martedì 8 luglio 2008

Cessazione del servizio marittimo merci tra Golfo Aranci e Civitavecchia.

risposta scritta del Sottosegretario Giuseppe Maria REINA all'interrogazione presentata alla Camera dal deputato PD Amalia SCHIRRU

"La proposta avanzata da Trenitalia consiste nel sostituire il trasporto «ferro-mare-ferro», in cui il traghettamento ha luogo tra il porto di Civitavecchia e quello di Golfo Aranci, con un servizio «ferro-mare-gomma» con tratta marittima Livorno-Olbia del tipo «roll on/roll off» dedicato alle UTI (container, casse mobili, semirimorchi). Il nuovo assetto dovrebbe comunque costituire un assetto «ponte» transitorio in attesa di una soluzione stabile di medio periodo finalizzata al ritorno a una soluzione intermodale di tipo «combinato ferromare-ferro» che, tra l'altro, richiederà appositi interventi infrastrutturali. Trenitalia stessa, il 17 aprile 2008 ha prospettato alla Regione Sardegna, nel corso di apposito incontro, alcune ipotesi di diverso assetto dei servizi di trasporto merci da e per l'Isola. Al contempo, è in via di attivazione un tavolo di confronto tra il Ministero e la Regione. Da ultimo, va evidenziato che si sta valutando la possibilità di evitare, per l'anno in corso, la chiusura tout court del servizio di trasporto ferroviario di merci nell'Isola prevedendo un servizio «su richiesta» di traghettamento carri per esigenze discontinue, come ad esempio quelle delle Forze Armate e dei fornitori di materiale ferroviario operanti in Sardegna (in particolare Keller e Convesa), oltre che per l'inoltro dei rotabili di Trenitalia alle Officine Grandi Riparazioni sul Continente."
************************************
Replicando al sottosegretario Giuseppe Maria REINA, mi sono dichiarata insoddisfatta della sua risposta, che ho ritenuto insufficiente, pur riconoscendo all'Esecutivo la volontà di approfondire il problema anche attraverso il tavolo di lavoro istituito con la Regione Sardegna.
Giudico inoltre del tutto insufficiente l'ipotesi di prevedere due traversate alla settimana che, anzi, aggraverebbero la situazione determinando per le aziende locali una lievitazione dei costi di esercizio. Oltre al danno economico, vi sarebbe per l'isola un ulteriore problema costituito dalla perdita di posti di lavoro nel sistema ferroviario.
Amalia Schirru (PD)

Nessun commento: