mercoledì 8 ottobre 2008

da L'UNIONE SARDA - 08/10/08

IL POLO MERCI ANDRA' A PORTO TORRES
Sarà Porto Torres e non Olbia la porta d’ingresso e di uscita delle merci che viaggiano su rotaia. Con un finanziamento di 25 milioni di euro, che riguarda anche altre tratte del sistema di mobilità su rotaia della Sardegna, la Regione si sta preparando a trasferire l’hub delle merci ferroviarie da Golfo Aranci a Porto Torres, anche dopo l’intenzione manifestata dalle Ferrovie dello Stato di effettuare il trasporto dei carri merci solo su richiesta. Lo ha annunciato, ieri mattina, l’assessore regionale dei Trasporti Sandro Broccia in un incontro che serviva a illustrare i nuovi fondi per migliorare la mobilità delle persone e delle merci su strade e ferrovie. Complessivamente sono stati finanziati, attraverso il Por del Fondo Europeo di Sviluppo regionale (Fesr), circa 180 milioni di euro che sono stati inseriti in una delibera approvata dalla Giunta venerdì scorso. Oltre al raccordo ferroviario tra la stazione di Porto Torres e il porto industriale, con gli stessi 25 milioni di euro saranno abbattuti i tempi di percorrenza dei treni tra Cagliari e Carbonia-Iglesias e San Gavino e Sassari- Olbia, mentre con ulteriori 30,2 milioni saranno realizzati diversi centri intermodali. Inoltre è in corso il bando da 57 milioni di euro per l’acquisto dei treni “pendolanti” diesel che dovranno percorrere la tratta Cagliari- Sassari-Olbia in tempi più accettabili rispetto a quelli attuali. La nuova strategia della Regione in materia di trasporti non è stata particolarmente apprezzata a Olbia. Intanto perché sono state disattese le aspettative di quanti speravano che all’arretramento della stazione ferroviaria - e alla conseguente cancellazione dei passaggio a livello in città - seguisse la realizzazione della circonvallazione ferroviaria esterna da collegare con il porto industriale già esistente e con la nascita di un centro intermodale a Cocciani. «La scelta di Porto Torres - dice il geometra Andrea Demuru, che per anni si è occupato dell’argomento - è antieconomica e antistorica. Il porti più vicini alla penisola sono Olbia e Golfo Aranci, da dove transita tuttora la gran parte delle merci dirette nella nostra Isola o verso l’Italia. Non dimentichiamo la questione ambientale e l’inquinamento che ne seguirà. Per non parlare dei costi aggiuntivi per il trasferimento delle merci che avranno degli effetti devastanti su import ed export». Secondo Demuru, una delle altre ragioni di questo improvviso cambio di rotta nella politica regionale sarebbe legata al disimpegno delle Ferrovie in Sardegna. «Finiranno per raccontarci - spiega - che Porto Torres non è conveniente e quindi è da chiudere, così come hanno fatto per Golfo Aranci senza che nessuno, soprattutto le amministrazioni comunali galluresi, abbia mai opposto alcuna obiezione ».

6 commenti:

Anonimo ha detto...

“Venticinque milioni – ha sottolineato Broccia ¬– sono stati destinati al raccordo ferroviario nel porto industriale di Porto Torres, dove sarà possibile effettuare carico e scarico sui treni merci destinati poi a tutta l’isola."

E' NIENT'ALTRO CHE UN BINARIO MORTO!!!! (lungo girca 700 m.). Il solito sperpero di soldi pubblici; il dramma nel dramma è che danno a intendere notizie fuorvianti del tipo "così risolvo il problema delle merci".
Piccolo particolare:
a) la linea Olbia-Golfoaranci vene smantellata con il beneplacito di tutti
b) vengono smantellate anche le strutture di Civitavecchia
c) da dove caspita partono/arrivano le merci?
Ciao

Maurizio Stazzu

antonio costa ha detto...

Ciao Maurizio, è un piacere tornare a leggerti. purtroppo la domanda che ti sei fatto ha nell'imminente una risposta tanto assurda quanto perseguita dalla giunta come se si trattasse della soluzione finale per il trasporto merci su ferrovia: le merci (sempre che ci sia qualche folle disposto a spedirle via treno) usciranno dall'Austria o dalla Germania e dovranno arrivare a Reggio Calabria per essere poi traghettate a Porto Torres.
Non sono tanto normali...
a presto

Anonimo ha detto...

Caro Antonio

ieri ho riguardato i contenuti del PRT, e effettivamente il progetto del "binario morto" di Porto Torres era previsto anche lì. Tuttavia la realizzazione di questa tratta - lunga meno di un km - è perfettamente inutile; infatti è impossibile far attraccare una nave tipo Garibaldi o simili, in quanto le invasature andrebbero prima realizzate.
Insomma che cosa è quest'opera? Fumo negli occhi appunto, in quanto altro non è se non un fascio di presa /consegna per il porto.
Va detto che comunque un fascio c'è già ed è quello del polo petrolchimico, sito a ridosso del porto.
Misteri delle ex FS. Ad Olbia 8te ne sarai accorto) ancora c'è gente che fa un sacco di confusione reclamando il mantenimento di un servizio di traghettamento merci, che difatto non c'è già più; si parla di indebolimento del sistema portuale di Olbia, trascurando di dire che Trenitalia ha chiuso oramai da anni il centro merci di Olbia ... insomma la confusione regna sovrana e a nessuno interessa fare chiarezza. "Meglio lasciare le acque torbide", sebra che vogliano dire, in questo modo diventa più facile lasciar mano libera agli "amici".
PS Il sindaco Giovannelli ha parlato di ridisegnare le aree a ridosso della ferrovia da smantellare...chissà a quali professionisti/e verranno assegnati gli incarichi? Magari a certi architetti già coinvolti nell'affaire Golfarancino? mha...

Un acaro saluto

Maurizio Stazzu

Anonimo ha detto...

...scusa... era un "caro saluto", non acaro saluto
Ciao

Maurizio

Anonimo ha detto...

meno male che non era un pub saluto!

antonio costa ha detto...

;)