venerdì 30 gennaio 2009

La Giunta boccia il campus universitario - Regione Autonoma della Sardegna

La Giunta boccia il campus universitario - Regione Autonoma della Sardegna
Affossato l'Accordo di programma con la Regione: "Troppo cemento"
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Come volevasi dimostrare. Il pericolo, ora che è decaduta l'idea del campus, è che quei terreni cadano nelle grinfie dei furbetti "dal quartierino facile" e verrebbe da pensare che le macroscopiche incongruenze progettuali siano state inserite ad hoc perchè il progetto venisse rifiutato ad una seconda e più approfondita analisi. Così si è ottenuto di smantellare lo scalo merci per una causa sociale, il campus, che però non sarà più realizzato, tanto vale cedere le aree per un utilizzo ben più redditizio: i palazzi.

domenica 25 gennaio 2009

GLI ARGOMENTI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE

da L'Unione Sarda 25/01/2009
UN GRANDE LAVORO A FAVORE DI TUTTI I SARDI
"A Olbia un trio di assessori rivendica il buongoverno della giunta uscente e chiede ancora fiducia ai sardi"
(...) Sandro Broccia ha ricordato il lavoro svolto per ridare sprint al servizio ferroviario con l'acquisto di un treno veloce: "Da 25 anni non si vedevano treni nuovi nell'Isola. L'amministrazione di centrodestra che ci ha preceduto ha speso un oceano di soldi e non ha fatto niente di concreto per l'Isola, noi si".(...)
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Gli spettatori di questo comizio probabilmente erano le tre scimmiette "non vedo" "non sento" "non parlo" visto che nessuno si è dato la pena di contraddire le affermazioni di Broccia.Il fatto è che ai comizi del centrosinistra vanno i sostenitori del centrosinistra così come accade per l'altra parte. Bisognerebbe organizzare un comizio congiunto per scambiare i simpatizzanti tra le platee e vedere se con un vero contradditorio davanti certi politici avrebbero ancora il coraggio di dire certe cose.
Che vergogna....

martedì 20 gennaio 2009

da "Sardegna fatti più bella" http://mariodiana.blogspot.com/

Trasporti, bugie elettorali e verità scomode

Da qualche giorno è possibile vedere in giro per la Sardegna una locandina che descrive un’isola che sembra avere risolto l’annoso problema dei trasporti: viaggi in treno da Cagliari a Sassari in poco più di due ore, strade mai viste prima, interventi per le zone interne, collegamenti aerei per qualsiasi destinazione... La locandina in questione fa parte dell’armamentario elettorale di Renato Soru, ma l’isola di cui si parla non è la Sardegna”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana.

“Non risulta da nessuna parte, infatti, che in Sardegna si possa andare in treno da Cagliari a Sassari in poco più di due ore”, prosegue Diana. “Secondo i dati di Trenitalia, l’unico treno in grado di coprire la distanza tra i due capoluoghi in meno di tre ore è quello delle 16:40, che impiega due ore e 50 minuti. Tutti gli altri convogli impiegano più di tre ore e mezza. Il fantomatico treno cui fa riferimento Soru ha compiuto un solo viaggio, impiegando effettivamente poco più di due ore, di domenica e con il traffico ferroviario bloccato in tutta l’Isola per evitare che tale meraviglia della tecnologia potesse subire rallentamenti, per scarrozzare l’ex governatore da Cagliari a Sassari. Da allora, si sa soltanto che per la fornitura dei treni Pendolino è stata bandita una gara d’appalto della quale non si è più saputo nulla. E che dire delle strade? Farebbe piacere poter stringere la mano a qualcuno che ha avuto l’onore di transitare sulla nuova Cagliari-Pula di cui si parla nella locandina, ma purtroppo nessuno l’ha mai neppure vista. Quanto alle zone interne, il totale disinteresse della Regione è stato denunciato con dovizia di particolari molte volte nel corso della passata legislatura”.

“Anziché inventarsi risultati mirabolanti mai ottenuti, Soru avrebbe fatto bene a spiegare ai sardi cosa ha fatto la sua giunta per salvare il servizio di trasporto merci su rotaia o per impedire la chiusura delle numerose stazioni ferroviarie soppresse da Trenitalia nell’Isola”, conclude Diana. “Queste sono le vere politiche per i trasporti portate avanti dal centrosinistra negli ultimi quattro anni e mezzo e non basteranno certo i bagliori degli spot elettorali a relegarle nell’ombra”.


