martedì 15 luglio 2008

SARDEGNA SENZA ROTAIE

da www.ilgiornaledellaliberta.it

"In tutta Europa, soprattutto per le merci, si cerca
di aumentare il trasporto ferroviario a scapito di quello
stradale: è sicuro, ha prezzi migliori, inquina di meno.
Solo la Sardegna, che per di più è un’isola, rischia di
andare fra pochissimi giorni in controtendenza riportando
decine e decine di Tir sulle strade. Un’isola che è
perciò un po’ vittima del braccio di ferro fra Governo e
Trenitalia per questioni di soldi e un po’ colpevole per il
modo in cui la Regione ha affrontato in questi anni l’annoso
problema dei trasporti.
Per il prossimo 1° aprile, in base a quanto annunciato in
un primo momento da Trenitalia, è stata annunciata la
smobilitazione del settore merci in Sardegna e solo la
forza del coro delle proteste ha fatto slittare la data al 30
giugno. Il futuro dunque si tinge di nero, soprattutto per
il raddoppio del traffico stradale: i 60 carri ferroviari giornalieri
della rotta Golfo Aranci – Civitavecchia si trasformeranno
in 120 maxi camion. E l’aumento del costo
di trasporto si spalmerà in percentuali ancora da
quantificare sia sulle aziende sarde, che perderanno competitività
nel mercato, che sui consumatori"

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