con forza alle provocazioni di FS. Attendiamo i fatti. E non solo. È necessario un piano industriale che dia un futuro al settore», aggiunge il sindacalista della Uil: «La vecchia giunta Soru non ha fatto niente per salvaguardare il trasporto merci. Ora aspettiamo un'azione più incisiva del nuovo governatore Cappellacci».
L'INCONTRO L'appuntamento per oggi è alle 10,30 a Roma. L'amministratore delegato di FS, Mauro Moretti, incontrerà i rappresentanti sindacali sardi. Sul tavolo la questione spinosa dei trasferimenti. Trenitalia Cargo ha problemi di produzione. Ma la crisi delle ferrovie sarde parte da lontano: l'estate scorsa Trenitalia decise di chiudere il collegamento Golfo Aranci-Civitavecchia, riducendo di fatto la presenza in Sardegna. La scelta venne contesta fortemente da tutti sindacati: Filt Cgil, Uilt, Ugl-Af, Orsa e Fast. Gli stessi che oggi a Roma cercheranno nuove risposte dall'azienda.
LANFRANCO OLIVIERI

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