giovedì 15 maggio 2008

Cipolletta: «Alle Fs servono privati>> Trenitalia cerca soci

continua l'inchiesta di Marco Mostallino sul Gruppo FS. Sono sorpreso dalla frequenza e dai toni di questi articoli. Il Sardegna continua a tacere sulla dismissione e poi (unico tra le testate) si mette a fare approfondite analisi sulla situazione economica degne del Sole 24 ore
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Di Marco Mostallino - da Il Sardegna
Il gruppo Ferrovie dello Stato corre sugli stessi binari di
altre grandi aziende pubbliche passate poi in mani private: costi
a carico dello Stato e dei cittadini,utili a vantaggio dei partner
privati. Ieri, il presidente di Fs Innocenzo Cipolletta (già direttore
generale di Confindustria) ha detto che «il problema
è che occorre aprire le due società,Rfi (gestore della rete,
ndr) e Trenitalia, cioè rete e servizio passeggeri, al capitale privato
». Cipolletta, al pari dell'amministratore delegato
Mauro Moretti, auspica inoltre un «gestore unico europeo» per
«riuscire ad attrarre maggior capitali privati».
La via del convoglio è già stata
preparata. Il Gruppo FS (come documentato ieri da E Polis)
ha scisso dal 2000 i settori. Trenitalia, che gestisce i treni, è
sempre in rosso e il Gruppo chiede ogni anno contributi allo
Stato con la Finanziaria. Ma allo stesso tempo ha separato le
attività redditizie, inserendole in società ad hoc. È il caso di
"Grandi Stazioni spa", che ogni anno fa utili superiori ai dieci
milioni, dove sono azionisti le ferrovie francesi Sncf, i gruppi
Caltagirone, Pirelli e Benetton.
Ora le Fs vorrebbero aprire alla finanza privata anche nel
cuore del sistema, treni e rete.
Beni che, dopo la separazione delle attività che fanno cassa,
valgono meno di prima in quanto lasciati in carico a società
del gruppo prive delle risorse migliori: stazioni, immobili, affitti,
progettazioni, consulenze e affari sono stati scorporati.
Oggi il privato che volesse investire sui treni, pagherebbe
molto, molto meno di quando le Fs erano una sola unica realtà.
Fonti del Gruppo Fs fanno dal canto loro notare che altre
sono criticità della galassia ferroviaria.
E puntano l'indice soprattutto verso le Regioni, colpevoli
di pagare male e in ritardo il servizio locale che Trenitalia
garantisce attraverso appositi "contratti di servizio".
È recente la polemica con il Lazio,che avrebbe versato con forte
ritardi i compensi, e col Veneto, dove le Fs ritengono di
percepire dalla Regione meno di quanto valga il servizio

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