sabato 26 luglio 2008

da La nuovaSardgna dell'8 marzo 2008

Mi allaccio al post precedente in cui parlavo della trasmissione su videolina per riproporre questo articolo di 4 mesi fa. Gli attori sono gli stessi: S.Nieddu, gli industriali, la fabbrica.
La Equipolymers, oggi su tutti i giornali per i problemi legati alle forniture di energia dalla Clivati, a marzo era in pericolo per la fine dei trasporti ferroviari.
Dunque, se ora il problema è solo quello dell'energia,
ci dice il Presidente Nieddu come hanno risolto quello dei trasporti?
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Salvatore Nieddu, il presidente degli industriali nuoresi, parla di «sgomento» per la decisione di Trenitalia di cancellare il servizio merci su ferrovia e la nave da Golfo Aranci a partire dal 1º aprile.
«Questo territorio — spiega — non è nuovo alle sorprese amare, ma questa decisione crea molti più problemi di quanto si possa immaginare.
Questo taglio — scandisce — va sospeso domani mattina e da dopodomani va fatta l’analisi delle cose da fare perché l’anno prossimo non ci ritroviamo punto e a capo».
Analisi che, in realtà, industriali e sindacati hanno già fatto: per dare un futuro all’industria del centro Sardegna e renderlo appetibile agli investitori — dicono — non solo bisogna mantenere il trasporto merci su ferrovia (e quindi il traghetto di Golfo Aranci), serve anche la bretella
ferroviaria da Ottana a Borore che colleghi direttamente la zona industriale al resto del mondo.
Che cosa significhi la decisione di Trenitalia nell’immediato lo spiega con due numeri Vittorio Tupponi, direttore di Equipolymers, la joint venture Usa-Kuwait che ha rilevato ciò che resta dell’ex Enichem e produce Pet (plastica per bottiglie) a Ottana: «Negli ultimi cinque anni, abbiamo speso oltre 100 milioni di euro per rinnovare gli impianti. Già oggi, a causa dei trasporti,
paghiamo 25 euro in più a tonnellata rispetto ai concorrenti del centro Italia. Ora, senza i treni e la nave da Golfo Aranci, dovremo aggiungere altri 17 euro a tonnellata.
Andremo fuori mercato. Servono azioni importanti: le imprese devono mettere a posto i loro conti ma alle infrastrutture deve pensare il sistema».
Così dicono anche Pasquale Cabitza, responsabile dei trasporti di Confindustria (?), e Roberto Bornioli, vice presidente vicario degli industriali nuoresi e responsabile della
Maffei Sarda (estrazione di feldspati): «Qui non arrivano imprese perché il territorio è
poco attrattivo, se Trenitalia eliminerà il trasporto merci andranno via anche quelle
che ci sono»
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forse ce lo può dire anche l'Ing. Cabitza

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