giovedì 24 aprile 2008

Regione Autonoma della Sardegna - Servizi - Rassegna stampa - E le Ferrovie battono cassa: senza risorse ridurremo i treni

Regione Autonoma della Sardegna - Servizi - Rassegna stampa - E le Ferrovie battono cassa: senza risorse ridurremo i treni
24.04.2008
ROMA — «Le Ferrovie non sono Alitalia. Proprio per questo allo Stato diciamo che se non ha i soldi per coprire certe tratte, vuol dire che le taglieremo ». Mauro Moretti, ammini-stratore delegato di Fs, ha intenzione di difendere con i denti i risultati del gruppo. Il bilancio 2007, approvato ieri, si è chiuso con una riduzione delle perdite pari all'80% sul 2006: un «rosso» di 409 milioni contro quello di oltre 2 miliardi, frutto della precedente gestione. Certo ci sono 551 milioni di parte straordinaria, provenienti dal riconoscimento di somme dovute per i servizi prestati fino al 2003 e a accantonamenti straordinari, ma il dato da guardare è quello del margine operativo lordo, tornato positivo per 463 milioni contro i -650 del 2006. Si tratta dell'effetto dell'aumento dei ricavi di traffico cresciuti del 14,4% (c'è da ricordare l'aumento delle tariffe fino al 10% su alcune tratte) e, tra questi, degli introiti derivanti dai contratti di servizio che sono lievitati di un terzo. «Abbiamo aumentato i ricavi del traffico internazionale e in particolare di quello merci, lavorando molto sulla Germania» spiega Moretti. Dall'altra parte c'è il taglio dei costi, pari a 131 milioni di euro. Una tabella, inedita per le Fs in termini di trasparenza, chiarisce quali voci abbiano subito i maggiori interventi: il 74% riguarda il vestiario; il 73% deriva dal rinnovo dei contratti di vigilanza in termini più economici; il 56% dai risparmi sulle relazioni esterne (ma anche sulle quote associative, come quelle pagate a Confindustria che Moretti ha compresso). Poi c'è il dimezzamento dei costi della convegnistica, mentre le spese per le consulenze diminuiscono di un quarto, fermandosi a 62 milioni. Quanto alle singole società del gruppo, Rfi (che gestisce la rete) si mantiene in sostanziale pareggio, mentre Trenitalia, la controllata che gestisce il traffico, che da sola nel 2006 ha perso 2 miliardi e subirà l'abbattimento del capitale, ha registrato un «rosso» contenuto, pari a 403 milioni, con una forte stretta dei costi che calano del 4%. Restano i problemi di un gruppo che aspetta di poter attuare il piano di riorganizzazione che avvierebbe una rivoluzione nella gestione delle tratte, lasciando a Fs la gestione di quelle economiche e rimettendo all'iniziativa del governo la decisione di sovvenzionare quelle in perdita come «servizio universale». Il piano d'impresa chiede all'azionista due miliardi per la ricapitalizzazione di Trenitalia, la metà già per quest'anno. Di questi un terzo è destinata al mantenimento dell'attuale livello dei servizi regionali: l'esecutivo Prodi ne ha stanziati solo 40. «Mi aspetto che il nuovo governo provveda al resto - conclude Moretti-. Altrimenti non resta che tagliare. Noi non saremo un'altra Alitalia ». Antonella Baccaro

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