MARIA GRAZIA CALIGARIS



E’ stata un’esperienza irta di difficoltà ma assolutamente esaltante con un’unica finalità: quella di vedere rispettati i diritti dei cittadini nel lavoro, nella sanità, nell’informazione, nelle carceri. E’ stata per me una legislatura all’insegna delle pari opportunità per tutti, del rinnovamento e del rispetto delle regole democratiche dentro e fuori le Istituzioni. Mi hanno guidato il giuramento fatto nel 2004 di essere fedele alla Repubblica e allo Statuto sardo e la volontà di rappresentare, come socialista, i più deboli. Per questo ringrazio gli elettori, il Partito Socialista ed il Presidente Soru per avermi offerto questa opportunità”. Lo ha detto la consigliera regionale socialista, eletta nel listino, nel corso della conferenza stampa di fine mandato. (red) (admaioramedia.it)
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Con immenso rammarico saluto una Donna eccezionale che grazie al suo impegno ed alla sua coerenza ha saputo dare voce ai problemi di tantissime persone (me compreso). Ho sperato di vedere il suo nome nelle liste per le prossime regionali ma purtroppo così non è stato.Non mi permetto di entrare nel merito di quali possono essere stati i motivi della mancata ricandidatura, posso solo dire che ora ho un motivo in meno per andare a votare il 16 febbraio.
A Lei ed al carissimo Sig. Massa va il mio più caro e affettuoso saluto e il ringraziamento per il supporto avuto. Con la speranza di poterla prima o poi incontrare di nuovo
Antonio Costa

venerdì 16 gennaio 2009

da L'UNIONE SARDA 16/01/2009

Non riporto tutto l'articolo perchè troppo lungo ma la sostanza è che in cronaca di Olbia e Gallura, a tutta pagina si tirano le somme sull'attività e sui traffici nei tre porti del nord Sardegna, Olbia ,Golfo Aranci e Porto Torres, sottolineando il tracollo registrato proprio da Golfo Aranci e proprio nel settore delle merci che infatti ha registrato un calo nel 2008 del 58% rispetto al 2007!!!!
non si fa cenno del fatto che per ottenere questa abnorme percentuale si sono messi a confronto i 12 mesi del 2007 con i primi 6 mesi e mezzo del 2008.

"Un ingenuo contadino aveva un pezzetto di terra e una gallina un po pigra ma comunque una buona gallina. Quando un signorotto interessato al suo podere gli fece notare che, si la gallina il mese prima gli aveva fruttato 30 uova, ma questo mese, ed erano gia oltre la metà, gliene aveva fatto solo 15, il contadino tirò il collo al povero pennuto, per un pò di pane cedette la terra al furbetto e andò a fare il mendicante in città."

giovedì 15 gennaio 2009

Ugo Cappellacci

Ugo Cappellacci
ho scritto sul sito del candidato alla Presidenza della Regione per sapere quale sarà la sua posizione rispetto al "problema" ferrovie. Avevo fatto la stessa cosa sul sito di Soru e ho ricevuto in risposta solo gli sberleffi di Angelino.
Vediamo se ci saranno commenti.
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antonio costa da Quartu Sant’Elena (Cagliari)
ferrovie in sardegna
Mi permetto di segnalarLe la gravissima situazione in cui versa tutto il sistema economico della Sardegna orbitante intorno al settore del traffico merci ferroviario. Come ben saprà, è ormai dal 24 luglio 2008 che la nostra isola è diventata l’unica regione d’Italia a non avere un servizio di trasporto merci su ferrovia. Chi Le scrive è stato negli ultimi dodici anni il titolare di una ditta di autotrasporti che si occupava di terminalizzare le merci in arrivo dal continente (e da tutta l’Europa) su vagoni FS. Prima di me mio padre e prima ancora mio nonno hanno fin dai primi anni ’60 portato avanti con impegno e passione il lavoro che in quasi 50 anni ha dato occupazione a decine di persone. Oggi, a quasi 6 mesi dalla sospensione del traffico,avvenuta grazie al menefreghismo più totale manifestato dalla giunta Soru alle richieste da parte di tutti i lavoratori coinvolti di salvaguardare una risorsa indispensabile allo sviluppo di una regione come la nostra, mi ritrovo ben oltre la soglia della povertà con una famiglia da portare avanti e mi devo anche ritenere fortunato perchè, sempre grazie alla politica soriana (!!!), Cagliari ha visto negli ultimi mesi la rinascita del porto canale e così sono riuscito ad avere un posto di trattorista tramite un’agenzia interinale che si occupa di formare i lavoratori del porto. L’unico problema è che nel mese di dicembre ho lavorato sette giornate ( e come me tutti i colleghi) maturando uno stipendio di circa 320 euro. Mi scuso per la digressione e tornando al discorso ferrovie, La invito cordialmente a voler prendere visione del blog www.merciinsardegna.blogspot.com dove potrà avere tutte le informazioni relative alla dismissione con articoli e interventi del consiglio regionale.
Antonio Costa

