martedì 8 luglio 2008

Grazie Maurizio

Ciao Antonio, seguo il tuo blog con interesse oramai da qualche mese. A me sembra paradossale che si debbano fare questi discorsi proprio nel mezzo di un periodo storico in cui ogni aumento del costo dei carburanti rende sempre più conveniente il trasporto su ferro rispetto alla gomma.Tutti gli interventi che hai postato non significano nulla. Nessuno di loro ha il potere di fare nulla nè di permettere o impedire che altri facciano. Non si son mai interessati perchè un servizio che per noi ha importanza strategica fosse sottoposto alla loro responsabilità e controllo. Anche ora l'unica cosa che voglion fare è continuare a chiedere, ovvero nulla.A me poi non piace l'ottica del cappello in mano. Che senso ha andare a elemosinare ciò che ci serve, continuando a comportarci da estrema periferia che vede solo nell'Italia il centro dei suoi traffici ed a cui si subordinano i propri interessi?Oltretutto senza risolvere niente, se non prolungare l'agonia e mettersi nella condizione di essere sottoposti al ricatto a scadenze regolari.Secondo alcuni studi Ti Cargo praticherebbe un feroce dumping nella vendita dei propri servizi. Ovvero venderebbe il servizio di trasporto a un costo inferiore alla metà dei propri costi, costi che a loro volta sono doppi rispetto a quelli sopportati dalla concorrenza.Se ciò fosse vero:-ogni movimentazione di merci comporta una perdita, -la Cargo è quindi incentivata a interrompere i rapporti con le imprese che generano traffico-RFI è incentivata a chiudere gli scali in cui il traffico esiste e a non sviluppare quelli dove il traffico è scarso.Gli scali chiusi pare vengano demoliti e venduti come terreni edificabili, evitando quindi di cederli a IF concorrenti.Venendo a noi, se la situazione di cui sopra corrisponde alla realtà, le FS non possono avere interesse nè a mantenere nè tantomeno a sviluppare il traffico e la rete in Sardegna. L'unico interesse che mi pare possano avere è quello di ottenere dei contratti di servizio più onerosi, ridurre offerta e personale e incamerare gli introiti per ripianare il bilancio.A me sembra che ciò che è accaduto e sta accadendo in Sardegna possa essere letto come una conferma delle tesi che ho riportato sopra e che in ogni caso possa essere più utile iniziare a muoversi per gestire il servizio in proprio, magari acquistando la Garibaldi e mettendo a gara la sua gestione, facendo prendere preventivamente alle FdS le certificazioni necessarie ad operare, verificando l'utilità e la fattibilità di nuovi collegamenti al di fuori dell'Italia etc etc.Insomma assumere un ruolo attivo anzichè sperare passivamente che gli altri abbiano buon cuore. Alla fine siamo al centro del Mediterraneo, lo si dice sempre, ma senza una logistica economica ed efficiente credo sia come se non ci fossimo.Per le analisi sul dumping un riferimento è http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/Focus/IBL_Focus_98_Bozzi.pdf
Saluti e scusa la lunghezza
Maurizio
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nessuna lunghezza maurizio, grazie per l'intervento. grazie per tutto
Antonio

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