venerdì 20 giugno 2008

Interrogazione PSE a Strasburgo

" Trenitalia ed RFI sono controllate dalla Holding FS S.p.A. a totale partecipazione statale, dunque società che seppure quotata in borsa, di fatto dovrebbe, visto il capitale pubblico investito, tenere in debita considerazione sia la fattibilità economica dell'erogazione di un servizio sia l'interesse pubblico". Lo sostengono gli europarlamentari socialisti Alessandro Battilocchio e Pia Locatelli nell'interrogazione (presentata a Strasburgo) sulla soppressione del trasporto carri ferroviari merci lungo la tratta marittima Civitavecchia-Golfo Aranci.
I parlamentari europei -sottolinea la consigliera regionale Maria Grazia Caligaris che ha interessato al problema i compagni Battilocchio e Locatelli - hanno chiesto alla Commissione "di sostenere e mentenere in essere la tratta, con iniziative comunitarie anche di carattere economico, d'intesa con le Regioni e gli Enti Locali interessati, al fine di evitare le gravi ripercussioni occupazionali, economiche ed ambientali derivanti dalla decisione di Trenitalia". Chiedono altresì se la Commissione non ritenga che "l'aumento del trasporto merci su gomma sia in contrasto con i nuovi indirizzi ed obettivi delle più recenti politiche comunitarie".
La Commissione -sottolineano gli interroganti - dovrebbe accertarsi ed informarsi sulle reali motivazioni della soppressione e se il servizio possa essere soppresso solamente per motivi economici.".
Dal prossimo primo luglio 2008(*) verrà soppresso il trasporto dei carri ferroviari merci sulla tratta marittima Civitavecchia-Golfo Aranci, in conseguenza alla decisione di dismissione del trasporto merci da e per la Sardegna finora assicurato da Trenitalia, società del gruppo FS. Ciò- sottolinea l'interrogazione- in controtendenza sia alle recenti affermazioni pubbliche dei dirigenti delle FS sia alle direttive europee in materia, orientate a privilegiare lo sviluppo del trasporto su rotaia rispetto a quello stradale puntando sullo sviluppo economico ecosostenibile. Gli operatori interessati al traffico merci per la tratta in questione - precisano gli eurodeputati socialisti - sono sempre più costretti ad utilizzare il trasporto su gomma, con un pesante aggravio del traffico stradale che comporta problemi di sicurezza ed ovvie ripercussioni sull'inquinamento ambientale.
I numerosi stabilimenti ed imprese interessate, quali quelli della Keller e della Convesa, rischiano la chiusura con effetti negativi sull'occupazione diretta ed indiretta della zona. Tutto questo nonostante nei programmi regionali sono previsti consistenti finanziamenti per realizzare raccordi ferroviari al fine di migliorare i collegamenti con gli scali portuali.
Strasburgo 20 giugno 2008

(*) il discorso è valido a prescindere dalla proroga al 31 dicembre

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