da L'UNIONE SARDA 15/01/2009

Trasporti Appalto delle Ferrovie
Via dai binari morti, venti milioni per Nuoro-Macomer

F
uori dal binario morto e via anche quelle vecchie rotaie che arrivano dal passato. Dopo anni di attese si riparte e per le Ferrovie della Sardegna, (ora azienda unica dell'Arst), inizia una nuova era. Sono stati infatti appaltati i lavori per venti milioni di euro e a marzo inizieranno i lavori per la sostituzione dei binari lungo la linea Macomer-Nuoro a scartamento ridotto. A comunicarlo è stato l'assessore regionale ai Trasporti Sandro Broccia. L'appalto dei lavori è stato confermato anche dalla Direzione compartimentale di Macomer.
Tutto rientra nelle legge di riforma del trasporto pubblico locale, venti milioni di euro, destinati alla Macomer- Nuoro per la sostituzione dei binari con la messa in opera di rotaie in grado di sostenere mezzi più veloci e moderni, con la riduzione dei tempi di percorrenza a 50 minuti rispetto all'attuale ora e mezza.
I lavori dovrebbero concludersi verso la fine del 2010, anche se si dovrà ancora attendere chissà quanto tempo per vedere transitare su quella linea questi treni. La gara d'appalto per la realizzazione dei nuovi locomotori è stata infatti annullata, anche se sarà bandita nuovamente subito dopo le elezioni regionali di febbraio. «Finalmente si concretizza una parte degli impegni assunti dalla Regione per ristrutturare le nostre ferrovie - dice Maria Antonietta Deriu della Cgil -. Un intervento per creare una linea di trasporto merci e passeggeri efficiente e rivalutare il treno quale vettore primario, anche nelle zone interne dell'isola. Certo, si dovrà ancora attendere qualche anno, prima di vedere circolare i treni nuovi, ma contiamo sull'impegno assunto anche dalla varie forze politiche, anche in questa breve campagna elettorale, per dare concretezza al rilancio dei trasporti su ferro, non solo sulla Nuoro-Macomer, ma in tutta la Sardegna».
Si dovrà attendere quindi la formazione di una nuova Giunta regionale prima di capire che orientamento si dovrà prendere per dotare la linea ferroviaria Macomer Nuoro di una struttura adeguata e di mezzi efficienti. Se per la Macomer-Nuoro inizia, per così dire, la seconda giovinezza, si dovrà ancora attendere per la sistemazione della linea turistica Macomer-Bosa.
In questo caso, la Regione aveva previsto degli interventi, ma i fondi sono stati dirottati per gli interventi del G8 alla Maddalena e in provincia di Sassari. Fatto questo che aveva fatto insorgere i sindacati anche dopo l'incidente ferroviario avvenuto a Silanus.
FRANCESCO OGGIANU

mercoledì 14 gennaio 2009

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA - PARTITO SOCIALISTA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

PS – PARTITO SOCIALISTA

TRAFFICO MERCI FS: CALIGARIS (PS), VIAGGIO “GARIBALDI” PER DUE CARROZZE

“Le Ferrovie dello Stato insistono nell’assurdo atteggiamento di danneggiare l’economia della Sardegna e sprecare denaro pubblico bloccando il traffico merci. Domani il traghetto “Garibaldi” effettuerà una corsa sulla linea Civitavecchia-Golfo Aranci esclusivamente per ritirare due carrozze”. Lo denuncia la consigliera socialista Maria Grazia Caligaris (PS), sottolineando “l’irrazionale decisione di limitare il traffico merci tra la Sardegna e la penisola solo alle carrozze della Keller ed ai mezzi dell’esecrcito”.

