giovedì 12 giugno 2008

ciao Maurizio

Ciao Maurizio, grazie per il commento. come avrai certamente intuito, lo scopo del mio blog è parlare della possibilità di salvare il comparto merci in Sardegna (fs) e magari rivalorizzarlo e riportarlo ai livelli di 10\15 anni fa. Per fare questo c'è bisogno di sensibilizzare i politici perchè prendano provvedimenti atti a salvaguardare il mezzo ferroviario (leggi, agevolazioni, riduzioni ecc.) e l'opinione pubblica perchè capisca che l'uso del treno per trasportare le merci riguarda tutti in modo diretto e indiretto (aumenti legati al costo dei carburanti, inquinamento ,traffico ecc.). Bada che non sono un cavaliere eroico ed idealista che vuole cambiare il mondo, sono uno che in ferrovia ci lavora da sempre e ho visto cosa è successo nel corso degli anni (dagli '80 ad oggi) in questo ambiente. Ho letto l'articolo su Sardegna Ind.le e nn avevo dubbi sul contenuto degli articoli che paraltro risalgono a poco prima delle elezioni di metà aprile.La posizione degli "industriali " di Cagliari è sempre stata palese, 15 anni fa il fratello del Sig. Biggio, allora consigliere regionale, presentava una interrogazione in cui chiedeva alla Regione di intervenire affinchè le agevolazioni che godevano le merci viaggianti in ferrovia venissero estese anche ai camion nell'ottica della continuità territoriale delle merci. Il discorso non era neanche sbagliato (siamo in un'isola). Sbagliata era la forma con cui rivendicavano questo diritto, vittimizzando la loro categoria rispetto allo strapotere (di allora) della ferrovia; e ti posso garantire che ancora 15 anni fa la ferrovia era in una posizione invidiabile nel panorama dei trasporti nel sud Sardegna (parlo di quello che conosco). Da allora è stata una curva discendente in maniera inarrestabile. I traffici della ferrovia sono stati razziati sistematicamente con l'avvallo della ferrovia stessa in favore di grosse imprese di trasporto su gomma continente/Sardegna che proprio in quegli anni hanno visto consolidarsi il loro potere economico e sappiamo bene chi ci fosse dietro. Quando denunciammo ai politici di allora le prime avvisaglie di atteggiamenti delle FS volti a far allontanare la clientela non fummo ascoltati perchè la politica di allora premeva perchè le lobby del gommato scalzassero la Ferrovia del settore merci. Come esempio ti posso riferire quello che è successo quando hanno aperto la prima Citta Mercato di Cagliari a Santa Gilla; l'allora Rinascente faceva viaggiare in ferrovia le merci destinate alle corsie del supermercato. arrivavano i vagoni carichi di quelle specie di gabbie con le rotelle che contenevano ogni tipo di prodotto, appunto, destinato a riempire gli scaffali; in ferrovia affiancavano il rimorchio al vagone e trasferivano il carico sul mezzo gommato che poi andava in consegna. puoi immaginare la mole di traffico... il servizio era effettuato per la tratta ferroviaria da Omniaexpress e per la terminalizzazione dalla Nieddu spa.; nota che all'epoca erano ancora 4 le navi che effettuavano le traversate. la mia ditta scaricava e movimentava da sola circa 2500 vagoni all'anno e altrettanti ne venivano movimentati negli altri scali della Sardegna; lo scalo merci era la tappa obbligata per tutti i padroncini del porto e non solo (di tutta la provincia) che sapevano che qualche viaggio da noi lo avrebbero trovato senz'altro. Ecco che all'enorme richiesta di quegli anni la ferrovia rispose dismettendo ogni anno una nave creando così intasamenti che in alcuni periodi raggiunsero livelli incredibili con punte di oltre 400 vagoni in attesa di imbarco. così la Rinascente decise di non mandare più le merci sui vagoni ma di far fare il percorso completo su camion proprio (guarda un pò) alla ditta Nieddu. Si disse anche che la ferrovia non aveva interesse a tenere quel traffico in quanto , viaggiando con la Omniaexpress (che poi è una società delle FS come Cemat) usufruivano di tariffe molto particolari (vergognosamente basse).
Scusa Maurizio, non ti voglio fare nessuna lezione, ne convincerti di niente. mi fa solo piacere cercare di spiegarti il mio punto di vista ma mi rendo conto che diventerebbe un discorso troppo vasto e non so se ti possa interessare. In ogni caso molte delle cose che ti ho detto le ho scritte un po qua' un po la' sul blog. mi ha fatto piacere ricevere il tuo commento ma sinceramente spero che non si verifichi niente di quello che prevedi e che la classe politica si renda conto di qual'è la strada da perseguire per rilanciare la NOSTRA economia e non quella dei più furbi e dei più grandi.
A presto se vorrai nuovamente intervenire
Antonio

