lunedì 15 settembre 2008

TRAFFICO MERCI FS: CALIGARIS (PS), IN ATTO INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO

"Il traffico merci gestito dalle Ferrovie dello Stato tra la Sardegna e la penisola è stato interrotto, all'improvviso senza alcuna comunicazione ufficiale agli operatori. Una decisione grave che danneggia le imprese, i cittadini e l'economia isolana annullando la continuità territoriale per le merci in dispregio a un diritto irrinunciabile per i sardi". Lo sottolinea la consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris che si è rivolta ad uno studio legale per la stesura di un esposto denuncia alla Procura della Repubblica affinchè si accertino, nell'ipotesi di interruzione di pubblico servizio, eventuali responsabilità.
"L'8 settembre scorso avrebbero dovuto infatti riprendere e proseguire fino al prossimo 31 dicembre le corse della nave traghetto tra Golfo Aranci e Civitavecchia, come da comunicazione della Divisione Cargo di Trenitalia che - precisa Caligaris - ai primi di luglio aveva diramato l'elenco delle stazioni abilitate al traffico merci, inserendo tutti gli scali sardi. Non avendo ricevuto alcuna risposta alle cinque interrogazioni presentate alla Giunta regionale ed in assenza di comunicazioni ufficiali da parte di Trenitalia, non resta altro da fare che chiedere l'intervento della magistratura ordinaria e di quella contabile per l'evidente spreco di denaro pubblico".
"Non è infatti pensabile che una società pubblica come la Holding FS S.p.A., che ha usufrito di ingenti finanziamenti, anche regionali, per la costruzione delle navi traghetto per gli scali merci dell'isola, possa decidere - sottolinea l'esponente socialista -, prima di sospendere la tratta Golfo Aranci-Civitavecchia, per consentire lavori di rimessaggio alla nave Garibaldi, l'unica rimasta in servizio, poi di interrompere definitivamente il collegamento limitando le corse soltanto al trasporto di carrozze ferroviarie e di mezzi dell'Esercito Italiano".
"I costi della corsa e quelli per mantenere operativi gli scali sardi - afferma ancora Caligaris - non cambiano anche consentendo il trasporto di merci alle imprese che trovano conveniente utilizzare la rotaia per economicità e opportunità. Inutilmente è stato chiesto dal Consiglio regionale, dai sindacati dei lavoratori e dalle associazioni dei produttori che il servizio venisse mantenuto fino alle soluzioni alternative previste dagli studi, effettuati con soldi pubblici , nell'ambito del piano dei trasporti. Anche la ripresa delle attività del Porto Canale suggerirebbe una soluzione diversa da quella dell'interruzione del collegamento tra Civitavecchia e Golfo Aranci. L'attuale decisione non fa altro che accrescere notevolmente il traffico merci su mezzi gommati con consistenti aumenti dei costi delle materie prime per le imprese e dei prodotti destinati al consumo. Senza contare l'intasamento del traffico stradale da parte dei grossi automezzi con maggiori pericoli per la sicurezza e la salubrità dell'ambiente".
"Negli ultimi due anni e nei primi sei mesi di quest'anno il trasporto merci su rotaia tra la Sardegna e la penisola ha fatto registrare un costante incremento mentre le reti europee - conclude Caligaris - non gradiscono la soluzione che viene loro offerta dalla Divisione Cargo di Trenitalia. E' quindi opportuna, in assenza di iniziative del Governo e della Giunta regionale, poco preoccupate di ciò che avverrà, un'indagine della magistratura ordinaria e contabile per accertare le responsabilità individuando le cause e a chi giova l'interruzione di un publico servizio e la futura utilizzazione delle aree degli scali merci dell'isola".
Cagliari 15 settembre 2008

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