venerdì 20 giugno 2008

Adnkronos - Ign - Il portale d'informazione del Gruppo Adnkronos

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Cagliari, 20 giu. - (Adnkronos) - ''Confermo che le Ferrovie dello Stato, dal 30 giugno, vogliono dismettere la linea da e per la Sardegna nella Golfo Aranci-Civitavecchia e molti servizi di trasporto merci ferroviario. E' una Spa che ha oltre 500 milioni di euro di perdite e rischia di vivere la situazione dell'Alitalia, dunque sta cercando di fare tagli dove puo'''. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, nel corso di un incontro che si e' svolto questa mattina, alla presenza dell'assessore regionale ai Trasporti, Sandro Broccia, con i rappresentanti di Confindustria, Api Sarda, Autorita' portuali e organizzazioni sindacali e degli artigiani, per discutere dei trasporti da e per la Sardegna.(...)
Successivamente il governatore ha parlato del sistema dei porti sardi. ''In ognuno di essi - ha commentato - si vuole fare tutto, e questo non funziona. Forse dovremmo specializzarci per ottenere massa critica, migliorare la qualita' dei servizi e abbattere i costi. Cosi' emerge che il porto di Golfo Aranci non vuole piu' fare il trasporto merci, che potrebbe essere trasferito nel sistema portuale di Cagliari. Cosi' facendo eviteremmo di convogliare i 150-200 autoarticolati che ogni giorno attraversano la Sardegna da sud a nord''. ''Se lo Stato costruisce i ponti per altre regioni - ha aggiunto il presidente della Regione - la nostra Regione ha la responsabilita' di costruire un altro ponte. Cioe', potrebbe comprare due navi, in modo tale che ci sia un ponte da e per la Sardegna. E se noi mettiamo a disposizione questo ponte, probabilmente il costo del trasporto risultera' abbattuto per gli utenti sardi che utilizzano questo sistema di trasporto. Chiaramente ci servono le navi piu' adatte. Il Porto canale di Cagliari, che non ha velleita' turistiche, puo' specializzarsi in questo settore, oltre che nel transhipment. Porto Torres puo' dare una risposta alla necessita' del trasporto merci del nord Sardegna, e poi tra la Sardegna, Genova e la Francia''.
''Resta il grande interrogativo - ha concluso Soru - in questa volonta' di migliorare la qualita' e il costo del trasporto merci, e' necessario che imbarchiamo le merci sui vagoni ferroviari o possiamo farne a meno? E poi: nei traffici dentro la Sardegna, ci serve il treno o no? Se serve il treno, certamente Ferrovie dello Stato non vorra' continuare a farlo, perche' lo Stato non lo finanziera' piu'. Ecco, su questo occorre un ragionamento di tutte le parti interessate''
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Presidente , ma cosa dice????????????????????????????
I traffici con la Francia? quelli se li sono già fregati e non ve ne siete neanche accorti.
I tubi per le condotte idriche che la regione fa arrivare dalla Francia hanno un costo maggiorato a causa della rottura di carico che subiscono perchè dalla Francia non li possono mandare direttamente su vagoni in Sardegna. o meglio, in Sardegna arrivano ancora su vagoni ma dopo essere stati trasbordati da carro francese a carro italiano dalle parti di Roma
Ci spieghi cortesemente per cosa vorrebbe utilizzare il porto canale di Cagliari; con il transhipment non è andata molto bene, un collegamento ferroviario senza una nave che porta vagoni è inutile tanto a Golfo Aranci che a Porto Torres che a Cagliari. Il treno è alla base dello sviluppo e del progresso di ogni società civile, economicamente e socialmente stabile. Si chieda perchè a cavallo degli anni '80/'90 la straordinaria espansione del trasporto merci ferroviario in Sardegna venne boicottata, a partire dall'interno delle FS stesse, in ogni forma possibile, per favorire le allora nascenti grandi società di trasporto su gomma.
L'immobilismo dimostrato in questa delicatissima vertenza è chiaro segnale di incondizionato appoggio alle lobby della gomma e non solo, e Lei dovrà dimostrarne l'involontarietà.
Sono anche sicuro che per quanto riguarda i cosidetti vincoli "salvacoste" tanto decantati da questa giunta, gli stessi saranno agevolmente cassati quando si tratterà di ridare al deturpato (dalle FS) profilo della selvaggia costa golfoarancina il più consono aspetto da paese delle vacanze per una clientela d'èlite con le loro case a picco sul mare, riccamente frequentate per qualche giorno all'anno (solo d'estate chiaramente) con una grande ricaduta economica che qualche negoziante di Golfo Aranci avrà per le ricche spese che i turisti faranno durante la loro vacanza.
Presidente, mi faccia rispondere da Angelino

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