mercoledì 16 aprile 2008

Interporto Livorno Guasticce

ho raccolto qualche notizia dalla stampa Toscana riguardo il fantastico progetto di spostare un'altra volta il centro del Mediterraneo e di metterlo stavolta a Livorno.
Un paio di considerazioni: è necessario trovare un centro al Mediterraneo? perchè ogni tanto qualcuno decide che il centro (fino ad allora) va spostato perchè i mercati cambiano, gli assetti e gli interessi mutano scenari molto velocemente e baggianate simili. perchè ci deve essere una posizione dominante rispetto al "resto" delle possibilità? E' la politica della ragnatela, con al centro l'insetto fagocitante che ha l'esclusivo controllo di tutte le periferie.E' la logica del più forte ed in questa logica vince uno solo e tutti gli altri perdono.
Forse la rinascita della nostra esangue economia deve passare attraverso la politica della "rete" e non della "ragnatela". la "rete" deve stendere le sue maglie su tutto il territorio con uguale incidenza, i nodi devono avere tutti lo stesso potere di tenuta. Gli esempi sono lampanti, Genova, Gioia Tauro, Cagliari, Napoli, Civitavecchia, di volta in volta innalzati a "centro del Mediterraneo" ognuno a discapito degli altri e di volta in volta il fallimento è stato inevitabile e facilmente prevedibile. La spesa economica sostenuta ad ogni spostamento ha ogni volta costituito una botta tremenda per l'economia di tutto il paese e non ci sono stati quasi mai tornaconti. Ora ci provano con Livorno perchè l'ambizione umana non ha limiti e l'opportunismo ne ha ancora di meno. Stavolta hanno gettato una valanga di milioni su Livorno perchè qualcuno è stato più influente di altri quando c'era da spartire la torta e per ottenere il risultato hanno addotto i noti motivi che ben conosciamo.
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Interporto Livorno Guasticce

Nell'Interporto di Guasticce RFI realizzerà un fascio di binari con un investimento di 16
milioni di euro.
Inoltre sarà realizzato il raddoppio, circa 2 chilometri, del collegamento tra gli impianti
merci di Livorno Calambrone e Darsena Toscana e saranno effettuati potenziamenti
infrastrutturali nella stazione di Livorno Centrale.
L'investimento complessivo è di 50 milioni di euro.
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D.- Si è registrata un ‘accelerazione nelle attività portuali e, in questo mutato contesto, la movimentazione delle merci è diventata strategica. Ce lo conferma?

L’attuale fibrillazione del porto e in parte dell’Interporto è data dall’aumento inaspettato di traffici derivante dai problemi di Genova (saltato il software di gestione e sicurezza, un bel guaio). Una situazione che può rendere sostenibili anche comportamenti non perfettamente efficenti, che però dureranno lo spazio del problema. Altra cosa è l’aumento dei traffici come prospettiva seria e positiva nel medio-lungo periodo, una fenomenologia sulla quale Livorno può fondare una scommessa gigantesca: ecco perché ci affanniamo a raccomandare “cogliamo l’opportunità” della nuova centralità mediterranea, come dire, sono fortune che non capitano tutti i giorni (...) Ad esempio, ancora non è in esercizio il collegamento ferroviario. Lei che ne pensa ?

Tutto ciò che accade all’Interporto credo faccia parte del difficile sforzo per trovargli al più presto un “senso” e credo che in questo momento prevalga l’idea semplice e semplicista che ” più servizi e dotazioni ci sono meglio è”. E’ un po’ poco, se si pensa che la ferrovia dell’interporto da quando esiste, fine 2006, se non prima, ha movimentato un treno solo, quello inaugurale. Così alberghi, finiture infrastrutturali ecc.. credo vadano in questa direzione e forse la Società sta amministrando il cospicuo finanziamento statale che gli è arrivato recentemente, che si aggiunge ai circa 100 milioni di euro già utilizzati per questa cattedrale, non “nel deserto”, come altre, ma semmai ” in mezzo al traffico “. E comunque, finora, molto poco utile.
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Già oggi l'Interporto della Toscana centrale muove 100mila tonnellate di merci ogni anno e ospita 35 aziende dislocate in un'area complessiva di 700mila metri quadrati con 60mila mq di magazzini, 6000 mq di uffici direzionali e altri servizi per imprese e merci. Con il nuovo terminal Fs l'obiettivo è arrivare ad 800mila tonnellate l'anno su gomma e altre 800mila su ferrovia. Nel medio periodo è prevista l'estensione nel Comune di Campi Bisenzio per 260mila mq.
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