lunedì 28 luglio 2008

Trasporti. Si apre il dibattito sulla proposta di costituire una società con un imprenditore della logistica

ARTICOLO USCITO IN TEMPI NON SOPETTI SU L'UNIONE SARDA DEL 29 DICEMBRE 2006
Il progetto è quello di spostare sul mare il traffico merci tra Cagliari e Olbia. Per fare questo la Regione vorrebbe costituire, con un investimento complessivo di 130 milioni, una società pubblico-privata che coprirebbe il collegamento tra Cagliari e La Spezia.

Soru chiede alla Commissione europea
che impedisca al Governo
Prodi di rinnovare fino al 2012 la
convenzione con Tirrenia, la
compagnia statale che ottiene
consistenti contributi pubblici per
garantire alcune rotte altrimenti
poco remunerative. E allo stesso
tempo pensa di creare una “piccola
Tirrenia” fatta in casa e tutta
sarda. L’idea nasce, ha spiegato
lo stesso Renato Soru al settimanale
Panorama, da un’intuizione
di un imprenditore di Olbia,
da anni leader in Sardegna
nel trasporto delle merci: Giovanni
Battista Nieddu. La sua azienda,
la Nieddu trasporti e logistica,
opera prevalentemente in Gallura,
trasportando merci sulla Carlo
Felice per poi imbarcarli dal
Nord della Sardegna
verso la penisola.
Per ridurre il
traffico sulla statale
131 e soprattutto
abbattere i costi
(sul mare il trasporto
merci può
costare meno che
su strada), si sta
dunque pensando
di creare una compagnia
sarda, che
colleghi il porto di
Cagliari con il centro
Italia (si parla
di La Spezia) , come
riferisce anche Panorama.
L’investimento
complessivo
si aggirerebbe intorno
ai 130 milioni
di euro e la Regione
acquisterebbe
una quota di
minoranza attraverso
la Sfirs. L’idea
sarebbe quella di impiegare
due navi che viaggerebbero giornalmente.
E se così fosse, la società
potrebbe anche ricevere incentivi
per le Autostrade del mare
(il ministero vuole spostare le
merci dalle strade al trasporto
marittimo). In sostanza, la nuova
società potrebbe sfruttare gli incentivi
pubblici e partecipare a
eventuali gare sulla continuità
territoriale delle merci, nonostante
la presenza della Regione nel
capitale sociale.
ONORATO. La scelta della Regione
di fare la guerra alla Tirrenia
piace a Vincenzo Onorato, patron
di Moby, da tempo sostenitore di
una piena liberalizzazione. L’armatore
napoletano, tuttavia, non
sembra altrettanto contento della
scelta della Regione di costituite
una società pubblico-privata. Se
non altro proprio perché Moby
ha puntato la prua su Cagliari.
Una volta tolta di mezzo Tirrenia,
la compagnia dell’armatore di
Mascalzone latino è pronta ad approdare
a Cagliari o quanto meno
a partecipare alle gare per la
gestione delle rotte in regime di
continuità territoriale soprattutto
per il trasporto merci. Tanto che
Vincenzo Onorato ha pensato bene
di acquisire la Lloyd Sardegna.
NIEDDU. Il gruppo Nieddu opera
a Olbia da diversi decenni e nel
corso degli anni ha costruito un
vero impero della logistica. Tanto
che Giovanni Battista Nieddu è
entrato nel 2001 come socio in
una compagnia di navigazione, la
Armatori sardi Srl, oggi in liquidazione.
L’ultimo bilancio disponibile,
relativo al 2004, si è chiuso
con una perdita
«pari a euro
2.333.735», si rileva
nella relazione
sulla gestione. Nella
stessa relazione,
peraltro, si legge
anche che la Armatori
Sardi si è
ritrovata davanti
al giudice proprio
con la Moby: oggetto
del contendere
il mancato pagamento
di servizi
relativi all’utilizzo
dei rimorchiatori
Moby, in attività
nel porto di Olbia.
Una causa che ha
portato Onorato a
rivolgersi al giudice
del Tribunale di
Cagliari per ottenere
il pagamento
delle somme.
GIUSEPPE DEIANA
***********************************
Ho il voltastomaco

Nessun commento: