giovedì 5 giugno 2008

TRAFFICO MERCI: CALIGARIS (PS), SOLO 26 GIORNI PER EVITARE DISASTRO

"E' necessaria una forte mobilitazione generale, coinvolgendo le forze sociali e i sardi emigrati, per evitare con la cessazione del traffico merci di Trenitalia, un autentico disastro economico per la Sardegna con conseguenti danni sui cittadini. Bisogna far rispettare dal Governo gli impegni contenuti nell'ordine del giorno approvato dal Consiglio Regionale altrimenti sarà sancita ancora una volta la debolezza del parlamento e del governo della Regione rispetto allo Stato". Lo sostiene la consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris ricordando che mancano appena 26 giorni alla scadenza fissata dalle Ferrovie dello Stato per chiudere definitivamente il collegamento marittimo dei carri ferroviari tra Golfo Aranci e Civitavecchia e di conseguenza il traffico merci sulla rete dell'isola.
"solo un intervento del Governo - sottolinea Caligaris - può indurre le Ferrovie dello Stato a rivedere l'attuale decisione e consentire che si possa dar vita ad una soluzione alternativa mantenendo il funzionamento degli scali merci isolani e garantendo il collegamento con i porti di Olbia e Porto Torres. Ciò consentirebbe alle merci , da e per la Sardegna, di utilizzare la rete ferroviaria così come del resto è stato individuato dallo studio di fattibilità 'Potenziamento e razionalizzazione del trasporto ferroviario delle merci in Sardegna' redatto dal gruppo tecnico congiunto Regione-Ferrovie dello Stato". Questa soluzione eviterebbe inoltre alcune migliaia di licenziamenti tra occupazione diretta e indotta, la chiusura di diverse aziende, aumenti generalizzati sui costi dei prodotti e ulteriori gravissimi danni economici. Senza contare le conseguenze ambientali e di sicurezza insite nell'aumento del traffico dei mastodontici mezzi gommati lungo le strade dell'isola. Non è infine pensabile che un'isola come la Sardegna dipenda esclusivamente dal solo trasporto merci su mezzi gommati e possa divenire ostaggio degli scioperi degli autotrasportatori che diventerebbero gli unici in grado di garantire l'approvigionamento delle derrate alimentari senza contare che le strade sarebbero intasate anche dai "trasporti speciali" in quanto molti materiali non possono trovare facilmente posto nei cassoni dei camion. Il solo annuncio della cessazione del traffico merci su linea ferrata ha fatto aumentare i costi di trasporto per alcune produzioni".
"La soluzione alternativa - sottolinea Caligaris- oltre ad evitare il disastro economico,porterebbe invece ad un aumento della domanda dei traffici su rotaia in quanto molte aziende, avendone la possibilità, preferiscono utilizzare il trasporto ferroviario, non solo per un risparmio dei costi, ma anche per le difficoltà che incontrano alcune produzioni ad essere trasportate su strada. L'attuale diminuzione dei traffici è esclusivamente legata all'attività di disimpegno portata avanti negli ultimi anni da Ferrovie dello Stato e all'assenza di garanzie sulle prospettive. Un inversione di tendenza rilancerebbe - così come del resto prevede la comunità europea- il ruolo e l'utilità del traffico merci su ferrovia. Gli Europarlamentari socialisti- conclude Caligaris- assumeranno iniziative per salvaguardare il trasporto merci ferroviario in Sardegna e per migliorarlo in Italia".
Cagliari, 04 giugno 2008

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