E’ evidente – precisa Caligaris firmataria di una denuncia alle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti – che i sardi subiscono le gravi conseguenze di un’autentica interruzione di pubblico servizio. Il blocco del traffico merci danneggia le imprese, costrette a ricorrere ai mezzi gommati con una sensibile lievitazione dei costi, e i cittadini per i rincari delle materie prime e dei prodotti di largo consumo. Senza peraltro ignorare i gravi riflessi sulla sicurezza stradale e sull’ambiente provocati dal forte aumento dei “bisonti” in transito lungo le principali arterie dell’isola.

Non è inoltre da sottovalutare l’assurda vicenda della spesa di circa mezzo milione di euro che l’ARST, gestione delle Ferrovie della Sardegna, dovrà sostenere per trasferire nell’isola 2.500 tonnellate di binari necessari per l’ammodernamento della rete. Il Presidente Soru e la giunta regionale, che non si sono opposti con la necessaria fermezza al blocco del traffico merci su rotaia almeno fino all’attuazione di soluzioni alternative, dovrà utilizzare – conclude Caligaris - di trasporti eccezionali via terra per trasferire nell’isola i binari necessari alle FdS. Spero che i magistrati penali e contabili accertino gli eventuali abusi e gli sprechi compiuti nei confronti dei cittadini.

Cagliari, 14 gennaio 2009

martedì 13 gennaio 2009

senza titolo e senza parole

Ciao Antonio,
volevo informarti che giorno 15 la Garibaldi farà una corsa andata e ritorno Civitavecchia - Golfo Aranci.
Un saluto
Roberto C.
(Associazione Ferrovie Siciliane
www.a-f-s.it)
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Grazie Roby, ho saputo che la Garibaldi attraccherà per ritirare due carrozze; dovevano essere tre ma per la terza non sono riusciti a terminare i lavori.

lunedì 12 gennaio 2009

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA - PARTITO SOCIALISTA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

PS – PARTITO SOCIALISTA

BLOCCO TRAFFICO MERCI FS: REGIONE PAGHERA’ TRASPORTO BINARI FDS =

“Nuova paradossale situazione provocata dal blocco del traffico merci su rotaia decisa dalla holding Ferrovie dello Stato. La Regione Sardegna dovrà spendere circa 500 mila euro per trasferire nell’isola 2.500 tonnellate di binari indispensabili all’ARST, gestione Ferrovie di Sardegna, per ammodernare la rete”. Lo denuncia la consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris (PS), precisando che “nelle prossime settimane le strade sarde dovranno sopportare, oltre ai quotidiani 900 ‘bisonti’, 100 trasporti eccezionali con mezzi articolati”.

“Da Piombino, attraverso il porto di Livorno, è previsto – ha sottolineato l’esponente socialista – lo sbarco a Portotorres, Olbia e Cagliari di articolati allungabili con rimorchi che trasporteranno rotaie lunghe 18 metri intasando il traffico sulla statale 131 e rendendola più pericolosa. Il disagio sarà purtroppo pesante perché ciascun mezzo dovrà essere scortato da vedette con segnalatori”.

“La scelta di Ferrovie dello Stato di non mettere a disposizione la nave traghetto per il trasporto delle rotaie con vagoni ferroviari, ciascuno dei quali con una lunghezza di 20 metri può sopportare 50 tonnellate e garantisce un risparmio del 50% delle spese, certifica – ha concluso Caligaris – un modo di operare contro gli interessi della Sardegna non solo economici. E’ evidente che un così alto numero di trasporti eccezionali, concentrato in poche settimane, determinerà un consumo straordinario delle strade e dell’ambiente naturale costringendo i cittadini peraltro a pagare spese che potrebbero essere drasticamente ridotte. Sorprende ancora una volta l’assenza di iniziativa da parte della Giunta che accetta le uniche deroghe al blocco di carri ferroviari e di mezzi dell’Esercito”.

Cagliari, 12 gennaio 2009

mercoledì 7 gennaio 2009

Interrogazione n. 1416 - XIII Legislatura

Interrogazione n. 1416 - XIII Legislatura
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con enorme ritardo (e me ne scuso) pubblico l'interrogazione dell'Onorevole Cachia (30/10/2008), molto precisa e circostanziata, che però, come tutte le altre non ha avuto, a distanza di mesi, alcuna risposta altrettanto chiara e dettagliata dalla giunta regionale. E' vero che adesso c'è la crisi politica e l'attenzione è sulla campagna elettorale, mi auguro solo che alle inevitabili belle parole di propaganda che verranno vomitate da tutte le parti politiche sugli elettori, segua a giochi fatti il mantenimento degli impegni promessi da parte di chi sarà eletto. Certo è che se venisse fuori un altro lustro soriano da affrontare, possiamo stare tranquilli che le risposte a tutte queste interrogazioni non verranno mai date.

