sabato 31 maggio 2008

Non si uccidono così anche i cavalli?






Non si sa niente. Oggi è il 31 maggio e nessuno sa niente! anzi si sanno tante cose ma nessuna costituisce una certezza. mi aggrappo ancora alle poche informazioni che mi arrivano dall'esterno e che sono le uniche veramente obbiettive. In Austria non hanno alcuna notizia che smentisca la precedente comunicazione che confermava l'applicazione delle condizioni contrattuali fino al 31 dicembre 2008 (che comunque si avvicina a grandi passi) e su questa base hanno già pianificato le spedizioni almeno per i prossimi due mesi; ieri ho ricevuto la solita comunicazione dell'invio dalla Germania di 2 carri di torba che arriveranno intorno alla II settimana di giugno; quello che voglio dire è che se fossero fondate le notizie della chiusura del collegamento , anticipata addirittura al 15 giugno, non ci sarebbero i tempi tecnici per il rientro dei rotabili sul continente e avrebbero già dovuto bloccare l'accettazione delle spedizioni, non dico da oggi, ma almeno da una quindicina di giorni.

Certo, non è che la cosa mi rilassi completamente, bisogna veramente dormire con un occhio sempre aperto e sondare ogni segnale.

Nelle ultime 2 settimane ho subìto un'altra ondata di lavoro non indifferente, seicento tonnellate di carta x il nostro principale quotidiano, circa 1600 tonnellate di legname per i più svariati clienti di tutta la provincia , più di 1300 tonnellate di acqua minerale (non per fare pubblicità) Levissima (altissima-purissima viaggia in treno, lo sapevate?), più qualche centinaio di tonn. di merce varia per un totale di circa 70 vagoni che ho praticamente scaricato da solo in condizioni climatiche a volte insostenibili (pioggia, vento, caldo), senza contare i vagoni giunti a Cagliari per altri terminalisti (di cui non tengo certamente il conto) ma che comunque danno l'idea che non si tratta di un lavoro che si sta estinguendo anzi, a mio avviso nei primi 5 mesi del 2008 ho registrato un aumento del traffico di oltre il 100% superiore all'anno scorso. Se la cosa fosse costante avrei bisogno di assumere almeno altre tre persone (vi ricordo che fino al 1998 avevamo otto dipendenti) e avrei necessità di nuovi mezzi.

Invece la prospettiva è di chiudere il 30 giugno, un mese.

"Purtroppo" il super lavoro di queste settimane non mi ha dato la possibilità di essere molto attivo dal punto di vista della battaglia, direi proprio che mi ha stremato (se lavorassi in una piantagione di cotone sarei meno stanco), e nei prossimi giorni sarà ancora peggio. Sembrerebbe quasi una strategia ma sarei presuntuoso a pensarlo, si tratta invece di un eccesso delle spedizioni dovuto alla paura dei clienti che il servizio possa terminare ed alla naturale disposizione dell'uomo a fare scorte di materiali quando è in vista una crisi.
Potrei anche essere contento se rimandassero la chiusura di tre mesi in tre mesi, in un anno risolleverei il bilancio ai livelli di 15 anni fa, sarebbe veramente l'assurdo, ma non è certo questo che voglio. non si può lavorare in continua emergenza! La ferrovia è una miniera d'oro se gestita bene. non sono io a doverlo dire. sono i fatti. Ma nell'Italia in cui viviamo la Sardegna è diventata merce di scambio tra il Governo e le Lobby.

Di fronte alle cifre vomitate ogni giorno dai media sugli impegni economici che governi e regioni prendono per i più svariati bisogni (?!?) dei cittadini ottenebrandone i cervelli di ignari lettori/ascoltatori , mi viene veramente difficile credere alla storiella dei 15 milioni di euro negati con la finanziaria. Sarò ingenuo, sarò superficiale, sarò ignorante in materia...


Vi sono piaciute le foto dello scalo di Cagliari?
N.B. le voragini sull'asfalto sono un ricordo della Cemat (che fine ha fatto la Cemat?)

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