mercoledì 16 luglio 2008

L'UNIONE SARDA - Trasporti e infrastrutture: «Trenitalia isola la Sardegna

da l'Unione Sarda (16/07/2008)
L’Ugl: subito un incontro con il ministro Matteoli
Da domani Trenitalia non accetterà spedizioni da Golfo Aranci per la penisola. È forse l’ultimo atto del servizio merci su rotaia. L’Ugl protesta. Lunedì 21 luglio potrebbe diventare una data storica per i trasporti sardi: l’ultima corsa del servizio marittimo che, per 47 anni, ha consentito uno sbocco tra Golfo Aranci e Civitavecchia alle merci che viaggiano, nell’isola, sui carri ferroviari. «Siamo al punto di non ritorno. Ed è ora che bisogna rilanciare». Renzo Zanazzi, sindacalista del sassarese, si sforza di pensare positivo nella conferenza stampa promossa ieri a Cagliari dall’Ugl per opporsi alla cancellazione del servizio. «Trenitalia dice che 2 più 2, con questo servizio, non fa più 4. È una posizione seria. Ma dobbiamo domandarci se questa posizione va bene alla Sardegna. Noi diciamo no». IL CALENDARIO. Dal 24 luglio al 9 settembre il servizio è sospeso. Già da domani la divisione Cargo di Trenitalia del gruppo Ferrovie dello Stato (90 dipendenti nell’isola, più 150 tra personale navigante e di banchina), non può accettare spedizioni. Nemmeno per necessità interne alle FS. In futuro, semmai il servizio dovesse riprendere, si potranno organizzare spedizioni straordinarie. «Operazione complessa», spiega Aurelia Agus , «vanno coinvolti uno per uno tutti gli attori del servizio, a partire dal macchinista. Sì e no una decina di giorni». Sembra proprio la fine. IL DISIMPEGNO. Una sorte, evidenzia Zanazzi, che già si prefigurava quando, negli anni ’80, la Ferrovie scelsero di non investire in nuove navi per i carri merci. Delle sei di un tempo, ricorda Piergiorgio Piu , ne è rimasta una, la Garibaldi, «obsoleta», che un mese all’anno va in manutenzione. «Trenitalia non dice il vero quando sostiene che non ci sia traffico», afferma Piu. La domanda c’è, ma se la si scoraggia, evidenzia Aurelia Agus, «il cliente va altrove. E non torna». Molte società europee già a fine 2007 sapevano che il servizio non sarebbe stato garantito. E si sono mosse di conseguenza. Ecco perché tagliare Golfo Aranci oggi e riaprire chissà quando a Porto Torres spaventa l’Ugl. Antonio Costa, imprenditore che si occupa da anni del carico dei carri merci (e ha il blog www.merciinsardegna.blogspot.com), fa un esempio concreto: «Nel ’94 avevamo la bellezza di 10 dipendenti, con un fatturato di un miliardo e mezzo di lire. L’anno scorso ci siamo fermati a 130 mila euro ». IL RILANCIO. Piergiorgio Piu rilancia: «Va programmata subito la riacquisizione del traffico. Il treno è il mezzo più ecologico e più economico. E contribuisce a far crescere la sicurezza sulle nostre strade ». Marino Piu chiede dove sia finito «il traghetto Logudoro. È stato venduto? ». Trenitalia, tra sospensioni e soppressioni, non sa più cosa far fare ai lavoratori: ferie, recuperi. «Addirittura impone periodi di tirocinio presso altri impianti: è illegittimo, infatti noi», testimonia Alberto Vincis , «non abbiamo firmato». Antonello Liori , di An, ricorda le numerose iniziative in Consiglio regionale per evitare il naufragio . IL MINISTRO. «Se la Regione non ha interesse, ce lo dica chiaro», attacca Roberto Pischedda , segretario generale dell’Ugl trasporti della Sardegna. «Chiederemo un incontro urgente al ministro Altero Matteoli. L’insularità della Sardegna non può essere calpestata». EMANUELE DESSÌ

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