giovedì 22 maggio 2008

questa è la risposta dell'Assessore Broccia

I temi che sono stati sollevati dalle letture che sono state presentate e dal dibattito che ne è seguìto, se pure hanno come comune denominatore il trasporto merci e i collegamenti con la rete nazionale (..) sono diversi , sono articolati e trattano aspetti più specifici del trasporto merci e della continuità territoriale marittima; si è parlato del trasporto su ferro, della continuità territoriale delle persone e delle merci via nave e sopratutto nel porto di Cagliari, dei treni che sono un giorno si ed un giorno no in officina, dell'annunciata e poi fallita politica del rilancio del treno da parte di questa giunta, del trasporto urbano di Oristano, dell'area di San Paolo ai privati, del costo dei biglietti, non lo so se riuscirò nei venti minuti a rispondere a tutto quanto,(...) io sono d'accordo che la questione del trasporto ferroviario delle merci sia una questione troppo importante perchè non venga affrontata con uno spirito il più possibile unitario, è quello che io sicuramente mi auguro, io credo che serve tutto l'impegno, tutta la determinazione tutta la forza di cui possono disporre le istituzioni sarde, il Consiglio, la Giunta Regionale e quant'altro, per un'azione comune che cancelli in maniera definitiva la decisione di TRENITALIA di cancellare il trasporto ferroviario delle merci in Sardegna.
E' stato giustamente ricordato che questa questione non è un problema di oggi e non è una questione recente; io vi ricordo che nel 2006 il trasporto merci in Sardegna ha movimentato 12 milioni e mezzo di tonnellate di merci, di questi il 96% su gomma e il 4 % su ferro, aimè, non siamo distanti dal negativo dato nazionale che ha per le stesse modalità di trasporto le stesse percentuali; la stragrande, la quasi totalità delle merci in Italia viene trasportata su gomma.
Dei 12 milioni/11 milioni ottocentosettanta (mila) tonnellate di merce che viaggiano su gomma impegnano ogni anno in questa regione 585000 camion, che sono 49000 al mese, che sono 1600 al giorno ma sono di più se considerate che nei festivi e le domeniche i camion e gli automezzi pesanti non possono circolare in Sardegna.
Nel 1996 le merci trasportate su ferro riguardavano tre milioni di tonnellate di merce e 66000 carri; nel 1999 erano poco più di due milioni di tonnellate e 38000 carri; nel 2001 sono 600000 tonnellate e poco meno di 30000 carri e dal 2001 in poi, qualche anno di più, qualche anno di meno, alcuni l'hanno ricordato, questo è il dato del nostro trasporto merci in Sardegna.
Nel 1996 erano 4 le navi che trasportavano i treni, dal 2001 è sostanzialmente una la nave che trasporta treni. per i primi anni del 2000 erano due però una entrava in funzione solo quando la prima andava in manutenzione, adesso non c'è questa possibilità perchè quella che sostituiva la nave principale ha esaurito il suo ciclo di vita, e non solo, la nave attuale ha solo due o tre anni di vita, è una nave molto vecchia che non potrà reggere per molti anni ancora.
A questi fatti si aggiungono secondo noi le scelte fatte dalla regione negli ultimi lustri, non parlo degli ultimi anni, parlo degli ultimi decenni, parlo degli anni '80, degli anni '90 e dei primi anni del 2000. abbiamo un solo porto su cui arriva il treno, Golfo Aranci, c'è anche Oristano ma il servizio come sapete non è in funzione, nei pochi porti dove i binari arrivavano a bocca di porto , sono stati cancellati, in altri porti si è preferito intervenire in centri intermodali merci dal costo plurimiliardario in vecchie lire, piuttosto che usare quelle risorse per portare per esempio a Porto Torres i binari a bocca di porto.
Dal 2000 al 2004 la Regione ha avuto dallo stato 15 milioni di euro all'anno per ogni anno per organizzare la propria continuità territoriale merci a cui si devono aggiungere gli otto milioni di cofinanziamento obbligatorio della regione Sardegna (..) la regione non è stata capace di utilizzare quelle risorse, ogni anno lo Stato se le è riprese perchè non venivano impegnate in quanto non si è riusciti a reggiungere un progetto che poteva essere condiviso.
Dal 2005 poi, da quando si è insediata questa giunta quel finanziamento non è stato più reso disponibile dalle varie finanziarie fino al 2008 che sono state abrogate dal parlamento.
Ora, detto questo, in qualcuno degli interventi a me pare di aver colto un po di confusione;