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Antonio.
Aprezzo tantissimo quello che fai. Anche per me la ferrovia costituisce un segno fermo di civiltà.
Io faccio l'Architetto ad Olbia e mi interessano, oltre ai problemi legati al rotabile, anche tutte quelle implicazioni urbanistiche e umane che la ferrovia ha portato con se in tutti questi lunghi anni di esistenza; anni di sofferta esistenza come diceva Elettrio Corda.
Anche io spererei che la stori delle ferrovie improvvisamente virasse e prendesse una piega diversa, ma...purtroppo tutto ci porta ad essere pessimisti in merito.
Come dicevo il disegno di Trenitalia Holding appare per quello che è: un piano di disimpegno pilotato, più che di dismissione. FS non è nuova aquesto genere di tagli selvaggi (e lo hai scritto anche tu), ma questi comportamenti vanno visti alla luce di una filosofia di massimizzazione dei profitti. C'è infatti da chiedersi come mai si dismetta il servizio cargo, ma poi ci si impegni attraverso il CIPE per la costruzione dell'interporto di Olbia, oppure è lecito chiedersi perchè Chilivani giace (da sempre ) abbandonato. Aggiungi a questo il fatto che con il passaggio del condotto del gas metano (che ricalca il tracciato della dorsale), ci sarà sicuramente bisogno della ferrovia per il trasporto di merci.
E allora? Allora c'è proprio da chiedersi se la filosofia della holding non sia proprio questa: disimpegnarsi lasciando appalti per la gestione dei servizi su ferro e dei terminal a terzi, mantenendo sotto controllo di rfi le linee, massimizzando gli introiti provenienti dall'affitto in concessione d'uso delle stesse.
Non so se hai avuto modo di vedere cosa accade negli USA, ma credo che li si successo qualcosa di simile, portando Amtrak a spolpare le linee passeggeri, e affidando il servizio merci (che ha però avuto crescite enormi) a terzi che ci lucrano ampiamente.
Per il resto, purtroppo, credo proprio che le navi Garibaldi, Logudoro e simili, non avranno discendenti (sigh), ma avremo (sempre sul modello USA) piattaforme logistiche per la conteinerizzazione delle merci.
Mi augurerei che tutto ciò fosse solo una mia peregrina fantasia, ma aimè credo proprio che queste siano le intenzioni, che d'altronde sono suffragate dal fatto che i treni che prossimamente circoleranno sono stati acquistati proprio dalla Regione; Moretti infatti aveva sentenziato che le gare per l'asegnazione del servizio passeggeri sulla rete sarda, lui le avrebbe disertate perchè antieconomiche, ergo...credo che il trend per le merci sia lo stesso!
Chissà cosa ci riserva il futuro: Olbia avrà la sua nuova stazione passeggeri o lo scalo merci, ma ci saranno ancora treni circolanti sulla rete o in nome del profitto fine a se stesso, non ci sarà più nulla?
Ciao e ai prossimi sviluppi.
PS Occhio alla rete

Maurizio