lunedì 5 gennaio 2009

Cargo - Come stanno cambiando i servizi di trasporto e di logistica del Gruppo Ferrovie dello Stato

Cargo - Come stanno cambiando i servizi di trasporto e di logistica del Gruppo Ferrovie dello Stato
“Castaldo riporta le merci sul binario giusto” (...)Il nostro obiettivo è portare su rotaia fuori dai terminal il 50% delle merci containerizzate per fare di Genova un hub di transhipment per il Sud Europa (Germania e Svizzera in primis) non diversamente da Gioia Tauro, Taranto o Cagliari.(...)si sta provvedendo alla progressiva radiazione di 200 locomotrici (...)che saranno rimpiazzate con 24 unità E403 non interoperabili, in corso di acquisto, e con 10 loco di tipo DAI (duecento in cambio di 34....complimenti!)
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E' chiaro che castaldo non sa neanche di cosa sta parlando e dovrebbe vergognarsi anche solo di citare Cagliari e la Sardegna dal momento che è stato uno di quelli che materialmente ha sancito la fine del trasporto merci ferroviario nella nostra isola

venerdì 2 gennaio 2009

da La Nuova Sardegna - 23/12/2008

di Marco Bittau
OLBIA. E alla fine ne resterà uno solo, di binario. Solo soletto a tagliare con una doppia lama d’acciaio il cuore della città, direzione Golfo Aranci. Da Roma gli amministratori galluresi portano a casa un fascio di carte e progetti. Sorride Olbia: la stazione ferroviaria arretrerà a metà di via Vittorio Veneto e un’importante area strategica sarà riqualificata. C’è poco da ridere a Golfo Aranci, invece: sotto l’albero di Natale ci sarà un trenino merci, ma sindaco, giunta e consiglieri non potranno scartare il pacco. Tutti a casa, travolti dalla più velenosa delle crisi comunali. Insomma, dalla conferenza di servizi il Comune torna «vittorioso» su quasi tutta la linea. La stazione verrà arretrata sino a metà via Vittorio Veneto. Scompariranno quasi tutti i binari, nel senso che resterà attiva una sola linea, quella che collega la città con Golfo Aranci. Significa che rimarrà anche una rotaia che continuerà a tagliare in due la città. «Una vittoria per Olbia - dice soddisfatto il sindaco Gianni Giovannelli - rimane un binario, ma di fatto scompaiono i passaggi a livello dal centro perché la linea che resta attiva in pratica è priva di collegamento». Resta comunque un «odiato» binario a tagliare in due il centro, ma il sindaco, che a Roma era accompagnato dall’assessore all’Urbanistica, Marzio Altana, è convinto della bontà dell’operazione. «La nostra posizione - spiegano i due amministratori - non poteva essere quella di attesa delle scelte di altri. Se Golfo Aranci deve ancora definire la sua posizione con Trenitalia è giusto che Olbia non ne venga penalizzata». Con l’arrestramento della stazione partirà anche il tanto discusso intervento di riqualificazione dell’area. «Il progetto non subisce modifiche - continua Giovannelli -. Alcuni aspetti cambieranno, ma la trasformazione e valorizzazione urbana delle aree intorno all’unico binario ci sarà». L’importanza dell’accordo è stata sottolineata anche dall’assessore all’Urbanistica. «È davvero un momento storico per Olbia - dice Marzio Altana - dopo quasi un secolo si cancella una delle barriere urbanistiche più ingombranti per Olbia». Il sindaco ha spiegato anche quale potrebbe essere l’uso del binario una volta che il collegamento con Golfo Aranci verrà dismesso. «Si potrebbe pensare a una metropolitana di superficie oppure a una pista ciclabile, ma questa come altre iniziative verranno esaminate dall’intero consiglio comunale. Noi ci limitiamo a portare a casa questo primo risultato storico». Intanto il Comune porta avanti il progetto che prevede per il futuro anche uno scalo ferroviario merci nel porto Cocciani. «Tutto confermato - dice Giovannelli - anche se Trenitalia sembra avere mostrato poco interesse per il trasporto dei carri merci via mare. Secondo loro è antieconomico. Per il momento, a noi interessava liberare la città dai passaggi a livello, arretrare la stazione e abbattere muri e barriere architettoniche. Ci siamo riusciti».------------------