Il trasporto merci ferroviario in Sardegna come in Sicilia è stato storicamente garantito dal 1961 dalle risorse finanziarie che ogni anno il governo nella legge finanziaria di bilancio stanziava per garantire i cosidetti servizi universali, cioè quei servizi che hanno bisogno di contributo pubblico per poter essere garantiti. questo è un servizio pubblico, un servizio essenziale e come tale ha bisogno al contrario di quello che avviene in Lombardia, in Emilia Romagna ove il trasporto delle merci è un businness della ferrovia o dei privati laddove si sta cominciando a sperimentare questa cosa qui , in Sardegna, in Sicilia e in poche altre regioni del mezzogiorno il servizio merci è garantito dal finanziamento dello stato e lo è stato dal 1961 a questa parte. per parlare di servizio merci, non sto parlando della nave che è un'altra cosa per cui lo stato mette altri soldi, sto parlando del fatto che le merci camminano per ferrovia da Cagliari a Sassari, da Chilivani a Olbia, da Macomer a Golfo Aranci ecc.ecc., quello è il servizio che viene garantito dallo stato, poi c'è la nave che è RFI che è un' altra cosa per cui lo stato ogni anno e per 60 anni (..) eroga 10 milioni di euro per il mantenimento di quella nave che poi è la prosecuzione del binario sul continente sostanzialmente.
Nella finanziaria del 2008 queste risorse destinate al servizio universale per il trasporto delle merci sono state drasticamente ridotte, non sono state cancellate ma sono state drasticamente ridotte, adesso francamente mi sono perso l'appunto, se non ricordo male stiamo parlando di un finanziamento che era di 150 milioni all'anno ridotto a 80/90 milioni all'anno quindi praticamente la metà di quello che serviva; questo nonostante lo stesso governo avesse approvato un piano industriale di TRENITALIA che prevedeva il servizio di trasporto delle merci anche in Sardegna.
Questo fatto ha portato TRENITALIA a cancellare il servizio di trasporto merci ferroviario in Sardegna dal primo aprile poi rinviato al primo luglio e ha diminuito in maniera significativa in Sicilia. In questo momento l'unica soluzione al problema è che il governo metta a disposizione 25 milioni di euro che sono mancati a TRENITALIA per effettuare il servizio e che comunque autorizzi TRENITALIA, obblighi TRENITALIA a continuare ad esercitare questo servizio in attesa che trovi il modo per stanziare le risorse. Questa è l'unica soluzione, non è un problema di nave, la nave verrà tolta (..) perchè non c'è il servizio ferroviario sui binari che da Cagliari o da Macomer o da Sassari o da Chilivani arrivano a Golfo Aranci, questa è la questione su cui dobbiamo intervenire; naturalmente fatto questo possiamo parlare dello sviluppo delle merci in Sardegna, possiamo parlare di futuro se risolviamo quest'aspetto qui perchè chiaramente ha ragione anche qui qualcuno che l'ha sottolineato, è un servizio questo che ha elevati costi di esercizio, è un servizio che porta a far si che i treni partano carichi dalla Sardegna ma vengono dall'Italia vuoti, solo noi, per le merci anche povere utilizziamo il treno per portare le merci in continente, dal continente le casse, non ho tempo ma vi darei i numeri, le casse, i treni arrivano vuote e questo crea una disparità economica incredibile, aggiungiamo a questo gli elevati costi d'esercizio della gestione, io ho fatto due conti, ci sono 300 persone che lavorano a questa roba qua, non parlo dell'indotto, non parlo delle fabbriche, sto parlando del treno merci e vi assicuro che questo è un dato assolutamente.... se noi dovessimo fare, lo dico per esempio, non è questo quello che stiamo pensando in questo momento, una gara d'appalto per offrire (..) esercitare, servirebbe la metà del personale che in questo momento è impiegato dalle ferrovie dello stato per fare quello che fa.
Cosa sta facendo la regione, la regione ha chiesto ed ottenuto di far slittare di tre mesi la decisione che è stata presa, è un problema che torna adesso, abbiamo chiesto un incontro al ministro che speriamo di ottenere in breve tempo, insieme stiamo lavorando con la conferenza delle regioni, oggi c'è una riunione tecnica che affronta anche questo argomento perchè non è solo questo il problema, bisogna trovare i soldi per il servizio passeggeri non della Sardegna ma parlo dell'Italia perchè ci sono altri problemi che riguardano il confronto del Governo e dello Stato con trenitalia e sopratutto con la Holding FS.
C'è un progetto della regione su questo, la regione in un gruppo di lavoro con ferrovie dello stato sta studiando la possibilità che portiamo i binari al porto industriale di Olbia, la regione ha messo 70 (settanta!!!) milioni di euro nel POR 2007/2013 per finanziare quest'opera che potremmo completare anche in un anno, anche in 12/13 mesi , ma serve perche se noi perdiamo il trasporto merci adesso rischiamo di perderlo per molto se non per sempre.
Noi dobbiamo fare un'opera comune, qualsiasi documento unitario che vada in questa direzione come ha gia fatto la commissione trasporti qualche mese fa, non può che aiutare l'azione di questa regione a provare a cancellare in maniera definitiva questa decisione di Trenitalia.

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